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Autore: BFan    29/03/2014    7 recensioni
"Mi dirai mai perchè Damon non fa che parlarmi di passione per gli accenti inglesi, boschi e preferenze per i cattivi ragazzi? Dubito che lo faccia solo perchè pensa che io abbia qualche possibilità con te, adorabile biondina."
"E sai qual è la cosa peggiore? Che io, in realtà, non sono mai stata arrabbiata per quello che è successo, non mi sono mai pentita di aver fatto l'amore con lui"
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Enzo, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA STORIA DI COME ENZO RISOLSE OGNI PROBLEMA DELL'ADORABILE BIONDINA


"Mi dirai mai perchè Damon non fa che parlarmi di passione per gli accenti inglesi, boschi e preferenze per i cattivi ragazzi? Dubito che lo faccia solo perchè pensa che io abbia qualche possibilità con te, adorabile biondina." Enzo, nonostante fosse alla guida della sua costosa quanto probabilmente rubata auto, non faceva che fissare Caroline con quel classico sguardo di chi sa che la parte che non gli è stata raccontata è probabilmente la più divertente. E faceva domande, molte domane. 
"Damon se non la finirà di comportarsi come un'insopportabile imitazione di Gossip Girl farà una brutta fine. E non c'è proprio nulla da raccontare perchè tu non dovresti sapere queste cose. Non dovresti sapere che forse, per un breve momento, ho creduto di provare qualcosa per Klaus. Si, esattamente quel Klaus- aggiunse Caroline, dopo uno sguardo sconvolto del vampiro, a cui evidentemente Damon non aveva raccontato proprio tutto -e che il suo accento mi faceva tremare le gambe tutte le volte. Che quando pronunciava il mio nome, nel bosco, mentre stavamo facendo sesso, mi sembrava di toccare il cielo con un dito. Non dovresti sapere che tutto è iniziato il giorno in cui Tyler, il mio ex ragazzo, prima umano, poi licantropo, poi ibrido asservito a Klaus, mi ha morsa il giorno del mio diciottesimo compleanno perchè quello stupido del suo padrone gli aveva ordinato di farlo! e poi sai cos'è succeso? Si è presentato alla porta di casa mia, Klaus non Tyler, e dopo avermi fatto un discorso su quanto il mondo sia bello, la vita sia bella e tutto il resto... mi ha salvata. Salvata! Capisci? Quando Stefan, che era stato suo grande amico negli anni venti, gli aveva chiesto in ginocchio di salvare Damon dal veleno di licantropo lui aveva preteso qualcosa in cambio, con me no e ancora non mi spiego il perchè." Enzo, vagamente sconvolto dall'enormità di parole che quella vampira era in grado di vomitare, letteralmente, in pochi secondi, aveva deciso di non interromperla. Per lo meno si stava facendo qualche risata perchè Damon, tutte quelle cose, non le aveva proprio dette.
"E sai qual è la cosa peggiore? Che io, in realtà, non sono mai stata arrabbiata per quello che è successo, non mi sono mai pentita di aver fatto l'amore con lui" e ad Enzo non sfuggì che era passata dal dire "sesso" a dire "amore" e sogghignò sotto i baffi.
"In quel momento non mi importava che Klaus avesse ucciso Elena e Jenna e avesse trasformato Tyler e lo avesse privato della sua libertà distruggendo la nostra storia d'amore e costringendolo a scappare. Non mi importava che avesse fatto tornare Stefan il Ripper degli anni venti solo per un suo sfizio personale. Non mi importava che la morte di Alaric, di riflesso, fosse colpa sua e di conseguenza anche quella di mio padre. E nemmeno dei dodici ibridi, uccisi a sangue freddo o della madre di Tyler, affogata senza pietà nella fontana di casa sua." Enzo alzò un sopracciglio confuso. Come poteva una persona fare così tanti casini in un lasso di tempo di più o meno un anno? A quanto pare le leggende su Klaus e sulla famiglia originale erano vere, sapevano come divertirsi. 
Il vampiro quindi pensò, quasi ingenuamente, di intervenire credendo che il monologo della bionda fosse finito. Errore.
"Però è stato anche in grado di dimostrarsi genitile, soprattutto con me. Quella volta, al ballo organizzato dalla sua famiglia, io gli ho sputato addosso sentenze e accuse davvero crudeli e quella stessa notte mi ha fatto avere il regalo più bello che possa chiedere una ragazza. Quel mio ritratto con il cavallo... è stato emozionante. Così come quando per il mio compleanno mi ha fatto avere quel bracciale in diamanti antichissimo. O quando è venuto a scuola per salvarmi dall'alterego diabolico di Alaric. Penso che abbia messo in gioco se stesso per me più di altre persone che hanno sempre dichiarato di amarmi. E quella volta, qundo l'ho liberato dagli inganni mentali di Silas -e qui Enzo rischiò di andare fuori strada dopo aver sbandato. Quanti esseri mitologici e leggendari avevano incontrato in quel di Mystic Falls prima del suo arrivo? -credevo davvero di aver sentito una connessione fra noi due." Caroline, intenta a parlare dei suoi ricordi, non si era resa minimamente conto dell'incindente stradale scampato.
"E quando è tornato in città per godersi dalla prima fila la morte di Katherine e nel bosco mi ha fatto ammettere di provare qualcosa per lui io non ho resistito e l'ho baciato. Il nostro prima bacio. No, in realtà il secondo ma nel primo lui era nel corpo di Tyler quindi in realtà non so se conta ugualmente. In effetti sono un po' indecisa su questo punto. Secondo te è tradimento? Comunque -riprese immediatamente notando che effettivamente Enzo stava per rispondere alla sua domanda -questo non importa. Importa invece di quella volta, al mio diploma, in cui mi ha baciata dolcemente sulla guancia dicendo che avrebbe voluto essere il mio ultimo amore e che non importava quanto avrebbe dovuto aspettare.
Capisci di cosa parlo, Enzo? Tu, tutte queste cose non dovresti saperle ma per colpa di quel tuo amicone di Damon ne sei a conoscenza. Come pensi che si debba sentire una ragazza quando i suoi fatti privati vengono spiattellati in faccia al primo sconosciuto?" 
Caroline, avendo evidentemente finito la sua arringa, si voltò con sgurado accusatorio verso Enzo che di rimando scoppiò a ridere fragorosamente.
Questo, ovvimanete, non fece che innervosire di più la "compagna d'auto".
"Scusa -si affrettò a dire Enzo, notanto lo sguardo indiavolato della quasi amica- non dovrei ridere ma è chiaro che sei messa davvero male. Il tuo cervello deve essere un caos assoluto. E comunque, per dovere di cronaca e per difendere il mio amico, mi sento obbligato a dirti che Damon non mi aveva raccontato proprio nulla di tutto questo. Niente di niente. Ma sentiti pure libera di parlarmi di quella volta che ti è venuto il ciclo per la prima volta, credo che accidentalemnte tu abbia saltato questa parte nell'intenso racconto di tutta la tua vita." 
Caroline, per nulla divertita dalla battuta dell'inglese che stranamente aveva un nome italiano, non rispose. Anzi, stizzita si voltò verso il finestrino.
"Andiamo principessa, non ti sarai mica offesa?"

*****


"Dove diavolo siamo? Sapevo che non avrei dovuto far guidare te! Per Dio, sei rimasto in una cella per settant'anni, è chiaro che tu non sappia nulla sull'orientamento." Dopo l'ennesima vagonata di insulti subita da parte di Caroline, Enzo decise di dirle la verità.
"Ti ho portata a New Orleans, non sei contenta, biondina isterica? Così potrai finalmente chiedere al tuo ibrido per quale motivo ti ha salvata senza volere nulla in cambio."
Enzo non si aspettava di essere abbracciato con slancio da una Caroline commossa per il suo gesto -e infatti non accadde- ma nemmeno un ringhio degno di Godzilla era nei suoi piani. 
Nel giro di due secondi si ritrovò con le spalle al muro mentre la ragazza lo minacciava a canini scoperti.
"Mi aspettavo almeno un grazie, dolcezza." L'uomo si liberò senza difficolta, era comunque il più anziano e quindi il più forte.
"Come diavolo ti è passato per la testa di farmi una cosa del genere? Cosa dovrei fare adesso? Andare a casa sua, che fra parentesi non so nemmeno dove sia, e dirgli 'hei Klaus, come va? Non ci vediamo da settimane, da quel giorno in cui abbiamo fatto sesso contro quella fottuta pianta, quindi volevo sapere: perchè mi hai salvato la cazzo di vita il giorno del mio schifosissimo compleanno?'. Si, Enzo, piano davvero perfetto, come ho fatto a non pensarci io?" 
Il ragazzo, resosi conto che la vampira da arrabbiata raggiungeva livelli di scurrilità mai visti, decise che probabilmente non avrebbe più dovuto chiamarla principessa e ignorò bellamente quello che gli aveva appena detto.
"Forza piccola camionista, andiamo alla ricerca di Mister Accento che fa tremare le gambe. Chi ha tempo non perda tempo!" 
Caroline dovette fare un grande, grandissimo, profondo, profondissimo respiro per non scaraventargli addosso la prima auto che le fosse capitata a tiro. Con conducente dentro.
Rassegnata si limitò a seguirlo, perdendo improvvisamente la sua grinta e il suo spirito combattivo. Solo in quell'istante si rese conto che si trovava nella stessa città di Klaus. 
Cosa avrebbe fatto?

*****
Enzo e Caroline camminavano fianco a fianco da quasi due ore e ancora non avevano percepito nessuna traccia di Klaus. La bionda aveva provato a descriverlo ad Enzo, nel caso in cui lui lo vedesse prima di lei senza nemmeno accorgersene ma aveva smesso quando il vampiro, ridendo di gusto, le aveva detto che una descrizione fatta di "occhi luminosi e magnetici, sguardo attraente, camminata sensuale, sorriso accattivante" non sarebbe stata d'aiuto per riconoscerlo. 
Quella città era molto particolare, Caroline ne era vagamente spaventata. L'energia magica era percepibile a chiunque, in quel luogo le streghe dovevano essere molto potenti. In più si respirava un'aria di pericolo, come se da un giorno all'altro potesse accadere qualosa di orribile. C'era aria di guerra e anche Enzo l'aveva percepita, non a caso stava al suo fianco più del solito, forse più del necessario. 
"Puoi anche allontanarti un po', non credo che quella barbona in fondo al viale ci attaccherà e a quanto pare, al momento, in questo viale ci siamo solo noi."
"Non c'è bisognio che tu sia così acida, bambolina. Questo posto non mi piace, non è sicuro e per quanto tu sia fastidiosa non posso permettermi che ti capiti qualcosa. I tuoi amici mi ucciderebbero e a quanto pare anche questo fantomatico ibrido originale sembra tenere molto a te." Caroline alzò gli occhi al cielo, quel dannato vampiro le avrebbe fatto saltare i nervi definitivamente. 
"Allora credo di non doverti dire grazie per questo tuo gesto altruistico." E per la prima volta in quella estenuante e incredibilmente lunga giornata, Caroline si lasciò andare ad un sorriso sincero.
"Ormai è tardi, credi sia il caso di cercare un luogo tranquillo in cui dormire?" la bionda non aveva pensato a questa eventualità e il sorriso scomparve immediatamente dal suo viso. 
Erano in una città sconosciuta, di notte, senza nemmeno un soldo. Perchè diavolo capitava sempre a lei di trovarsi in situazioni del genere?
"No, mi hai portata qui per un motivo e non era quello di dividere una stanza in uno squallido motel dopo aver soggiogato il povero propietario che probabilmente fatica ad arrivare a fine mese. Voglio solo andare a casa mia, dai miei amici. Non so quale raptus di follia ti abbia spinto a portarmi qui ma di Klaus nemmeno l'ombra e forse dovrei esserne felice dato che non ho la più pallida idea di quello che avrei potuto dirgli."
Enzo scrollò le spalle, aveva davvero sperato che la biondina incontrasse il suo ibrido e non solo per farsi due risate per la scena che sarebbe stata, ne era certo, assolutamente comica ma anche perchè aveva intuito che quello di Caroline fosse amore. Lo sapeva perchè lui lo aveva provato. Anche lui era stato innamorato in passato e nonostante la situazione non potesse essere più diversa anche lui si era ritrovato a sproloquiare riguardo Meggie ad un Damon sempre più irritabile che dei racconti sulla sua donna non ne voleva prorio più sapere. 
Enzo, il suo amore, non avrebbe più potuto incontrarlo probabilmente, troppo cose erano andate per il verso sbagliato ma Caroline, quella incredibile ragazzina che tanto le ricordava Maggie per coraggio e caparbietà, per sicurezza e paura alla stesso tempo, meritava un finale migliore. 
E a nessuno importa che il finale sia con un principe o con un lupo cattivo, l'importante è il vissero per sempre felici e contenti nonostante gli istinti omicidi reciproci. 
Quindi no, non si sarebbe arreso, non avrebbe permesse che Caroline lasciasse passare settant'anni per poi sentirsi in colpa per un gesto mai compiuto. Si era quasi affezionato a lei, quello di oggi era il quarto viaggio on the road dopo quello con destinazione Atlanta e ogni volta le confidenze aumentavano, Caroline avrebbe potuto essere per lui una grande amica.
"Che ne dici di spostarci verso il Quartiere Francese, ci sono un sacco di pub con camere annesse ai piani superiori e non sono per niente squallidi, rispecchiano lo stile degli anni venti. Passeremo la notte li e domani continueremo le ricerche. Non credere di potermi far desistere solo usando le tue doti di eloquenza." Caroline sospirò sconfitta. Solitamente l'aveva vinta lei semplicemente perchè riusciva ad aggirare tutti con le sue parole e con i suoi discorsi intricati o perchè la persona con cui discuteva voleva semplicemente darle ragione -ogni riferimento a Klaus è puramente casuale e non voluto-.
"D'accordo, ma sappi che me la pagherai!" e alle parole abbinò uno sguardo truce.
"Oh no tesoro, scordatelo. La tua camera te la paghi da te."
E Caroline scoppiò a ridere.

*****

"Salve... Camille. Vorremmo ordinare due bicchieri di bourbon e sapere se ci sono stanze disponibili per questa notte in questo adorabile pub." La voce seducente di Enzo, con annesso accento inglese, fece sorridere ammaliata la cameriera di nome Camille.
"Certo, è disponibile solo una stanza con letto matrimoniale, sarà vostra per questa notte se volete. Ecco qui la vostra ordinazione." E con un altro sorriso si avviccinò ad un cliente appena entrato per prendere anche la sua. 
"Te lo scordi che io sto una notte con te in un letto matrimoniale, potresti essere un maniaco." sussurrò convinta Caroline all'orecchio di un Enzo sempre più divertito.
"Andiamo, ho passato ore intere da solo con te in macchina su strade deserte, se fossi stato un maniaco credi che non avrei potuto approfittare di quelle situazioni molto più conveniente di questa? Come ti ho già detto, non ho intenzione di arrendermi."
"Ok, andata! Ma tu dormi sul pavimento!" detto questo Caroline richiamò Camille per comunicarle la scelta di rimanere per la notte. 
Dopodichè la la vampira cominciò a ridere sommessamente per una battuta un po' cattiva di Enzo sulla cameriera. 

In quello stesso istante un uomo vestito quasi completamente di nero fece il suo ingresso al Rousseau's per godersi, come era solito fare da qualche mese a questa parte, il miglior bourbon della città. Magari avrebbe incontrato anche Marcel o qualche vampiro del suo gruppo con cui fare due chiacchiere prima di tornare a casa dove avrebbe trovato, come sempre, la sua famiglia pronta a giudicare le sue azioni discutibili. La guerra con le streghe era imminente e ogni giorno che passava era costretto a ricattare, torturare o uccidere qualcuno per ottenere le informazioni giuste.
Inoltre non aveva molta voglia di stare a casa sua in quel periodo, Klaus. Questo perchè mancava poco alla nascita di sua figlia e il pensiero di diventare padre ancora lo logorava da dentro. Sapeva che non ci sarebbe mai riuscito, avrebbe costretto la figlia a vivere una vita infelice perchè era quello che capitava a chiunque fosse amato da lui. Sembrava una costante fissa nel tempo, quella. E vedere ogni giorno il pancione di Hayley sempre più grande non faceva certo bene alla sua sanità mentale.
Appena oltrepassata la porta d'ingresso però, nonostante fosse assorto nei suoi pensieri, non potè fare a meno di riconoscere un odore familiare, terribilmente familiare. 
Si guardò intorno cercando il suo viso, quasi incredulo che lei potesse davvero trovarsi li, ma si dovette ricredere quando la vide. Bellissima come sempre, con quei capelli biondi ad incorniciare un viso angelico piegato in un sorriso. Un sorriso che stava dedicando ad un uomo che Klaus non aveva mai visto prima.
Una fitta di gelosia sembrò colpirlo direttamente allo stomaco, come un pugno sferrato dal migliore dei pugili.
Si avvicinò ulteriormente accertandosi però di dare le spalle a Caroline. Voleva ascoltare la loro conversazione fino in fondo. 





Angolo autrice:
Buonsalve a tutti! Spero che siate riusciti ad arrivare alla fine senza rischiare di volervi buttare dalla finestra, questo per me sarebbe già un bel risultato. Cosa dire di questo capitolo? Prima di tutto specifico che saranno solo due i capitoli e che il prossimo dovrebbe essere pubblicato a breve, entro qualche giorno.
Bene, detto questo ci tengo a specificare che sarà Klaroline e non Carenzo. Mi piacciono le scene fra Care ed Enzo, sono carini ma li vedo molto come amici, come persone che si torturano in amicizia e che si insultano senza davvero volerlo fare, un po' come ho fatto nella prima parte del capitolo. 
Inizialmente avevo intenzione di fare una OS ma poi ho deciso di spezzarla in due perchè sarebbe stata davvero troppo lunga.
Spero che vi piaccia e che lasciate qualche recensione in attesa di vedere come si concluderà la storia.
Baci, B

  
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