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Autore: Jetag    25/03/2014    2 recensioni
“Aspetti il tuo momento da tutta la vita, lo sogni da quando incontrasti quella bambina piena di speranze. E ti rendi conto che inconsciamente quegli occhioni azzurri sono sempre stati presenti nelle tue fantasie sul futuro e che è grazie a loro se ci sei davvero arrivata in cima al mondo.“
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Been dreming of this since a child


 

 

Cammini lenta e fiera con indosso la divisa che ti ha permesso di entrare nell'Olimpo del liceo. Al tuo fianco Brittany cerca di non calpestare le fughe del pavimento. I vostri mignoli sono uniti.
McKinley High School, il posto che tanto ti ha dato quanto ti ha preso. Ma sei contenta che dopotutto stia finendo. Anche se significherà perdere tutto. O quasi.

 

Arrivate davanti all'aula di canto contemporaneamente a Kurt, che vi sorride mestamente. Accenni un sorriso, Britt gli salta al collo. Puoi vedere i tuoi stessi pensieri riflessi in quegli occhi di ghiaccio. Un azzurro diverso da quello della tua ragazza, più segnato e consapevole. Duro, quasi. Ma felice.

 

Entrate insieme, tenendovi per mano. Manca poco ormai e ti sembra di aver sprecato anni senza vergognarti dei tuoi amici, del tuo amore, di te.
La vergogna è sparita, non dimora più nella tua anima. Sei libera, finalmente. Libera di essere te stessa e di amare. E tutti lo sanno. Sanno che li ami, anche se poche volte riesci a dimostrarlo davvero. Con Britt ci riesci, lo fai in ogni respiro della tua vita. Un solo secondo senza farla sentire amata, protetta e importante, è un secondo perso. Ti chiedi cosa sarebbe successo se non avessi avuto paura di affrontare te stessa. Forse ora vi ritrovereste già con due anelli sugli anulari. Ma non importa, glielo chiederai l'anno che vi aspetta nel vostro appartamento a New York, magari con Kurt e Rachel che cantano in sottofondo. Dovrai ringraziare quei due per aver permesso a te e a Britt di vivere con loro, prima o poi. Dovrai ripetere quelle tre paroline magiche spesso, se vorrai cibarti di qualcos'altro oltre al tōfu. Vi voglio bene. Non ti sembra poi così difficile ora che te lo ripeti nella testa. Se solo non ci avessi messo così tanto tempo, forse ora non avresti così tanto da recuperare. E non rischieresti di vedere i tuoi insulti materializzarsi in cibo vegetariano e sfide al karaoke. Ma è inutile piangere sul latte versato, questo lo sai bene mentre guardi i tuoi compagni seduti per terra in cerchio. Decidi di goderti questi momenti e basta. Per un giorno, per l'ultimo giorno, ti vuoi concedere il lusso di non guardare al domani e di non tornare al passato. Difficile, per uno spirito contemplativo e malinconico come il tuo.

 

Ti siedi tra Quinn e Brittany. Ti sembra di essere tornata al principio, la Dannata Trinità. E sì, ve lo siete dette anche alle nazionali. L'unica conclusione possibile è insieme, ma non più sole come 4 anni fa. Siete circondate da persone che, nonostante tutto quel avete fatto loro passare, sono riuscite a andare oltre le apparenze e accettarvi. Ti rendi conto di dover loro molto più di quello che vi sareste mai aspettate. Ma sai che non vogliono nulla più della vostra amicizia. E sei anche sicura che un giorno, quando avranno bisogno, tu e le tue due bionde sarete in prima fila.
Brittany tiene la tua mano in una morsa serrata che non saresti in grado di sciogliere, nemmeno se volessi. E non vuoi. Tutto quello che vuoi è sentirla vicina il più a lungo possibile. Lei brama lo stesso, ce l'ha scritto in faccia. Sei diventata piuttosto brava a leggere Britt, sicuramente meno di quanto non lo sia lei a leggere te, ma stai ancora imparando. Lei invece sembra farlo da sempre, e forse pensandoci è vero. Britt ti capisce dalla prima volta in cui ti vide; tu pure, ma hai ignorato questo legame a lungo. E te ne penti. Ti ripeti la promessa, ma non aiuta.

 

Britt si gira verso di te, sorride come solo lei sa sorridere. Ti dipingi in faccia la smorfia più simile a un sorriso che riesci a trovare. Sei decisamente poco convincente ai suoi occhi. Ti bacia dolcemente, cerca di portare via tutte le preoccupazioni, i rimorsi, gli errori. Ci riesce, come sempre lei è la tua unica medicina contro la tristezza. Ti lascia sulle labbra il suo sapore e l'amore che spazza via ogni brutto pensiero. Una sorta di bacino della bua magico che funziona davvero. 
Cerchi di concentrarti sul monologo della Berry, che, per quanto tu le voglia segretamente bene, riesce a sembrarti insopportabile anche l'ultimo giorno di scuola. Si aggiunge Finn e lì ti dai per vinta. Consenti alla tua mente di viaggiare libera nei ricordi, quelli belli. 

La vittoria alle nazionali. Brittany. Il ballo di fine anno. Brittany. San Valentino. Brittany. Natale. Brittany. Unicorni e Note Moleste. Brittany. New York. Brittany. Audizione. Brittany. Cheerios. Brittany. Medie. Brittany. Elementari. Brittany.

Brittany è sempre stato il centro, il tuo tutto. Fin dal principio. Lo sapevi che la vostra amicizia, infondo, non fosse poi così un'amicizia come le altre. Ma ti ci è voluto un po' anche solo per ammetterlo a te stessa, poi a lei e a tutti gli altri. E tutto sommato, è stato più facile e naturale dirlo a lei. Perché ti senti più te stessa più quando stai con lei che quando ti guardi allo specchio. Britt è il tuo specchio. Nei suoi occhi non vedi solo la sua di anima, ma riconosci la tua e ti piace. Riesci ad amarti davvero soltanto se ti guardi attraverso quei due scorci di cielo. Forse perché lei ti ama o forse è lei ad essere speciale, con tutti. Egoisticamente speri che non sia la seconda, significherebbe che quella luce non è solo tua. Che tutti se ne accorgono e se ne approfittano. Poi noti come Rachel guarda Finn, Puck scruta segretamente Quinn e i due usignoli si fanno gli occhi dolci e capisci. Capisci che se ti vedi riflessa nello sguardo di Britt è perché ti ama. E anche perché è unica, straordinaria, un'unicorno, fantastica, bellissima, ineguagliabile. E forse qui puoi intuire di essere un po' di parte quando si tratta della tua bionda. Ma non ti interessa, faresti carte false per lei. 

 

Come la prima volta in cui la incontrasti, dodici anni fa. Quando lei ti chiese se avessi visto la sua merenda, che le era stata rubata da un bambino di seconda. Tu la osservasti per alcuni secondi, decidendo se fosse il caso di inimicarsi quelli più grandi già il primo giorno di scuola di prima elementare. Lei ti sorrise timidamente con gli occhioni grandi e azzurri pieni lacrime e, manco a dirlo, ti feci dire il nome di quella sottospecie di bulletto in miniatura. Noah Puckerman, bofonchiò lei. Stavi per ripensarci, ma quella lacrima sfuggita al suo debole controllo, fece in modo che i tuoi piedi si azionassero automaticamente verso quello strano bambino un po' arrogante con una specie di tappetino di peli marroncini in testa. Ti avvicinasti con la solita spavalderia che ti contraddistingue da sempre al temuto Noah Puckerman che era sul punto di azzannare il panino che con ogni probabilità apparteneva alla bambina bionda. Ti bastarono poche parole ben mirate per riottenere la merenda intatta e riportarla alla bambina, che scopristi si chiamava Brittany S.Pierce, come la famosa cantante. Lei ti abbracciò e ti chiese se volevi diventare la sua migliore amica. Accettasti, senza nemmeno pensarci. 
C'è qualcosa di straordinario in quel ricordo, al di là del fatto che segnò l'inizio della tua vita condivisa con Britt. Non hai mai avuto problemi a farti rispettare e a comandare anche i ragazzi molto più grandi di te, ma capisci che per la prima volta quel giorno non hai sottomesso quello che poi sarebbe diventato il tuo migliore amico per un tuo scopo personale. Per la prima volta hai fatto carte false per qualcun altro. Per quel qualcun altro che è sempre lo stesso da 12 anni. Per Brittany, per tutte le sue dolci stranezze che ami e che hai protetto anche a costo di venire sospesa o derisa. Solo per lei te ne freghi di quello che pensano gli altri, solo per lei sei uscita allo scoperto, solo per lei ami, solo per lei moriresti. E solo grazie a lei sei felice. 

 

In quella classe, in quella giornata calda ma ventilata, con le persone più importanti sedute in cerchio, con le tue migliori amiche accanto, con la tua mano stretta in quella della persona che ami e che ti ama, a pochi minuti dall'ultima esibizione del vostro Glee Club, a pochi minuti dalla fine e dall'inizio di tutto, ti senti completa. Completa come mai sei stata e come forse non sarai mai più. Ma non ci vuoi pensare perché in quel momento sei sulla vetta del mondo. Ora lo sai, ora lo capisci, ora lo senti. Sei la montagna più alta, il fiume più impetuoso, lo scirocco più inaspettato. Sei inarrestabile. Hai il mondo sotto la suola delle scarpe, puoi tutto. Hai tutto. Sei tutto.
Il viaggio che hai fatto ti ha portato qui, al vertice di quello che sei diventata. Hai pianto, hai pagato, hai subito, hai sorriso, hai gioito, hai amato. Sei caduta e sei risalita. Sei stata sul fondo e ora sei in cima. Non ti sei arresa. Ricadrai e risalirai. Tornerai sul fondo e tornerai in cima. Non ti arrenderai.
Ti sei trattenuta dall'essere felice per paura di scivolare da quello che pensavi il massimo della piramide. Ma ora hai trovato il tuo sorriso e anche se lo perdessi dopo essere ruzzolata giù, sai che lo rispolvererai più luminoso di prima. Sai cosa è davvero il massimo e lo stai provando sulla tua pelle, ora. Sei felice e lo sei da quasi un anno ormai. Da quando hai capito e hai accolto te stessa. Da quando hai lasciato libera te stessa, libera di amare, amare Brittany.
Aspetti il tuo momento da tutta la vita, lo sogni da quando incontrasti quella bambina piena di speranze. E ti rendi conto che inconsciamente quegli occhioni azzurri sono sempre stati presenti nelle tue fantasie sul futuro e che è grazie a loro se ci sei davvero arrivata in cima al mondo. Saranno quegli occhi a ricordarti che vale la pena di scalarlo tutto solo per poter vedere dalla cima, dove i tuoi problemi sembrano insignificanti e si mostrano i veri valori, il viaggio percorso, i sacrifici e coloro che ci sono accanto in quel momento. Ne vale la pena, sempre. Pensi che forse è questo il senso della vita. Salire e cadere. Alcuni brevi attimi al di sopra di tutto. Altri attimi in cui ti senti schiacciata. La ricerca infinita di ritornare lassù, la ricerca infinita di non cadere. 
Ora sei in cima al mondo e sai che non durerà per sempre. Il tempo che ti è rimasto è poco, sbrigati! Alzati, grida, urla al mondo che sei tu sul gradino più alto! Che non cadrai ora! Ridi, ama, sii felice! 
Sei in cima al mondo e non c'è niente che tu non possa fare, che tu non sia, che tu non abbia. E se sei in cima al mondo vuol dire che te lo meriti, che hai dimostrato di essere all'altezza della vita e di essere in grado di viverla. Non tutti ci riescono. Ma tu sì, e anche Brittany, e Quinn, e Puck, e Rachel, e Finn, e Kurt, e Mercedes, e Mike. Anche per gli altri arriverà il loro giorno sul tetto del mondo, ma oggi è il vostro. Oggi è il vostro giorno.
Siete voi lassù insieme e non guardate giù, non vi lasciate distrarre da tutto quello che andrà male quando cadrete. Guardare giù segnerebbe la fine e allora continua a guardare il cielo azzurro come i suoi occhi e la distesa di soffici nuvole candide come la sua pelle. Quel cielo e quelle nuvole che hai sempre contemplato dal basso, piena di meraviglia e ammirazione, ora ti sembrano a portata di mano. E lo sono davvero. Perché sei in cima al mondo, ragazza. 




















Questa oneshot è ispirata a una canzone di Imagine Dragons, "On top of the world".
Il video qui 
Testo e traduzione qui




Jetag

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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