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Autore: Melipedia    27/03/2014    2 recensioni
[Trunter/Thadastian/Warblers]
Cosa succederebbe se Trent tornasse bambino, i Thadastian si pendessero cura di lui mentre i Warbler cercano un modo di farlo tornare normale, mentre l'unico modo sia proprio Hunter, che sembra essere l'unico di cui Trent non ricorda niente?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Trent Nixon, Warblers/Usignoli | Coppie: Sebastian/Thad
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Jeff sono serio, è tornato bambino, non lo so come, so solo che un momento prima stava piangendo e quello dopo avevo un bambino in braccio!-
-Credi dovremmo portarlo da un medico?- 
-Cosi che lo possano tagliuzzare e studiare come se fosse un alieno? È di Trent che stiamo parlando! C'è bisogno di una riunione Warbler il più presto possibile- 
-Ok, contatterò tutti gli altri, ma nel frattempo che cosa hai intenzione di fare?-
-Non l'ho so- Thad si passò una mano fra i capelli, spostando il telefono da un orecchio all’altro, continuando a camminare nervosamente avanti e indietro -Io e Bas ci occuperemo di lui finché non ci capiamo qualcosa. Gli abbiamo trovato dei vecchi vestitini che gli stanno bene e l'abbiamo messo a dormire. Domani vedremo di capire anche come sta lui-
-Ne sarete capaci? Voglio dire, Sebastian lo reggerà un bambino per casa? E se gli dovesse cambiare un pannolino?- 
-Pannolino? Jeff ti ho detto che ha circa otto anni! Mi sembra grande per i pannolini! E Sebastian la sta prendendo bene. Continua ad andare a vedere se sta bene, se dorme. È strano vederlo cosi, non so, apprensivo? Fa uno strano effetto-
-E' l'amore questo Thaddy. É il destino che vi sta dicendo che un giorno vi sposerete...- 
-Jeff- 
-...e che avrete tanti bambini e pure un cane...- 
-Jeeff- 
-...e che avrete una grande casa col giardino dove faremo pranzi domenicali tutti insieme e un giorno i nostri figli si innamoreranno e sposeranno e-
 -JEFF!-
-Thaddy non c'è mica bisogno di urlare!- 
-Vai a chiamare gli altri, digli che ci vediamo domani pomeriggio qui e che non mi importa, devono esserci tutti-
-Ok Thaddy, dai un bacino a Trent da parte mia-
 -A domani Jeff-

Parlare al telefono con il biondo lo stremava sempre. Di persona riuscivi a frenarlo, ma al telefono era incontrollabile, non si accorgeva nemmeno se gli attaccavi il telefono finché non aveva finito di riversarti quel fiume di parole sconclusionate addosso. Si era seduto sul divano cercando di riordinare un po’ le idee prima di salire a vedere che fine avesse fatto Bas e se Trent stesse ancora dormendo. Forse Jeff aveva ragione, forse era un segno del destino quello, che un giorno quella sarebbe stata la loro vita. Destino o no doveva almeno arrivare alla fine della settimana ancora vivo.
Quando era salito di sopra si era ritrovato davanti la scena più improbabile del mondo, una di quelle cose che non si sarebbe sognato neanche la notte dopo aver cenato a casa della nonna. Sebastian Smythe, lo stesso Sebastian che si sedeva su una sedia per non stare vicino agli altri Warblers, beatamente addormentato a pancia all'aria, la bocca semi aperta e un braccio intorno al piccolo Trent che lo stava usando come cuscino e aveva tutte le coperte arrotolate sulle gambe. A quanto pare quella notte avrebbe dormito da solo.


Sebastian non era completamente sicuro di come si fosse addormentato. Si ricordava di essere andato a controllare il moccioso, come aveva deciso di definirlo nella sua testa, perché gli faceva strano chiamarlo Trent. Si era seduto sul bordo del letto a osservarlo per un po’. Voleva capire quel mistero che gli era capitato fra le mani, ma l'unica cosa che vedeva era solo un viso da angioletto paffutello con le guanciotte. Le avrebbe prese a pizzichi se non fosse stato che non voleva svegliarlo. Un promemoria per il giorno dopo. Poi era stato letteralmente arpionato dalle braccia del bambino che l'aveva tirato giù steso sul letto e usato come cuscino. Poi il buio. Sicuramente si era addormentato, ma perché Trent non era li? Thad l'aveva spostato? Allora perché Thad non era lì con lui nel letto? Forse perché erano quasi le dieci di mattina? Era sceso di sotto trovando il moccioso a guardare i cartoni animati mangiando cereali dalla sua tazza di Superman. Nessuno mangiava dalla sua tazza di Superman. Era una buona scusa per pizzicare quelle guanciotte. Si avvicinò a lui sedendoglisi accanto mentre l'altro lo ignorava totalmente troppo concentrato sul cibo e a vedere Avengers assemble.“Devono proprio piacere i super eroi al moccioso” si disse far sè e sè Sebastian. Aspettò che mandasse giù l'ennesimo boccone e poi gli pizzicò una guancia. -Aio, perché l'hai fatto?!- -Quella è la mia tazza, nessuno tocca la mia tazza moccioso- -Ma era l'unica bella! Le altre erano noiose- -Apposta è la mia tazza, la rivoglio indietro- Il piccolo Trent fece un sorriso che definirlo birichino era poco. Si portò la tazza alla bocca per finirne velocemente il contenuto e posarla nelle mani del più grande. -Ecco a te, ora che hai la tua tazza io posso avere altri cereali?- -Vatteli a prendere- -Ma tu vai di la!- 
No, decisamente Sebastian continuava a non capire come quella piccola peste fosse lo stesso Trent di dimensioni triplicate. E intanto non aveva potuto non portagli altri cereali, nella sua tazza.
-Ragazzi uno alla volta!- Iniziò Wes, battendo il martelletto. -Fate parlare Thad- Proseguì David, fermando la mano impazzita di Wes, che si portò al petto il povero martelletto. -Sul serio ragazzi, non so niente io. So solo che un minuto prima era il normale Trent e poi era il piccolo Trent, che lui ci ricorda tutti, ricorda tutto, ma non so se sia cosciente che ora abbia otto anni o che prima ne avesse diciassette- -Allora perché siamo qui?- -Per farlo tornare normale no? O che lo vogliamo tenere cosi? È carinissimo, viene da prenderlo a morsi-


Trent si annoiava. Aveva già visto tutti i cartoni belli e Thaddy e Bas gli avevano detto di aspettarli lì mentre loro e gli altri parlavano. A lui stava bene, voleva continuare a giocare e vedere i cartoni, gli altri sembravano improvvisamente tutti noiosi e troppo grandi. Ma a lui sembravano ore che erano chiusi in cucina a bisbigliare e lui non ci voleva più stare sul divano. Aveva pensato che non sarebbe successo niente di che se fosse uscito un po’ in giardino, era grande lui, sapeva che non doveva attraversare la strada da solo, o parlare con gli sconosciuti. Il giardino di Bas poi non era cosi pericoloso, non c'erano nemmeno tanti bei fiori che avrebbe potuto rovinare giocando un po’. Stava facendo due tiri con il pallone da basket, anche se era troppo grande per lui. Il pallone gli era rotolato lungo il vialetto ed era li che l'aveva visto. Un maestoso e pelosissimo gatto bianco che se ne vagava solo soletto sul marciapiede. Era stato impossibile resistere, aveva voluto prenderlo e accarezzarlo, ma la dannata bestiola era stata veloce e non appena si era accorto che Trent lo stava seguendo era scappata a gambe levate e si era infilata nella siepe. -Hey bel micino, non ti faccio male, voglio solo accarezzarti- Trent si era accovacciato davanti la siepe tendendo una manina paffuta verso il gatto, che non aveva nessuna intenzione di uscire. -Tu, ragazzino cosa fai qui?- Trent era sobbalzato a quella voce e si era girato lentamente, con la paura di essersi messo nei guai. -C'è un micio nella siepe, volevo solo accarezzarlo- -E' il mio gatto, lascialo stare, non si fa accarezzare. Piuttosto tu chi sei? Non sapevo che ci fossero dei mocciosi nel vicinato- Ancora intimorito dal quel ragazzo con l'espressione imbronciata, ma più sollevato di non essere nei guai, Trent si alzo in piedi porgendogli la stessa manina che aveva teso al gatto. -Sono Trent e sono con Thaddy e Bas finché non posso tornare a casa. Loro sono tipo i migliori amici di sempre per me, anche se sono più grandi e fidanzati, ma mi vogliono tanto bene e io ne voglio a loro. E poi oggi sono venuti anche tutti gli altri miei amici, ma hanno detto che dovevano parlare di cose da grandi e- -Frena frena, sei a casa di Smythe? Trent?- -E' quello che ti ho appena detto, no?- -TRENT DOVE SEI? TRENT???- -Oh oh mi sa che devo andare, se Bas si arrabbia non mi fa vedere più i cartoni. Mi accompagni? Cosi dico che ero con te e il tuo gatto e magari non si arrabbiano- -Non ce ne sarà bisogno- Trent non aveva capito cosa volesse dire il ragazzo, ma ormai se ne era andato e non aveva fatto in tempo a seguirlo che si era sentito sollevare. -Trent non ti avevamo detto di restare in salone?- -Ma Thaddy mi annoiavo e poi c’era questo bellissimo gatto bianco che si è infilato nella siepe e- -E ora torniamo a casa, sei tutto sporco di terra e fra un po’ i Niff vanno a prendere la pizza per tutti- -Pizza yaiii-



Hunter aveva osservato la scena da lontano. Possibile che avesse capito bene? Quel ragazzino era Trent? Lo stesso Trent che lo aveva fatto espellere da suola? La somiglianza c'era e sembrava conoscere Sebastian e gli alti Warblers. Allora perché non aveva riconosciuto lui?




Ciao. Giovedì. Puntuale v.v
Credo di non aver mai scritto un capitolo così lungo :O
Le recensioni scarsissime, bhuuu, vi hovisto che leggete, fatemi sapere qualcosa e.e
A giovedì prossimo (si spera)
Melipedia


   
 
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