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Autore: Alys93    30/03/2014    1 recensioni
Salve a tutti! Vi ricordate della vostra folle Alys? Bene, sono tornata! Come ho promesso tempo fa (troppo, a dirla tutta) ora pubblico il nuovo sogno che mi ha scombussolato e ve lo racconto, sperando di potervi strappare un sorriso. Se dopo deciderete d'internarmi, mi sta bene. Ah, sappiate che, stavolta, la situazione è un po' diversa dal solito e.. avrò un'alleata davvero speciale ;) Se volete saperne di più, non dovete fare altro che leggere! Spero solo che riuscirete ad arrivare alla fine con tutti i neuroni ancora sani
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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E ma salve a tutti, bella gente! *ok, con questa uscita, già si capisce tutto XD* Ok, lo so che ho tante storie da portare avanti e che aspettate con ansia (seeee!) ma sto avendo serie difficoltà con alcuni cpaitoli e non voglio interrompermi di nuovo. quindi mi auguro che avrete ancora un po' di pazienza e intanto vi godiate questo piccolo (sarà breve, vi avverto) racconto un po' folle. Spero possa divertirvi almeno un po' ^_^ Un bacione a tutti!

 

Un sogno... decisamente folle! II° parte

Capitolo 1 - Dov'è il mio succo di papaya?

Ho sempre saputo e risaputo che la mia testa non funzionava bene, o comunque in maniera solo parzialmente accettabile. Mia sorella me l'ha ripetuto da quand'è nata, quindi.. da quattordici lunghi anni, ormai. E ormai l'avete capito anche voi, dopo la prima parte di questo sogno decisamente pazzoide.
Beh, dopo quest'altro incubo stile pazzofolle evaso da una cella d'internamento, penso che mi chiuderete a vita in un manicomio. Insomma, so che la follia fa parte di tutti noi, chi più chi meno, ma.. io sono un caso disperato!!! Ma lascerò che siate voi a giudicare...
 

§§§
 

È iniziato tutto come al solito. Mia sorella che si gode un telefilm in camera dei miei (grazie al cielo!) e io che mi rilasso al pc, approfittando di quegli attimi di pace. Almeno sono sicura di poter scrivere fino alle 23 in tutta tranquillità... Quando poi Sara sale in camera, una volta tanto non protesto e mi fiondo immediatamente sotto le coperte, intenzionata a prendere sonno al più presto... Come si suon dire? Ah, sì: le ultime parole famose! Col cavolo che prendo sonno!
Dopo mezz'ora che mi rigiro tra le lenzuola, incapace di lasciarmi andare alla tanto agognata incoscienza, comincio seriamente a urtarmi. Sì, perché sono un paio di notti che già non dormo bene di fatti dei miei, se poi si ci mette pure l'insonnia... Sto fregata. Come se lo studio per l'università non bastasse a stressarmi! Comunque, nonostante stessi cercando di rilassarmi pensando a tutto quello che avevo scritto e quello che intendo ancora scrivere (ho la fantasia a tutto spiano, ultimamente), non riesco proprio ad addormentarmi.
Alla fine, mi scoccio e decido di andare in cucina a prendermi un po' d'acqua, così mi sbarazzo malvolentieri delle coperte e prendo a scendere le scalette a chiocciola il più silenziosamente possibile. Una volta in cucina, mi rendo conto che c'era una strana luce che proviene dalla porta che dà sulla cantina e la mia cagnetta abbaia a tutto spiano. Sinceramente, per un attimo ho pensato di andare a chiamare mio padre, ma poi mi sono detta che posso farlo da sola (caspita, ho 20 anni, non 4!) e apro la porta.
Subito Scilla mi si fionda tra le braccia a mo' di razzo, tremando come una foglia, e io sgrano gli occhi nel vedere che la luce proviene dalla sua cuccetta. Da quella stessa cuccia che papà le ha preparato solo due settimane fa. E qui già sforiamo nell'assurdo... anche se dopo il pc che si accende da solo durante la notte, non mi stupisco più tanto facilmente. Fatto sta che, intenzionata a capire cosa cavolo sta succedendo, mi chino davanti all'apertura, tenendomi Scilla ben stretta al petto e... vengo risucchiata come se pesassi meno di niente.
Mi scappa un urlo mentre scivolo in un'oscurità apparentemente senza fine, che mi fa pensare allo Scivolo della Morte di Horroland. Accidenti a me, mai più Piccoli Brividi prima di dormire! Adesso mi faccio le fisse da sola... come una poppante, dovrei dire. Ripensandoci, l'unica cosa di cui sono certa è che, in quel momento, non pensavo ad altro che a tenermi Scilla stretta al petto, incurante della marea di peli che mi avrebbe sicuramente lasciato addosso. Purtroppo il mio bellissimo volpino meticcio ha questo problema... pelo corto, che però fiocca come neve. Lei non emana una sola parola, o un solo guaito (fate voi), durante tutta la discesa. Si limita ad affondarmi il muso sotto il braccio, tremando a più non posso. È terrorizzata, ma purtroppo lo sono anche io e non trovo il coraggio neanche di spostare appena la mano per accarezzarla. Ho troppa paura che mi sfugga dalle braccia e finisca chissà dove.
Dopo quello che mi sembra un tempo eterno, finalmente vedi una luce e, memore della volta precedente, mi appallottolo per evitare che la mia cagnetta mi voli via dalle mani. Se le succedesse qualcosa, non me lo perdonerei mai. E Sara mi manderebbe sicuramente all'obitorio! Ovviamente, uscendo da quella sottospecie di tunnel, inizio a rotolare su quello che sembra un pavimento e, ovviamente, mi schianto contro la parete. Almeno Scilla mi sta sulla pancia e sembra illesa...
Con un borbottio che sembra più una sequela d'imprecazioni, mi rimetto in piedi e mi guardo intorno. Ok, sembra un normalissimo, largo corridoio in legno, su cui si aprono numerose porte con dei nomi incisi su delle targhette. Ok, stavolta dove sono? mi chiedo, inclinando la testa da una parte e prendendo la mia cagnetta tra le braccia. Meglio che la tengo stretta, che questa qui è un'annusatrice di prima categoria e fugge ovunque ci sia un odore interessante.
Guardandomi intorno, inizio a camminare sul legno profumato e osservo le varie targhette, ma sono scritte in caratteri piccoli e non ho voglia di avvicinarmi, anche perché non so dove diamine sono finita. Prima vorrei capire più o meno dove sono e cosa devo aspettarmi... Sentendo numerose voci concitate, decido di continuare a camminare e mi ritrovo davanti a dei pannelli di legno che sembrano creare dei paesaggi. Sporgendomi appena, mi rendo conto di essere dietro le quinte di un palco teatrale e la sala davanti a me è gremita fino all'orlo. Ma chi si sta esibendo? Non voglio sporgermi troppo, per paura che qualcuno del pubblico mi veda, ma non riesco a vedere chi è che ha radunato tutta questa folla.. Aspe', demoni?!?
Insomma, in sala ci sono demoni ed umani?! "Ok, Scilla" mormoro, con l'impressione che la mia mascella si stia per staccare "La tua padrona è fuori di testa. E di brutto!". Quell'adorabile cucciolina, per tutta risposta, mi lava un attimo la guancia e io non riesco a non sorridere. È sempre capace a farmi sentire meglio, questa piccola canaglia! Con un sospiro, mi sposto dietro il pannello successivo e finalmente riesco a vedere chi c'è che sta dando spettacolo. E lì rischio seriamente un infarto con la "I" maiuscola! Sono in tre, due chiome nere come la notte e una argentata, ma non stanno dando spettacolo... non ancora. Stanno presentando uno show.
"Ed è con grandissimo piacere che voglio presentarvi alcuni tra i nostri migliori artisti" esclama il tipo con i capelli d'argento, che porta raccolti in una coda alta. "Vorremmo iniziare questa serata di beneficenza con un numero di musica hip hop, presentatoci dagli ormai conosciuti K&A" continua imperterrito, leggendo una lista che ha tra le mani.. artigliate. Ok, il tipo è un demone, non ho dubbi al riguardo. Il punto è.. chi camso è?
Uno dei due mori che gli stanno accanto, una donna a giudicare dal lungo vestito rosa ciliegio, gli porge una busta e lui sorride, voltandosi di profilo "Grazie, Izayoi". Uno sguardo dorato appare nella mia visuale, delineato sugli zigomi da delle strisce bluastre, e io sento la mascella cascarmi letteralmente per terra. No, no può essere davvero... Inu no Taisho!? Ok, posso dire addio a quei pochi neuroni che mi sono rimasti!
Con non poco sforzo, cerco di riprendermi dalla sorpresa, ma devo scansarmi in fretta per evitare che un tornado in piena regola mi travolga, seguito da una ragazza con i capelli rossi. "Koga, aspettami!" sibila visibilmente irritata, mentre si sistema una collana dorata con tanto di medaglione gigante stile rap. "Bene, ora vi lascio al numero dei nostri ragazzi" dice Inu no Taisho (io lo chiamo Inuken, come la mia cara Vania-sama, ma ancora mi chiedo se quello sia il suo nome) "Vi auguro buon divertimento". Dopo un inchino da parte dei tre, che io alla fine riconosco tutti, il pubblico inizia a battere le mani.. e le zampe a più non posso. È evidente che conoscono già la bravura dei due ragazzi.
Cercando di trattenere anche il fiato, mi sposto più dietro le quinte, nell'ombra . Non ho molta voglia di essere presa per un'imbucata... Inu no Taisho mi passa davanti a braccetto con Izayoi, seguiti da un cupo Naraku, che sfoggia una tremenda cravatta rossa e verde. Non ho niente contro quei colori, ma su di lui... gente, i pois non gli donano! "Speriamo bene" commenta seccato, mentre segue il demone cane e la consorte "Non ho molta fiducia in quei due pazzi scatenati". "Oh, avanti Naraku!" lo riprende dolcemente Izayoi "Vedrai che se la caveranno benissimo". "Coraggio, andiamo a dare il nostro appoggio morale ai ragazzi" aggiunge allegra, dirigendosi a passo spedito verso uno dei camerini "In fondo, sarà merito loro se la serata avrà successo".
"Io sono ancora dell'idea che un bel film della mia collezione avrebbe riscosso un buon successo" commenta il mezzo-demone dagli occhi rossi. Sto proprio iniziando a chiedermi quali film abbia in mente quella sottospecie di ragno con l'ombretto, quando Inu no Taisho scoppia a ridere "Senza offesa, amico. Ma i tuoi film a luci rosse sono seguiti solo da una ristretta fascia di pubblico, ormai". "Quelli tipo Miroku" borbotta un'irritata Sango, mentre viene trascinata assieme a Kagome in uno dei tanti camerini da due yashe che conosco bene.
"Andiamo, Sango!" la riprende Yura "Hai i capelli in condizioni spaventose! E vai in scena tra meno di venti minuti!". "Yura... Non fare l'isterica, ti prego!" la supplica Kagome "O non oso immaginare che acconciature ci propinerai". "Dobbiamo fare proprio un balletto di can-can?" chiede un'altra ragazza, con gli occhi neri che esprimono tutto il suo disagio. "Sì, Kanna. Purtroppo ci tocca" sospira Sango "Anzi, vai a chiamare Shiori, che deve prepararsi pure lei". "Ditemi almeno che avremo le calze nere coprenti" implora la ragazza in questione, con la disperazione che brilla negli occhi violetti "Con quell'attacco allergico, non ho potuto depilarmi!". Kagura, che sta aprendo la porta di un camerino grande quanto il mio salotto, sorride "Tranquilla, le calze sono un must quest'anno! Sarà un can-can un po' diverso, il vostro". Poi spinge le quattro ragazze dentro al stanza, dicendo "Ma ora devo sistemarvi i vestiti. Quindi, bando alle ciance!".
Ancora sconvolta da quello che ho visto e sentito, mi appoggio alla parete retrostante per prendere fiato. Devo assolutamente farmi una lista di questa situazione, o scimunirò presto! Coraggio, Anna mi dico mentalmente Fa' come Alice nell'ultimo film sul Paese delle Meraviglie.
Ok, prima cosa assurda: sono in un mondo dove demoni e umani vivono tranquilli. Secondo: Inu no Taisho è vivo, dirige un teatro e Naraku è un suo socio che produce film a luci rosse. Terzo: Koga e Ayame ballano l'hip hop (devo andare a vederli, prima che inizino!). Quarto: Kagome, Sango, Kanna e Shiori (che non sono due tappe, ma due belle ragazze slanciate) ballano il can-can e... Quinto: Yura è la parrucchiera e Kagura la stilista di questo posto. Ok, sono ufficialmente fuori come un balcone.
Abbasso lo sguardo su Scilla, chiedendomi se adesso non si metterà a parlare pure lei, tanto per completare la scena già degna di un manicomio, ma una mano piuttosto brusca mi costringe a voltarmi. E mi ritrovo davanti un paio d'occhi d'ambra, semi-nascosti da degli occhiali dalle lenti viola a forma di stella, che mi fissano colmi d'irritazione. "E allora?" mi apostrofa senza tanti complimenti "Dove diamine è finito il mio succo di papaya? Ti ho mandato a prenderlo venti minuti fa!".
"Pr-Prego?" mormoro io, troppo incantata da quelle dolcissime orecchiette da cane che gli spuntano tra i capelli argentati. "Ma sei rincretinita, forse?" mi sbraita contro il mezzo-demone "Oppure hai vuoti di memoria, adesso?". Poi, attirato da un nasino umido che gli tocca la mano con fare interessato, abbassa lo sguardo su Scilla. Restano ad annusarsi entrambi per qualche istante, sotto i miei occhi increduli, poi Inuyasha si toglie gli occhiali alla Elton John e sbuffa "Potresti gentilmente ricordare alla tua padrona dove ha lasciato il mio succo di frutta?".
Scilla gli lecca una mano, facendogli intendere che ha capito (lo so, perché lo fa anche con me e Sara), per poi lasciarsi cadere a terra e guardarmi. Vuole che la seguo... non ci credo. La mia cagnetta che "parla" con Inuyasha e il mezzo-demone che mi prende per la sua cameriera, ordinandomi un.. succo di papaya?! Va bene, sono andata.
Ancora incredula, seguo un'allegra Scilla lungo il corridoio, fino a quella che ha tutta l'aria di essere una piccola cucina provvista di tutto il necessario. E sul ripiano, ecco un calice di cristallo con una I incisa sopra, pieno di succo di frutta. "Sai, Scilla?" mormoro a mezza voce, mentre torno indietro con il calice "Tutta questa situazione sa un po' di assurdo". "Ma poi... Da quando sono la cameriera di Inuyasha?" borbotto, decisamente seccata da quell'atteggiamento "E che ha lui, da strepitare peggio di una gallina?". "Insomma, le gambe ce le ha anche lui!" aggiungo, continuando a seguire il mio volpino, che sembra sapere esattamente dove andare "Ha per forza bisogno di qualcuno che gli porti le cose?".
Scilla mi guarda con quell'espressione che mia sorella definisce "Il sorriso della CanGioconda", come se mi stesse dando pienamente ragione. Beh, ho sempre saputo che è intelligente, ma.. adesso mi sta davvero lasciando a bocca aperta!
"Sono perfettamente d'accordo con te" dice una voce alle mie spalle, facendomi trasalire. Sforzandomi di non far cadere il vassoio e fare un disastro, mi volto appena e... quasi non svengo sul colpo nel vedere chi mi sta rivolgendo la parola! "Credo proprio che la pensiamo allo stesso modo" aggiunge il demone, guardandomi di sottecchi "Se quel cretino di mio fratello avesse ancora da ridire su di te, ci penso io a farlo tacere". "Almeno qui c'è qualcuno con un po' di cervello, capace di tenergli testa..." mormora poi, a bassa voce.
Non so neanche io come faccio a biascicare un "G-grazie" stentato, mentre un'elegante Sesshomaru mi supera a passo deciso. Oh, porca puzzola!! Sesshomaru che.. mi elogia?! Ok, si vede che sto sognando. "Signor direttore!" esclama qualcuno, sbucando da un corridoio secondario "Ho portato tutto il programma! Voi dovrete tenere il discorso finale con vostro padre". Sesshomaru sorride (sorride, gente! Sorride davvero! O.o) alla giovane brunetta che gli sta porgendo dei fogli, commentando "Sei un'assistente insostituibile, Rin. Ti ringrazio".
Io e Scilla ci scambiamo uno sguardo (malizioso, da parte mia), prima che un irritato mezzo-demone mi richiami al lavoro "E allora?! Ma quanto ti ci vuole a portarmi questo succo di papaya, accidenti a te?". Qualcosa mi dice che morirò presto... Specie se glielo verserò in testa com'è mia intenzione.

   
 
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