Noi siamo i cattivi delle storia.
Noi siamo quelli senza speranze, senza ambizioni  e senza cuore.
Noi siamo quelli che non hanno mai avuto qualcuno a cui aggrapparsi. Siamo quelli a cui una speranza non è stata mai data.
Noi siamo quelli a cui tutto è stato strappato via.
Noi siamo quelli a cui, ogni volta che riuscivano a ottenere qualcosa, subito dopo gli veniva tolto dalle mani.
Noi siamo quelli odiati, che non capisce nessuno. Che nessuno sforza nemmeno di capire. Le cose troppo difficili è meglio abbandonarle e lasciarle lì a marcire, tanto a nessuno importa della loro fine.
Noi siamo quelli destinati a rimanere nel buio, senza nessuna luce che ci illumini e ci salvi. E il buio fa paura, tanta. Non vedere nemmeno te stesso, vuol dire essere all’oscuro di tutto e tutti. Perché capire gli altri è impossibile se prima non si ha coscienza di sé.
Noi siamo quelli bisognosi. Bisognosi di tanto, di tutto quello che non abbiamo mai avuto. Bisognosi, sì, ma ignorati.
Noi siamo quelli che urlano, urlano dentro, disperatamente, in cerca di un appiglio a cui aggrapparsi. E urliamo forte, ma a quanto pare le persone che ci sono attorno sono troppo occupate, sorde, per ascoltare le nostre grida disperate.
Noi siamo quelli nati sfortunati. Posto sbagliato, anno sbagliato, giorno sbagliato, genitori sbagliati… Non siamo altro che disastri, che incubi nate dalle paure.
Noi siamo quelli dal passato impetuoso,dal presente minaccioso e dal futuro ancor più incerto.
Noi siamo l’opposto degli eroi. Siamo anime nate senza niente,anime dannate, a cui non spetta nulla, né gloria, né fama, niente di niente. Siamo costretti sempre a vivere nelle fogne, nel marciume, nei rimasugli. Noi ci cibiamo di resti e viviamo di ombre oscure, che però ci fanno male, ma sono l’unica cosa che è destinata a noi, nati così. Senza fortuna, cresciuti dalla paura e dal dolore. Istruiti con la legge della sopravvivenza:vince chi è il più forte, non sono accettate mezze misure, o vinci o perdi, o vivi o muori. E per noi, che abbiamo ascoltato queste parole fin dalla nascita, queste rappresentano l’unica verità a noi tangibile.
Per noi nulla, per noi nessuno che ci acclami, per noi nessuno che ci accolga, nessuno che ci salvi, nessuno che ci ami. Nessuno che sia disposto a sacrificarsi per noi.
Nessuno.
Noi siamo destinati a rimanere soli, a farci logorare l’animo dal nostro odio.
Destinati a soffrire.
Destinati a morire.
Soli.
Nessuno a questo mondo merita di morire da solo.
E allora perché a noi succede così?
Perché nessuno è disposto a guardare oltre il nostro odio?
Perché nessuno è disposto a darci una mano, a far crollare quelle mura che ci siamo costruiti attorno?
Perché tutti si fermano all’apparenza?
Perché nessuno prova a capirci?
Perché?
Perché siamo noi quelli che definite cattivi? In base a cosa ci definite così? Ad errori? A tentavi di essere salvati ma che ci portano solo odio? In base a tutto questo?
Avete mai provato ad usare quelle fottutissime orecchie, schiarirvi un po’ le idee e ad aprire un po’ quel benedetto cuore?
No?
E allora siete ancora sicuri che siamo noi ad essere i cattivi?

Angolo autrice:
E boh, rileggendo alcune cose di Tumblr mi sono ritrovata questa tra le mani e con qualche modifica e aggiunta è nata questa Fanfiction. Ho voluto un pò scrivere quello che, chi noi consideriamo "cattivo" possa pensare. Infondo se non si conosce la storia di qualcuno non si dovrebbe giudicare,no? Ed ecco da dove è nata questa piccola cosa.
Grazie a tutti quella che la leggerano, spero vi sia piaciuta e un commentino (critica o quel che sia) fa sempre piacere. Grazie ancora a tutti quelli che hanno perso qualche minuto a leggere queste note. Un bacio.