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Autore: Azul Flambe    30/03/2014    1 recensioni
Seconda shot dedicata alla famiglia Flambé, stavolta vi mostrerò ciò che intendeva colui con cui Azul ha stretto il proprio patto, con "farai dei lavoretti per me".
Spero vi possa piacere, visto che in questa vi saranno alcune novità.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Discord, Nightmare moon, Nuovo personaggio, Princess Celestia, Princess Luna
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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                                                   Una serata movimentata

 

 

Erano da poco passate le nove di sera, e stavo terminando di applicare i sigilli magici a porte e finestre dell' “All for a bit”, quando avvertì la sua presenza.

 

« Buonasera Morte, sei venuta ad assicurarti che siamo abbastanza eleganti ? O forse non credevi che avremmo accettato questo incarico ? » dissi spavaldo, mentre alle mie spalle si trovava sospesa l'ammasso oscuro, terrore dei viventi.

 

« Oh no, affatto.

Anzi ti trovo molto elegante con lo smoking, stai solo attento a non accecare nessuno con quella testa...ahaha...» rispose in modo irriverente, mentre si avvicinò quasi a sfiorarmi la pelata.

Mi voltai molto lentamente, fissandola con astio.

 

« Chiamami nuovamente così, e dovrai imparare ad assorbire la tua stessa energia.

In ogni caso, cosa ti aspettavi, questo abito me lo ha preparato Margò, e tutto ciò che lei crea è un opera d'arte. » dissi fieramente pensando a tutto l'impegno ed il tempo che mia figlia aveva riversato nella costruzione di questo smoking nero con le classiche rifiniture bianche, con l'aggiunta di alcuni ornamenti ormai tipici della nostra famiglia.

 

« Si è decisamente apprezzabile Azul, a proposito, dove sono loro due ? Sai vero che dovranno partecipare anche loro all'incarico di stasera, anche se la cosa non ti garba amico mio...» disse con tono piuttosto sospettoso e con un pizzico di intimidazione.

Mi aggiustai il papillon con gli arti anteriori , e sistemai meglio gli occhiali.

 

« Tranquilla, parteciperanno anche loro, anche se ti riterrò direttamente responsabile se succederà loro qualcosa.

In ogni caso Louise è andata a gettare il resto delle lance e spade, prodotte in serie, nel pozzo infinito, mentre Margò si sta occupando del cerchio alchemico attorno alla cima della montagna.

Appena torneranno partiremo per il castello delle principesse per il Gran Gala galoppante.

Dove farò in modo tu possa ottenere tutta l'energia che desideri. » dissi io, estraendo dal taschino sinistro del soprabito una fialetta trasparente contenente un liquido verde.

 

«E' ciò che penso che sia ? » chiese fremente lei.

 

« Veleno di manticora, prelevato da essa mentre era ancora viva.

Non sai che scocciatura, doverla tenere bloccata, ma è l'unico modo per prelevare del veleno attivo, dato che dopo la morte il suo veleno neurotossico si trasforma in niente più che in un antidolorifico, mentre invece da viva, è tutta un altra cosa...» dissi io sfoggiando un sorrisetto sadico.

 

« Oh si...prima gli blocca le trasmissioni nervose e motorie paralizzandoli, ed infine li soffoca lentamente bloccando le vie respiratorie.

Ed in quegli attimi pieni di terrore l'adrenalina e l'istinto di sopravvivenza fanno aumentare in modo vertiginoso l'energia della vittima.

Hai già pensato a come fare ? » chiese la tetra mietitrice, mentre nella massa oscura che la componeva fui quasi certo di scorgere uno sguardo assassino e carico di sadismo.

Mi rimisi la boccetta nel taschino e la osservai alzando un sopracciglio.

 

« Per chi mi hai preso, per Discord ?

Io calcolo sempre ogni cosa prima di agire.

Sarà semplice credimi, sarà talmente pieno di pony che non faranno nemmeno caso a noi, una volta dentro userò le ragazze come diversivo ed io verserò nei vari calici di succo di mela ed alcolici il veleno che è insapore, chiaramente per fare in modo che non vi siano problemi di tempo, visto che non tutti berranno contemporaneamente, ho applicato un piccolo sigillo nella composizione chimica del veleno, in questo modo quando tutti o la maggior parte degli invitati avrà bevuto scioglierò il sigillo e l'effetto sarà attuato su tutti nello stesso lasso di tempo.

Questo è il mio piano. » dissi spavaldamente alzandomi sulle zampe posteriori e puntando lo zoccole destro in direzione di Morte.

 

« Cavolo Azul, sono colpita, se avessi le mani credo ti farei un applauso, ma non vorrei che quel grosso testone si gonfiasse troppo e facesse poof !

In ogni caso ora ti lascio attendere le tue bambine, io ho altri lavori da sbrigare e sai, la morte non può fare attendere.

A più tardi ! » concluse, sparendo in un vortice creato dentro l'ammasso, poco prima che io la centrassi con lo zoccolo destro.

Probabilmente se l'avessi colpita me ne sarei pentito subito dopo, ma purtroppo la pazienza non era una delle mie virtù, sempre ammesso che ne avessi.

Finalmente alle nove e quaranta vidi arrivare entrambe le mie figlie.

Non sarebbero potute essere più belle nemmeno se fossero state dee, ed in effetti in quanto shinigami era come se lo fossero.

Louise indossava uno splendido abito lungo rosso in lino, con un fiocco rosa legato ad una cintura smeraldo legato alla vita.

Negli arti anteriori aveva indossato due lunghi guanti blu elettrici, ed i suoi occhi verde smeraldo splendevano di una grandiosa luce riflessa nell'azzurro del suo eyeliner.

Di certo Margò non era di meno, indossava una splendida sella blu elettrico con rifiniture smeraldo e ametista, ed indossava nella coscia destra una fascia rossa con tre smeraldi dall'immenso valore, a completare ciò aveva indossato delle splendide calze ,in tutti e quattro gli arti, rosse con delle serpentine smeraldo, ed una copricapo ametista da cui pendevano delle extension arancioni che le facevano apparire una tripla criniera.

Restai per qualche istante immobile ad ammirarle mentre si avvicinavano, estasiato.

Si fermarono difronte a me.

 

« Paparino, le spade e le lance sono state tutte lanciate rivolte verso il basso nel pozzo infinito !! » partì squillante Louise.

 

« Ed il cerchio alchemico è stato tracciato proprio dove lo volevi tu papino, e non preoccuparti l'ho inciso nella roccia non si cancellerà !! » terminò Margò.

Annui con un cenno della testa e sorrisi.

 

« Bene ragazze, allora direi che possiamo andare, ricordate il piano vero ? » chiesi io, iniziando ad incamminarmi lungo la strada.

 

« Certo paparino !! Noi dobbiamo distrarre le guardie mentre tu versi il veleno nel bere degli ospiti, e poi quando tutti saranno a terra, ci occuperemo dei superstiti e poi andremo a fare razzia nell'armeria e tesoreria del castello !! » disse venendomi a fianco alla sinistra Louise sorridendomi.

Nello stesso momento mi si accostava a destra Margò.

 

« Nel frattempo tu papino potrai andare a cercare quelle gemme che ti avevano imprigionato e vendicarti delle due principesse !! E poi una volta finito torneremo tutti a casa e ci farai un regalo perché saremo bravissime, vero ?? » disse mentre saltellava alla mia destra.

Scossi leggermente la testa pensando a quanti zeri avrebbe avuto il prezzo di quel “regalo”, ma poi la guardai ed annui con un sorriso.

 

« Certo che avrete un regalo, il più bel regalo di tutti, ma prima il dovere e poi il piacere !

Quindi tesori miei, andiamo a fare ciò che alla famiglia Flambé riesce meglio !! » dissi con una leggera scintilla spuntare attraverso le lenti nere.

 

« Ehm paparino...? »

 

« Si Louise ? C'è qualcosa che non va piccola ? » chiesi io notandola titubante.

Probabilmente era preoccupata per la presenza delle due principesse, a cui però come detto avrei pensato io personalmente.

 

« Ecco...non è che solo per stasera potresti metterti una parrucca ? » disse con un sorrisetto innocente.

Restai immobile per qualche secondo soppesando ogni singola risposta che mi si stava materializzando in testa.

Iniziai a scartare prima gli insulti, poi le punizioni ed infine dopo un attenta analisi ed aver contato fino a dieci, proferì la classica risposta da padre.

 

« Vedremo...» dissi tenendo lo sguardo fisso in avanti.

Entrambe sospirarono e poi emisero una leggera risatina all'unisono.

 

« Significa no...ormai sei un libro aperto papà, ma ti vogliamo bene così come sei, anche se quando c'è il sole accechi !! » conclusero sorridendomi da ambo i lati ed aumentando il passo.

Non so esattamente quale fu il motivo per cui non gli saltai addosso per strozzarle entrambe, ma qualcosa, probabilmente il mio istinto, o forse la paura di prendermi la lama della falce di Louise nello stomaco mi fecero mantenere il controllo.

In sostanza riuscì a non strozzarle per tutto il viaggio, il che fu un miracolo data la durata del tragitto.

Avremmo potuto utilizzare un cerchio per arrivare prima, ma temevo che qualche guardia sensoriale o una delle principesse si accorgesse dell'intrusione magica nel perimetro del castello.

Giungemmo finalmente nei pressi dell'ingresso.

Era veramente un bel castello, immenso all'esterno e di certo dentro non sarebbe stato di meno.

 

« Non si trattano di certo male le principesse...» dissi sottovoce, per evitare di essere udito da qualche guardia o da quelle miriadi di pony tutti vestiti da festa e tirati a lucido a cui ci eravamo mischiati.

Fù in quel momento che mi accorsi di due particolari non previsti.

Il primo è che una volta nella folla mi ritrovai solo, entrambe le mie figlie sparirono quasi per magia, il secondo punto ben più grave fu l'aver capito che una volta entrati ogni invitato si sarebbe dovuto presentare alle principesse.

Questo rendeva inutile ogni sforzo di entrare dato che anche se ero entrato in possesso dei biglietti in modo illegale, se mi fossi dovuto togliere gli occhiali di certo mi avrebbero riconosciuto e si sarebbe scatenato l'inferno.

Restai immobile fra la folla mentre continuavo a pensare, e scartare tutte le variabili per poter evitare di incontrarle.

Fù a quel punto che senti uno zoccolo posarsi sulla groppa.

Mi voltai rilassato con la certezza che fosse Louise, visto la poca delicatezza dell'appoggio.

Restai stupito ed un poco raggelato quando al mio fianco sinistro ritrovai una pegaso dal manto rosato, e dalla criniera azzurra che le scendeva lungo il fianco sinistro, mentre alcuni ciuffetti le coprivano gli occhi, lasciando intravedere due iridi fucsia accese.

Non riuscì a vedere il suo cutie mark poiché indossava una abito lungo verde con un varie decorazioni floreali sullo strascico.

Restai bloccato a tale visione, anche se non seppi spiegarmi il perché.

Passo un tempo che non riuscì a quantificare in cui restammo immobili, fino a che essa non interruppe il silenzio.

 

« Ehy tu, sei qui da solo ? » disse avvicinandosi, ed allungando il collo cercando di sbirciare al di sopra degli occhiali.

Non glielo permisi alzando il muso.

 

« Non esattamente...ecco ero venuto con le mie figlie, però le ho perse... » dissi improvvisando un sorrisetto e massaggiandomi il coppino con lo zoccolo anteriore sinistro.

Mi fissò alzando un sopracciglio con aria stupita, e anche un po' delusa.

 

« Ah...quindi sei qui con la tua pony speciale...» disse un poco sconsolata, piegando le orecchie all'indietro.

A quel punto mi venne una valida idea, avrei potuto utilizzarla per entrare, facendo salutare a lei le principesse a nome anche mio e delle mie figlie.

Feci la mia mossa.

 

« A dire il vero non ho nessuna pony speciale, entrambe le mie figlie sono adottate...ma in ogni caso non ci siamo ancora presentati, il mio nome è Azul, ed il vostro ? » dissi con voce dolce, mentre notai come dopo le mie parole la pony avesse come iniziato a splendere di felicità.

 

« Firefly, è un piacere conoscerti.

Beh cosa aspettiamo ? Andiamo dentro, sicuramente le tue figlie saranno già entrate, coraggio andiamo !! » disse esaltata la pegaso, e prima che potessi replicare con un battito d'ali si alzò in aria e dopo avermi preso per la lo zoccolo anteriore destro iniziò a tirarmi verso l'entrata.

Non seppi come reagire, anche perché non potevo lasciarmi sfuggire un occasione del genere, quindi non opposi resistenza.

Avrei pensato a come fare entrare Louise e Margò una volta dentro.

Giungemmo all'entrata dove si trovavano due guardie reali in armatura dorata armati di due lance di pessima fattura, a mio dire.

Non capì bene la ragione, ma quando entrammo noi mi lanciarono una strana occhiata, come se avessero un timore reverenziale di me.

Mi preoccupai leggermente pensando che forse mi avessero riconosciuto, ma poi riflettendoci pensai che fosse impossibile, e che molto probabilmente dovevano avermi confuso con qualche alta personalità di spicco equestre, vista la mia eleganza.

 

« Allora da dove vieni Azul ? » Improvvisò la mia accompagnatrice, sorridendomi.

 

« Ecco vengo...da Ponyville.

E voi ? » dissi io contandomi le parole in bocca, dato che da questo momento in avanti avrei dovuto improvvisare e modificare leggermente il piano.

 

« Ehi dammi del tuo, non siamo così professionali, siamo qui per divertirci.

Comunque anche io vengo da Ponyville, non ti ho mai visto...» disse perplessa ma senza perdere il sorriso.

Mi morsi la lingua per aver utilizzato un luogo tanto vicino come mia provenienza.

Cercai immediatamente di porre rimedio.

 

« Si mi sono appena trasferito con le mie figlie, a dire il vero stiamo ancora costruendo la casa, dovrebbe essere pronta in poco tempo. » dissi cercando di rimediare alla mia precedente frase.

Alzò un sopracciglio e continuò.

 

« E quindi adesso dove vivete, scusa, per strada ? » disse scrutandomi attraverso le lenti con uno sguardo piuttosto inquisitorio.

Nello stesso preciso momento mi sarei voluto piantare uno zoccolo in faccia per la mia scarsa capacità di elaborare delle frasi sensate.

 

« No ecco..siamo al momento in una casetta rudimentale...nella Everfree Forest..» dissi con tono non molto convinto.

La pegaso restò qualche secondo immobile osservandomi.

Per poi fare un uscita piuttosto preoccupante.

 

« Non è che mi stai nascondendo qualcosa, Azul ? » disse avvicinandosi a tal punto che potevo sentire il suo profumo ai petali di rosa.

Fù a quel punto che dissi la cosa più inopportuna possibile da dire ad una puledra.

 

« Beh se proprio ci tieni Firefly dopo il Gala potresti venire a nella mia dimora...» dissi con tono semplice e diretto sfoggiando un sorriso, che probabilmente fu malinteso.

La pony arretrò di qualche passo avvampando in sulle guance.

Solo in quell'istante mi resi conto dell'immensa figura barbina avessi fatto.

Le si scosto un poco la criniera da davanti agli occhi e si riavvicinò a me fissandomi con uno sguardo molto strano a mio dire, e con le guance ancora rosse e gonfie.

 

« Se proprio ci tieni verrò, ma non aspettarti nulla !!

Non sono quella genere di pony ! » disse per poi voltarsi di scatto ed iniziando a salire la scalinata ricoperta da un immenso tappeto rosso.

In quel momento restai immobile osservandola, e pensando a mente poco lucida a ciò che avevo appena fatto e detto.

Ma poi razionalizzai tutto.

Non vi era motivo di preoccuparsi, mi sarebbe bastato farle bere un po' di sidro di mele con veleno e mi sarei liberato anche di lei.

Non saprei dire il perché ma tale pensiero, mi fece storcere il naso e mi diede un leggero dolore allo stomaco.

 

« Beh ti muovi !!! Oppure hai intenzione di fissarmi il posteriore da li in basso ? » disse lei a tono fin troppo alto, dato che alcuni pony si voltarono ad osservarci.

Quindi dopo aver leggermente scosso la testa mi affrettai a salire per le scale affiancandomi alla sua sinistra.

 

« Certo che hai la lingua lunga e tagliente, sai Firefly ? » dissi io, mentre stavamo per giungere alla fine delle scale.

 

« Parla il padre che invita delle puledre che ha appena conosciuto nella propria casa. » Rispose con tono malizioso fissandomi, per poi completare tutto con una risatina dopo aver notato la mia espressione da “ti ha fregato”.

Una volta giunti in cima, dove mi aspettavo di trovare entrambe le principesse mi accorsi che vi era soltanto una guardia a cui alle spalle vi era un portone aperta dal quale si potevano osservare miriadi di pony in abito da sera che dialogavano e si abbuffavano come maiali all'ingrasso.

Fù a quel punto che realizzai che sarei potuto entrare anche da solo, e che quindi anche Louise e Margò non avrebbero avuto problemi ad entrare.

 

« Strano...» disse Firefly scrutando la guardia.

 

« Dovrebbero esserci Princess Luna e Princess Celestia ad accogliere gli ospiti...Azul tu entra pure io vado a chiedere informazioni, ci rivediamo dopo nel salone.

E vedi di non farti trovare con altre puledre. » disse guardandomi con aria sospetta.

 

« Parola di gentil pony, non mi avvicinerò a nessuna, ci vediamo dopo allora. » dissi sorridendo fissandola.

La pony ricambiò il sorriso e spiccò il volo sparendo in un corridoio alla mia sinistra.

 

« Bene, finalmente solo..» pensai mentre entravo nel salone.

Puntai immediatamente il primo tavolo, partendo spedito facendomi strada tra la folla con fare cortese e garbato.

Raggiunsi il primo contenitore di sidro, estrassi lentamente la boccetta col veleno e lo nascosi nella manica sinistra attendendo che ci fosse un po' di tranquillità per poterlo versare.

Nel frattempo diedi un occhiata in giro dal punto in cui mi ero fermato.

Notai sostanzialmente due ammassi di pony che si erano stretti formando un circolo in due punti diversi del salone.

Decisi di andare a controllare, notando come la maggior parte dei pony nei due circoli fossero maschi, e che la maggior parte delle invitate al Gala era praticamente di pessimo umore ed ammassate nei luoghi di bevuta.

Il che mi rendeva impossibile versare il contenuto della boccetta visto che, a parte le guardie, ero l'unico pony maschio a non essere in quei due circoli.

Cercai di farmi spazio per osservare cosa ci fosse di così interessante, ma fu uno sforzo inutile dato che la massa di pony non si scostava nemmeno di un millimetro, impedendomi di avanzare.

Decisi di rinunciare e di ritornare alla mia postazione iniziale ad aspettare il momento propizio.

Finché dal centro di uno dei due circoli non sentì un grido maschile, seguito da un pony di terra che prese il volo e mi volo praticamente a poca distanza, in contemporanea con un grido di una voce che ben conoscevo.

 

« CAFONE !!!! » trillo una voce femminile, che riconobbi subito come quella di Louise, poco prima della caduta del pony dall'alto.

Notai come il malcapitato che si trovava a terra privo di sensi avesse sul lato destro del muso il segno di uno zoccolo ben impresso.

 

« Si questo è un destro di mia figlia...poveraccio ci hai provato con la puledra sbagliata...» dissi sottovoce con una leggera risata.

Nel frattempo i due circoli si erano aperti facendo fuoriuscire da essi entrambe le mie figlie, di cui la minore appena mi vide venne subito da me sorridente, la maggiore piuttosto scompigliata si iniziò ad avvicinare al corpo del malcapitato di poco prima.

Fortunatamente ebbi la geniale idea di mettermi a metà tra lei ed il pony svenuto.

 

« Paparino quel porco mi ha toccata !!

Lasciamelo prosciugare per Morte !! » disse a voce forse un po' troppo alta.

Fortunatamente il brusio che si era creato servì come copertura alle sue parole di troppo.

La presi per le guance e me la portai occhi contro occhiali.

 

« Louise...ascoltami tesoro, non preoccuparti appena si sveglia di certo avrà bisogno di un drink per riprendersi dal tuo colpo, quindi una volta che avrà bevuto poi morirà, quindi evitiamo di attirare l'attenzione su di noi ed aspettiamo il momento opportuno per attuare il piano, ricordi vero ? » le dissi io molto lentamente e scandendo bene ogni singola parola.

Le fece cenno di si con la testa.

Le lasciai le guance nello stesso momento in cui sentì una voce famigliare alle mie spalle.

 

« Meno male che avevi promesso nessun'altra puledra signor Azul...» tuonò alle mie spalle Firefly.

Mi voltai di scatto, facendo per poco cadere Louise.

 

« Ah...Firefly, non è come pensi, queste sono le mie figlie.

Louise, Margò presentatevi a questa bella pony ! » dissi con fare piuttosto allarmato, non capendo la mia reazione ed il perché il mio cuore avesse iniziato a battere più forte.

Entrambe le mie figlie si posizionarono difronte a me, ponendosi tra me e la pegaso, osservandola e sorridendola.

 

« E' un piacere conoscerla, lei sarà la nostra nuova mammina ? » dissero all'unisono con una voce tremendamente seria.

In quel momento non so se fosse più grande il mio desiderio di strozzarle entrambe o quello di diventare invisibile.

Resistetti ad entrambi per il piano.

La pegaso roseo avvampò nuovamente,per poi osservarmi con sguardo truce.

 

« Ehm ecco io...non proprio ho conosciuto vostro padre all'ingresso, comunque il piacere è mio.

Scusatemi ragazze potrei parlare un secondo con vostro padre, in privato ? » disse lei con una fiamma negli occhio del medesimo colore delle sue guance.

A complicare ulteriormente le cose, le mie, poco, perspicaci figlie gettarono legna sul fuoco ormai divampato.

 

«Certo mammina, ti lasciamo con papino così potrete avere i vostri momenti romantici » disse Louise, mentre Margò si portò lo zoccolo sinistro davanti alla bocca cercando di trattenere le risate.

Poi entrambi si diressero trotterellando verso uno dei tavoli dei rinfreschi, lasciandomi in balia della pegaso che mi stava fissando con sguardo omicida.

 

« Tu....cosa hai detto alle tue figlie...? E comunque...ti sembra il modo di farle andare vestite in quel modo ?

Non vedi che tutti i pony presenti in sala le seguono con gli occhi..?

Che razza di padre sei ? » disse con voce piuttosto seria ed irritata, avvicinandosi fino a che non fu a poca distanza dal mio naso.

Pensai rapidamente ad una risposta e dissi la prima che mi venne in mente, in quel frangente.

 

« Un..padre molto permissivo ? » dissi con voce titubante, quasi come se più che rispondere stessi cercando di giustificarmi.

La puledra mi guardò stupita, e poi stranamente si fece una piccola risata.

 

« Tu sei proprio strano sai ?

Eh si vede che ti manca una figura femminile in casa..o meglio nella baracca sull'albero...» disse sorridendomi, chiudendo gli occhi riaprendoli subito dopo guardandomi fisso in modo dolce.

Sentì nuovamente quella strana sensazione nel petto e nello stomaco, cercai di ignorarla.

Tempo sprecato fu come se il mio corpo si muovesse da solo e le parole uscissero come se una forza superiore controllasse la mia volontà.

 

« Beh potresti essere tu quella figura femminile...» dissi con tono sicuro e cordiale, sfoggiando un involontario sorriso allungandole un calice contenente del sidro, che un pony aveva dimenticato li sul tavolo.

Lei avvampò nuovamente e scostò il viso guardando verso sinistra mentre cercava di porre alcuni ciuffi di criniera come barriera tra i suoi occhi ed i miei occhiali.

Allungai lo zoccolo anteriore destro e delicatamente gli scostai i ciuffi avvertendo un suo leggero tremore al contatto del mio arto.

 

« Sarebbe un peccato coprire quel bel musino non credi anche tu..?

E comunque non mi hai ancora detto come mai una pony come te è qui tutta sola, non mi sembra che tu abbia nulla da invidiare a tutte queste signorine in giro per la festa..» le dissi sorridendo con voce calda e con un pizzico di ironia.

Lei mi fissò nuovamente con sguardo carico di significato.

Appoggiò il calice sul tavolo, e mi si iniziò ad avvicinare con occhi lucidi.

Subito non riuscii a cogliere cosa stava accadendo, fino a che non mi accorsi che anche il mio corpo si stava muovendo verso di lei, senza che potessi oppormi.

Il tempo parve fermarsi, malgrado cercassi di oppormi, non riuscivo a resistere al roseo colorito delle sue labbra che si avvicinavano alle mie.

Poi finalmente conclusi una terribile verità.

 

« Che sia questo il sentimento chiamato amore di cui Morte mi ha parlato...» pensai piuttosto allarmato.

Per mia fortuna, poco prima del contatto vi fu un immensa scossa che fece rimbombare l'intero castello.

Pezzi di soffitto iniziarono a crollare, mentre le guardie iniziarono a dare istruzioni sull'evacuazione dell'edificio.

Un frammento bello grosso del soffitto inizio proprio a precipitare proprio sopra di noi.

Posi lo zoccolo destro verso l'alto pronto ad un incantesimo, ma fui preceduto.

La pegaso difronte a me, dopo uno slancio combinato di arti anteriori ed ali era volata verso l'alto colpendo in pieno il detrito con gli zoccoli anteriore, facendolo esploder e altri piccoli frammenti.

Restai allibito da tale manifestazione di forza e velocità, oltre al fatto che sembrava un angelo.

Tornò difronte a me subito dopo scendendo in picchiata.

 

« Azul prendi Louise e Margò e mettiti al sicuro, deve essere successo qualcosa alle Principesse, devo andare a controllare, voi aspettate fuori dal castello !! » disse frettolosa, mentre si era strappata di dosso l'abito rivelando il suo cutie mark, due saette azzurre.

Restai come immobile per qualche secondo poi ripresi a parlare.

 

« Ma è pericoloso, vieni con noi all'esterno !!

Non voglio ti - » tentai inutilmente di dire.

Ma la frase mi venne bloccata in gola, poiché mi sigillo la bocca con la sua.

In quel preciso istante ne fui certo, ero stato contagiato da quel sentimento di cui la tetra mietitrice mi aveva parlato.

Ma tutto sommato, non mi dispiaceva affatto.

Restammo uniti per un tempo che avrei potuto anche definire più lungo di quello della mia prigionia, anche se certamente durò meno, dato che al distacco lei era già sparita dopo avermi pronunciato poche ma semplici parole all'orecchio sinistro.

 

« Ci vediamo più tardi nell'Everfree, e vedi di mettere a letto le bimbe...» pronunciò queste parole in modo dolce ma al contempo malizioso.

Poi ciò che vidi fu solo una scia azzurra che sfrecciava per il salone e poi sparire nuovamente lungo un corridoio.

In quel momento restai qualche attimo a fissare il corridoio dove era sparita, poi notai un particolare decisamente strano.

Il sole doveva già essere sorto da un po'.

Nello stesso momento avvertii un immensa aura negativa di pura depressione, tristezza ed odio spargersi a macchia d'olio in tutto il castello.

Notai come non solo le guardie, ma anche ogni singolo pony fosse svenuto sotto il peso di tale forza invisibile.

Io stesso feci una certa fatica a restare cosciente.

Mi avvicinai alla finestra, e notai con rammarico che anche le mie figlie, che erano state condotte all'esterno erano svenute.

Fortunatamente la loro energia erano intatte, erano semplicemente svenute, non si poteva dire la medesima cosa di altri pony, tra cui molti puledrini che giacevano al suolo ormai privi di vita, schiacciati da quella carica puramente negativa.

 

« Direi che Morte potrà avere l'energia che voleva anche senza il mio aiuto...» dissi a bassa voce, anche se nessuno poteva sentirmi in quello stato.

Decisi quindi che avrei sfruttato l'occasione per prendermi le gemme che mi avevano imprigionato tempo fa.

Tramite un cerchio alchemico cambia in un istante i miei abiti, ritrovandomi con indosso i miei abituali abiti con tanto di cappotto grigio ed orecchini all'orecchio sinistro.

Una volta pronto provai a concentrarmi per avvertire la risonanza magica particolare di quelle gemme.

Purtroppo il mio tentativo non andò a buon fine, dato che vi erano due potenti disturbi, provenienti da un ala del castello.

Decisi dunque di recarmi in quel luogo, e visto che ormai pensavo che la mia presenza non sarebbe stata notata, utilizzai un cerchio alchemico per apparire direttamente nella stanza in una posizione strategica, dietro ad un masso.

Durante il trasporto, seppur breve non potei fare a meno di pensare se Firefly stesse bene, ma sfruttai il contatto che avevamo avuto per riconoscere la sua traccia energetica a distanza.

Una volta constatato che la sua energia era stabile, e che quindi probabilmente era solo svenuta, spalancai gli occhi giusto in tempo per osservare da dietro la roccia, la principessa del sole che stava avendo una conversazione con un altro alicorno in armatura azzurra e dal manto nero.

Non ci misi molto ad intuire che altri non era che la sorella minore, visto l'incredibile somiglianza delle due energie, seppur in questo momento fosse molto più oscura e pesante.

Dovetti restare pienamente concentrato per non cader io stesso a terra, visto che ero praticamente a pochi metri dalla fonte stessa di tale aura.

In quel momento avvertii di non essere solo.

 

« Azul, che razza di casino che hai combinato...sono proprio soddisfatta, non solo qui fuori ho già prelevato una quantità sproporzionata di energia, ma se tutto va bene potrei addirittura prendermi l'energia di una delle due principesse, visto che secondo l'accordo con gli Avi, posso prelevarla solo in caso di morte e non per invecchiamento. » disse mentre mi galleggiava a poca distanza, e sembrava anch'essa scrutare la scena.

Presi un profondo respiro, e raccolsi le forze per poi rispondere.

 

« Ti ringrazio per i complimenti, ma tutto questo non è opera mia, è stata la minore delle sue sorelle, non ho idea di come abbia fatto, ma probabilmente deve aver scatenato il suo pieno potere e si è trasformata sotto quelle sembianze...ma sei certo che possa uccidere Celestia ? » chiesi io a fatica, mentre nel frattempo le due principesse si erano alzate in volo da un buco nel soffitto.

La mia interlocutrice non parve stupirsi, e dopo qualche secondo riprese il discorso.

 

« Adesso si spiega tutto, vedi questa è la piena dimostrazione di un esplosione di tristezza ,gelosia ed avidità...» si pose difronte a me

 

« Tutti i pony di questo regno sono sempre stati grati a Celestia per la luce del sole e per il semplice fatto che essa sia più affabile di Luna, questo ha portato però ad uno squilibrio dell'armonia.

Ed una volta che questo equilibrio è stato rotto la sorella minore è stata sopraffatta dall'odio verso la maggiore poiché tutti i pony amano lei, mentre di lei hanno una bassa considerazione, aggiungici poi l'avidità dovuta al fatto che più che essere entrambe principesse si potrebbe dire che Celestia sia l'unica monarca incontrastata essendo la maggiore e la più amata. » disse in modo semplice pregustando il sapore dell'energia che continuava a liberarsi nell'area circostante.

 

«E la tristezza..? » chiesi io a fatica,

 

« Semplice, la tristezza dovuta al fatto di essere sempre sola, prova a rifletterci tu dovresti conoscerla bene.

Sei rimasto imprigionato in quella prigione per quasi un decennio o forse più..ma almeno tu avevi costantemente visite anche se non sempre gradite.

Lei ha solo sua sorella, che però era sempre occupata dagli affari di stato maggiore, dalle festività e dagli incontri con vari diplomatici.

Inoltre non h mai visto Celestia affidare compiti di altro genere alla sorella se non il far sorgere e calare l'astro a lei abbinato, potremmo pure dire che anche la monarca del sole non ha la massima fiducia nella propria sorella. Comprendi ora ? » chiese lei, con fare sbrigativo come se la risposta non la interessasse realmente.

Ma non potei rispondere, poiché nello stesso momento un urlo ci interruppe e dall'alto ricadde nella stanza Celestia, che si abbatté al suolo con violenza.

Mi sporsi un poco dalla roccia.

 

« E' resistente...non è ancor morta anche se la sua energia è molto flebile...e mi sembra anche di avvertire della paura nel suo animo ed un infinita tristezza..» dissi, aspettandomi una risposta da Morte.

Quest'ultima si limito a zittirmi facendo emergere l'artiglio ed indicando la principessa al suolo.

 

« Guarda Azul, stai per assistere alla fine dell'armonia.» disse con tono compiaciuto.

Rivolsi nuovamente lo sguardo su Celestia che si era rialzata e si era avvicinata di qualche passo a noi.

Mi preoccupai si fosse accorta della nostra presenza, ma all'improvviso illuminò il corno di una luce dorata, e dal pavimento, a poca distanza da me emerse da una botola sul pavimento una costruzione simile ad una mappa astrale dove al centro di un tondo in roccia vorticavano su delle aste le gemme che erano state utilizzate per imprigionarmi.

 

« Quelle sono...» iniziai, per poi essere subito interrotto.

 

« Quelli sono gli elementi dell'armonia...quelle che tu continui a chiamare gemme, sono ciò che usarono per imprigionare te, e poi fu il turno di Discord, ed ora sono certa che le voglia usare contro la sorella...è un peccato, imprigionandola non potrò prendere la sua energia...» disse sconsolata Morte.

 

« Non se io distruggo la statua...la farò a pezzi con piacere, ma prima eliminerò la sorella maggiore visto il suo stato di debolezza...» dissi con fare convinto.

Il solo pensiero di potermi vendicare mi ridiede forza e fu come se riuscissi a sintonizzarmi con l'aura emessa da Luna, autoproclamatasi poco prima Nightmare Moon.

La mia interlocutrice parve essere soddisfatta della mia reazione, dato che ritrasse a se l'artiglio per poi estrarre la falce ossidiana.

 

« Allora dobbiamo solo attendere Azul...sarà un divertimento per entrambi...ma attento a non perdere il controllo come la minore delle sorelle..» disse senza preoccuparsi realmente di ciò che aveva appena detto.

Sapeva benissimo che in tal caso avrebbe dovuto semplicemente far valere la sua autorità sul sigillo che mi aveva imposto per riportarmi alla forma normale.

Osservammo come Celestia prese il volo a poca distanza dalla costruzione, e tramite la magia sollevò i cinque elementi esposti, mentre il sesto fuoriuscì dal globo centrale del monumento.

Subito dopo prese il volo facendo ruotare gli elementi attorno a se in una spirale vorticosa.

 

« Vieni Azul, voglio assistere meglio allo scontro. » disse Morte che con un rapido cenno della falce trasportò entrambi su una torre in modo che potessimo vedere il termine dello scontro inosservati.

Le due principesse di ritrovarono a mezz'aria.

La minore alla vista della sorella ancora in vita iniziò a concentrare un immensa quantità di magia nel proprio corno e scagliò un fascio magico di inaudita potenza contro la detentrice degli elementi dell'armonia.

Quest'ultima si circondo di una barriera ametista che emetteva attorno a se una forte luce.

Posizionò i cinque i sei elementi dinanzi a se e riflettendo l'energia dei primi cinque nel sento somigliante ad una stella, emise anch'essa una flusso magico arcobaleno, che si scontrò, sovrastando senza problemi, il colpo azzurro della sorella.

Nightmare Moon fu colpita in pieno dal fascio armonico della sorella.

Un piccola esplosione luminoso mi obbligò a distogliere per qualche attimo lo sguardo.

Quando mi voltai un enorme flusso arcobaleno parti verso il cielo a tutta velocità infrangendosi contro la luna sulla quale apparve il volto di una puledra.

 

« Maledizione...questo significa che non potrò avere l'energia di Luna...» disse sconsolata la mietitrice che re inglobò nella propria massa oscura la falce.

In quel preciso istante, la pesante aura generata dalla sorella minore sparì, e lentamente il l'astro a lei abbinato si scostò dal sole che illuminò le macerie del castello, i corpi dei pony svenuti e di coloro che invece non c'è l'avevano fatta.

In quel momento Celestia era in un bagno di lacrime, mentre gli elementi parvero perdere potere e crollare al suolo con un forte tonfo, inglobati in rocce sferiche come l'elemento della magia poco prima che Celestia lo estraesse.

Fù a quel punto che mi alzai sugli arti posteriori, posi lo zoccolo destro in direzione dell'alicorno ed aprii il cerchio alchemico.

 

« Weapon's rain !! » il cerchio azzurri si aprì in un lampo e da esso iniziarono a fuoriuscire a folle velocità una vera e propria pioggia di lance e spade.

Morte mi osservò stupefatta.

 

« Ora capisco il perché del lanciare tutte quelle armi in serie nel pozzo infinito, volevi sfruttare la forza di gravita per donare velocità alle armi !! » disse, anche se non le diedi attenzione dato che nel frattempo avevo steso l'altro zoccolo nella medesima direzione ampliando ulteriormente il diametro del cerchio dando modo a più armi di sfrecciare verso la monarca.

Quest'ultima si voltò verso la cascata d'armi, giusto un attimo prima di sparire nel flusso che si andò a riversare direttamente sul castello ormai in rovina.

Chiusi il cerchio e ripresi fiato, mentre dalla mia fronte colavano piccole gocce sferiche salate.

Lo sforzo per mantenere quel circolo aperto così tanto era stato immenso.

Alzai lo sguardo, con aria soddisfatta.

 

« E' finita...» dissi, ma quando mi voltai notai che Morte stava scomparendo in un vortice nero, lasciandomi senza dire nulla.

Nello stesso momento, uno zoccolo mi venne piantato a folle velocità nello stomaco, rompendomi di netto le costole.

Sputai un rigolo di sangue ed osservai come lo zoccolo bianco latte rivestito da una protezione dorata, appartenesse a Celestia che mi si era lanciata contro a folle velocità.

Sfrecciai verso l'alto in preda ad un dolore lancinante, ma non ebbi nemmeno il tempo di riprendere fiato che l'alicorno tramite un incantesimo di teletrasporto, che probabilmente aveva utilizzato poco prima per schivare il mio attacco, mi era comparsa al di sopra, e compiendo una piroetta volante in avanti mi pianto entrambi gli zoccoli posteriori sulla groppa.

Provai inutilmente a far comparire uno scudo nel punto previsto dell'impatto, ma la potenza del colpo fu tale che sbriciolò lo scudo e poi mi colpì.

Una nuova ondata di dolore scosse tutto il mio corpo che sentì quasi come se volesse esplodere.

Resistetti dallo svenire mentre precipitavo al suolo ad una velocità incalcolabile, durante la quale ebbi la saggia idea di aprire vari circoli alchemici dai quali feci uscire delle lance in posizione orizzontale per provare a rallentare la mia caduta.

Le spezzai tutte di netto di schiena, per poi abbattermi sul suolo, sprofondandoci per qualche centimetro.

Nuovamente sputai un nuovo rigolo di sangue, mentre il mio corpo era un misto di ossa rotte ed organi che collassavano.

Fù a quel punto che osservai a fatica verso l'alto, girando la testa di lato, che la monarca stava caricando un incantesimo nel proprio corno, e si stava preparando a colpirmi, ma allo stesso tempo notai come sul suo volte fosse incisa un espressione di immenso dolore e sofferenza.

Probabilmente tale espressione era dovuta alla sorte toccata alla sorella ed ora si stava sfogando su di me.

 

«...Direi...che per me è finita...mi dispiace...piccole mie...mi dispiace Firefly...» dissi chiudendo gli occhi, mentre senti il grido della principessa del sole ed il boato del raggio che partì spedito verso di me.

Mi arresi e sperai che la mia dipartita non fosse più dolorosa di quanto non fosse già.

Attesi il colpo.

Sentì qualcosa afferrarmi lo zoccolo anteriore destro, mentre un suono stridulo insopportabile mi mi risuonò a poca distanza.

Aprì gli occhi, ciò che vidi attraverso le lenti, non so se lo avrei descritto come un miracolo o una tragedia.

Posta sugli arti inferiore difronte a me si trovava Louise che stava deviando il colpo di Celestia con la falce, mentre Margò mi aveva afferrato con la frusta e con un netto tiro, che mi disloco l'arto, mi prese al volo sulla groppa.

Senti tutto il dolore delle costole rotte aggiunto all'arto probabilmente rotto.

 

« Louise forza andiamo l'ho preso !! » gridò la minore delle mie figlie alla maggiore.

Quest'ultima avvolse di magia verde la falce e con un movimento ascendente taglio in due il raggio dell'alicorno, che si scansò per non essere colpita dal contraccolpo.

 

« Arrivo !! Filiamo prima che quella strega ci raggiunga !! »

Iniziarono a correre ad una velocità incredibile, ma fu del tutto inutile.

Poco metri dopo aver iniziato la corsa la monarca ci apparve davanti apparendo da una luce bianca.

Il suo viso era completamente rovinato dalle lacrime e dalle vene che le si erano gonfiate attorno al collo e sulla fronte, presumibilmente dovute alla rabbia.

 

« Voi non ve ne andrete da qui !!! Siete accusati di aver attentato alla nostra vita, e vi aspetta la pena capitale !! » ci gridò contro, mentre stava nuovamente caricando il corno.

Entrambe le mie figlie si misero in guardia, pur sapendo di non potere molto contro di lei.

Decisi di giocarmi l'ultima carta, anche se ciò avrebbe voluto dire rischiare di uccidere Firefly.

 

« Celestia !!!

A te la scelta !! » urlai, mentre alzai, con estrema fatica, lo zoccolo sinistro.

Sopra al castello apparve un immenso cerchio alchemico azzurro dal quale fuoriuscì la punta della montagna su cui Margò aveva inciso il segno.

Vi fu un violento spostamento d'aria quando l'intero blocco roccioso fu uscito completamente dal cerchio, iniziando a precipitare.

Sorrisi.

 

« Puoi uccidere noi, oppure salvare i tuoi sudditi... a te la scelta, o buona e magnanima monarca !! » terminai con ironia, mentre una fitta mi fece gemere di dolore.

Avevo giocato la mia ultima carta, e si basava tutta sull'attuale stato mentale della principessa e dalla sua attuale concezione di priorità.

Fortunatamente scelse che le vite dei suoi sudditi fossero più importanti.

Non appena essa sparì in un lampo di luce ci demmo allo fuga.

L'ultima cosa che vidi prima di svenire fu l'immenso blocco di pietra che veniva bersagliato di colpi dalla monarca, mentre dal basso si notavano altri colpi ascensionali, probabilmente sparati dagli unicorni che si erano ripresi e stavano cercando di salvare le proprie vite.

Chiusi gli occhi nel momento stesso in cui, l'immenso blocco esplose in mille frantumi producendo un nuovo immenso spostamento d'aria seguito da un boato.

Poi tutto si annebbiò.

 

 

 

 

 

 

  
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