Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: GGMiriel28    26/03/2014    4 recensioni
"Fu solo dopo qualche istante che sentii il cuore sussultare: quella era la voce di Inuyasha"
Questa è la mia prima fanfiction..spero vi piaccia con tutto il cuore!
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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La canzone dell’Addio per un nuovo inizio

Ero caduta preda di un sonno agitato e così mi svegliai per l’ennesima volta. Le mie mani scivolarono fra le pesanti coperte, cercando il suo calore: Inuyasha non c’era e forse, nel tentativo di non svegliarmi, era uscito. Feci scorrere il fusuma e mi trovai fuori dal sontuoso palazzo appartenuto alla famiglia del mezzodemone. Stavo passeggiando sotto l’antico portico che si affacciava sul giardino delle camelie, quando la brezza cominciò a soffiare, arieggiando l’umida aria della notte. Decisi di incamminarmi verso il giardino ma, non appena posai i piedi sull’erba fresca, la sentii accompagnare un flebile canto.
Doveva essere davvero una canzone molto bella ed era intonata in giapponese antico; la morbida voce che cantava proveniva dall’alto, quasi fosse la natura stessa. Mi fermai ammaliata ad ascoltare quella melodia che, seppur incomprensibile, trasmetteva emozioni rare, difficili da esternare con le parole. Fu solo dopo qualche istante che sentii il cuore sussultare: quella era la voce di Inuyasha. I miei occhi si mossero da soli, spinti dal desiderio di riuscire a scorgerlo: stava disteso su un alto ramo di un albero di canfora, con la schiena poggiata sul tronco della pianta. Le maniche della sua veste di inezumi si muovevano placide sospinte dalla brezza notturna,  ed i suoi capelli argentati riflettevano la luce della luna. Le labbra sembravano muoversi appena, ma le parole uscivano chiare e ben scandite … “Chichi wa iwareta, Aiakashi no te wa mamori no te…[1]”. Il suo sguardo era limpido, non vi era macchia d’ombra nei suoi occhi dorati.. “Haha ga iwareta, Hito no te aruwa Hagukumi no tame…[2] . Raggiunsi l’albero in silenzio e sfiorai la corteccia ruvida con la punta delle dita... “Ryo no te awase, tobira wo hiraki, guren no nakani, nare wo kaesu…[3]; nel momento in cui avvenne il contatto, una folata di vento soffiò verso di lui. Avvertito il mio profumo, la sua voce si fermò, ma fu solo l’esitazione di un istante… “Na ga kora wo hikari no naite mamori tamae…[4]. Senza rendermene conto levai lo sguardo verso Inuyasha: anche lui mi stava fissando. Qualcosa di antico si era risvegliato in me, rendendomi conscia di una memoria che non sapevo di possedere. I nostri sguardi si incontrarono e lo stesso fecero le nostre voci: < Mamori tamae [5]>>. La canzone terminò e in un attimo lo ritrovai al mio fianco; aveva un radioso sorriso dipinto sulle labbra. Mi prese in braccio e con un salto fummo fra i rami dell’albero di canfora. Lì, insieme, aspettammo l’alba. 
 
 
[1] Traduzione: “Il padre disse, la mano demoniaca è quella che lotta e protegge”
[2] Traduzione: “La madre per contro disse, la mano umana è quella che alleva e sostiene”
[3] Traduzione: “Soltanto le due mani insieme aprono la soglia e insieme si offrono al fuoco scarlatto”
[4] Traduzione: “E insieme si fanno luce proteggendo i nostri figli”
[5] Traduzione: “Proteggendo i nostri figli”
 
  
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