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Autore: sfiorami    05/04/2014    0 recensioni
...if you do that, then I'm gonna spend the entire car riding thinking about your hand next to mine. and even I'll try I will not able to stop myself from taking it, or from letting you kiss me. and will never gonna get where we need to go. that's why I need you to let me go.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                      "Only know you love her when you let her go, when you let her go"
 
Preparava la valigia. Immersa nei suoi pensieri. La sua valanga di pensieri. Cosa avrebbe fatto adesso? Scappare era la soluzione giusta. Scappare dal suo cuore, dalla sua tentazione, dall’amore della sua vita. Damon. Quel nome le rimbombava in testa mentre infilava i vestiti nella grande valigia. Lo amava. Da morire. L’avrebbe amato per sempre, ma aveva bisogno di una pausa. Fare spazio nei suoi pensieri, prendersi un po’ di tempo per sé stessa, e soprattutto stare alla larga da quello che più la provocava. Ad un tratto, con il suo udito da vampira sentì arrivare Damon. Il suo cuore batteva forte, poteva sentirlo. Però sapeva di essere stata colta con le mani in mano, perché anche il suo piccolo cuore batteva, e lui poteva sentirlo. Damon le ha sempre fatto quest’effetto. Ogni volta che lui era vicino, lei non ragionava più. Le farfalline nello stomaco non smettevano di volare, la pelle d’oca si faceva sentire, il suo cuore non smetteva di battere e le mancava il respiro. Pensò che ogni persona innamorata si sentiva nel suo stesso modo.
Girò lo sguardo e lo vide appoggiato allo stipite della porta, perfetto come sempre.
Dall’altra parte, Damon sentiva il suo cuore battere e se da un lato era fiero di esserne la causa, dall’altro sapeva che l’amore della sua vita stava facendo i bagagli. Scappava da lui, dal loro amore. Cercò di affrontare tutta questa situazione imbarazzante con un po’ di sarcasmo “Qualcosa mi dice che non stai preparando la valigia per la nostra luna di miele” Le si avvicinò sempre più. Riusciva a sentire il suo cuore battere ancora più velocemente.
“Sto andando al campus” Elena cercava di rimanere indifferente, fredda e forte, ma sapeva che il suo cuore mandava segnali diversi, e soprattutto sapeva che Damon poteva sentire questo pulsare veloce.
“Sai che scappando non risolvi niente, vero?” Damon fece il suo solito sorriso ed Elena avrebbe voluto saltargli addosso, voleva che lui baciasse ogni centimetro del suo corpo, come aveva promesso quattro ore prima, voleva accarezzargli i capelli e baciargli il sorriso, ma doveva rimanere forte, doveva resistere.
“Soprattutto ora che Jeremy è andato via a causa della nostra terribile influenza” perché non la smetteva di parlare? Perché non andava via? Elena cercava con tutte le sue forze di resistergli. Cercava di mantenere calmo il suo respiro, cercava di non dare segni di debolezza.
Damon intuiva tutto, capiva che quel gracile corpo combatteva contro la voglia di sbatterlo al muro. Lo sapeva e aspettava solo la prossima mossa. Fece un sorriso e la vide girarsi. “Non è per Jeremy. E’ per noi” Il sorrisino di Damon scomparve e il suo viso si fece serio.
Elena cercava di respirare profondamente, cercava di non perdere il controllo e fare un discorso serio. “Non è solo che siamo cattivi l’uno per l’altra” Un respiro profondo da parte di Elena, mentre Damon tratteneva l’aria “E’ che quando siamo insieme facciamo cose cattive l’uno per l’altra” Elena stava per crollare. Lo guardava e capiva di amarlo sempre più. Lo guardava è capiva che non le interessava quanto sbagliato era quel sentimento, perché una canzone diceva se il nostro amore è insano, perché sei la mia chiarezza? Ed era quello che provava per Damon. Perché si ostinava a dire che il loro rapporto era sbagliato, quando ogni volta che erano insieme tutto ciò che provava era senso di libertà, amore e felicità? No no no, cancellò immediatamente quei pensieri. Aveva ucciso Aaron, e lei lo difendeva. Non andavano bene insieme. Si girò e riprese a fare i bagagli. Non voleva guardarlo.
“E non posso lasciare che succeda” Fece di nuovo un respiro profondo e strinse i denti. 
Damon rimaneva impassibile. Non respirava più e il suo viso era contratto. Non poteva perderla, non di nuovo. Si erano appena ritrovati e non poteva permettere di perderla ancora.Finalmente respirò profondamente. Fece un secondo di pausa. “Ti accompagno fino a Whitmore” Stava per andarsene, ed Elena stava per accettare, quando si girò “Se tu lo facessi, io passerei l’intero viaggio pensando alla tua mano accanto alla mia, e anche se ci proverò, non sarò capace di fermarmi dal prenderla, e ti lascerò baciarmi, e non arriveremo mai dove dobbiamo andare e ritorneremo da dove abbiamo iniziato”
Il cuore di entrambi smise di battere. Glielo aveva detto. Gliel’aveva confessato. Damon guardò in basso. “E’ per questo che ho bisogno che tu mi lasci andare” Avevano le lacrime agli occhi. Entrambi. Avevano il cuore che batteva. Entrambi. Volevano saltarsi addosso, passare la notte insieme, e anche la mattina e anche il giorno dopo. Ma Damon la amava e doveva lasciarla andare. Come una canzone che dice che se la ami, la lasci andare. Non prima di darle un bacio d’addio, però.
Si avvicinò delicatamente a lei. Elena tremò, scosse la testa e cercò di allontanarsi, ma voleva baciarlo con tutto il suo corpo, voleva sentire il calore delle sue labbra, le mani sul suo volto. Un semplice “Shh!”, un sussurro che le accarezzò l’udito. Tremò e si arrese attratta dal suo calore. Un bacio in fronte. Semplice, delicato. Il contrario del loro amore in cui prevalevano passione, forza e attrazione. Così innamorati da salutarsi con semplicità. Così forti da non cedere alla tentazione di passare la vita insieme. Così coraggiosi da staccarsi con fermezza e volontà. Gli occhi di Elena erano lucidi, sorpresi. L’ennesima dimostrazione di quanto amasse quell’uomo. Lo guardò con tutto l’amore del mondo. Le mani di Damon erano ancora immersi nei suoi capelli e lei pregò che non si staccasse più. Le sfiorò la guancia “Guida con cautela!” e la guardò come se fosse la cosa più bella di quel mondo. Come se in 300 anni di vita non avesse mai visto una cosa più bella. Elena, che fino a quel momento aveva trattenuto il respiro, inspirò ed espirò l’aria e lo guardò allontanarsi, cercando di resistere all’ennesima tentazione. Il cuore le batteva forte e sentiva il respiro mancarle. Prese la valigia e cercò di allontanarsi al più presto da quella casa, cercando invano di non pensare all’amore della sua vita. Damon. Quel nome le rimbombava in testa.



 
  
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