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Autore: _antigone    30/03/2014    4 recensioni
[Stiles/Allison; 3x24]
Allison.
Ecco cosa c’è che non va. Come ho fatto a non capirlo prima?
È lei il motivo della mia tristezza. [...] È lei quello che manca a rendere perfetto questo momento.
E sono stato io a causare tutto questo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allison Argent, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'When you're gone.'
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Disclaimer: i personaggi di questa storia non mi appartengono,sono proprietà del loro creatore Jeff Davis. La storia non è non è stata scritta a scopo di lucro.


 

Cosa avrebbe detto.
 
 


 


 
È tutto finito.
Niente più Oni, niente più Nogitsune. E allora perché mi sento così?
Così… vuoto, così incompleto. Come se questa pace appena ottenuta fosse solo un’illusione. Come se mi stessi dimenticando di qualcosa di estremamente importante.
Mi sento un pittore senza pennello, uno scrittore senza penna, una porta senza maniglia.
Sono felice, ma sono triste.
Ho appena visto me stesso frantumarsi in mille pezzi, ma sono vivo.
Sento di volere Lydia con me, eppure non vedo l’ora di rincontrare Malia.
Cos’ho che non va?
Cos’ha tutto questo che non va?
Sento di stare dimenticando qualcosa. 
Osservo questo muro della mia camera. È vuoto anche lui, dopo aver strappato tutti i fogli che vi avevo appiccicato.
Ma quello che ho tolto via non sono solo articoli di giornali, immagini di casi irrisolti. Ci sono anche tante foto che, nella fretta, non ho notato. Come quella del primo giorno di scuola. Siamo io e Scott.
Sorrido: eravamo proprio stupidi. Io specialmente.
Avevo ancora i capelli corti, rasati. Scott invece li aveva più lunghi, quasi fino alle spalle. Menomale che se li è tagliati!
Eccone un’altra: è del mio ottavo compleanno. Io ero sorridente, in mezzo ad un’altra quindicina di bambini, con una torta bianca davanti, accanto ad una certa bambina dai capelli biondo fragola.
Ricordo bene quel giorno: fu il giorno in cui mi innamorai di Lydia. Allora era solo una cotta che, però, non è ancora passata e si ostina a restarmi dentro.
 E poi c’è un’altra foto, molto più recente.  Ritrae me, Lydia, Scott ed Allison il giorno del mio compleanno, fatta dal sottoscritto. Di me si vedono solo gli occhi e la frangetta, data la strana posizione in cui mi trovavo, e Scott aveva gli occhi aperti, perciò tra fronte e naso c’è solamente una fastidiosa striscia bianca.
Lydia probabilmente non si era nemmeno accorta che stessi scattando una foto: era troppo impegnata a sorridere alla sua migliore amica.
Ed eccola lì, nel suo vestito azzurro e coi folti capelli castani, a sorridere con gioia. Come se non fosse morta.
Allison.
Ecco cosa c’è che non va. Come ho fatto a non capirlo prima?
È lei il motivo della mia tristezza. È lei il pennello, la penna, la maniglia. È lei quello che manca a rendere perfetto questo momento.
E sono stato io a causare tutto questo.
Non io io, certo. Il Nogistune. Però mi sento lo stesso il responsabile. In fondo il volto di colui che l’ha ucciso non era una maschera da Oni. Il suo vero assassino è quel demone che portava il mio volto.
Quando ha smesso di respirare, Allison ha visto la mia faccia. Ha visto me.
All’improvviso sento che gli occhi mi pizzicano.
Avrei tanto voluto essere lì. Almeno avrebbe visto il vero Stiles, lo avrebbe distinto da quello che l’aveva uccisa. Anche se lei lo sapeva, avrebbe fatto stare meglio me.
Invece no: ero svenuto, in quell’umido corridoio, e avevo tolto a Lydia la possibilità di parlarle un’ultima volta.
La conosco, Allison: avrebbe assicurato che stava andando tutto bene – avrebbe mentito anche a Lydia, pur di confortarla – e che era tutto perfetto. Perché era lì, tra le braccia del suo amore e confortata dalla sua amica più cara. Forse avrebbe nominato anche me. Forse sarei stato il suo migliore amico. Avrebbe detto tante cose, se solo fosse stato tutto diverso.
E so cosa mi direbbe adesso. Mi direbbe che non è stata colpa mia, che è morta in pace, che devo pensare ad essere felice, che ora Scott e Lydia sono sotto la mia ala. Mi implorerebbe di dire a Scott di non struggersi, di non dimenticarla ma di non respingere la felicità.
E sorrido, stavolta, anche se ormai una lacrima mi riga la guancia, pensando che, con aria più felice, passerebbe a chiedermi di prendermi cura della sua migliore amica, perché io?, perché è quello che ho sempre fatto. Poi se ne andrebbe, abbracciandomi, magari, e io le direi quello che non ho mai  trovato necessario dirle: le parole più banali e dolci allo stesso tempo che esistano. 
 
Ti voglio bene, Allison.










Angolo dell'autrice

Salve a tutti! E' la prima volta che scrivo su Teen Wolf, perciò... ciao! *saluta con la mano*
Vorrei prima di tutto giustificare questa  "cosa". Dopo la morte di Allison mi sentivo un po' molto, molto giù, col risultato che sto scrivendo drabbles, flash e altre robe all'impazzzata su questo argomento, sulla nostra mata cacciatrice, ma non so nemmeno se pubblicarle.
Comunque, ci sono rimasta molto male quando ho metabolizzato che non abbiamo potuto vedere la reazione di Stiles alla morte di Allison, non solo in quel momento, ma anche quando glielo hanno detto.
Trovo che la Stallison sia un'amicizia fantastica, avrei voluto più scene con quei due. Spero che la Scydia (ovviamente come amicizia) verrà approfondita, in fondo Scott e Lydia hanno uno strano rapporto Alfa/Beta che purtroppo si tende a sottovalutare. Proprio come è successo a Stiles ed Allison.
Perciò ho provato ad immaginare una sua possibile reazione dopo la 3x24. Spero che il nostro Stilinski sia IC e detto questo mi dileguo.
Alla prossima ^^


Mary
   
 
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