Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
Segui la storia  |       
Autore: CHAOSevangeline    02/04/2014    0 recensioni
{ SharrYamu }
"Perché Yamuraiha deve essere sempre al centro di ogni mio pensiero?"
Sharrkan aveva iniziato a credere che chiederselo fosse solamente un'inutile rituale ripetuto più che altro per abitudine.
Ovviamente non sapeva che poche stanze più distante la maga che tanto gli dava da crucciarsi doveva affrontare i medesimi pensieri.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sharrkan, Yamuraiha
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Raiting: Verde
Generi: Fluff, romantico.



Di quando Yamuraiha perse il suo prezioso filtro d’amore
 
 
 
Sharrkan aveva l’insolita abitudine di sedersi sempre accanto Yamuraiha, intorno al lungo tavolo sempre riccamente carico di pietanze nel palazzo di Sindbad.
Potevano aver litigato la mattina, il pomeriggio o anche fino a pochi attimi prima di entrare nel salone: Sharrkan si sarebbe sempre seduto lì.
A Yamuraiha questo non sembrava dare particolarmente fastidio, o meglio, non lo manifestava più di quanto non facesse in reazione ad altri gesti del ragazzo.
Quella sera comunque, Sharrkan si stava dedicando a passeggiare per il lungo corridoio che conduceva al terrazzo, tenendo saldamente in una mano, furtivamente nascosta dall’ampia manica della sua casacca, una boccetta dalla forma particolare quanto il tappo che ne richiudeva il collo di vetro.
Aveva parlato con Pisti, più che altro scherzando, della possibile esistenza di un filtro d’amore; la ragazza sembrava essere particolarmente ferrata in merito e, quasi come se avesse voluto essere certa che Sharrkan ne sapesse il più possibile, aveva continuato a parlargliene fino allo sfinimento.
Non che normalmente si annoiasse ad ascoltarla, ma quella volta doveva aver manifestato un interesse particolarmente brillante ed era stato proprio questo a tradirlo.
Forse però, in un certo senso, era proprio quell’interesse ad essere degno di venire ringraziato; “Credo che Yamu abbia una di quelle pozioni nel suo studio! Se non hai nulla da fare potresti anche darci un’occhiata!”
Così ecco che, dopo aver controllato che la maga se ne fosse uscita con intenzioni che l’avrebbero tenuta lontana per diverso tempo, Sharrkan si era intrufolato nel suo studio.
Il panorama di libri, bastoni, leggii e altro l’aveva così disorientato che per un attimo Sharrkan aveva pensato bene di desistere e ritornare sui propri passi. Non c’era niente lì dentro che gli ricordava particolarmente un ambiente magico, ma trasudava la presenza di Yamuraiha ed era forse questa a metterlo così tanto in soggezione.
A dire il vero non sapeva che cosa cercare di preciso; non aveva mai saputo che i maghi fossero in grado di racchiudere un qualche effetto magico all’interno di un liquido – come immaginava fosse il filtro di cui gli aveva parlato Pisti –, ma non faticava a crederci considerando che con Yamuraiha nei paraggi anche un granello di sabbia avrebbe potuto accogliere dentro di sé un quantitativo spropositato di magia.
L’ordine della maga gli era fortunatamente venuto in aiuto e così, dopo aver spostato boccette e boccettine sapientemente riposte su uno scaffale, Sharrkan ne aveva individuata una che sul corpo di vetro portava un’etichetta sormontata da un’elegante calligrafia. “Filtro d’amore”.
Non c’erano le istruzioni e da bravo impulsivo qual’era, lo spadaccino non aveva la benché minima intenzione di perdere tempo a cercarle. Sistemò in tutta fretta le altre ampolle e uscì dalla stanza, attento a non rompere nulla.
Avrebbe tanto voluto sapere per quale ragione Yamuraiha avesse deciso di preparare e custodire tanto gelosamente – gelosamente era un’opinione che aveva aggiunto in tutta libertà Sharrkan, visto quanto aveva faticato a trovare quella boccetta perché nascosta – un filtro d’amore: che avesse bisogno di essere ricambiata da qualcuno?
Era stata proprio quella domanda a spingerlo a vagare verso il terrazzo per riordinare le confusionarie idee che si erano fatte largo nella sua mente: se doveva essere sincero, non sapeva quale forza l’avesse spinto ad inoltrarsi tanto coraggiosamente nello studio di Yamuraiha, né tantomeno cosa gli avesse fatto rubare quel filtro con l’intenzione di usarlo. Perché alla fine Sharrkan non si era impadronito della boccetta per semplice diletto: i sentimenti che provava per Yamuraiha gli erano ormai fin troppo chiari, ma anche se era lui il primo a celarli dietro il proprio comportamento perennemente infastidito e litigioso che mai negli anni era cambiato, non riusciva nemmeno a sperare nell’idea che per la maga valesse lo stesso.
L’impulsività gli avrebbe anche potuto impedire di pensare a cosa sarebbe potuto accadere usando quella boccetta, ma improvvisamente il pensiero che Yamuraiha potesse essere effettivamente innamorata di qualcun altro e che quel qualcuno sarebbe stato la fortunata vittima su cui usare quel filtro, gli aveva fatto realizzare quanto egoistico fosse il suo piano.
Avrebbe dovuto riportare indietro quell’oggetto, ma si rese conto di non poterlo fare quando una voce fin troppo familiare gli si rivolse in modo brusco.
« Hai anche bisogno di una balia che ti ricordi che è ora di cena, adesso? »
Riuscì a nascondere miracolosamente dietro la schiena la boccetta tanto rimirata, poco prima di voltarsi verso Yamuraiha.
« Non se la balia sei tu. »
Vide lo sguardo contraddetto della maga.
La vide fissarlo qualche attimo come per realizzare cosa gli aveva effettivamente detto e poi gonfiare le guance indispettita.
« E chi altri pensi voglia farti da balia?! » si tradì con quella frase e si morse il labbro, sperando che Sharrkan non se ne accorgesse.
« Le mie amichette, ovviamente! »
Perché Yamuraiha fosse tanto avversa al parlare delle sue ammiratrici, Sharrkan non lo capiva, troppo convinto di non avere speranze.
 
Sharrkan aveva l’insolita abitudine di sedersi sempre accanto a Yamuraiha anche un mese dopo aver rubato il filtro magico, intorno al tavolo del palazzo reale di Sindria.
Yamuraiha si era recentemente lamentata della sparizione di una delle sue misteriose boccette ed erano subito state avviate delle ricerche su dove potesse essere finita; fortunatamente il tutto si era concluso senza che qualche innocente venisse ingiustamente incolpato nonostante il filtro non fosse mai ricomparso.
In fin dei conti, non esisteva nemmeno più: aveva irrigato generosamente il vaso di una pianta la stessa sera in cui Sharrkan l’aveva sottratto dai meandri di uno degli scaffali della maga e ora ne rimaneva solo il contenitore, accuratamente custodito da Sharrkan in uno dei cassetti della sua scrivania.
L’aveva voluto tenere per ricordare meglio che il destinatario di quella pozione era lui e che probabilmente Yamuraiha l’aveva pensato tutto il tempo, mentre la preparava.
Tutti si chiedevano come mai quella sera i due fossero tanto calmi, perché non si stessero spintonando e pizzicando come due bambini.
In fin dei conti come avrebbero potuto, con le dita intrecciate e nascoste nell’ombra del tavolo?






Angolo~
E' il primo capitolo, quindi nonostante tutto credo che un piccolo angolino sia doveroso (?)
Ci tengo a dire che èla prima volta che pubblico qualcosa in questo fandom e su questa coppia (LA MIA OTP DI MAGI, L'ADORO DAVVERO) e spero di essere stata abbastanza brava da renderle giustizia ;__;
Spero tanto che vi piaccia e in un vostro possibile commento per sapere cosa ne pensate!
Conto di aggiornare al massimo la settimana prossima con la seconda shot della raccolta, comunque.

Alla prossima!
CHAOSevangeline
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic / Vai alla pagina dell'autore: CHAOSevangeline