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Autore: Sognatrice_2000    06/04/2014    1 recensioni
Mia prima song fiction,sulle note della splendida canzone " Cenerentola innamorata" di Marco Masini.
L'organizzazione è stata sconfitta da poco,ma la vita di Shiho verrà comunque sconvolta da un evento non indifferente ...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta di song fiction GinxSherry'
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                                                                                                                            Premessa :
                                                                                                                           Buonasera a tutti! Questa è la prima song fiction che scrivo,da un momento di ispirazione,sulle note  di “Cenerentola innamorata” di Masini. Per evitare confusione,vi dico solo che la fic è ambientata poco dopo la sconfitta dell’organizzazione,dal punto di vista di Shinichi,e perciò raccontata in prima persona . Che altro dire? Spero che vi piaccia,e grazie in anticipo a tutti coloro che la leggeranno. Un grosso bacione!
 
                                                                                       Cenerentola Innamorata 
                       
 Socchiudo leggermente gli occhi,sbadigliando. Alla tv danno l’ultima puntata del mio  telefilm poliziesco preferito ,“Amore e intrighi”,ma stasera non sono dell’umore giusto per guardarlo. Dopo una giornata passata a dare la caccia ai criminali,ho bisogno di rilassarmi. Mi guardo attorno, sospirando. Vorrei che ci fosse lei, Ran,ma in quel momento era a casa sua,insieme a Goro.
Attraverso le tende del salotto vedo un timido raggio di sole fare capolino nella stanza. Il cielo è schiarito di sfumature arancioni,il tramonto si sta avvicinando. Oggi  sono uscito prima dall’agenzia per fare una sorpresa a Ran e passare un po’ più di tempo con lei. Volevo invitarla a cena fuori e preparami come si deve.
Lo squillo improvviso del telefono mi risveglia dai miei pensieri,e balzo giù dal divano afferrando la cornetta.
“Pronto?”
“Kudo,sono io … “dall’altra parte del telefono,una voce familiare … la voce della mia amica Shiho. Che strano … sembra più spenta e malinconica del solito.
“Dimmi”rispondo,un po’ preoccupato e un po’ incuriosito.
“Possiamo … “una breve pausa,aspetto impaziente “possiamo vederci stasera al ristorante italiano davanti alla stazione di Beika?”quelle parole,pronunciate con ansia tutto d’un fiato,mi inducono a pensare che sua successo qualcosa.
“E’ successo qualcosa?”chiedo,cauto. Un po’ sono stupito,a dire il vero. Shiho di solito non aveva mai reagito in questo modo di fronte ad un problema,anzi,di solito si era sempre mostrata cinica,fredda e impassibile. Anche quando era nei panni di Ai Haibara.
 
Ho capito è una cosa seria,e poi ora non vuoi parlare,vengo a prenderti io stasera quando esci da lavorare
 
“Adesso sono a lavoro ,non posso dirti altro. Vediamoci tra un’ora esatta davanti alla stazione di Beika.”dal tono sbrigativo e ansioso capisco che deve essere una questione urgente. È evidente che non sta mentendo,la sua voce è quasi un sussurro,probabilmente non vuole farsi sentire.
“No,aspetta. Vengo direttamente io a prenderti”rispondo,convinto. Adesso che mi ha messo il dubbio,sono agitato anche io. Ricordo bene l’indirizzo del laboratorio nel quale lavora da quando l’organizzazione è stata sconfitta. Oltretutto è vicino a casa mia.
Qualche attimo di silenzio,immagino la faccia sorpresa di Shiho.
 
Una breve telefonata,lo sai bene che siamo amici …  
 
“D’accordo,e scusami se ti ho chiamato così all’improvviso,ma sei l’unico al quale posso rivolgermi”stavolta Shiho sembra sull’orlo di piangere,perciò decido di intervenire.
“Non c’è problema,sai bene che sei mia amica e che puoi contare su di me ogni volta che ne hai bisogno”dico,con la mia solita aria furbetta. Dalla mia voce però traspare l’intenzione sincera delle parole che ho pronunciato.
 
Non è vero che sei sbagliata,siamo tutti un po’ più infelici …
 
“Grazie,Kudo”dalla sua voce traspare una punta di tristezza. Solo io posso capire effettivamente i suoi tormenti. So di essere il suo unico amico,so che si sente sola senza una famiglia,buttando tutte le sue energie solo ed unicamente nel lavoro.
Eppure lei non è la sola. Anch’io,a volte,sono di cattivo umore,ma capisco che per lei deve essere dura,senza nessun appiglio. Senza una sorella con cui scherzare e litigare,senza dei genitori che le mostrino il proprio sostegno e il suo affetto,senza delle amiche,un ragazzo che l’amasse veramente …
“Allora ci vediamo dopo”chiudo la telefonata,spegnendo il televisore e indossando la mia giacca blu.
Mi precipito fuori di casa,anche se so di essere in anticipo. Aspetto per un po’ davanti all’imponente struttura del laboratorio di chimica,e la vedo uscire puntuale.
Sorrido,alzando una mano in segno di saluto.
Lei si avvicina a me,e io noto immediatamente che dai suoi occhioni blu traspare una grande tristezza e una punta di inquietudine. Per il resto,però,è sempre uguale. I capelli ramati le incorniciano dolcemente il volto pallido e affaticato,indossa una giacca rossa e dei jeans che mettono in risalto il suo fisico magro e slanciato. Noto immediatamente che porta una borsa di tela nera a tracolla,piena di documenti e fascicoli.
Ha proprio l’aspetto di una scienziata. Eppure … qualcosa non mi convince. Ha delle occhiaie,mascherate non molto bene dal trucco.
“Allora,andiamo?”la sua voce,impassibile come sempre,giunge alle mie orecchie e mi desta all’istante dalle mie riflessioni.
Annuisco.
 
**
 
Siamo seduti ad un tavolo dalla tovaglia bianca candida,aspettando il dessert. Per tutta la cena Shiho è stata silenziosa,e le poche parole che ci siamo scambiati riguardavano argomenti di circostanza,come il lavoro e la “famiglia”. Perché io ho già pensato che sposerò Ran,non appena sarò abbastanza grande.
Quando mi chiede come sta Ran,le si appannano leggermente gli occhi. So cosa prova.  Ricordo perfettamente il suo volto impresso di una gioia malinconica,quando le fece le sue congratulazioni per il nostro fidanzamento. Ma anche lei un giorno o l’altro troverà la felicità,ne sono sicuro.
Cerco comunque di frenare la mia curiosità,anche se muoio dalla voglia di sapere il motivo della sua preoccupazione. Potrebbe non apprezzare la mia invadenza. Quando arriverà il momento,mi parlerà lei.
E ti ascolto parlare appena dal tuo tenero nascondiglio … alla fine di questa cene tu mi dici che aspetti un figlio
 
“C - cosa?”per poco non mi strozzò con la mia fetta di torta al cioccolato. Un colpo di tosse mi scuote,poi riesco finalmente ad inghiottire quel boccone.
Sono sconvolto da ciò che Shiho mi appena rivelato.
Con il tono e lo sguardo basso,ha pronunciato due semplici parole : “ Sono incinta.”
Quando mi riprendo dallo shock,riesco con fatica a formulare una domanda : “Di chi è il bambino?”
E la sua risposta mi sconcerta ancora di più.
“Gin”pronuncia,la voce che le trema.
La testa mi gira,non sono sicuro di aver capito di aver capito bene. Già,perché lui era l’unico che non ero mai riuscito ad arrestare,perché non sapevo dove si nascondesse.
E all’improvviso mi fu tutto chiaro. Nella mia mente si affollarono sensazioni che andavano dall’incredulità più assoluta,allo sconcerto,alla rabbia.
“L’ hai … l’hai nascosto tu,allora”sibilò,pieno di risentimento.
“Lasciami spiegare”mormora con un filo di voce.
La guardo con due occhi infuocati,ma mi calmo non appena incrocio i suoi. Un lampo di dolore li attraversa. Come posso giudicarla?
“Ti ricordi quello scontro a fuoco avvento con l’organizzazione un paio di mesi fa?”comincia con il tono basso,intimorita.
“ Certo. È stato lì che la polizia ha arrestato la banda. Mi ricordo anche che Gin era stato ferito,ma era sparito nel nulla subito dopo …” rispondo,iniziando ad intuire.
Shiho annuisce.
“Quella sera,lui è venuto fino al mio appartamento. All’inizio avrei tanto voluto lasciarlo in quello stato,a morire come lui aveva fatto con mia sorella …”la voce le si incrina improvvisamente “ … ma poi ho cambiato idea. Avevo promesso che non avrei fatto più del male a nessuno,o non sarei stata diversa da coloro che mi hanno obbligato a vivere una vita nell’oscurità,in mezzo al disprezzo e alla cattiveria. A malincuore ho accettato di curarlo e di farlo rimanere a casa mia qualche giorno. Come avrei potuto immaginare … ”le sue labbra si incurvano in un sorriso triste “ … che sarebbe stata la scelta peggiore che potessi fare.”
“Cosa intendi dire?”chiedo,confuso.
“Avrei voluto dire alla polizia che si trovava da me per farlo arrestare,ma passando tanto tempo insieme a lui … ho finito per non provare più odio. Mi ero resa conto che ero sola,senza nessuno al mondo. Tu eri corso da Ran,lasciandomi sola e … “ sentì le lacrime salirle agli occhi,ma le ricacciò indietro. Doveva essere forte. ” avevo la mente annebbiata,e avevo un disperato bisogno di calore,di vicinanza,e lui era l’unico sempre al mio fianco … così una sera mi lasciata andare,senza rendermi conto dell’errore che avevo fatto.”
Sbalordito,osservo meglio il suo volto. Dai suoi occhi traspare un evidente senso di colpa,e mi sento stringere il cuore. Che presuntuoso sono stato e sono tuttora. Avevo sempre creduto di capirla,di comprenderla,ma ora mi accorgo che non è affatto vero. Avrei dovuto prestare più attenzione ai suoi sentimenti,invece di lasciarmi trasportare dall’euforia di aver ripreso pieno possesso della mia vita. Come ho potuto essere così cieco? Come non ho potuto accorgermi di quanto sia stata dura per lei ricominciare?
 
Lui ti ha detto che non è pronto,e che è suo non lo puoi provare … ti ha lasciata da sola e intanto,tu da sola non sai che fare …
 
Mi accorgo pochi secondi dopo che ha ripreso a parlare.
“Ho iniziato ad avere malori e nausea sempre più frequentemente,e due giorni fa mi sono decisa ad andare da un dottore,che mi ha detto di aspettare un figlio”dice Shiho “ ma quando l’ho detto a Gin,mi ha detto che non poteva essere il padre di quel bambino e che … quella notte lui aveva solo voluto divertirsi”una lacrima le sfugge,scivolando con lentezza sulla guancia “Stamani non l’ho più trovato,e ho capito che era andata via. So di essere una stupida,ma … “un’altra lacrima le riga furtivamente il volto “credevo veramente alle sue parole. Gli ho creduto veramente quando ha detto che mi amava.”
“Non ti devi preoccupare”la rassicuro,cercando di apparire dolce “adesso non devi più pensarci.”
“Il problema è che adesso non so nemmeno io cosa fare. Diventare mamma è un compito difficile,ma non è questo che mi preoccupa. Quel bambino sarebbe il frutto di un episodio che vorrei dimenticare,e guardandolo negli occhi non potrei fare a meno di rievocare questa delusione”Shiho ha gli occhi rossi,parla lentamente,come se fosse molto stanca.
 
Era bello sentirsi amata,nei suoi occhi vedevi il mare … cenerentola innamorata
 
“Non so nemmeno io perché l’ho fatto. Avevo solo bisogno di amore e da quella notte “vedo Shiho esitare “da quella notte non ho più avuto il coraggio di dire alla polizia che era a casa mia. Perdonami,Shinichi”la vedo coprirsi il volto con le mani, nel disperato tentativo di non farmi vedere che sta piangendo.
“Non devi scusarti. Capisco quanto sia stato difficile,per te … “le poso una mano sul braccio “ perché tu ne eri davvero innamorata,non è così?”pronunciò con grande sforzo quelle parole,scrutando le pupille azzurre di Shiho per catturare da esse una risposta. Da quegli occhi traspare solo una enorme tristezza.
La vedo annuire lentamente.
“Non so se si possa intendere amore nel vero senso della parola. Probabilmente però era così. E solo ora me ne sono resa davvero conto “la voce è incrinata,si capisce che fa davvero un grande sforzo per non piangere.
“E’ per questo che non so che cosa fare”continua dopo qualche istante “non so se voglio tenere questo bambino. Ti ho chiesto di venire qui perché eri l’unico a qui potevo raccontare tutto senza sentirmi in imbarazzo,e a cui potessi chiedere un consiglio. In genere tu sei sempre sicuro di te,non hai mai dubbi su come comportarti …”il suo volto viene illuminato da un sorrisetto furbo,che non può fare altro che darmi sollievo.
 
 Cosa vuoi che ti posso dire,non so darti nessun consiglio,forse devi solo sentire se davvero lo vuoi un figlio …
 
“In questo caso non saprei proprio cosa dirti. Non sono esperto in merito a queste faccende”scuoto la testa,per poi far divenire il mio tono più serio,abbandonando quella sfumatura divertita “forse devi solo ascoltare il tuo cuore per capire qual è la strada giusta da percorrere.”
 
Di un amore una volta sola,di un amore che non è amore,e la notte ci pensi ancora mentre piangi e non sai che fare …
 
Shiho mi lancia un’occhiata obliqua : “Per te è facile dire così,ma io ho passato tutta la notte sveglia per pensare  a cosa avrei dovuto fare. Ascoltare il proprio cuore non è sempre una cosa giusta. Dipende dalle circostanze.”
 
Ma non è vero che sei sbagliata,nei suoi occhi vedevi il mare,cenerentola innamorata …
 
Capisco cosa sta per dire,e mi do mentalmente dello sciocco. Come ho potuto dirle di ascoltare il proprio cuore,dopo che ha ricevuto una simile delusione?
“Anche io ho dato ascolto ai miei sentimenti,invece che alla ragione,e questo è stato il prezzo che ho pagato”la sento ribattere,calma e apparentemente impassibile,ma con gli occhi che tradiscono amarezza. “Non posso fare a meno di pensare che sia tutta colpa mia. Sono io quella che l’ha assecondato … “stavolta la interrompo, prendendo le sue mani tra le mie.
“Non è vero” dico,convinto “ tutti a questo mondo vogliono essere amati. Anche chi sostiene il contrario. E la colpa è anche mia,Shiho. Avrei dovuto starti più vicino,ma non ne sono stato in grado. Non sentirti responsabile … ”non riesco ad aggiungere altro,sono paralizzato dal suo sguardo profondo,che esprime una sincera,seppur velata, gioia.
“E se con lui sei stata felice,non devi pentirtene … non esiste cosa più bella dell’amore” sorrido,stringendole le mani più forte.
“Grazie”la sento sussurrare. Una sola parola,ma più efficace di qualsiasi altra.
 
Quando usciamo dal ristorante sembri ancora più piccolina … c’è una luna come un gigante e parlando è già domattina …
 
Pago il conto senza nemmeno finire il dolce e usciamo. I raggi pallidi della luna,che splende alta nel cielo,illuminano con grazia il volto di Shiho. Solo adesso mi accorgo della sua effettiva età. Anche se nel modo di ragionare,di parlare e di comportarsi è molto matura,ha solo diciotto anni. E tranne gli occhi,per tutto il resto sembra ancora più giovane.
Rimaniamo a discutere a lungo,e senza accorgercene il sole fa capolino dietro l’orizzonte. Alla fine,abbiamo preso una decisione. O meglio,l’ha presa Shiho. Non so se sia effettivamente la più giusta.
 
Sotto il muro dell’ospedale, che terribile decisione … piccolina fra il bene e il male,piccolina su quel portone …
 
“Sei sicura?”chiedo per l’ennesima volta,osservando il volto teso di Shiho.
Lei annuisce impercettibilmente.
“Non c’è tempo per i ripensamenti”afferma,decisa “è la cosa migliore per tutti.”
Siamo nell’atrio dell’ospedale,in attesa del turno di Shiho. La sua decisione definitiva è stata quella di abortire. Aveva paura. Paura di rivedere in quel bambino gli stessi occhi di Gin,quegli occhi che le avevano mentito, facendola soffrire e illudendola di essere amata.
“Allora io vado. Ti aspetto qui fuori”dico,alzandomi.
Esco velocemente,fermandomi davanti all’imponente struttura. Quella dove la mia amica abbandonerà per sempre una nuova vita,con le sue speranze e le sue promesse.
 
Poi ti fermi e ritorni indietro … nel mio cuore me l’aspettavo
 
Vedo una sagoma delinearsi davanti  ai miei occhi,farsi sempre più nitida. E’ lei,non c’è ombra di dubbio.
“Shiho … “
“Sì,Shinichi. Grazie a te ho capito che non ha senso nascondersi … crescerò questo bambino”mi dice sorridendo,finalmente serena.
“L’avevo sempre saputo.”ricambio il suo sorriso. Era vero,nel mio cuore avevo la certezza che Shiho non sarebbe fuggita dal suo destino.
 
Mentre l’alba ci appanna il vetro,tu sorridi a un amore nuovo …
 
Il sole si fa sempre più nitido,e illumina i nostri volti. Il mio,sicuro e spavaldo,e quello di Shiho,ricolmo di ritrovata serenità.
“Lo devo a te. Grazie,Shinichi. Ascoltare il proprio cuore è giusto,qualche volta” dice,furba. Il sorriso sembra non voler abbandonare più quel giovane volto.
 
Con il sole ti porto a casa,e per strada vuoi cantare … sei felice come una sposa perché adesso lo sai che fare …
 
Sicurezza. Sì,dai tuoi lineamenti ancora acerbi traspare sicurezza. E voglia di assaporare le gioie della vita. Tutte,senza mai saziarsene.
Quella sicurezza le dipinge sul volto una felicità immensa. La felicità di aver preso una decisione giusta.
“Mi accompagnerai tu a comprargli il latte e i pannolini?”la sento scherzare,come non aveva mai fatto finora.
“Naturale”rispondo con lo stesso tono,facendole l’occhiolino “è mio dovere aiutare la mia migliore amica.”
 
Perché adesso ti senti amata …
 
“Non finirò mai abbastanza di ringraziarti,Shinichi”mormora,con gli occhi lucidi “ sei tu che mi hai fatto capire di non essere più sola. Avevo anche un amico,accanto … un amico sincero come non ne avevo mai avuti. Un amico che mi voleva bene.”
Mi giro a guardarla.
 
E dai tuoi occhi si vede il mare … cenerentola innamorata.
 
Dai suoi occhi azzurri come il mare in un giorno senza tempeste traspare non più la solitudine,ma un caldo e sincero affetto.
Non posso fare altro che sentirmi felice per lei.
“Shinichi … ”la sua voce pacata interrompe il flusso dei miei pensieri ancora una volta.
“Dimmi.”
“Posso chiamare Conan il mio bambino?”
Spalanco gli occhi per lo stupore,ma mi sfugge una risata.
“Solo se avrà il mio amore per la giustizia,e non quello dei crimini”ribatto prontamente.
Shiho sorride a sua volta,fissandomi.
“Lo prendo come un sì”dai suoi occhi scorgo un luccichio di speranza. Speranza,già.
L’unica cosa che ti permette di andare avanti nonostante le difficoltà.
 
Sei davvero una ragazza forte,Shiho Miyano “sussurro dentro di me “ una piccola grande donna."
 
 
 
 
  
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