Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: Jsnow    01/04/2014    5 recensioni
E se sapessimo cosa provano davvero i protagonisti di Shadowhunters durante le riprese del film? E se scoprissimo i loro segreti e i loro più reconditi sentimenti?
Narrato dalla parte di Jamie e di Lily, uno sguardo su ciò che potrebbe succedere se potessimo entrare davvero nella loro vita e assistere alla loro relazione dall'interno.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le riprese sarebbero iniziate la mattina dopo. 
In principio City of Ashes era stato scartato.
- Il sequel non si farà! - ci avevano annunciato i produttori il giorno in cui era stato stabilito che tutto il cast si doveva ritrovare per parlare del secondo film. Eravamo rimasti abbastanza stupiti da quella cosa, soprattutto Robert. Ricordo che disse che era impossibile che non avevamo raggiunto il budget dopo tutto il successo che avevamo avuto con il primo film. Ma evidentemente le mille e più fan che avevamo, non erano bastate. Ci avevano fatto fuori. Così eravamo ritornati ognuno alle proprie vite e quella era stata l’ultima volta che avevo visto e sentito Lily. Mi dissi che era meglio così, che forse non vedendola tutti i santi giorni l’avrei dimenticata prima.
Con Lily era iniziato tutto il primo giorno che ci eravamo incontrati per discutere della sceneggiatura. Io le avevo fatto una battutaccia e lei aveva risposto per le rime con quell’aria sofisticata e a tratti svampita con cui incantava tutti. Mi aveva fatto ridere e subito avevo capito che c’era qualcosa di particolare in lei. Eravamo andati avanti con le riprese per mesi e più scene giravamo, più pranzavamo assieme, più me ne innamoravo. Poi era successo. Una sera l’avevo baciata ed eravamo ufficialmente usciti allo scoperto. Erano stati i 13 mesi più incredibili che avessi mai vissuto, il resto era solo un vacuo ricordo. Eravamo stati diabolicamente bravi con i fotografi, con i giornalisti e con i nostri fan. Eravamo così affiatati mentre promuovevamo il film che tutti credevano che i nostri rapporti fossero rimasti tali. Ma nessuno sapeva che in realtà, lontano dallo sguardo indagatore delle telecamere, a stento ci rivolgevamo la parola.
Era stata Lily a troncare tutto. Non sopportava che la nostra relazione fosse spiattellata al mondo intero com’era successo a Pattinson e alla Stewart. Detestava non avere un minimo di privacy e non riusciva a sopportare che non potessimo nemmeno passeggiare mano nella mano come due semplici adolescenti. Al che io le avevo urlato contro dicendole che se voleva restare una anonima venticinquenne, non intraprendeva la carriera di attrice. Così l’avevo piantata lì a casa sua e me n’ero andato come una furia. Il giorno dopo mi aveva mandato un messaggio dicendo che era stata una stupida a pensare che io l’avessi potuta capire, mi augurava buona fortuna per il mio gruppo e per tutto quello che sarebbe venuto dopo. Così per la rabbia avevo tirato un pugno al muro, distrutto il cellulare e quella sera stessa mi ero ubriacato e dato sfogo ai miei sentimenti più nascosti con una modella conosciuta in un locale.
Quindi quando ci avevano detto che non si sarebbe fatto più City of Ashes, era stato un sollievo per me. Ma passati mesi, ci avevano richiamato dicendo che il sequel invece aveva ricevuto i finanziamenti necessari e che si sarebbe girato, puntando più alla spettacolarità che all'essenza dei personaggi. Così tutto il mio mondo era ripiombato nel caos. L’avrei rivista ancora. L’avrei toccata ancora. L’avrei baciata ancora.
“Maledetto copione!” sbottai quella sera gettandolo per aria mentre cercavo di imparare una delle tante scene di me e Lily. La mia camera d’albergo era diventata uno sfacelo. Vestiti dovunque, scarpe perfino sopra i tavolini e vodka. Bottiglie di vodka dappertutto. La mia povera chitarra invece, giaceva nell'armadio lontano dalla mia furia distruttiva e lontano dalle mie dita. Chissà quando avrei potuto riprendere a suonare? Chissà se avessi avuto abbastanza tempo per scrivere come mi sentivo dannatamente frustrato.Mi passai una mano fra i capelli bagnati e andai in bagno. Il viso era scavato e avevo due occhiaie perfette per il ruolo di Jace Wayland o Morghesten, o quello che era. Anche il mio personaggio mi prendeva in giro. Interpretavo il fratello di Clary Fray, ovvero di Lily. Che beffa la nostra!
Sospirai piano chiudendo gli occhi e appoggiando le mani sul lavabo.Dovevo solo resistere e sorridere, e tutti avrebbero creduto che fosse tutto a posto. Tutti, tranne Lily ovviamente.
  
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