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Autore: demi99fra    26/03/2014    4 recensioni
La strada verso la felicità, per dimenticare il passato, è lunga e tortuosa. Ma se a guidarti c'è l'amore,
niente potrà impedirti di arrivare fino alla tua meta
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Effie Trinket, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo la fine della guerra, l'eliminazione degli Hunger Games e quindi la vittoria dei ribelli, a Panem ci sarebbe dovuto essere 
un clima di serenità, gioia e felicità. 
Ma ciò che vedo io è un popolo distrutto da una guerra che dura da oltre 70 anni. Negli occhi dei bambini non vedo allegria e spensieratezza, 
ma tristezza per aver perso la propria casa durande i bombardamenti, o per aver perso i genitori. 
Pensavo che con la fine della guerra e degli Hunger Games saremmo stati felici, ma adesso non ne sono più tanto sicura.
Non è semplice dimenticare tutto il male causato dai giochi, dalla miseria, dalla paura di essere picchiati o di perdere un figlio pestato a morte dai Pacificatori.
Solo adesso me ne rendo conto, questa grave ferita che tutto si portano nel cuore non potrà mai essere curata. 
Nssuno potrà dimenticare ciò che è successo. 
Alcuni - che secondo me vogliono far vedere che stanno bene - vanno in giro dicendo che le ferite col tempo passano, prima o poi passa tutto.
Ma uno come fà ad andare avanti con la perdita di una sorella? 
Io ero molto legata a mia sorella - Prim - e tutt'ora lo sono, non mi sono ancora capacitata della sua morte.
Non posso neanche fare giustizia, perché nessuno sà chi abbia mandato quei paracadute. 
Ma dentro di me sono sicura, anzi certa, che il colpevole sia sempre lui - il presidente Snow -. 
Non ho avuto il coraggio di ucciderlo, anzi, al posto di uccedere lui ho scoccato la freccia verso la Coin. Non che mi dispiaccia, ma è per colpa di questo mio gesto che 
sono rimasta rinchiusa per un mese. 
Adesso sono a casa mia, nel distretto 12, al villaggio dei Vincitori. 
La maggior parte della giornata la passo o a nascondermi per paura di trovarmi un ibrido davanti, o andando a caccia, giusto per sfogarmi un pò.
La caccia è l'unica cosa che mi è rimasta, l'unica cosa che mi fà davvero sentire libera, senza turbamenti. 
Quando scocco la freccia col mio vecchio arco, precipito in un mondo tutto mio, composto dalla natura, dagli animali, da me e dalle mie frecce. 
Per qualche oretta dimentico tutto e tutti, ci sono solo io e il mio arco. 
Ma appena apro la porta di casa un mondo di ricordi mi passa davanti, senza che io possa fare niente per fermarli. 
Non parlo più con nessuno, l'unica persona con cui potrei farmi una chiaccherata è Haymitch, ma non credo sia possibile dato che si scola più di 7 bottiglie 
al giorno stando seduto sul divano. 
Gale mi manca, mi manca un amico con cui potermi confidare. 
Mi ha abbandonata. Dopo il mio attentato contro la Coin non l'ho più visto, ma Haymitch mi ha detto che è andato definitivamente nel Distretto 2, ha detto che lì c'era 
molto da fare. Forse si è dimenticato che il Distretto 12 è quello messo peggio di tutti, ma ormai non lo rivedrò mai più, quindi è inutile farsi dei problemi. 
Penso molto spesso a Effie, a Rue, a Cinna e a tutto mio staff di preparatori. Ci tenevo molto a loro. 
Ma la persona che più mi manca, di cui sento il bisogno tutte le notti di avercela accanto è Peeta, il mio Peeta. 
Non so se con lui il termine abbandonato vada bene, però lo uso lo stesso.
Lui mi ha abbandonata al mio destino. Non gliene fregava niente di me, e io come una stupida mi sono innamorata di lui. 
Questi pensieri forse sono causati dalla bevuta che mi sono fatta un'ora fa davanti al caminetto pensando a lui, ma evidentemente è ciò che penso. 
Ma la cosa che mi fà più male è che ci sono molte - troppe - possibilità che mi abbia abbandonato perché mi odia, perché mi vede come una minaccia, e tutto 
questo sempre per colpa di Snow, che gli ha fatto il lavaggio del cervello, modificando i sentimenti che provava per me. 
Questa è una cosa che non sopporterò mai, ma sono consapevole che non posso farci nente. 
Con questi brutti pensieri mi corico nel divano davanti al caminetto e chiudo gli occhi cercando di dimenticare tutti i miei pensieri. 
Ma l'unica cosa che ottengo è paura. Faccio un incubo sto per essere mangiata a morsi a un Cato assetato di sangue quando mi sveglio.
Sono sudata e il mio respiro è irregolare. 
Mi alzo per prendermi un pò d'acqua quando sento bussare la porta. 
- E adesso che vuoi Haymitch? - dico aprendo la porta. 
Ma quello che mi vedo davanti non è Haymitch, ma il ragazzo del pane, il mio ragazzo del pane. 
- Peeta - dico con le lacrime agli occhi. E senza pensare mi butto su di lui abbracciandolo con tutta me stessa. 








*** Note dell'autrice ***
Ciao a tutti!! Questa è la mia prima storia su Peeta e Katniss, ma spero vi piaccia. 
Ho appena finito di leggere i libri e mi è rimasto un senso di vuoto che ho voluto colmare con questa storia. 
Recensite, recensite e recensite e buona lettura *-*

 
  
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