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Autore: _T H E B I G E D G Y_    02/04/2014    7 recensioni
"Prendo subito il coltello e cerco di tagliarmi il collo, ma purtroppo la lama non riesce a penetrare oltre la spina dorsale"
Genere: Dark, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho in mano un pugnale insanguinato... Perché? Non ho già sofferto abbastanza? La mia vita non poteva finire con un semplice lieto fine? E pensare che è successo tutto in un anno... Già un anno fa... Proprio quando sono morti i miei. Erano delle persone così gentili e amorevoli che volevano soltanto che io avessi il meglio dalla vita, perché gli dei non hanno esaudito il mio desiderio?! Dovevano essere loro a sopravvivere nell'incidente, non io! Il dolore che provo adesso è insopportabile, sento le viscere uscire dal mio corpo. L'unica cosa che mi fa sentire meglio è il ricordo di quando da piccola i miei genitori mi svelarono tutto: io non ero come gli altri, io ero diversa, io ero la discendente degli Argon, io avevo in mano il potere della pietra filosofale! Sarei potuta essere immortale, avrei potuto essere una principessa per tutta l'eternità! Da allora sono passati solo quattro anni, ma le cose sono molto cambiate: altro che sognare di essere principessa, altro che possedere la pietra filosofale, io per ora non spero altro che oltre il mondo terrestre ci sia veramente qualcosa e che se esiste io non vada all'inferno o in qualcosa del genere. Tutto il mondo attorno mi odia e sapete perché? Perché dicono che i miei genitori abbiano fatto una strage! Ma come avrebbero potuto? Dicono che dopo l'incidente nel quale sono morti siano state trovate le prove nella nostra macchina: tutte balle, mi vogliono morta e vogliono la pietra! Altrimenti perché mi troverei in un carcere? Io non ho mai ucciso nessuno! Mi hanno persino condannato alla pena di morte, ma loro non mi avranno! Loro vogliono la mia pietra filosofale, eh? Che se la prendano, ma dovranno prima sviscerare un cadavere e aprire in due il mio intestino!
Adesso che ci penso i miei dovrebbero essere in paradiso, è impensabile che per delle persone come loro la vita finisca sulla Terra... Qualcos'altro oltre il nostro universo deve esistere. Ho deciso: devo morire il prima possibile per raggiungere i miei genitori pur non avendo la certezza che io sia perennemente dannata o magari sia graziata dalle volontà di qualche dio. Prendo subito il coltello e cerco di tagliarmi il collo, ma purtroppo la lama non riesce a penetrare oltre la spina dorsale... Mi sento la testa come pendolare da un precipizio, il dolore mi stordisce, ma poco a poco tutto passa ed inizio a percepire il mondo esterno come parte di me stessa... Non so come spiegarlo, è come se avessi un terzo occhio sul mondo esterno. Ad un certo punto il mio corpo cade per terra. Sono morta. Comincio a sentire una musica paradisiaca, i colori che vedo vanno trasformandosi in una specie di impasto malleabile che il vento mescola e ne cambia le forme a ritmo di musica. Non capisco più dove sono: i colori sembrano aver cambiato il modo in cui si uniscono e creano delle forme concrete di un mondo che non è il mio: è l'aldilà. Davanti mi ritrovo una figura maestosa dall'aspetto di un toro senza corna. Mi scruta attentamente per un attimo come per analizzarmi, poi mi guarda intensamente negli occhi ed ho l'impressione che mi stia guardando nell'anima. Sorride e mi fa cenno, con la sua enorme mano umana, di seguire una certa direzione. Mi mette in cammino e nel mentre nella mia testa mi sorgono molti dubbi su dove stia andando. Ad un certo punto mi ritrovo davanti ad un cavaliere dall'armatura celestiale che mi dice: « Benvenuta in Paradiso signorinella, credo che avrai un felice destino qui. Appena arriverai a destinazione verrai subito accolta da tutti i tuoi discendenti ai quali è stato concesso di far parte di questo nostro mondo ».
Vedo il mondo attorno a me mutarsi, ma cotanta bellezza acceca i miei occhi... Così, mi copro il volto con le mani, in modo che la prima cosa che vedrò dopo il mio breve viaggio astrale saranno i miei genitori. Allontano le mani dal viso... Non vedo nessuno... I miei genitori erano veramente degli assassini...






OT:
Ok, intanto vi ringrazio per aver letto questo mio racconto... Mi chiedo se possa esistere qualcuno che abbia avuto il coraggio di leggerlo... No, cioè... Già vedendo che questa è la prima storia che pubblico qui uno dovrebbe spaventarsi xD
Come seconda cosa vi chiederei di essere un po' clementi: certo, le critiche costruttive sono più che accette, ma se dovete dire soltanto che il mio testo fa schifo... Beh, state alla larga <3
Al prossimo racconto/fanfiction :D
   
 
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