E' un Angst su Loki, (un personaggio che letteralmente adoro).
Ambientato in un Ipotetico processo post-avengers.
La canzone é dei Green Day si chiama 21 Guns, e per il titolo mi sono ispirata al titolo di una canzone di Freddie Mercury.
I personaggi sopraindicati non mi appartengono fanno parte del universo Marvel comics, questa fic non é stata scritta a scopo di lucro.
Do you know what’s worth fighting for
When it’s not worth dying for?
Does it take you breath away
And you feel yourself suffocating?
Does the pain weight out the pride?
And you look for a place to hide?
Did someone break your heart inside?
You’re in ruins
Le catene tintinnano hai tuoi piedi, il collo ti duole,i tuoi passi risuonano sul lungo lucido pavimento di marmo.
Odino ti guarda dal alto del suo trono il suo unico occhio ti trafigge, alzi i tuoi, non hai idea di che sguardo rivolgerli, beffardo, ironico...disperato?
Ghigni fra te e te lui ignora il tuo ghigno, come ignorava i tuoi scherzi, come i ignorava i tuoi sforzi, come ignorava le tue lacrime .
One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky
You and I
Ti chiama ancora figlio di Odino sei pronto a ribattere ma noti Frigga appena dietro lo Hliðskjálf.
Gli occhi velati dalle lacrime che non osano superare le ciglia, é pur sempre la moglie del dio degli Æsir, deve dimostrarsi forte degna del nome di suo marito.
Inizia la sentenza Odino elenca le tue colpe, puoi notare gli sguardi disgustati dei presenti, quello sguardo disgustato che ti hanno sempre amabilmente riservato, ancora quand'eri un fanciullo,e la follia era ben la lontana dalla tua potente ma allo stesso tempo fragile mente.
When you’re at the end of the road
And you lost all sense of control
And your thoughts have taken their toll
When your mind breaks the spirit of your soul
Your faith walks on broken glass
And the hangover doesn’t pass
Nothing’s ever built to last
You’re in ruins
Bisbigliano tra loro, gli stessi bisbigli che pronunciavano quando erano certi di non farsi udire da te,
-”é un mostro, un folle, porterà guai disperazione ”-, gli stessi bisbigli che sentivi quando eri bloccato al vicolo e i giovani Asgardiani ti riempivano di botte.
-” E' UN MOSTRO!”- urla un saggio, Odino non ribatte, non dice niente.
Che dire? Non volevi deludere l'opinione pubblica? Volevano un mostro
Eccovelo.
Did you try to live on your own
When you burned down the house and home?
Servito su un piatto d'argento ed oro...d'oro come la città che credevi ti appartenesse, d'oro come la treccia di chi chiamavi madre, d'oro come il trono di colui che credevi padre, d'oro come la chioma di un fratello.
Did you stand too close to the fire?
Like a liar looking for forgiveness from a stone
e d'argento come la tua lingua, come le abili bugie che ne uscivano...come le affascinanti opere che decantava.
When it’s time to live and let die
And you can’t get another try
Something inside this heart has died
Odino conclude, alza lo sguardo, lo vedi turbato non sa quale dei tuoi occhi fissare...fanno male tutti e due, sono folli ugual modo tutti e due, non ne troverà il figlio che ha cresciuto ed ignorato, perché lui non esiste più ,probabilmente non é mai esistito.
Una bugia, una grandissima fottutissima bugia degna di un grande bugiardo.
You’re in ruins