Dedicato a Giorgia, Federica, Annarita, Anna Chiara, Caterina, Giulia, Daniela e a Martina.



Una volta che ti innamori sei fregato. In ogni senso. Innamorarsi e continuare ad amare come all’inizio, è troppo complicato. Ami e odi allo stesso tempo. Odi il fatto che ogni singola sfumatura dei suoi occhi provochi dei brividi lungo la tua schiena, lungo le braccia, fino alle mani, che combaciano perfettamente con quelle del tuo salvatore. Perché l’amore salva anche, salva dal mondo, perché è di quello che devi avere paura. Avere paura della gente, la gente ferisce, ti lacera e ti apre ferite che possono essere rimarginate solo dalla persona che ami, dal tuo salvatore. È come il tuo porto sicuro, il tuo faro. Io sono innamorata. Tutti siamo innamorati, in un meandro segreto del nostro cuore. E ti innamori di tutto, persino di un dettaglio piccolo come un granello di sabbia, che gli altri non notano. Ti innamori di ogni suo singolo sorriso, da quello malinconico a quello   meraviglioso, che lascia ogni volta senza fiato, fino a morire. Perché l’amore è anche morte. Morte ogni volta che si sussurrano parole dolci che solo il tuo cuore può sentire, morte ogni volta che ci si sfiora, anche se involontariamente fino a sentire brividi che si espandono per ogni cellula del tuo corpo. Morte ad ogni abbraccio. Gli abbracci dicono più dei baci. Un abbraccio può essere di più di un “ti amo”. Morte ogni volta che le sue labbra sfiorano il tuo collo, fino a farti diventare come una scultura vuota, nel quale rimbomba ogni singolo gesto, ogni singola parola, fino a considerare i suoi occhi e il suo sorriso una droga senza via d’uscita. Dipendi totalmente da lei. Dai suoi sorrisi perfetti, dalle sue parole che ti fanno sciogliere lentamente, che ti fanno congelare, anche. E se ci pensi, l’amore sono anche dei piccoli, insignificanti gesti, che ti sorprendono. Un bacio, ma non un semplice bacio, uno sfioramento di labbra, uno scambio in cui non si passa solo la mononucleosi o la saliva, è uno scambio di promesse, uno scontro di anime, come l’onda che si infrange sugli scogli, o un sasso che viene buttato nel lago da un bambino piccolo, uno scontro. Uno scontro, che porta amore.  Perché la vita è amore.  La vita è amore, dal primo attimo, dal primo respiro. La vita si vive con l’amore. L’amore è la tua stessa vita, perché se devo descrivere l’amore, lo definisco una bolla. Dalla forma e dalla grandezza indefinita, di un colore di tutte le sfumature, dal caramello fuso al bianco neve. Dal nero catrame all’azzurro più limpido. Dal giallo canarino, al verde prato. Dall’arancione più acceso, fino al grigio indefinito. Cento, mille, diecimila sfumature. Come l’amore… Come l’amore tra vittima e carnefice. Come l’amore tra pirata e sirena. Come l’amore tra un cane e un gatto. Come l’amore contrastato, un amore acerbo, privo di ogni sentimento che non sia amore.  Come un intreccio di anima e corpo. Come il misto tra amore e odio. Come lo sfioramento tra mano calda e mano fredda. Come la vita. Perché la vita, fa male e bene allo stesso tempo. Come l’amore.