02/04/2014
0 recensioni1 SONETTO
La mattina da fioca luce, temperava in me vita fluente, ed il sorriso di piccolo pargolo,donava sfumatura d’amore, e tiepidi occhi celesti, riflessi dal cielo coperti da lieve foschia, descrivono in metri grazie paradisiache. Non m’hanno mai detto che sospiri impeccabili avrebbero cambiato tanto vita di costui. Raccolse da terra vita terrena,da limpida pelle,finchè dolcemente sussurò delicato nome che venne cantato. Rimasi ad ascoltare, ma quando le mie mani ancor bambine cinsero al petto piccola creatura, un battito costante esordì, le dita fremono, ed il confine tracciò di piccolo viso. Bambina da occhi celesti che nessun peccato si cela, dormi di sogni .
Premettp che questo 1 sonetto forse potrà colpirvi, sono una srittrice di solo 15 anni e vorrei anche il vostro aiuto.
Vostra.
-Stroger