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Autore: Aron_oele    28/03/2014    16 recensioni
Poi, quasi dimenticate, notò due buste in un angolo.
Su entrambe c'era scritto “per Akane”.
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Lo sapete che non mi piace scrivere le introduzioni, solo fidatevi di me e leggete.
Come sempre, grazie infinte a chi lo farà.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima per favore prendete il vostro pc, cellulare, tablet, iPad e quant'altro e mettete “Moon River” (la colonna sonora di “Breakfast at Tiffany”, io preferisco la versione di Andy Williams). Bene, l'avete fatto?
Ora potete leggere.

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Lei non voleva, non voleva pensarci.
Ma quelle parole le tornavano ostinatamente in testa ogni minuto.
Vedeva continuamente il signor Genma alzarsi in piedi nel bel mezzo della cena, schiarirsi la voce e, con tono solenne, dire: << Noi domani partiamo. Non tentate di fermarci, è già tutto deciso, forse un giorno torneremo, chissà... >>
Vedeva continuamente Ranma, con lo sguardo rivolto verso il basso, duro e triste.
Lo vedeva mentre spezzava le bacchette con due dita.
Vedeva Kasumi che si portava una mano sulle labbra per soffocare un grido.
Vedeva Nabiki con la bocca aperta e gli occhi spalancati.
Poi cominciava a vedere tutto appannato, di nuovo.

<< Perché, perché amico mio? Perché proprio ora? E che ne sarà di noi? Della palestra? Di Akane? >>
A queste ultime parole di suo padre, lei se n'era andata e mentre saliva in fretta le scale era riuscita a sentire la voce rauca e forte di Ranma dire: << Domani mattina alle cinque partiremo, questo è quanto >>.

Akane si asciugò le lacrime e guardò la sveglia: 04.50
Lei non voleva.
Non voleva pensarci.
Non voleva che se ne andasse.
Non voleva nulla di tutto quello che stava accadendo.
Ma doveva salutarlo, almeno salutarlo, dirgli “ciao”, abbracciarlo, toccarlo ancora un'altra volta, un' ultima volta per essere pronta a tornare a vivere senza di lui.
Uscì di corsa dalla sua stanza e andò ad aprire la porta di quella degli ospiti.
Era vuota.
I due futon ripiegati accanto ad una parete.

<< No! Non è giusto! Non sono ancora le cinque! >> gridò silenziosamente accasciandosi a terra, al centro della stanza che era ancora calda dell'ultima notte di lui.
Poi, quasi dimenticate, notò due buste in un angolo.
Su entrambe c'era scritto "per Akane".

Per prima aprì quella più grande.
Dentro c'era  la casacca rossa di Ranma, la sua preferita da sempre, ed un biglietto :
"Se ti dovessi sentire sola".

Aprì anche la seconda.
Dentro c'era un altro piccolo foglio:
"Se mi dovessi sentire solo"
Ed un biglietto di sola andata per la Cina.

  
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