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Autore: Abbey_00    02/04/2014    2 recensioni
Ti è mai capitato di rispondere d'impulso 'bene' alla domanda 'come stai?' senza nemmeno averci riflettuto? Questo a Faith succedeva spesso,
----- Tratto dalla storia-----
"Smettila di comportarti così!" le urlò il biondo.
"Così come?" Gridò di rimando Faith.
"Come se niente potesse ferirti."
I due stettero in silenzio. Due occhi di ghiaccio si scontravano con due occhi color oceano e Faith non voleva assolutamente che, quel caldo colore, riuscisse a sciogliere l'ice-berg che l'aveva salvata.
Lei si era rifugiata su quel blocco di ghiaccio per non annegare nel dolore.
Una domanda, però, la uccideva da giorni: e se ora, il suo ice-berg fosse diventato Luke?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Fanculo al mondo. Io amo te!


Ed eccolo di nuovo. Quel fastidioso rumore che si insinuava in ogni angolo della stanza. Lì, disteso su quel letto, c’era il suo gracile corpo, coperto da un semplice lenzuolo bianco. Un sorriso spezzato giaceva su due grandi labbra rosee, e un po’ di trucco colato contornava quel suo viso angelico.
Quella ragazza era stanca, in tutti i sensi, ma quel rumore le entrava ripetutamente nelle orecchie e dopo qualche minuto fu costretta ad allungare un braccio e spegnere quell’aggeggio. Afferrò il telefono e guardò l’ora: ‘7.05’. Era in ritardo! Si alzò frettolosamente lasciando cadere il lenzuolo, corse in bagno per lavarsi, ma appena alzò lo sguardo dal pavimento si ritrovò difronte a se’ stessa. La sua immagine riflessa in quell’enorme specchio sembrava urlare parole non udibili agli altri, ma a lei sì, a lei arrivavano forti e chiare. “Orribile”, “Grassa”, “Brutta”, “Indecente”, “Imperfetta”. Era così quasi tutte le volte. Poi si passava una mano sul viso e, solo quando vedeva che anche l’altro mostro di ragazza ripeteva la stessa mossa, realizzava che era davvero lei.
Ora si guardava in quegli occhi celesti spenti ormai da due mesi. Perché ora non c’era nessuno a dirle che lei era abbastanza.

*FLASH BACK*
“Ma mi dici che cazzo c’hai?”
La sua voce, pur essendo irritata, arrivava all’orecchio di lei come un suono dolce e rassicurante. Ma lei non glielo avrebbe mai detto, questo.
“Non ho niente Jake, ok?”
Rispose acida. Non era mai stata una ragazza che lasciava spazio alle sue emozioni, anche se con lui era tutto diverso.
“Ok un cazzo. Non puoi venire qui da me, in questo stato e dirmi che è tutto ok. Tu ora mi dici che hai.”
Jake era così, riusciva sempre a capirla, lei non poteva fare niente alle sue spalle. Se c’era qualcosa che non andava lui lo capiva, e si arrabbiava anche se non era lei la prima a parlarne. Quella ragazzina, forse ancora troppo piccola per capire cosa fosse realmente l’amore, trasformava ogni suo difetto in un pregio, per fare in modo che lui fosse ancora più giusto per lei.
“Jake, io…”
Ecco di nuovo quel sapore salato, quello che le labbra carnose della ragazzina erano ormai abituate ad assaggiare. La matita nera, ora, le cadeva lungo le guance rosse e lei non poteva fare niente per fermarle.
Quel ragazzo dagli occhi scuri la osservava. Lei stava lì, seduta su quel muretto a singhiozzare, stringendosi nella sua enorme felpa e portandosi le mani sul viso, come per cercare di smettere di respirare. Jake sapeva benissimo che lei odiava mostrarsi debole, ma sapeva anche che lui era il suo punto di forza e non si preoccupava se lei, ora, stava cadendo a pezzi. Lui, dopo, l’avrebbe ricostruita. Jake cercava di trattenersi in quei momenti, avrebbe voluto abbracciarla ma sapeva che lei l’avrebbe considerato una debolezza, perciò se ne stava lì, in silenzio, ad ascoltare la sua piccola ragazza che cercava di calmarsi.
“L’hanno fatto di nuovo, Jake. L’hanno fatto ancora. Perché io non sono bella come le altre? Perché non posso essere magra come le altre? Perché non posso essere felice come le altre? Perché non posso essere come le altre?”
E poi era lei a parlare, buttando tutto fuori tra un singhiozzo e l’altro. Jake, a volte, pensava dovesse allontanarsi per paura di un esplosione inaspettata. Ma taceva, aspettando che lei si sfogasse.
“Jake! Io sono stanca, non ci voglio stare in questa merda. Voglio andarmene, perché nessuno vuole rendermi felice? Te lo dico io perché. Perché non sono abbastanza ecco. Non sono abbastanza bella, abbastanza alta, abbastanza magra, abbastanza simpatica…non sono abbastanza, o sono troppo o sono poco.”
Adesso lei gridava, si era alzata dal muretto e sputava fuori parole piene di rabbia e di stanchezza, perché lei era questo: Arrabbiata con la sua stanchezza di vivere.
“Lo sai cosa? Oggi, io, Jake Roberts Williams, giuro che renderò te, Faith Taylor Johnson, la ragazza più felice al mondo!”
Ora pure lui era sceso dal muretto e le teneva strette le mani con i suoi occhi color cioccolato incastonati negli altri di ghiaccio.
“Perché tu meriti di essere felice, tu sei la ragazza che ha smesso di crederci, nella felicità, ma che ancora ci spera. Sai che cosa ho notato subito di te? Il fatto che volevi essere diversa, non volevi neanche assomigliare a tutte le altre. Ed è proprio questo uno dei motivi che mi hanno fatto innamorare perdutamente di te. Cazzo Faith! Tu sei perfettamente imperfetta. Io non sono perfetto e tu non lo sei, ma insieme creiamo qualcosa che ci si avvicina altamente. Allora permettimi di salvarti e… fanculo al mondo. Io amo te!”
E allora lui la baciò, ed entrambi lo sentirono: dentro quel bacio, ci lasciarono il cuore.
*FINE FLASH BACK*


Faith era distesa a terra. Le gambe tremanti e la testa dolorante. Lei non sapeva che senso avesse strappare le pagine se poi toccava tenerle per ricordo. Non riusciva a capirlo eppure lei lo faceva. Jake le aveva promesso di salvarla e lei era stata così ingenua, così debole, che appena fu il suo turno di combattere per lui, lei non se n’era nemmeno accorta. 



Eccomi qui. Sono iscritta su efp da mesi, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicare qualcosa ed ora, beh ho trovato il coraggio. Premetto che questo capitolo è moooolto corto, ma serve supratutto per descrivere Faith nel suo lato psicologico, la storia 'vera e propria' comincerà a partire dal prossimo.
Prima di lasciarvi volevo darvi un avvertimento: io sono una tipa 'notturna' e infatti questo capitolo l'ho scritto tutto dopo la mezzanotte di domenica sera. Purtroppo vado a scuola come tutti e potrò scrivere solo il sabato e, a volte, la domanica. Perciò, siate panzienti con me :')
Ve se amaaaa. Recensite! ;)

 
  
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