Se lacrime sbocciano, qui dai tuoi occhi,
e dolore rivelano, tra le guance rigate,
non fuggire dal mondo, non senza pensare,
che il tempo di vita, potrebbe finire.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Quando lacrime sbocciano, qui dai tuoi occhi,
e dolore rivelano, tra le guance rigate,
non fuggire dal mondo, non senza pensare,
che il tempo di vita, potrebbe finire.
La delusione che ormai mastico a pranzo,
è sempre la stessa che a cena rimando,
ed anche se a notte andrò a digerire,
quel veleno nel cuore, mi farà un dì morire.
Non c’è scappatoia da quel nero giorno,
non c’è più salvezza, non c’è più ritorno,
non puoi che accettare, col sangue tra i denti,
non puoi che sentire, tuoi pianti avvilenti.
Ed è sempre stata la destinazione,
della mia vita, questa pia illusione,
che un giorno potessi svegliarmi felice,
che il Sol mi chiamasse, con luce, a gran voce.
Ad ogni respiro la Morte è vicina,
la Vita ch’è data si perde, si annacqua.
E se nella meta risiede il destino,
la Morte mi chiama, la morte è Mattino.