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Autore: Lumos and Nox    30/03/2014    6 recensioni
Sequel di "Giornata dura per i Cattivi".
Perchè si sa, i bambini crescono sempre troppo in fretta, ma siamo sicuri che anche i Cattivi siano dello stesso parere?
Dal testo:".. "Di', piccoletta: chi è la più bella tra la zia Ursula e la zia Grimilde?" chiese la stega del mare, alternando un tono smielato per quasi tutta la frase, ad una voce piuttosto fredda per 'zia Grimilde'.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sussurri di Inchiostro'
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Le prime parole

«Ga-ga, te-ta! Ca-ca poh bata! Bruuuuuuma, bruuuuu...» annunciava la bambina, intenta a giocare, o meglio, a scuoiare con un coltello un vecchio peluche. 
Dall'altra parte del salotto, Scar cercava di rilassarsi davanti al caminetto, Uncino tentava di leggere un libro, preferibilmente senza sfaldarlo con (appunto) il suo uncino mentre girava le pagine, e la Regina Cattiva conversava con il suo specchio per dei consigli di bellezza. Non che ne avesse avuto bisogno, ma non riusciva ad accettare che Ade le avesse preferito Malefica! Insomma, come poteva anche solo guardare quella orribile mostriciattola verde, quando lei era la più bella del reame? 
«Bè, vostra altezza, per rendere la pelle del vostro viso più morbida...» stava iniziando lo specchio. 
«Stai insinuando che non lo sia?» domandò a bruciapelo la Regina. 
«Intendo dire, ancora più morbida, vi consiglio di idratarla spesso con...»
«Oh, ma non crederai mica di poter conquistare Ade in quel modo, caaara» la interruppe Ursula, fissando la regina con superiorità dal divanetto in cui era sprofondata. 
«Che cosa vorresti dire?» chiese la strega, alzando uno dei suoi sopraccigli perfettamente spuntati e allo stesso tempo conficcando senza pietà i suoi artig... pardon, unghie, nel povero specchio. 
Scar sollevò leggermente la testa dal tappeto su cui si era disteso, per godersi meglio lo spettacolo, mentre Uncino si limitò a sbuffare continuando la sua lettura. 
«Vorrei dire, Reginetta mia, che è inutile che cerchi tanto di abbellirti! Agli uomini piacciono le movenze del corpo, del bacino, che tu di certo non hai!» commentò ingoiando dei frutti di mare.
La regina sgranò gli occhi nel suo miglior sguardo omicida; peccato che in quel momento Ursula fosse intenta a decidere quale fosse la coda di pesce più promettente della coppa di stuzzichini accanto a lei. 
«Ti ricordo che IO sono la più bella del reame!»
«Certo, certo... del tuo reame, però» commentò annoiata Ursula, liquidandola con un cenno della mano. 
«Ovviamente anche del tuo. E perlomeno i miei capelli sono ancora lisci e neri e non ho la taglia di una balena sovrappeso»
La coppa con dentro i frutti di mare rovinò con un tonfo fragoroso a terra, tanto che Nerissa interruppe per un attimo i suoi borbottii.
«COME OSI?!» strillò Ursula, scattando in piedi, l'evidente pancia che ballonzolava su e giù per l'improvviso movimento. 
«Oso eccome. Non permetto a gente dall'aspetto così ripugnante di parlarmi in questo modo. Sono la Regina» disse la strega, cercando di restare impassibile, sebbene sentisse il fortissimo impulso di ghignare o ridacchiare, come stava facendo Uncino. 
Scar, invece, si limitava ad squadrare, come sempre, l'intera stanza dall'alto in basso. 
Ursula sembrava sul punto di esplodere. La regina non credeva che ritrovarsi una bella porzione di tentacolo spiaccicato sul suo volto perfetto l'avrebbe aiutata a conservare la perfezione della sua pelle, tuttavia non la temeva e voleva dimostrarle che doveva starsene al suo posto, e mai più osare sfidarla, lei e i suoi bassifondi marini. 
All'improvviso la strega del mare arricciò le labbra ricoperte di rossetto in un sorriso malvagio. «Ma certo, cara. Sei la Regina»
Grimilde fu lieta che l'obesa plebea di turno l'avesse compreso, ma dovette fermare il suo compiacimento per ciò che disse Ursula. 
«Naturalmente alla REGINA» la strega del mare sottolineò pesantemente l'ultima parola, «non dispiacerà dover sottostare ad un giudizio esterno»
«Ovviamente no» la Regina Cattiva si voltò verso gli altri due malvagi. «Scar, Uncino, non è forse vero che io sono la più bel...»
«Vostra ALTEZZA non mi ha lasciato finire. Ho pensato ad un giudizio molto più impassibile» disse Ursula, che era sprofondata nuovamente nel divano (i cui sostegni ormai stavano per cedere) lisciandosi i capelli. 
«Nerissa, cocca della zia, vieni qui!» gridò Ursula in direzione della bambina. Era noto a tutti in quella stanza che la regina nutriva una piacevole antipatia per la bambina, che sembrava condividere per lei lo stesso sentimento. 
Nerissa si voltò verso la strega del mare, con in una mano il lungo coltellino e nell'altra la testa mozzata dell'orsacchiotto, e la fissò interrogativa, inclinando di lato la testa. 
«Non credo che abbia compreso la tua richiesta» commentò sarcastico Scar, osservandosi gli artigli e sperando internamente che la mocciosa non lo scambiasse ancora per un peluche. 
Ursula si alzò seccata, scivolò con i suoi tentacoli dall'altra parte della stanza, afferrò la bambina con il suo pupazzo mutilato e ritornò al suo divano, mentre Nerissa continuava a blaterare. 
«Bruuuma bata!»
«Di sicuro i suoi discorsi sono più sensati di quelli di Gastòn» osservò nuovamente il leone. Da parte sua, il Capitano fingeva di non prestare attenzione alla bambina, nonostante i suoi occhi rimanessero fermi nelle stesso punto del libro (precisamente a metà di una pagina in cui il suo uncino aveva aperto un enorme squarcio). 
«Di', piccoletta: chi è la più bella tra la zia Ursula e la zia Grimilde?» chiese la stega del mare, alternando un tono smielato per quasi tutta la frase, ad una voce piuttosto fredda per 'zia Grimilde'. 
Nerissa osservò attentamente le due malvagie, spostando a lungo lo sguardo dall'una all'altra. 
Persino Uncino smise di "leggere" e si fermò ad osservarla. 
La bambina fissò un'ultima volta il volto flaccido di Ursula e il viso arrogante della Regina Cattiva, per poi fermarsi pensierosa. 
Si morse le piccole labbra, strinse con più forza il coltello (con cui staccò un pezzo d'orecchio al peluche, facendo rabbrividire silenziosamente Scar), si accigliò e parve quasi irrigidirsi per lo sforzo di aprire bocca. 
Prese un rapido respiro, sillabò qualche vocale e poi sembrò finalmente ritrovare la parola. 
«Eue, eue...» iniziò incerta. 
«SÌ?!» esclamarono in coro le due streghe. Bastava soltanto che la marmocchia indicasse una di loro due. 
«Eue... BOMBA CACCA!» affermò Nerissa, sorridendo. 
Tutti la fissarono. 
«C-cosa?» chiese incredula Ursula, dopo un attimo di attonito silenzio. 
«Bomba cac-ca! Bom-ba cac-ca! Bomba cacca! Bomba caccaaaaa!» ripeté la bambina, battendo le mani. 
Scar ed Uncino sghignazzarono. 
«Si sta riferendo a te, hai sentito!» commentò a voce alta la regina per sovrastare quella della bambina, che continuava a urlacchiare le sue prime parole. 
«Sta' zitta! Sei tu qui l'unica che assomiglia ad una cacca!»
Le due streghe iniziarono a picchiarsi, rovesciando la poltrona e il divano, facendo rotolare la coppa degli stuzzichini accanto a Scar e provocando l'infarto dello Specchio Magico, che si ritrovò catapultato dall'altra parte della stanza. 
«Per completare una frase del genere, Gastòn avrebbe dovuto impiegare metà della sua gioiosa esistenza» disse Scar prima di rotolare di lato per evitare di essere colpito dalla corona vagante di Grimilde. 
Il Capitano alzò gli occhi al cielo (o meglio, al soffitto) mentre il leone insultava dignitosamente le due malvagie, poi si protese verso la bambina e la afferrò, infilando l'uncino nel colletto della sua maglia, per evitare che venisse colpita da quella massa indefinita di pugni e capelli, identificata come la Regina Cattiva e Ursula. Sarebbe stato proprio comico se la loro Prescelta fosse stata eliminata accidentalmente da due di loro. 
La bambina non si spaventò quando si ritrovò a penzolare sopra il pavimento, ma anzi ridacchiò e riprese a ripetere "Bomba cacca", tendendo le mani verso Scar, per sostituirlo con il peluche ormai distrutto. Il leone schivò ancora le due streghe, perdendo parte della coda (la regina aveva allungato la mano per strappargli dei peli che ora stava cercando di far ingoiare a forza a Usula, che la spiaccicava con il suo peso-piuma) e spalancò per un breve istante gli occhi alla vista della bambina. 
Ricomponendosi, Scar disse, in una vaga imitazione del suo consueto tono sarcastico, interrompendosi di tanto in tanto per scansare la presa della bambina: «Mi sono appena... ricordato... di un impegno... improrogabile»
Prima che Uncino potesse fermarlo, Scar si precipitò con un veloce passo regale verso l'uscita. Si alzò sulle zampe posteriori per aprire la porta, ma fu preceduto dal comandante Rourke*, che spalancò il portone con un potente calcio, spiattellando il povero Scar contro la parete. 
«Che sta succedendo qui?» chiese imperioso, incurante del leone svenuto accanto a lui. 
Il suo sguardo si spostò da Ursula e Grimilde, che rotolavano per il soggiorno, massacrandosi, allo Specchio Magico, che borbottava maledizioni accanto ai resti dei frutti di mare, alla bambina sospesa dall'uncino del Capitano, che lo fissava infastidito. 
«Uncino!» esclamò indignato Rourke per poi dirigersi a passo di marcia verso il pirata, scavalcando con noncuranza le due streghe. 
«Quella bambina è la nostra arma più potente!! Non puoi rischiare che si faccia male cadendo a terra!»
«Ovviamente era più sensato lasciarla sul pavimento con quelle due che si picchiano» sibilò il pirata, mentre Rourke si prendeva la mocciosa e lo fissava indispettito. 
«Non mi aspetto che un pirata riconosca le sue responsabilità...»
«Immagino che sia un ruolo più adatto ad un militare disertore» lo interruppe Uncino. 
«Esattamente. E ora che hai riconosciuto il mio ruolo, converrai con me che non c'è più ragione di questa ironia nel tuo tono. Perché se tu ne avessi ancora...» Rourke scrocchiò minaccioso le nocche della mano. 
Il Capitano non sembrava per nulla turbato, ma la sua espressione mutò di colpo osservando il tappo che la bambina teneva in mano. Scattò su dalla poltrona, strappò Nerissa dalle mani del comandante, che ridacchiava credendo di averlo spaventato, e corse fuori dalla stanza. 
Rourke emise un verso di scherno. «I veri militari hanno sempre tutto sotto controllo» dichiarò prima di accorgersi della bomba a mano ticchettante che Nerissa aveva lasciato ai suoi piedi. 
«Bomba caccaaaaaa!» gli arrivò l'eco distante della voce della bambina. 
Il rimbombo dello scoppio della granata si udì perfino nel corridoio dove si era rifugiato Uncino. 
Sfortunatamente per lui quelle bombe non erano letali, ma dubitava che il grande, responsabile, comandante Rourke fosse tanto felice di rimanere un lama puzzolente per una settimana. Figurarsi poi Grimilde. 
Un ghigno gli si disegnò in volto, mentre Nerissa lo fissava accigliata. 
«Bomba cacca?» chiese la piccola, giocherellando con il tappo della bomba. 
«Esattamente marmocchia, bomba cacca»
Che piccola, esplosiva mocciosa!


N.d.A (colei che per vostra sfortuna si ostina a non morire)
Ok..
Allora...
Ehm..già, l'ho rifatto, ho continuato la serie che vi avevo accennato nella precedente one-shot *assume un'aria colpevole*
È che ho programmato questa serie da un bel po' di tempo e volevo provare a pubblicarla..all'inizio, per i primi anni di vita di Nerissa (se non mi truciderete prima, spiegherò bene il suo ruolo nella prossima one-shot/storia a capitoli su questa serie) è tutta una cosa dolciosa e carina, ma man mano che cresce si scenderà un pochino nel macabro..
Sempre che voi non mi uccidiate *sorride alla folla, mentre questa affila i coltelli*
*= Comandante Rourke, il cattivo del film 'Atlantide, l'impero perduto', che tutti conoscono di vista ma che nessuno conosce di nome (non vi perdere nulla, tranquilli)
Ringrazio la mia beta, BlackLestrange4ever, e tutti coloro che leggeranno. Un particolare grazie a lallina92 (che mi ha pure messo nelle autrici preferite! :D) e a _mikela_ che recensiscono ogni mia pazzia.
Se volete ricevere anche voi la cioccolata che Remus Lupin, sotto mio consiglio (leggi minaccia), dà ad ogni persona, recensite e sono certa che lui sarà felice di ricoprirvi di materia extra calorica (che però tutti adorano). E io di ringraziamenti. Baci :)
Nox
  
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