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Autore: M_DreamsOutLoud    03/04/2014    1 recensioni
Vediamo....ci sono X Factor, un'echelon e i 30 Seconds to Mars...che succederà?
Dal primo capitolo: Ed è li che ti ho visto per la prima volta. Indossavi una maglia bianca con scritto a lettere cubitali "VEGAN PANCAKES OR DEATH", maglia che poi ho scoperto essere un tuo portafortuna visto che la indossavi quando Jared Leto ti ha preso la mano ad uno dei loro conerti a cui sei andata, ma questa è un altra storia, ricordo comunque di aver pensato in quel momento che quella frase era abbastanza strana e che quella maglia ti stava enorme facendoti sembrare ancora più magra di quello che sei e forse ancora più piccola.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passo davanti alla sala prove, quando sento la tua voce risuonare all'interno della stanza. Mi avvicino alla grande vetrata e ti vedo li, in piedi attaccata all'asta del microfono, con le cuffie sulle orecchie mentre canti a squarciagola Up in the air dei Thirty Seconds to Mars. Sorrido squotendo la testa, so che non è la canzone che ti è stata assegnata questa settimana, ma in fondo tu non sei qui per vincere, me lo hai sempre detto; anche se sei più brava di qualsiasi altro tra di noi, me compreso. Ti osservo saltare come una molla mentre i tuoi lunghi capelli color cigliegia si muovono come un'onda a ritmo di musica, ascolto la tua voce calda e graffiante urlare ogni singola nota e non posso fare a meno di riportare alla mente il giorno in cui ti ho incontrata....


Era una giornata calda, anzi direi proprio afosa, quelle giornate in cui senti distintamente il sole bucarti il cervello e l'asfalto formare un tutt'uno con le scarpe; quelle giornate in cui per la prima volta nella tua vita desidereresti davvero che qualcuno ti centrasse con un gavettone di acqua gelata; quelle in cui vorresti rintanarti sotto la fresca ombra di un'albero, ma non puoi, già, non puoi perche sei in fila, in fila dietro a miliaia di persone che inseguono il tuo stesso sogno: entrare ad X Factor.
E così eccomi li. In realtà non ricordo nemmeno come mi era venuta la decisione di andare ai provini. Non che non apprezzi il programma, ma diciamo che avrei preferito riuscire a sfondare senza la visibilità della tv. Comunque, bando alle ciance, mi trovavo li, in mezzo a persone sconosciute e stavo morendo di caldo! Ero praticamente grondante di sudore, desideravo solamente dissetarmi con qualsiasi liquido esistente, quando una gigante bottiglia di acqua mi si para davanti, o meglio, tu ti pari davanti a me tendendomi la bottiglia.
"Ciao! Ribelle hai sete?", ricordo di aver cercato di focalizzarmi su come mi avevi appena chiamato, ma la sete era troppo forte, le spiegazioni potevano aspettare e così ho preso l'acqua bevendola tutta d'un fiato e mandandola immancabilmente di traverso iniziando a tossire, "Hei Hei Calmo.." hai detto dandomi dei leggeri colpetti sulla schiena, poi quando mi sono ripreso i tuoi enormi occhi verdi mi hanno guardato dritto in faccia come per assicurarsi che stessi bene. Ed è li che ti ho visto per la prima volta. Indossavi una maglia bianca con scritto a lettere cubitali "VEGAN PANCAKES OR DEATH", maglia che poi ho scoperto essere un tuo portafortuna visto che la indossavi quando Jared Leto ti ha preso la mano ad uno dei loro conerti a cui sei andata, ma questa è un altra storia, ricordo comunque di aver pensato in quel momento che quella frase era abbastanza strana e che quella maglia ti stava enorme facendoti sembrare ancora più magra di quello che sei e forse ancora più piccola. Già, piccola, 17 anni.
Quando me lo hai detto ci sono rimasto di stucco, non tanto perchè non li dimostri anzi la tua corporatura esile, i tuoi capelli lunghi fino alla vita e il tuo viso da babola di porcellana te ne fanno mostrare forse ancora meno, ma ciò che più mi aveva colpito è il fatto che eri piena di tatuaggi. Insomma avrei giurato che almeno fossi stata maggiorenne. Undici. Nemmeno io ne ho così tanti, tre frasi sul braccio desto, un simbolo strano di colore rosso nell'icavo del polso sinistro, due sulla coscia destra di cui una freccia bella marcata con una frase latina che ricordo attirò la mia attenzione la prima volta che la vidi, non tanto per la frase, ma soprattutto per la freccia! Insomma chi diavolo si tatua una freccia stile segnale stradale sulla pelle. Poi logicamente tutto fu chiaro quando fiera e orgolgliosa come non mai mi hai spiegato che quei simboli si riferivano agli immancabili 30STM, come del resto gli altri cinque tatuaggi sparsi sul tuo corpo. Quando me lo hai detto ho alzato gli occhi al cielo, come avevo fatto a non pensarci. Ricordo ancora quando ti ho chiesto cos'era quel gigantesco triangolo disegnato sul fianco appena sotto il pizzo del reggiseno che tu mi avevi mostrato senza il minimo pudore, mentre io morivo di imbarazzo e quindi avevo sviato la conversazione sul triangolo. Triangolo. Non lo avessi mai detto!! "Daniele!!! E' La Triad!". Già, la Triad, così come ho scoperto che quei micro simboli che hai all'interno dell'indice sinistro si chiamano glifics e non appartengono all'alfabeto mors come pensavo e che tu sei un Echelon, come cita la leggerissima scritta che hai dietro la schiena appena sotto il collo.  Non una fan. A detta tua le fan sono solo bimbeminkia che vogliono solo scoparsi Jared. Anche se a detta mia anche tu vorresti scoparti Leto, ma tralasciamo questi discorsi, sei ancora minorenne.
Comunque, quando eravamo li seduti su quelle sedie di plastica ad aspettare il nostro turno per esibirci mi hai spiegato come essere echelon significhi fare parte di una grande famiglia che non conosce distanze ed è per questo che tu ti trovi qui. Il tuo obiettivo non è quello di vincere il programma, il tuo obiettivo è quello di portare un messaggio. Il loro messaggio, un messaggio che incita a inseguire i propri sogni strani o pazzi che siano, a puntare in alto, non arrendendosi davanti alle difficoltà ma a combattere per quello in cui si crede. Questo te lo hanno insegnato loro attraverso quelle canzoni che ami così tanto e per questo visto che sai cantare hai deciso in qualità di echelon di diffondere il loro credo. Ok, detto così suona molto stile setta satinica, ma queste sono state le tue esatte parole, pronunciate con estrema tranquillità mentre aspettavamo il nostro turno. Anzi, in realtà a differenza mia che me la stavo letteralmente facendo sotto dall'ansia, tu eri fin troppo tranquilla e sicura di te, come se sapessi già che la tua esibizione sarebbe stata perfetta, come daltronde lo è stata, ma diciamo che in quel momento alle tue parole "So cantare" pronunciate come se non ci fosse altro da aggiungere avevo storto un po' il naso; insomma molte ragazzine possono credere di saper cantare solo perchè gridano sotto la doccia, anche se tu fin ora eri sembrata diversa dalle solite adolescenti con gli ormoni impazziti, ma sai com'è non si sa mai, a prima vista eri pur sempre un' adolescente infatuata della tua band preferita. Ma la conferma del tuo talento, della tua personalità e di quanto fossi speciale mi fu subito chiara non appena i giudici chiamarono il tuo nome.
Ricordo che mi ero appena esibito ed ero euforico perchè era andata alla grande, mi avevi abbracciato calorosamente, i tuoi occhi erano pieni di sincera felicità. Ci siamo guardati e per un attimo era calato il silenzio. Era il tuo momento. "Stendili scricciolo" ti avevo sussurato prima che iniziassi a salire i piccoli scalini che ti dividevano dal palco, poi come se avessi l'urgenza di saperlo dissi: "Ehi! Aspetta! che canzone canti?", ti sei girata sorridendo " The Kill" a quelle parole ero rimasto un po' perplesso, veramente credevo avessi portato una canzone dei 30STM che non tutti conoscono visto che eri così esperta. Anche io conoscevo The Kill e forse la mia faccia stava dicendo tutto questo perchè continuando a sorridere hai detto " Tranquillo...Nessuno la canta come lo faccio io....apparte Jared Leto".

Ed è stato proprio così. Hai cantato quella canzone con un'intensità tale da mozzare il fiato. Era come se ogni parte di te catalizzasse l'attenzione, il tuo corpo si muoveva sul palco come una tigre, ma quel che più ha stupito tutti è stata la tua voce. Era..era...intensa...avvolgente...profonda e sensuale ma delicata allo stesso tempo e più cantavi più il tuo tono cambiava in un crescendo che culminò in un urlo letteralmente identico agli urli di mr Leto. Insomma da una ragazzina minuta e apparentemente fine come te mi sarei aspettato una ballata stile Taylor Swift e non un urlo alla Chester Bennington e direi che questo lo stavano pensando tutti perchè non appena la tua voce ha urlato "This is who I really am" in quel modo, ho visto letteralmente Morgan saltare sulla sedia battendo le mani, la Ventura coprirsi la bocca per lo stupore e Mika ed Elio increduli ma compiaciuti. Poi quando la musica è cessata sei tornata composta con le mani lungo i fianchi aspettando il verdetto, in realtà tutti lo aspettavamo; ricordo che dietro di me si era formato un piccolo gruppo silenzioso, affscinato da quella bambina con la voce da rock star. Osservavo il tuo corpo respirare, le tue guance leggeremente rosee, poi Morgan ha preso la parola, " Sei semplicemente straordinaria. Per me è decisamente un Si"  parole che ti hanno illuminato gli occhi, un sorriso timido dipingeva il tuo volto, tutto il contrario dell'atteggiamento fiero e sicuro di poco prima.
"Direi che ti potremmo definire la versione femminile di Jared Leto" ha continuato Elio. "Concordo in pieno!" ha esclamato Morgan, mentre tu ti portavi le mani sul viso incredula, come se questo potesse essere assurdo. Tutti erano shoccati ed entusiasti allo stesso tempo, noi dietro le quinte che aspettavamo trepidanti e i giudici li davanti a te che ti osservavano in silenzio; poi la tensione si è sciolta quando Simona ha esclamato "Tesoro mi hai fatto venire i brividi!! E hai solo 17 anni! Sei una bimba!!!!". "Una bimba con gli attribuiti!" l'aveva interrotta Morgan, tu eri arrossita e noi scoppiammo tutti a ridere. "
"Hai cantato una canzone prettamente maschile in una maniera che farebbe davvero invidia al Signor Leto" aveva continuato la Ventura, "Per me è un SI!", Si, dato anche da Elio e Mika, "Quattro Si!!" aveva urlato Morgan, mentre li ringraziavi per poi correre dietro il backstage. Mi eri saltata letterlamente addosso mentre gli altri ragazzi ti elogiavano di complimenti, " Dio! Sei stata Grande!!....Ma da dove sei spuntata fuori?" ho esclamato scompigliandoti i capelli, poi tu mi avevi guardato sorridente "Da Marte".   




Ciao a tutti!! Questa ff è nata così di getto, in un momento di follia e ho sentito l'esigenza di scriverla. Prometto che continuerò anche l'altra storia, intanto se volete potete lasciare un commento/ critica. Che dite vi ispira?
  
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