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Autore: Pikachu97    26/03/2014    7 recensioni
Non fatevi ingannare dal titolo.. è esattamente l'opposto di quello che pensate che sia, fidatevi. Come faccio ad esserne così sicura? Già il fatto che adesso, o mio caro lettore, continui a leggere quello che sto scrivendo, prova il fatto che ti conosco un po'. E adesso stai anche sorridendo tra te e te dicendo 'C'ha ragione!' con una punta di frustrazione per la mia insolenza ;).
Bene ora che hai scoperto di esserti innamorata/o di come scrivo, che ne dici di leggere la mia storia? L'Auslly non mancherà tranquillo/a.
Rating Arancione per il linguaggio e per la mia paranoia.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bau..Bau! Bau!!
 
- Capitolo 1: Mannaggia a Dez! -
 
Era una normale serata a Miami. La brezza marina della costa soffiava dolcemente nella città conferendo ai passanti un piacevole tepore, non troppo caldo e afoso come si è soliti in Florida. In una serata come quella chi sarebbe rimasto a casa? I giovani certamente no ed è proprio da qui che parte la nostra storia..
 
Se vi dicessi Austin Moon, che vi verrebbe in mente? Nulla, perché non sapete chi è, giustamente. Posso dirvi che è un ragazzo di 17 anni, con i tipici capelli di quel biondo californiano, piuttosto alto e in forma, con due occhi di un bel nocciola che in rare volte, quando si illuminano, fanno intravedere delle punte coloro miele agli esterni. Ma dal punto di vista caratteriale, vi state chiedendo? Colmerò questa lacuna per voi: molti lo definiscono ambizioso, impertinente, per via della sua sensazionale carriera musicale, tantelo definiscono manzo, ah gli ormoni, ma in realtà non è che un ragazzo molto dolce che piange quando guarda film romantici, anche se non lo ammetterebbe mai, e con quell’aria da Peter Pan, spensierato che sa godersi la vita e le cose belle che ha da offrire, specialmente gli amici. Questo non vuol dire che non sappia che cosa gli giri intorno, è piuttosto acuto quanto vuole, e vi ricordo che è comunque un adolescente, non so se mi spiego, ciononostante mantiene la retta via grazie agli amici. E questo ci porta a Desmond Pezirro*, migliore amico e regista di tutti i video di Austin. Amici fin dalle origini, Dez ha sempre mostrato una lealtà inconfutabilmente certa, sempre pronto a mettere gli altri prima di sé con l’ingenuità di un bambino e la prontezza di un uomo, come quella volta che aveva dato i suoi pantaloni ad Austin per evitargli un momento imbarazzante.  Ma nonostante tutta questa serietà negli argomenti, il testa-rossa lentigginoso è comunemente noto per essere sempre se stesso senza curarsi dei pareri degli altri.
 
Momentaneamente ci fermiamo qui anche se mancherebbero all’appello altre due persone, ma ogni cosa a suo tempo!
Avendo presentato (quasi tutti) i protagonisti, direi che possiamo andare avanti con la vicenda, no?
 
-Dove avevi detto che fosse il posto?- domanda Austin. I due avevano deciso che per quella serata estiva si sarebbero fatti una carrellata di tutti i loro posti preferiti nel centro commerciale. Un po’ come il nostro Globo, il centro di Miami offriva diversi tipi di svaghi e prodotti di tutte le categorie! E chi, se non uno come Dez, non era a conoscenza di ogni singolo negozio presente nella struttura?
 
-Mmm dovrebbe essere dopo Jonny Spada, il negozio di pesca..- risponde il rosso mettendo le mani sulle tempie per enfatizzarla ricerca della risposta al quesito di Austin.
 
-Man.. Come è che conosci sto posto a memoria? Ti sei studiato la piantina?- chiede il biondo con espressione al metà tra il divertito e l’impressionato.
 
-Certo!- risponde con un tono di ovvietà, roteando gli occhi al cielo.
 
Mentre salgono di piano il musicista, mani nelle tasche, scannerizza l’area, l’espressione corrucciata dalla smaniosa ricerca di qualcosa, qualcuno.. ma se glielo facessimo notare negherebbe subito. Comunque il suo sguardo si posa su quello che dovrebbe essere un negozio, in fondo al viale sulla destra. Alla sua sinistra ci sono i bagni e gli ascensori, com’è che non lo aveva notato prima? A giudicare dalle condizioni o sta sbaraccando o sta aprendo. Le luci sono spente, il che è strano.. Ogni venditore sano di mente sa che nei week-end, per l’afflusso maggiore di giovani, si fanno più affari che in settimana, ma in ogni caso quel particolare scatena la perenne curiosità del biondino e subito consulta la sua ‘enciclopedia del centro’. –Oi Dez, che negozio è quello?- e con l’indice indica la struttura quasi nascosta.
 
-Quello.. E’.. Um, strano.. Non lo so.. Sarà nuovo. Ispeziooneee!- incita Dez e agguantando per un braccio Austin, corrono come due scolaretti verso la loro metà, ignorando le orde di femmine che ha pochi metri da loro confabulavano e spettegolavano sul cantante. Una volta arrivati uno strano brivido li percorre la schiena, ma entrambi decidono di ignorarlo, dando la colpa al vento o allo scatto improvviso esercitato dal corpo. –E’ tutto buio.. Non sarà chiuso?- Ma sulla porta non c’è nessun cartello che conferma l’ipotesi e il rosso azzarda ad aprirla. Entrano con molta delicatezza, quasi a pensare che la porta fosse fatta di vetro. Si chiude alle spalle con un sonoro Clack, ma entrambi sono troppo occupati ad osservare e a mangiare con gli occhi tutto ciò che gli è intorno. Mentre dal fuori, per via dell’entrata poco accogliente, sembrava uno spazio piuttosto piccolo, dal dentro era una vista totalmente diversa e si poteva vedere chiaramente la vera superficie del posto: grande quanto il piano terra del Sonic Boom, il negozio, dal nome sconosciuto, conteneva quello che ogni fantasioso o credente dell’impossibile, volesse. Trucchi di magia e illusionismo! Un fan di Harry Potter sarebbe stato geloso di tutti i possedimenti che il negozio offriva. Nonostante la quantità di terreno però, per via elle numerose macchine, scatole e oggetti illusionistici, era difficile muoversi. Ricordava un labirinto: gli scaffali alti e gli enormi marchingegni, coprivano la visuale. C'erano molti oggetti famosi: come la camera di Hudini, la camicia di Eros, il mantello di Copperfield, una ghigliottina.. c’era proprio tutto. E Dez non aveva problemi ad avventurarsi in quel dedalo, guidato solo dalla curiosità e dalla fame di sapere che altro ci fosse nel misterioso negozio.
 
Austin, dall’altro lato, ha rimpiazzato lo stupore iniziale con l’ansia, dovuta alle domande senza risposta che frullavano nella sua testa: perché le luci sono spente? Molti dei manufatti presenti nella stanza sono polverosi, ma com’è possibile se il negozio non era mai stato visto prima d’ora? E soprattutto.. Dov’è DEZ?!
 
 

POV Austin
 
Dopo 10 minuti di ricerche ho finalmente ritrovato quel pirla.. e volete sapere dov’era? Nella camera di Hudini.. A testa in giù.. che cercava di mettersi la catena. Cioè uno: perché?. Due: sa che doveva mettersi prima la catena e poi salire? Comunque l’ho tirato giù prima che potesse fare altre vaccate.
 
-Grazie amico.. anche se mi sarebbe piaciuto provare a fare il trucco..- dice brontolando sull’ultima parte.
 
-Si e poi chi ti liberava? Nessuno di noi due sa come si fa-
 
-Ah.. già-
 
Ruoto gli occhi quando di nuovo quella sensazione di angoscia mi pervade. –Forse è meglio che usciamo di qui.. si sta facendo tardi..- giro lo sguardo per parlare con Dez e invece parlo col nulla. ‘Ma non è capace di star fermo due minuti!?’ Mi rimetto alla sua ricerca e lo trovo qualche minuto dopo davanti a uno strano scaffale. Esso ha una forma curvilinea tutta sua, con boccette contenenti strani sostanze polverose di variopinti colori. Non saranno..fatte con le ossa?! Faccio respiri profondi per calmarmi, stupida ipotesi, e prendo per un braccio Dez che mi guarda stupito dal mio atto fulmineo. –E’ il caso di andare- non so perché, me lo sento dentro. Come la sensazione che qualcuno ti osservi..
 
-Sono d’accordo- dice una voce alle mie spalle. Ci giriamo di colpo, spaventati, e un omino di colore ci accoglie. Indossa uno strano abito con un cappuccio, di un rosso sporco. La parte aderente al terreno fa strani movimenti, come passasse dell’aria o ci fosse della corrente. Sul petto scendeva una collana con strane incisioni che ricordavano una di quelle popolazioni della america latina, quelle con le lingue morte.. Merda, avessi prestato attenzioni alle lezioni di storia invece di dormire.. come si chiamano. Itza? Nono.. Inba.. AH! Inca! Ecco.. una i quelle. In una mano teneva un bastone, l’altra era chiusa a pugno per qualche motivo.
 
-Infatti è quello che faremo proprio adesso.. ciao!- stridula Dez in preda al panico, ma rimane fermo sul posto perché l’ho trattengo in una morsa d’acciaio.
 
-Non ha intenzione di farci uscire sani e salvi.. vero?- chiedo con molta tranquillità. Quando Dez aveva fatto il gesto di uscire ho notato il suo bastone muoversi.
 
-Non sei stupido come tutti i biondi allora,- inizia a girarci intorno, con il bastone che emette uno strano ticchettio ogni volta che tocca terra -e allora sai anche cosa voglio farvi?- respira vicino al mio orecchio sinistro, il suo fetido alito corrodermi le vie respiratorie.
 
-No purtroppo..- sospiro.
 
-Meglio così.. sarà una sorpresa- e con uno scatto veloce, la mano a pugno si apre e con le labbra portate sul palmo soffia verso di me e Dez il contenuto presente all’interno.. una strana polverina blu. Ricordo di aver sentito la testa come esplodere e poi l’oblio.
 
 
Angolo Autrice

Hey gente come va? Sono l’autrice di Beautiful, Profumi d’Amore, The Scene-Raura Story e  Thunderstorm. Alcuni di voi sentivano la mia mancanza? Direi di si. Mi sono presa una pausa dalla scrittura perché volevo migliorarmi e adesso torno con una nuova storia! Per chi voleva sapere ancora di me, eccolo servito. Ciò che mi ha spinto a riprendere è stato il fatto che molte storie che ho letto in questo fandom, prendono un sacco di recensioni, quando invece, sono cosine basilari. Davvero. Non voglio sembrare presuntuosa dicendolo, ma è deprimente il fatto che tanti preferiscano quel genere di cose. Sono ambiziosa non vanitosa, e quando dico che una storia merita una recensione il 90% delle volte è vero. Detto questo considero le mie storie di un livello piuttosto alto che solo alcuni possono raggiungere. Questo non significa che il mio livello sia al massimo perché ho ancora strada da fare, ma di sicuro non è come quello di certe cose che ho letto in giro.
Scusate la sfuriata, ma andava fatta.
Recensite o no, è uguale, però sappiate che ne dipendono la velocità con cui aggiorno la storia.
#Peace


*Dez Pezirro: non si sa ancora il suo cognome originale.

Pikachu!
  
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