Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: morphological    30/03/2014    4 recensioni
salve! alcuni di voi già mi conoscono per la storia "Astral tra amore e mondi paralleli", mentre alcuni di voi non hanno mai sentito parlare di me. Questa è una storia molto particolare che parla di una ragazza la cui vita verrà sconvolta dall'arrivo di un ragazzo che le ricorda troppo un personaggio del suo cartone preferito. E alla sua migliore amica accadrà lo stesso
Lei: dolce e gentile, a volte leggermente anticonformista.
Lui: cattivo e crudele, che rivelerà una parte di sè che nessuno conosce.
lei (bis): dal carattere focoso e irascibile
lui (bis): dal cuore nero come la pece e dai poteri oscuri
Loro: una coppia talmente malassortita da essere perfetta.
loro (bis): sono così simili da non poter far altro che stare assieme
spero vivamente che vi piaccia (ho cambiato il titolo)
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Bekuta/Vector, No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Un nuovo compagno

 
Quella mattina non avevo voglia di andare a scuola, ma purtroppo per me la mia sveglia non teneva conto dei miei desideri.
DRIINN!!! Un rumore infernale ruppe la quiete di quel lunedì mattina, un orribile fracasso che mi costrinse ad alzarmi, almeno per poter mettere fine a quel manicomio. Se no ci avrebbe pensato il “dolce e affettuoso” grido di mia madre a farmi uscire dalle coperte, ma non ne avevo affatto voglia.
Non ho idea del perché, ma il lunedì mi riesce sempre molto difficile alzarmi, forse perché vuol dire che una nuova settimana scolastica sta per cominciare, magari perché dopo aver passato il week end in tutta tranquillità, senza nessuno che mi desse fastidio, non avevo alcuna voglia di vedere i miei compagni... questo e mille altri motivi mi facevano detestare il lunedì mattina.
Quello in particolare, poi non ne parliamo... la sera prima avevo fatto un “tantino” tardi e se non dormivo almeno per otto ore consecutive diventavo socievole come un orso a cui rubano le provviste, infatti...
 - Sakura! Alzati! La colazione è pronta! – ma perché esisteva la scuola? Perché noi poveri alunni siamo costretti a frequentarla?
 - no, mamma, voglio restare a letto! –
 - e invece sì! Devi andare a scuola! – che pizza avere una mamma prof.!
 - va bene, arrivo – detto questo andai in cucina, almeno per mangiare in santa pace la mia colazione. Latte e cereali... avrei preferito u enorme cornetto alla nutella, ma per fame questo ed altro!
Quando finii sparecchiai e andai a farmi una doccia. Con l’acqua gelata! Accidenti! Ma che cosa gli era preso all’universo? Da quando c’e l’aveva con me?
Dato la temperatura dell’acqua, quel giorno decisi di fare in fretta e, in non più di una decina di minuti, ero fuori dalla doccia.
Mi vestii in fretta, non mi importava cosa avrei dovuto indossare: tanto non c’era motoria! Quella stupida materia, fosse stato per me l’avrei cancellata. E poi, scusate, ma a chi serve la ginnastica? (probabilmente per questa frase molti di voi desiderano farmi a pezzi!)
Mannaggia, ma erano già le 8!!! Per fortuna che entravo alle 8:15, sennò chi la sentiva mia madre? Feci di corsa il breve tragitto che separava quel luogo di tortura detto scuola da casa mia e raggiunsi i miei compagni che, come al solito, si erano riuniti tutti nello stesso posto. Raggiunsi le mie amiche, Alicia e Francìsca, e mi misi vicino a loro.
 - allora, che si dice? – chiesi io con voce assonnata. Avevo notato che c’era un po’ più di agitazione del solito.
- a quanto pare oggi arriverà un nuovo alunno nella nostra sezione! – ha Fra, se non ci fossi tu che sai sempre tutto! Non potevo fare a meno di pensare a quel povero sfigato: non capivo perché avesse scelto proprio la sezione H, sempre che l’avesse fatto di proposito. Cosa alquanto improbabile, visto i personaggi che ho come compagni.
 - e qualcuno sa per caso il suo nome? – ormai la curiosità mi stava mangiando viva.
 - no. È un mistero – peccato! Mi interessava sapere qualcosa in più su di lui, magari mi avrebbe aiutato a capire che tipo era.
Ad un certo punto uno dei ragazzi si avvicinò a noi, cosa strana visto che eravamo un tantino distanti dagli altri – ehilà, ciao Sakura, come và? – chiese lui. Oh no! L’avevo riconosciuto subito: James, un ragazzo che aveva, forse, una cotta per me e lo dimostrava in un modo che riusciva sempre a farmi saltare i nervi.
 - prima meravigliosamente, ora decisamente malissimo! – okay, so quello che state per dire: “Sakura, non essere tanto sgarbata con quel povero ragazzo!”. Ma io avevo due buoni motivi per respingerlo: era odioso e piaceva un sacco a Francìsca! Eh sì, proprio così, al cuor non si comanda! Fato vuole che l’unico ragazzo a cui piaccio non solo è l’essere più disgustoso del mondo, ma è anche il principe azzurro della mia amica! Bah... certa gente ha gusti strani.
 - Sakura! Smettila! – naturalmente chi è che non poteva astenersi dal fare commenti del genere?
 - beh, che c’è Fra? Lo sai che sono sincera! – prima che la mia amica decidesse di friggermi seduta stante per la risposta che le avevo dato, la campanella suonò. Mi diressi verso l’entrata della scuola, cercando disperatamente di fuggire da quelle due: preferivo affrontarle in classe, almeno potevo fermarmi a riflettere!
Quando entrai nell’aula non c’era nessuno, quindi non dovetti fare la corsa a chi appende per primo il giubbotto e andai a sedermi nel mio banco. Adoravo quei momenti di calma prima della tempesta: visto che i miei adorati compagni entravano dopo circa cinque minuti dopo il suono della campanella avevo alcuni minuti solo per me, dato che detesto arrivare in ritardo.
Ripensai al motivo per cui avevo fatto tardi la sera prima: avevo visto una delle puntate sottotitolate in italiano di Yu-Gi-Oh!Zexal, uno dei miei anime preferiti! Quella era una puntata speciale: finalmente riappariva il mio personaggio preferito, Rei/Vector, un cattivo fenomenale! Ad un certo punto sentii uno strano vociare proveniente dal corridoio, stavano per arrivare. Allora mi sedetti sulla sedia e cominciai ad estrarre tutto il materiale necessario per la lezione della prima ora, anche se non c’e n’era bisogno, dato che stavamo per avere un nuovo compagno di classe, probabilmente la mia prof. d’italiano avrebbe voluto fare uno di quei strani giochi per rompere il ghiaccio.
Osservai sconsolata il posto accanto a me: io non ero certo il tipo che faceva amicizia subito cogli altri e per questo avevo avuto un sacco di problemi con i miei compagni di banco e, dato che siamo dispari, gli insegnanti preferivano lasciare me da sola. Ora però tutto sarebbe cambiato. Non avrei saputo dire se in meglio o in peggio, ma sarebbe comunque accaduto.
Entrarono in classe come una fiumana, primo fra tutti il ragazzo per cui mi ero presa una cotta: Axel, i più bello della scuola. Naturalmente lui non  mi degnava d’uno sguardo, chi si poteva innamorare di una che guarda ancora i cartoni animati? Nessuno, ovvio. Perché i miei compagni sono tutti dei... meglio che non mi allargo.
Dopo di loro c’era la prof, che intimò di sedersi.
 - bene ragazzi, come già saprete abbiamo un nuovo alunno. Entra, coraggio – la porta dell’aula si aprì ed entrò un ragazzo veh portava un paio di jeans e una camicia bianca. I suoi capelli erano color carota mentre gli occhi... erano viola! Mi ricordava qualcuno, ma non riuscivo a capire chi.
 - buongiorno, il mio nome è Rei Shingetsu e vengo dal Giappone – a quelle parole il mio cuore perse un battito: non era possibile, era una coincidenza, non poteva essere altrimenti.
 Questo era ciò che pensava la parte razionale di me mentre l’altra, quella irrazionale e irresponsabile, pensava che fosse proprio lui.
 - bene vai a sederti accanto a Sakura Yamamori  – detto e fatto! Lui si diresse verso il posto accanto al mio e, quando arrivò al banco, osservò con decisamente troppo interesse il taccuino azzurro che avevo vicino e che, accidenti a me, era aperto alla prima pagina dove c’era scritto: taccuino delle coppie di Sakura, storia 1.
Richiusi il mio libriccino di scatto, per evitare che decidesse di aprirlo per vedere che cosa c’era scritto dopo. E questo non poteva succedere visto che c’era una storia su di lui. Ma che dico? Sul suo omonimo.
“smettila Sakura, lui non è Vector” mi ripetei nella mente fino ad autoconvincermi.
 - ciao, io sono Sakura, piacere di conoscerti V... Rei – ma che idiota perché lo stavo chiamando così? Io sono decisamente un caso disperato.
 - come mi stavi chiamando? – oh, ci sente molto bene che bello!
 - chi io? In nessun modo – so che non sono brava a mentire, ma non potevo certo dirgli che lo stavo chiamando come un cattivo del mio cartone preferito, non sarebbe stato per niente educato.
 - non prendermi in giro, non sono stupido –
 -  ti stavo chiamando Vector –
 - e non sono l’unico a quanto pare – e dopo aver detto questa misteriosa frase il signorino si sedette e non mi rivolse più la parola.
Dopo tre estenuanti ore di lezione finalmente suonò la ricreazione e io potei alzarmi. Certo ero abituata a non parlare con nessuno ma non parlare quando hai un compagno di banco, specialmente uno che ti fissa così tanto era decisamente noioso! L’avevo beccato varie volte a guardarmi durante le ore d’italiano, sempre in silenzio. Decisi che quel tizio non mi stava affatto simpatico.
Mi alzai ma, grazie alla mia incredibile goffaggine, inciampai nel corridoio tra i banchi. Chiusi gli occhi e mi preparai mentalmente ad un rovinoso impatto col suolo. Che non arrivò. Li  aprii e vidi che Rei mi aveva preso al volo prima che toccassi terra. Non era così odioso dopo tutto.
Lui, con ancora me tra le braccia, si alzò e mi depose sulla mia sedia – cerca di stare più attenta – mi rivolse uno sguardo malizioso – certo non che mi disturbi prenderti in braccio ma la prossima volta potrei non arrivare in tempo. Sai una cosa? Avevi ragione riguardo al mio nome: mi chiamo Vector – detto questo si girò e se ne andò verso un angolo della classe dove non c’era nessuno, lasciandomi da sola con mille interrogativi.
 
 
 
 










Angolo dell’autrice
Allora ragazzi, finalmente l’ho fatto! Desideravo pubblicare questo capitolo da tanto e finalmente ho avuto il coraggio di farlo.
Spero che recensirete in tanti.
Sakura
 
 
           

 
  
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