Note autore: Sembra che mi piaccia scrivere fanfiction sulle coccole tra Gallavich. Questo è quello che penso la notte tardi quando abbraccio il mio cuscino provando a dormire. haha spero che vi piaccia! Ditemi cosa ne pensate.

Note traduttore: Rieccoci con una nuova storia puramente Gallavich. Allora come al solito qui per il capitolo originale e la ragazza che ha creato ciò è Love the omni.
Fatemi sapere cosa ne pensate così potrò riferire anche a lei. Alla prossima!
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La stanza era finalmente tranquilla.

Mickey sospirò pesantemente, ascoltando solo il suono del respiro di Ian. Era concentrato sulla senzazione del petto di Ian che si alzava e si abbassava contro di lui.

Solo un paio di ore prima, Ian non era stato così calmo. Era esploso improvvisamente e senza provocazione, piangendo e urlando a Mickey di andarsene e non tornare mai più. Il suo respiro era diventato irregolare e aveva singhiozzato con voce rotta.

Il suo Disturbo Bipolare era solo peggiorato da quando gli era stato diagnosticato.

Ian era pienamente consapevole che qualcosa era sbagliato in lui, ma non importa cosa faceva, lui non poteva cambiarlo. Un minuto stava bene, e quello dopo, tutta la sua tristezza e frustrazione minacciava di scoppiare fuori dal suo petto.

Cominciava a farsi prendere dal panico. Non riusciva a respirare.

Mickey non lo aveva mai visto così sconvolto.

Il più basso si alzò sulle punte e tirò Ian per un breve bacio. Si fece indietro e tenne la faccia di Ian tra le mani, respirando profondamente, respiri regolari e provando a far fare lo stesso a Ian.

"Va tutto bene," lui sussurò. "Dai, Gallagher. Shhh. Va tutto bene."

All'inzio, Ian provò a respingere Mickey, ma alla fine si arrese. Si riprese dal suo attacco di panico, respirando in sincronia con Mickey. Si stesero entrambi sul letto, e Ian distese la sua testa sul petto di Mickey. Ian si aggrappò a Mickey, il conforto del suo caldo abbraccio e del suo battito cardiaco costante lo cullarono fino a addormentarsi.

Mickey non tolse mai gli occhi di dosso da Ian. Si morse il labbro e continuò a esaminarlo senza sosta. La faccia dell'altro ragazzo era ancora bagnata con rimasugli di lacrime, ma dopo che si era addormentato, sembrò finalmente come il solito Ian. Mickey avvolse di più le braccia intorno a Ian, volendo fare ogni cosa in suo potere per proteggere il ragazzo più giovane.

Poi improvvisamente la porta si spalancò e Lip si trascinò nella stanza.

"Hey Ian, sai dove ho messo il mio-?" Si zittì velocemente quando avvistò i due insieme.

"Vuoi chiudere quella cazzo di bocca?" Mickey sibilò con una voce ovattata. "Ian ha avuto un'altra crisi, e l'ho preso solo per calmarlo."

Ian si mosse nel sonno, e Mickey si allarmò, ma il rosso si rannicchiò solo più vicino, russando leggermente. Mickey sospirò sollevato e si rilassò di nuovo.
Strofinò rassicurante il collo del ragazzo con il suo pollice, un piccolo sorriso affettuoso apparì sul suo viso.

Lip guardò la scena con la bocca aperta per lo stupore. Mickey distolse velocemente lo sguardo da Ian in imbarazzo.

"Che cazzo fai ancora qui?" Mickey ringhiò per nascondere la sua inquietudine. Lui sapeva che Lip sapeva già di loro, ma non era abituato che ci fossero degli intrusi nei loro momenti intimi. Anche se Mickey voleva sparire dallo sguardo di Lip, non poteva. Era intrappolato sotto Ian, e non c'era un posto per lui in cui scappare, nessun posto in cui lui poteva nascondere il vero se stesso come faceva di solito.

"Niente. Io solo... ho finalmente capito perchè piaci a Ian." Lip disse con un' alzata di spalle.

"Fottiti," Mickey lo derise.

"No, amico, non intendevo in quel senso," Lip ripose, scuotendo la testa. "Intendevo solo che... l'ho finalmente capito. E sono felice che Ian ha qualcuno come te a prendersi cura di lui."

Mickey si schiarì la gola, distogliendo lo sguardo. "Come ti pare, amico. Sembra che l'unico finocchio qui sia tu."

Lip ghignò, riconoscendo solo allora il fronte a cui erano rivolte le parole di Mickey.

"Dirò agli altri che voi ragazzi state dormendo e dovrebbero lasciarvi in pace," disse. Lasciò la stanza senza dire altre parole, e Mickey gliene fu grato.

Mickey si sentì rilassato, in più modi. Le sue paure su Lip che era a conoscenza della loro relazione se n'era andata alla fine. Forse poteva davvero rivelarsi al resto della famiglia di Ian come Ian voleva. Forse non sarebbe stato così male. Se era per Ian, poteva farlo.

Ora che suo padre era morto, poteva farlo.

Mickey prese un respiro profondo e si girò per guardare Ian. Non era sicuro di quali altri complicazioni stavano arrivando sulla loro strada, ma sapeva che ne sarebbe valso ogni secondo.