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Autore: smilejanoskians    28/03/2014    6 recensioni
Mi girai lentamente, sentivo le guance in fiamme; non'era stato per niente un buon inizio. Lo guardai in viso per poi aggrottare la fronte. -Un'attimo.... tu non sei Charlie Watson..- indietreggiai di un passo, puntandogli un dito contro.
Lui scoppiò a ridere tenendosi una mano nella pancia, mentre io continuavo a guardarlo seria. -Certo che no, genietto. Io sono Jai, Jai Brooks- disse fiero, sfoggiando un'enorme sorriso e porgendomi la mano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Brooke! Sbrigati!- Urlò la mamma dalla stanza accanto mentre prendeva le mie valigie scendendo le scale.
-Arrivo mamma.- scesi velocemente le scale, infilando il cellulare in tasca e dando una leggera occhiata la mio riflesso sullo specchio di fronte a me.
Mamma sospirò prima di chiudere la porta di casa e io entrai in macchina guardando l'ultima volta per più di un mese, la mia casa. Sicuramente mi sarebbe mancata, ne ero sicura. Nonostate tutti i rimproveri da parte dei miei genitori e tutte le litigate con i miei fratelli, sapevo che ne avrei sentito la mancanza.
Mia madre entrò in macchina e accese subito il motore, imboccando l'autostrada per andare all'aereoporto. Io presi le mie adorate cuffiette attaccandole al cellulare e premendo play, socchiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dalla musica.
Arrivammo dopo qualche oretta all'aereoporto, salutai mamma più volte, aveva gli occhi lucidi.
-Mi raccomando, non fare stupidaggini e cose del genere. Tieni la testa apposto!- ripetè per la seconda volta, baciandomi poi la fronte e accarezzandomi il viso.
-Sì, mamma. Tranquilla, appena arrivo ti chiamo.- la rassicurai sorridendo per poi voltarmi e salire nell' aereo diretto a Melbourne, insieme alle altre persone, facendomi spazio e sedendomi accanto ad un finestrino. Appoggiai la testa al sedile accavallando le gambe e sospirando profondamente. Ero nervosa, l'idea del college mi piaceva molto, non mi preoccupava lo studio ma bensì le persone; non ero mai stata una ragazza con molti amici, e inoltre tendevo sempre a isolarmi.
Frugai nella borsa il bigliettino con scritto il nome della mia compagna di stanza, lo tirai fuori e lo lessi: 'Charlie Watson'
Il nome prometteva, speravo solo potessimo stringere almeno un briciolo di amicizia visto che dovevamo passare sei mesi nella stessa camera. Riposai il bigliettino nella mia borsa, guardando fuori dal finestrino e aspettando pazientemente l'arrivo.
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Passarono due lentissime ore e finalmente la signorina affermò che l'aereo era atterrato e che quindi eravamo arrivati a Melbourne. Mi alzai dal sedile stiracchiandomi un pò, assonnata e scesi dall'aereo recuperando le mie valigie per poi uscire fuori e chiamare un taxi che arrivò dopo dieci minuti. Ero già in ritardo, perfetto. Salii sul taxi indicando la via al tassista. Ero esausta del viaggio, mi veniva quasi da vomitare, così concentrai nuovamente lo sguardo fuori dal finestrino.
Il tassista accostò davanti il grande cancello del college, presi le mie valigie e restai qualche secondo a guardare da fuori l'enorme edificio, mentre l'uomo sfrecciò via alle mie spalle. Mi presi di coraggio varcando le soglie del college, strisciando le mie valigie cercando di fare meno rumore possibile. "Già Brooke, ottimo modo per non farsi notare il primo giorno." sussurrai tra me e me continuando a camminare lungo l'enorme giardino che mi separava dalla porta d'entrata. Trascinai le mie valigie su per le scale, e sentii improvvisamente una porta aprirsi, mi girai di scatto schiudendo le labbra prima di parlare.
-Emh, sono Brooke Swan... sono arrivata un pò in ritardo, mi scus- sussurrai guardando l'alta signora dai capelli biondi, un paio di occhiali e un'elegante tallieur, di fronte a me che m'interruppe prima di finire la frase.
-Non si preoccupi, venga dentro che fa freddo!- disse con tono materno mentre spalancò la porta facendomi entrare per poi chiuderla velocemente.
Mi guardai intorno, ammirando attentamente la grande sala, stringendo le valige dal manico.
-Purtroppo è arrivata un pò tardi, abbiamo fatto fare il giro del college a tutti i suoi futuri compagni, ma si orienterà lo stesso stia tranquilla.- spiegò annuendo convinta, accennando un sorriso. -Adesso però vada in camera, la cena è alle 20:30.- continuò la signora per poi voltarsi e andare via.
Ripresi il foglietto dove vi era scritto il numero della mia camera, leggendolo  -camera 208, secondo corridoio.- sussurrai riggettandolo nella borsa e incamminandomi nella speranza di trovare la camera. Guardai porta per porta, ma niente, non avevo ancora trovato la mia. Camminai altri due metri e finalmente la trovai, camera 208! Feci qualche piccolo saltellino assicurandomi che con ci fosse nessuno che mi guardasse.
Presi le chiavi dalla tasca della giacca e sospirai prima di aprire la porta.
Entrai chiudendola alle mie spalle e a mia sorpresa trovai un ragazzo dai capelli mori e leggermente spettinati, a petto nudo, intento a mettersi la maglia. -Oddio scusami!- sussultai girandomi di scatto dal lato opposto e coprendomi gli occhi con i palmi delle mani. Il ragazzo diventò  leggermente rosso nelle guance, infilandosi subito la maglia. -Hei, tranquilla. Non fa niente.- sentii da dietro la sua risata, e poi poggiò una mano sulla mia spalla.
Mi girai lentamente, sentivo le guance in fiamme; non'era stato per niente un buon inizio. Lo guardai in viso per poi aggrottare la fronte. -Un'attimo.... tu non sei Charlie Watson..- indietreggiai di un passo, puntandogli un dito contro.
Lui scoppiò a ridere tenendosi una mano nella pancia, mentre io continuavo a guardarlo seria. -Certo che no, genietto. Io sono Jai, Jai Brooks- disse fiero, sfoggiando un'enorme sorriso e porgendomi la mano.
Guardai la sua mano facendo una smorfia per poi spostare lo sguardo sul suo viso. -Io sono Brooke Swan- allungai la mano verso la sua, stringendola leggermente.  -Ma ci deve essere un'errore. Io dovevo essere in stanza con Charlie Watson...- dissi quasi in un sussurro mentre lui continuava a guardarmi.
-Mh, ti sbagli. Charlie Watson è in camera con mio fratello.- annuì convinto grattandosi la nuca.
-Oh..- sospirai guardandomi intorno e sedendomi nel letto.
 Lui prese le mie valigie e le portò sopra la scrivania, per poi sedersi accanto a me. -Così ti verrà meglio sistemare i vestiti.- alzò di poco le spalle, guardandomi.
-Grazie, Jai- sorrisi grata, alzandomi poi dal letto e aprendo la valigia.
-Io ho preso il primo armadio. Il secondo è tutto per te.- si passò una mano fra i capelli, sistemandoli e sorridendo appena. -Se vuoi ti aiuto.- continuò alzandosi dal letto e avvicinandosi a me, io mi girai incrociando il suo sguardo. -Mh, sì. Grazie ancora.- sorrisi timidamente prendendo un paio di felpe, sistemandole nel mio armadio.
Mi voltai intenta ad andare nuovamente verso la valigia, ma lui mi fece segno con la mano di fermarmi.
-Io ti passo i vestiti, e tu li sistemi. Facciamo prima, no?- mi guardò ed io annuii in segno d'approvazione. -Sì, hai ragione.- presi i jeans che mi stava porgendo e li sistemai.
-E questi?- prese dalla valigia un mio reggiseno mentre gli uscì dalla bocca, una sonora risata.
Spalancai gli occhi, afferrando velocemente il reggiseno e tirandoglielo via dalle mani.
-Non sono affari tuoi.- sistemai distrattamente gli ultimi vestiti rimasti e chiusi le ante dell'armadio, apoggiandomici con la schiena.  Jai ghignò scuotendo la testa per poi avvicinarsi a me. -Comunque eri diventata tutta rossa.- sussurrò al mio orecchio facendomi rabbrividire, stringendo la mano in un pugno.

-E' ora di cena...- cercai di cambiare discorso, facendolo così allontanare e andare verso la porta della camera. Prese una felpa e aprì la porta, facendomi segno con la testa di andare con lui.
Lo seguii, camminando al suo fianco, attraversando così il lungo corridoio e arrivando in un'enorme sala con una gigantesca tavola imbandita in primo piano. C'erano ragazzi e ragazze ovunque, alcuni seduti già pronti per mangiare, altri in piedi che chiacchieravano animatamente.
-Si mangia!- la voce di Jai interruppe i miei pensieri; mi girai a guardarlo e mi scappò una piccola risata: gli brillavano gli occhi e nel suo viso si aprì un grande sorriso. Aveva la stessa espressione di un bambino davanti ad un lecca lecca.
Poi un ragazzo passò velocemente facendo un salto e dando uno scappellotto a Jai che fece una smorfia guardando il ragazzo dagli occhi verdi. Capii poi che doveva essere sicuramente suo fratello. Jai si avvicino bruscamente al fratello, spingendolo e facendolo quasi cadere.
-Beau, sei un coglione.- sbuffò prendendomi per il polso e facendomi voltare insieme a lui, ma il fratello lo bloccò dalla maglietta.
-Non mi presenti la tua ragazza?- spostò i suoi occhi chiari su di me, sorridendo e passandosi poi la lingua fra le labbra.
Io aggrottai la fronte scuotendo la testa. -Non sono la sua ragazza.- borbottai sotto lo sguardo dei due.
-Smettila, Beau- biascicò Jai, ruotando gli occhi.
-Scusatemi.- alzò le mani in segno di arresa, trattenendo una risata e girandosi per andarsi a sedere al suo posto.
-Ignora Beau, è un pò......-  sospirò alzando le spalle -non so come descriverlo.- rise piano scuotendo la testa, tenendomi la sedia e facendomi sedere prima di lui.
Iniziammo a mangiare e, stranamente, il cibo non era male. Finimmo la cena e subito dopo scattò il coprifuoco, che equivale a dire: tutti a nanna sennò sono guai.     
Mi alzai dalla sedia e insieme a Jai, mi diressi in stanza quando improvvisamente mi venne in mente che non avevo ancora chiamato mamma.
-merda.- imprecai, e Jai si voltò verso di me. -Qualcosa che non va?- chiese mentre aprì la porta della camera facendomi entrare.
Sospirai profondamente, mettendomi le mani ai capelli.
-Solo che non ho ancora chiamato mia madre.- alzai le spalle sedendomi sul letto.
-Umh.... come dire... sei messa male.- fece una smorfia sedendosi accanto a me.
Senza pensarci due volte, presi il cellulare e digitai sullo schermo il numero di mia madre, chiamandola.

"Mamma...."
"Brooke! E' questo l'orario di chiamare?"
urlò particolarmente infuriata, mentre Jai soffocava una ristata.
"Scusami, me n'ero scordata." sussurrai, e ci fu un breve momento di silenzio.
"Comunque qui va tutto bene, e lì?" chiesi nervosamente, cambiando discorso.
"Tutto bene, adesso vai a dormire. E domani cerca almeno di mandarmi un messaggio quando ti svegli!" mi rimproverò.
"Va bene, mà. Notte" riattaccai il cellulare facendo un sospiro di sollievo.

-Missione compiuta?- chiese Jai, ridendo e tendendomi la mano per battergli il cinque.
-Missione compiuta.- annuii, ridacchiando e battendogli il  cinque.







 

Angolo Autrice

Ciao a tutte belle ragazzuole, eccomi qui con questa nuova Fanfiction.
Questa è diciamo l'ntroduzione, dico già che pubblicherò un capitolo massimo ogni due settimane. 
Annuncio anche che dovrei cambiare nome e che quindi non mi chiamerò più "JadenSmith_Smile_" ma mi chiamero "smilejanoskians"
Dehe, adesso basta stare qui a rompere le scatole, e... che dire.
Spero che vi piaccia, metterò il più impegno possibile per far sì che venga una Fanfiction decente.
Grazie mille per aver letto.
E, vi prego di lasciare anche una piccolissima recensione per rendermi conto se è gradita o meno.
Un bacio.

                           
  
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