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Autore: DesperateGirl    08/07/2008    3 recensioni
Maria e Michael sono amici da tanto tempo,ma qualcosa è cambiato.Cosa sarà successo? Piccola one-shot sui pensieri di Maria
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il campo dell’università era quasi deserto

Mi ritrovo a passeggiare per le strade di una gelida New York. Le persone intorno a me corrono frenetiche sperando di non arrivare tardi al loro appuntamento. Il cielo è ricoperto di nuvole bianche,segno che nevicherà a breve. Questo semplicemente mi riporta alla mente il giorno in cui ti ho incontrato.

 

Nevicava proprio come adesso…avevamo poco più di dieci anni.

Stavo tornando a casa,quando un gruppo di teppistelli mi aveva preso la borsa e cominciato a lanciarsela a vicenda. Ma da dietro l’angolo spuntasti tu,e sfidasti tutti quanti,nonostante fossero più grandi di te. Riusciti a farmi riavere la borsa…diventasti il mio eroe,e in poco tempo anche il mio migliore amico. Non avevamo quasi niente in comune…io chiacchierona e vivace,tu musone e taciturno…ma eravamo solo noi,Michael e Maria.

Ricordo con gioia quando trascorrevamo interi pomeriggi facendo scorpacciate di telefilm e gelati…

 

-Ciao…-

-Ehi entra…-

-Ho portato il gelato. Pistacchio…e ovviamente vaniglia per te- dicesti non appena vedesti il mio disappunto sul viso

-Bene…prendo i cucchiai. Tu intanto accendi la tv…-

-C’è Gilmore Girls stasera-

-Lo so…perché credi ti abbia invitato?-ritornai nel salotto e mi accomodai accanto a te

-Piccola strega…-

 

Questo era il nostro modo di vedere la nostra amicizia…Litigavamo spesso,a volte non ci parlavamo per giorni interi,ma poi facevamo pace,sempre e comunque.

La gente non poteva capire l’alchimia che si era creata tra di noi. A noi bastava un semplice sguardo per comprenderci…Io potevo capire se eri arrabbiato solo guardandoti negli occhi e so per certo che anche per te era la stessa cosa…

Poi le cose sono peggiorate. Senza rendermene conto ti sei allontanato da me. Hai cominciato ad evitarmi,non rispondevi più alle mie chiamate,a scuola mi evitavi. Sono quattro mesi ormai che non ci parliamo…ovvero da dopo il diploma…So per certo che sei ancora a New York,ma hai cambiato il numero di cellulare e a casa non ci sei mai oppure fai solo finta…Hai deciso di rompere ogni contatto con me,solo che vorrei capire il motivo di questa tua decisione…

 

Continuo a camminare…mi stringo di più nel cappotto. Senza rendermene conto mi ritrovo fuori al museo. Lo stesso museo di cui tu tanto parlasti…

 

-Maria devi venire,okay? È spettacolare…Hank mi ci ha portato e sono rimasto estasiato…ci sono tantissimo quadri,uno più bello di un altro- non avevo mai visto il tuo viso così illuminato

-Michael lo sai che io e l’arte non andiamo molto d’accordo…Poi finirai col firmi che sono noiosa…evitiamolo e basta,uh?-

-No…Questo lo devi vedere…Dai…fallo per me,okay?-

-Okay…Ma io ti ho avvertito-

 

Ed avevi ragione…quei quadri erano bellissimi…Rimasi  incantata di fronte ad un quadro raffigurante un deserto per tantissimo tempo,mi ricordavano Roswell e tutto quello che avevo lasciato lì,la mia migliore amica Liz,e una parte del mio cuore…La nonna è ancora lì ma raramente io e la mamma ci ritorniamo…Ricordo che mi trascinasti via con la forza…

 

Mi scrollo la neve dal cappotto e mi decido ad entrare…sento le stesse sensazioni della prima volta. I miei piedi mi guidano di nuovo di fronte a quel meraviglioso quadro…E resto lì a guardarlo incantata…Lacrime scorgano dai miei occhi,tento di ricacciarle indietro ma non ci riesco. La verità è che mi fa male saperti lontano da me. Vedo comparire un fazzoletto davanti ai miei occhi. mi volto e vedo che un signore anziano mi guarda preoccupato. Tento di fargli un sorriso,ma fallisco miseramente…Prendo il fazzoletto e mi asciugo le lacrime

 

-E’ la prima volta che vedo qualcuno commuoversi davanti ad un deserto. Sta bene signorina?-

-Si…-

-Sarà ma io non le credo…Le va di parlare?-

E’ la prima persona gentile che incontro e che mi chiede di parlare di quello che mi sta accadendo. Gli altri sono tutti troppo impegnati con i loro problemi per occuparsi anche dei miei.

-Ha tutta la sera da dedicarmi?-

-Non credo ci sarà bisogno. Se una ragazza così carina piange centra sicuramente un ragazzo. Sbaglio?-

-No…-

Ci sediamo su un divanetto un po’ in disparte rispetto all’intera sala.

-Allora…Cosa la turba?-

-Si tratta del mio migliore amico…Lui…Beh lui è sparito…A casa si fa negare e non risponde più alle mie telefonate-

-Forse è solo un brutto periodo…-

-Sono passati quattro mesi…-

-Che tipo di rapporto avevate?-

-Beh…era speciale…Ci conoscevamo da quando avevamo dieci anni,riuscivamo a capirci anche solo con uno sguardo…Lui c’è sempre stato,anche quando mio padre è andato via da casa,e lo stesso vale per me…Lui mi conosce così bene,meglio persino di me stessa…-

-Sa cosa ha appena descritto?-

Lo guardo interrogativa…

-Ha descritto il rapporto di due persone che si amano…-

-Cosa?-

-Si…-

-Questo è impossibile…Lui non è innamorato di me…Ha una ragazza…-

-Sarà…ma quello che il suo cuore prova per questo ragazzo è sicuramente amore,con la A maiuscola…Altrimenti non starebbe qui a piangere guardando un quadro-

 

Non è possibile…Quando è accaduto tutto ciò? Non posso essere innamorata di te…E invece è vero,lo sono sempre stata…Adesso me ne rendo conto perfettamente. Il fatto che non sopportassi Courtney,o che qualsiasi essere di sesso femminile ti girasse intorno,era perché ero gelosa.

 

-Allora cosa ne pensi di Courtney?- mi dicesti sedendosi su uno sgabello nella mia cucina addentando una carota

-Non vuoi davvero saperlo…-ero girata di spalle intenta a tagliare le verdure per il sugo

-Si che lo voglio…Sei la mia migliore amica e la tua opinione è importante…-

-Quindi se ti dicessi che Courtney è solo un’oca,tu la lasceresti?-

-No-

-Quindi lo vedi? Lascia stare che è meglio…-

-Dai Ria…-

Mi girai di scatto...Odiavo quando mi chiamavi così.

-Senti Michael…-sospirai,quando si metteva in testa qualcosa diventava insistente - Prometti di non arrabbiarti-

-Giuro -

-Okay…Courtney non mi piace…Non è la ragazza che fa per te…E’ volgare e…e…-

-Ma se neanche la conosci…-

-Hai chiesto la mia opinione e te l’ho data…Ora non prendertela con me-

-Sai…credevo avresti appoggiato la mia scelta-

-Michael... Apri gli occhi…Quella sta con te solo per i soldi…Vi conoscete da tre settimane…-

-Non è così…Tu non la conosci,punto…-

-Non è così,eh? Tuo padre è uno degli avvocati più importanti della città e tra poco tutto sarà tuo…Courtney è solo una cameriera di  una tavola calda…-

-Cos’è che ti dà più fastidio? Che io sia felice e che abbia finalmente trovato qualcuno che crede in me?-mi urlasti contro

-Io ho sempre creduto in te…- ed io urlai con te

-Se è così allora accetta Courtney…-

-Okay…Lo farò…Solo per te…-sospirai rassegnata

 

Ero io la ragazza giusta per te…Lo sapevo allora e lo so adesso…Ma è troppo tardi…Come sempre ho rovinato tutto…

-Ora devo andare…-

-Grazie per tutto…-

-Si riprenda la sua vita…-

-Si…-

 

Mi ritrovo di nuovo sola…Guardo l’orologio…è il caso che ritorni a casa,tra un po’ si farà buio e non mi piace camminare per le strade da sola…Proprio nel momento in cui sto per rialzarmi sento che qualcuno si è seduto accanto a me…Mi volto un po’ e il mio cuore perde un battito. E come poco prima dai miei occhi scendono calde lacrime. Vedo che mi stai fissando anche tu di rimando…Stiamo qui a fissarci da non so neanche quanto tempo….ma tocca a te fare la prima mossa…

 

-Maria…-

-Michael…-

-Cosa ci fai qui?-

-Potrei farti anche io questa domanda…-

-Io…Vengo qui ogni pomeriggio…-

-E’ un caso che io sia qui…Mi trovavo a passeggiare e mi sono trovata qui fuori…-

-Ti ricordi?-

-Come non potrei?-

-Già…-

Abbasso lo sguardo…Non mi sono mai sentita così con lui…

-Ora devo andare…Ciao Michael…- mi alzo dal divano…voglio renderti le cose difficili.

-Aspetta- la tua mano si chiude attorno al mio polso e mi fai sedere di nuovo accanto a te -Devo parlarti…-

-Sai Michael…Non voglio sentire quello che hai da dirmi-

-Perchè?- dici in tono arrabbiato

-Perché? Hai anche il coraggio di chiederlo? Non ti fai vivo per dei mesi e se io oggi non fossi venuta qui chissà quando avresti trovato le palle per venire a parlare con me. Ti odio…Non puoi sapere come mi sono sentita in questi quattro mesi…E tu…già cos’è che vuoi dirmi? Lascia perdere,okay? Non voglio stare qui a sentire quello che hai da dire- urlo. Non mi importa se tutto il museo mi ha sentito,ma avevo bisogno di dirti quanto tu mi abbia fatto stare male. Mi rialzo e comincio a camminare verso l’uscita.

 

L’aria gelida è come un sollievo per me. Dentro a quella,seppure enorme,stanza mi sentivo soffocare. Comincio a camminare verso casa mia. La neve scende giù copiosa e nonostante tutto c’è molta gente per strada…E nonostante tutto avverto la tua presenza dietro di me,ancora prima di sentire una delle tue mani toccarmi la spalla

-Quale parte del mio discorso non ti è stato chiaro?- ancora non mi volto…

-Tu mi devi ascoltare-mi fai voltare e mi ritrovo avvolta nelle tue enormi braccia. Mi sento di nuovo a casa…

-Non so se ce la faccio…-

-Ti prego…-

-Okay…Andiamo- ci incamminiamo verso casa mia. Nessuno dei due ha il coraggio di dire niente…

 

Dieci minuti dopo ci ritroviamo nella mia cucina…

-Preparo una tisana…Ti va?- vedo che storce il naso.

-Preferirei un caffè,ma accetto la tisana…- mi muovo agilmente nella cucina e tu prendi posto sul “tuo” sgabello…

-Avevi ragione…- mi volto corrucciata – Si…su Courtney…Lei,lei beh stava con me solo per i miei soldi-

-Mi…mi dispiace…-

-Mi ha detto che aspettava un figlio e che dovevamo sposarci per dare al bambino una vera famiglia-

-Oh…Michael credimi avrei preferito essermi sbagliata…E cosa è successo?-

-Semplicemente niente…-

-Come niente…Possibile che devo cavarti le parole di bocca?-

-Ci siamo lasciati…Lei ha solo finto di aspettare un bambino-

-E perché l’avrebbe fatto?- mi siedo accanto a te e prendo una tua mano e la stringo per spronarti a raccontarmi quello che ti angoscia tanto

-Perché avevo intenzione di lasciarla. Io non l’ho mai amata…Stavo con lei perché…Non lo so perché…ma di certo non perché ero innamorato- so quanto ti sia costato aprirti così tanto

-Davvero mi dispiace…Ma ancora non capisco perché mi hai allontanato da te-

-Perché…Perché mi vergognavo…Tu avevi cercato di avvertirmi su di lei…volevo dirtelo dopo il primo mese ma sapevo che ti avevo ferito. Sapevo che mi odiavi per quello che ti avevo fatto. E per tutti questi mesi mi sono odiato così tanto e non trovavo il coraggio…-

-Quindi hai preferito buttare all’aria otto anni della nostra amicizia perché ti vergognavi? Di me che sono tua amica,poi- mi alzo dalla sedia arrabbiata…Avrei preferito che mi dicessi che non volevi più vedermi ma non questo…

-Lo so…Ho sbagliato.-

Cammino avanti e indietro per la cucina…La tisana dimenticata sul tavolo

-Dimmi una cosa…-

-…-

-Se non mi avresti incontrato oggi al museo mi avresti cercato per chiarire?-

-…-abbassi lo sguardo

-Questa è una risposta più che esauriente-

Corro in camera e chiudo la porta sbattendola con forza. Mi lascio cadere per terra. Non ho più la forza di versare neanche una lacrima…Troppe notti sono rimasta a piangere per te…Sento dei passi e so che tu sei fermo fuori la mia porta

-Va via Michael…Ti prego-

-No-

-Per favore…-

-Vuoi sapere il motivo per cui avevo intenzione di lasciare Courtney?-

-No-

-Perchè sono innamorato…- continui a parlare nonostante non ti abbia aperto la porta – Sono innamorato della mia migliore amica-

Spalanco gli occhi,il cuore batte all’impazzata,si forma un groppo alla gola che non riesco a mandare giù…Mi alzo finalmente da terra ed apro la porta…Tu sei lì con le mani nelle tasche dei pantaloni,impacciato…

-Sei innamorato di me?-

-So che forse tu non provi niente per me ma…Dovevo dirtelo…-

-Anche io devo dirti una cosa…-

-Uh?-

-Sono innamorata anche io del mio migliore amico-

Spalanchi gli occhi anche tu…Apri più volte la bocca per dire qualcosa,ma non esce nessun suono…Resti lì imbambolato e io sorrido…

-Scusa…Per tutto quello che hai passato a causa mia…-

-Shh…Ti perdono…-

Ti avvicini e mi prendi tra le tue forti braccia. Mi fai alzare il viso e mi baci con una dolcezza incredibile…Sento le farfalle nello stomaco,mi sembra di volare e di toccare il cielo con un dito…

Mi fai entrare nella mia stanza e mi spingi delicatamente sul letto e lì ci amiamo per la prima volta…

 

Ancora non mi sembra vero…Io e te abbiamo appena fatto l’amore ed è stato bellissimo. Per me era la prima volta e tu sei stata delicato e mi hai fatto sentire la donna più bella del mondo…Siamo stesi sul letto,ovvero io sono stesa su di te,che sei steso sul letto. Tu giochi con i miei capelli…

-Tua madre?-

-E’ a Roswell dalla nonna…-

-Quindi non entrerà all’improvviso da quella porta e ci vedrà nudi,vero?-

-No non preoccuparti…-inizi  farmi il solletico e rido divertita…Non ricordo neanche io da quanto tempo non lo facevo. E tu ridi con me…Ma all’improvviso diventi serio e mi guardi

-Sai perché andavo ogni giorno al museo?-

-No…Perché?-

-Perché speravo di vederti lì ad osservare quel quadro che tanto ti è piaciuto la prima volta che ci siamo andati-

-Oh…Michael…-

-Nel mio cuore sapevo che avresti ricordato e che prima o poi saresti ritornata lì…-

-Non mettevo piede in quel museo da quella volta…Stamattina invece i miei piedi mi hanno portato lì…mi hanno portato da te…-

-Ti amo Maria-

-Ti amo anche io Michael…-

 

Epilogo

 

Ormai stiamo insieme da quattro anni...Certo continuiamo a litigare come quando eravamo amici,ma è proprio questo il bello di noi…Possiamo anche urlare ma alla fine facciamo pace…Ancora adesso i nostri amici si meravigliano…

Stiamo passeggiano per Central Park,mano nella mano…Mi sento benissimo…Ormai ho realizzato anche il mio sogno,diventare un architetto…Lavoro in un importante studio e tu invece sei un avvocato con l’hobby per la pittura…Credo che non mi possa lamentare di nulla…

Ci fermiamo ad una panchina un po’ isolata e ci sediamo…Tu sei serio e non hai detto una sola parola da quando ci siamo visti…

-Michael stai bene?-

-Si perché?-

-Sei stato zitto per tutto il tempo…Non che tu parli molto ma…-

-Sto bene…Stavo riflettendo-

-Su cosa?-

-Su di noi…Credo sia il caso di fare le cose sul serio-

-Cosa?-

-Si…Voglio ufficializzare la cosa…-

-Ma…Ma…Ma…-

-Hai capito bene,sciocchina…-ti volti e mi sorridi…Io ancora non riesco a dire una parola. A parte quella piccola congiunzione…Tiri fuori dalla tasca della giacca una scatolina blu di velluto…La prendo un po’ titubante…la apro e resto incantata a guardare quel meraviglioso anello con uno smeraldo incastonato al centro. Prendi l’anello dalla scatola e mi guardi…

-Non ti aspetti che mi metta in ginocchio? Mi sento già abbastanza ridicolo così…-

-No no…Va bene anche così…-

-Okay…-sospiri e mi viene da sorridere,ma evito di innervosirti ancora di più – Maria…io e te abbiamo condiviso moltissime cose insieme,sei la mia migliore amica,la mia compagna e vorrei tanto che diventassi anche mia moglie…Mi vuoi sposare e rendere l’uomo più felice del mondo?-

Lacrime di gioia solcano il mio viso mentre fai scivolare l’anello al mio dito…

-Si…-

Mi baci con tutta la passione…E ora so che tu sei la persona più importante della mia vita e che ti amerò per sempre…Perchè noi due siamo destinati a stare insieme…

Fine
  
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