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Autore: Ibelieve93    28/03/2014    2 recensioni
Un principe con un gran cuore.
Una guerra ed una battaglia che tenteranno di allontanarlo dal suo dolce amore.
Riuscirà a tornare da Letizia ?
Il suo amore per lei travalicherà la guerra?
Genere: Guerra, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Letizia 




Avanzavo senza sosta sotto la pioggia battente .
Dietro di me le mie truppe marciavano al ritmo dettato dai tamburi di guerra .
Il mio destriero era impaziente e scalciava con non mai , pronto ad entrar nelle mischia che si stagliava all'orizzonte .
Il cielo era rossastro sopra quei due schieramenti ormai fusi tra loro .
Spade cozzavano in aria producendo accecanti scintille , e non lasciavano tregua ai mal capitati .
Urla agghiaccianti risuonavano per l'intera valle, assieme a quell' impercettibile rumore di alcuni dardi scoccati alla cieca da arcieri nascosti chissà dove .  
Non si riconoscevano più gli amici così come i nemici , le divise erano troppo sporche di fango e sangue per poter mantenere i loro colori sgargianti .
Gli avvoltoi danzavano sopra la furia del combattimento aspro, violento,  pronti a banchettare con i  corpi di chi sarebbe caduto , e lanciavano strani versi nell'aria dal "sapor" di morte .
Ma io non avevo alcuna intenzione di abbandonarmi alla morte . 
In mezzo a quel trambusto sarebbe stata in bilico anche la vita di ciascuno di noi  , e la ragione umana si sarebbe spenta davanti a quell'enorme atrocità , ma io avrei fatto tanto pur di  sopravvivere . 
Non avevo paura di morire , ma in cuor mio comprendevo il fatto che forse non sarei più potuto tornare dalla donna che amavo .
Dalla mia dolce , tenera, e graziosa Letizia .
Forse i suoi capelli dorati non avrebbero più solleticato la mia pelle , i suoi occhi verdi non avrebbero più fatto sospirare i miei .  
La donna che avrei voluto sposare , e che quella guerra mi stava proibendo di farlo , forse non sarebbe più stata mia .
La mia Patria aveva bisogno di quanti più uomini possibili per vincere contro chi voleva distruggere le nostre terre .
Quindi...
La mia Patria aveva bisogno anche di me .
Uno tra i principi più fedeli all'imperatore .
Fermai il mio destriero tirando le redini ed alzai la spada verso l'alto .
I miei uomini alle mie spalle m' imitarono.
" Per amore della nostra terra, per amore delle nostre famiglie" e con un colpo di talloni feci ripartire il mio destriero, ma questa volta al galoppo .
Dissi quelle parole per dar forza a me stesso ed al mio esercito...ma in guerra , l'amore non poteva aver parte .
In guerra non c'era alcun tipo di amore.
Era l'odio a sopraffare gli uomini .
Eppure...continuavo a sperare che l'amore che dimorava in ciascuno di noi, amici e nemici,  ci sorprendesse e ci liberasse di quella guerra inutile , senza ulteriori spargimenti di sangue.
Figli avrebbero ritrovato le loro madri, uomini le loro mogli...ed io, la mia Letizia.
L'avevo lasciata in lacrime poco prima di partir per arrivar in quel luogo terrificante . La sua esile figura era poggiata alla soglia della porta della sua stanza .
Quanto era fragile , ma al tempo stesso forte e risoluta.
"Letizia, amore, ritornerò da te" sussurrai tra me e me mentre adocchiavo di continuo un semplice nastro bianco, che avevo legato appena sopra il gomito. Era stata lei a farmene dono.
" Che tu possa tornare da me" mi aveva sussurrato prima che io le rubassi un ultimo bacio . 
Abbattei un fianco dello schieramento nemico ancora ben compatto .
Il mio obiettivo era sempre stato quello .
E quando entrai in mezzo ai nemici molti dei miei caddero sotto i miei occhi .
Alcuni morirono schiacciati sotto il peso dei loro destrieri,  che nitrivano impauriti
Affondai la spada nel corpo di uomini che neanche provai a guardar in faccia .
Ero costretto ad uccidere per ordine dell'imperatore e per salvare la mia gente, e non serviva che guardassi anche la vita abbandonare i corpi che distruggevo .
Feci una smorfia di disgusto.
L'aria non aveva quel suo odore di sempre , gli uomini erano troppo stupidi per far rimanere puri quei meravigliosi paesaggi .
Pregai al buon Dio di perdonarmi e di darmi ancor qualche possibilità per riveder ancora una volta il mio amore . E pregai ,che se avessi superato anche questa battaglia , avrei trovato il modo di non impugnar più un'arma e di vivere la mia vita beandomi dell'amore e della pace . 
Il mio scudo fu disintegrato da violenti colpi , che attribuii ad una mazza ferrata.
Digrignai i denti , e facendo cader a terra ciò che rimaneva del mio scudo , scesi agilmente da cavallo per affrontare il mio nemico a piedi .
L'avambraccio sinistro- dove prima era legato lo scudo- doleva come non mai , e qualche scheggia di legno doveva essere sicuramente penetrata nella carne, ma non dovevo mollare.
Ogni colpo che parai , ogni affondo, stoccata che inflissi al mio nemico , mi portavano sempre più ad un passo da lei , dal ritorno a casa .
Era inutile.
Più provavo a non pensarla in quel momento più era presente nei miei pensieri.
Urlai al mio scudiero di tener alto lo stendardo della mia famiglia, per non far disperdere i miei.
Io ero ancora con loro e non avevo intenzione di abbandonarli .
L'uomo che aveva distrutto il mio scudo sparì sotto i miei colpi , ma insieme a lui il mio fedele destriero stramazzò al suolo , per i numerosi dardi scagliati da lontano da alcuni arceri nemici.
Sentivo il sapore metallico del sangue in bocca, ma continuai ad avanzare e a dare ordini .
Ed al tramonto non rimasero che pochi di noi ancora in piedi .
Io avevo vinto, noi avevamo vinto .
Il giorno era passato senza che io me ne accorgessi .
L'imperatore annuiva soddisfatto da lontano , assieme alla sua guardia imperiale, ma la verità era che in guerra nessuno era vincitore , c'erano solo vinti e morti .
Le mie membra erano stanche assieme alle mente.
Avevo il volto sporco di fango e percepivo qualche graffio lungo tutto il corpo , ma ero ancora vivo.
Vivo.
La vita mi era così dolce .
Alzai gli occhi verso il cielo ed attraverso "il vento" raggiunsi la mia Letizia .
Amore mio, torno da te.
Potrò rivederti ancora, ancora e ancora .
 
                                                                *****
Dopo quella battaglia, una delle tante che avevo dovuto affrontare per quella guerra che sembrava non aver mai fine,  il mio palafreno trottava allegro sulla via verso casa .
Non mancava molto per raggiungere il mio castello .
Mancavo da mesi ormai...erano passati due inverni, ma il mio cuore non aveva mai smesso di restar caldo . In me l'Estate non era mai andata via.
Il mio cuore straripò di gioia quando il mio angelo vestito di blu corse verso di me non appenai varcai la soglia di casa .
Il suo sorriso, i suoi occhi lucidi e contenti di rivedermi , i suoi lunghi capelli dorati che le frustavano le spalle .
I miei occhi finalmente si bearono di quella visione paradisiaca.
Era la donna più bella che avessi mai visto e stava aspettando me.
Dopo aver visto tanto dolore ora non avevo altro che occhi per lei .
Lei , che era il mio amore.



Angolo Autrice 


Ciao :)
Dopo aver ascoltato una meravigliosa melodia tratta dal film di Guerra e Pace ( 2007 ) mi è venuta ispirazione per questa piccola one shot , che ho deciso di condividere con voi ^^
Alla prossima :)
Un bacione a presto ;)  
 

 
   
 
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