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Autore: Dreamer_Vampire    07/04/2014    3 recensioni
Ah come vorrei che fossi tu a parlare al posto mio!
Non so penetrare i segreti come gli indovini.
Quando si dice amore, che cosa si vuol dire?
Gioia e dolore insieme, figlia mia.
Soltanto il dolore io conosco...
- La confessione di Fedra
Delena 5x12 secondo il mio punto di vista.
Spero che piaccia a chi la leggerà...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Because without it there's an awful lot of darkness

 
Ah come vorrei che fossi tu a parlare al posto mio!
- Non so penetrare i segreti come gli indovini.
Quando si dice amore, che cosa si vuol dire?
- Gioia e dolore insieme, figlia mia.
Soltando il dolore io conosco.

- La confessione di Fedra


 
“Dove mi trovo?” penso fra me e me.

Scorgo Nadia concentrata su una donna, ha lunghi capelli neri e un naso aquilino.

Sta pronunciando strane formule magiche in una lingua che non appartiene assolutamente alle normali streghe…

Una viaggiatrice.

Solo dopo noto il corpo morto di Kathrine disteso su una roccia liscia e che i palmi della donna sono rivolti verso di lei…

“Non mi hai mai detto dove volevi andare” mi chiede Nadia con sguardo dolce

“Dove volevo andare?” chiedo io non capendo.

“Si, quando completeremo l’incantesimo”

Cerco di non sembrare sorpresa e spaventata da questa ultima affermazione.

Ora capisco tutto… l’incantesimo.

Kathrine prima di morire è entrata nel mio corpo.

“Da dove inizieremo il nostro giro del mondo” continua lei cercando di capire se è con la madre che sta ancora parlando.

E così deve credere… devo uscire da qui con me nel mio corpo!

“Lasciatemi finire. Mancano un paio di secondi e ho finito”

E li la consapevolezza di essere spacciata si impadronisce della mia ragione.

Devo trovare Damon!

“Elena” mi chiama Nadia accorgendosi della mia identità.

Cerca velocemente di pronunciare le parole che riporterebbero la madre nel mio corpo ma non la lascio finire.

“Che cosa hai detto? Non ti ho sentita bene” dico io nel suo indirizzo colpendola

Scappo velocemente verso il bosco.

Damon.

Damon.

Damon.

Devo trovarlo.

Prendo il cellulare dalla tasca dei miei jeans per chiamarlo…

Devo raggiungerlo prima che tutto questo sia finito.

Una password? Quando ho messo una password sul mio cellulare!

“Che cosa?!” urlo verso il telefono come se la mia rabbia si fosse incanalata verso l’oggetto che ho in mano.

“No. No, no, no… stai scherzando!” dico provando una serie di combinazioni senza senso. 

Ad un erto punto un dolore acuto mi costringe ad acchiapparmi la testa con le mani.

È come un flash, una stralcio di vita passata che vede come protagonista lei.

Kathrine.

È su un letto e sua madre ha fatto nascere la sua prima e unica figlia… Nadia.

“No, no, no” urlo verso il bosco per cercare di scacciare dalla mia testa ricordi che non mi appartengono.

Cerco di fare dei passi verso il Withmore.

Devo trovare Damon.

Mi blocco, ancora un altro flash si impadronisce della mia mente.

Kathrine è in una grande sala ed è vestita con abiti succinti sta parlando con un ragazzo che conosco… Elijah.

“Katerina, vorrei presentarle Lord Niklaus” dice lui quando accanto appare Klaus con i capelli più lunghi.

“Mi chiami Klaus” risponde prendendole la mano e poggiando un delicato bacio su di essa non staccando mai gli occhi da quelli di lei.


Corro disperatamente.

Il mio tempo è quasi scaduto devo vederlo!

E come se pensando a lui lo avessi avocato un ricordo suo e di Kathrine si impossessa della mia ragione.

“Forza. Baciami, Damon, o uccidimi” dice lei a terra con Damon sopra di lei.

Sono a casa Salvatore e questa è decisamente la mia epoca.

Lui ha la camicia guastata e la tiene bloccata per il collo mentre lei sussurra verso di lui con fare malizioso.


Non posso sopportare di vedere altro.

E' come se il mio cervello non rispondesse più ai miei comandi.

“Kathrine, esci dalla mia testa!” urlo verso me stessa come se fossi una pazza.

“Ti amerò per sempre” questa volta è Stefan che parla.

Lo fa in modo dolce e dai suoi occhi capisco che quando lo ha detto lo provava veramente.

“O almeno per un tempo molto lungo” continua.


Corro ancora, devo trovarlo! Ora!

“Uno tra voi l’ho ingannato!” dice questa volta a Stefan tenendolo per il collo su un muro di quella che riconosco essere casa mia.

Ricordo quella sera, dopo poco da quella porta entrammo io e Damon e trovammo Stefan a terra.


“No! No” grido ancora cercando di scappare il più lontano possibile da me stessa.

Kathrine che ficca un asta di ferro nello stomaco di Stefan…

Mi blocco ancora.

La ragione si stacca e Kathrine si impadronisce di me di nuovo.

Questo però fa più male di tutti…

Siamo nella cava dove abbiamo risvegliato Silas e lei getta senza remore il collo di mio fratello verso la bocca del vampiro pietrificato…

Sento il piacere che ha provato lei in quel momento contrastarsi con il mio dispiacere per la morte di un’altra persona a me cara.


Corro più svelta, fuggo ancora da una donna che anche questa volta sta vincendo su di me.

Ma non quella volta…

Qui ci sono anche io, siamo a scuola il giorno del mio diploma e io ficco in gola la cura a Kathrine.


Corro ancora.

“Damon”  urlo quando finalmente lo vedo.

“Damon, grazie a dio” dico cecando riparo nelle sue braccia.

“Che succede?”

Finalmente posso parlare, finalmente sono al sicuro.

“Va tutto bene”

“Elena? Ehi…”

“Di qualcosa, per favore”

“Ti ho cercato dappertutto” dice una voce proveniente dalla mia bocca, ma non sono io a parlare… non più.

“Dobbiamo parlare” dice Damon con voce triste.

“Si anche io voglio parlare” continua.

“i messaggi sul telefono te li ho mandati io, nel caso in cui tu li avessi eliminati senza ascoltarli” dice sommessamente.

“Ho ascoltato ogni parola” lo interrompe questa maledetta voce che non mia.

“allora sai quanto io abbia rovinato tutto” continua Damon.

Non l’ho mai visto in questo stato… vorrei abbracciarlo, ma il mio cervello non mi risponde.

“ho fatto un casino, Elena. Me ne sono andato perché ero convinto che ti avrei rovinata” dice guardandomi… guardandola negli occhi.

“Non è questo il punto Damon” lo interrompe di nuovo.

“No. Lo so. Ascoltami e basta… ascoltami” dice supplicandola con lo sguardo.

“ Tu sei letteralmente la migliore persona che io abbia mai conosciuto e pensare che io possa cambiarti da troppo credito a me e non abbastanza a te. Tu sei la migliore influenza che io possa avere. Ho bisogno di te. Tu sei il bene… ed io ho bisogno di un po’ di bene nella mia vita…perché senza di esso, c’è troppa oscurità” dice toccandomi il viso, ma non posso sentire quel contatto che mi causa un brivido di piacere ogni volta.

Una mano che non è la mia, lo scosta.

“Mi stai facendo molta pressione, Damon” dice dandoli le spalle.

“Lo so, Elena” dice abbassando il capo.

“No, no ora tocca a me” dice lei dura.

“Si va bene” risponde lui accondiscende come non lo avevo mai visto.

“Mi piace che io ti renda una persona migliore. Mi piace che io ti renda felice, ma… ma io non voglio che tu viva solamente per me. Non voglio preoccuparmi di cosa succederà ogni volta che discuteremo o ci lasceremo di nuovo… o con chi te la prenderai” dice Kathrine in un discorso decisamente sconclusionato.

“Di cosa… di cosa stai parlando?” chiede lui non capendo.

“So quello che hai fatto a Kathrine, Damon. Lei era debole e stava morendo… eppure tu l’hai torturata!” dice, come se m’ importi di quello che le ha fatto.

“Che cosa c’entra Kathrine?” chiede lui sorpreso quanto me del suo riferimento a lei.

“Non c’entra niente, riguarda solo te… riguarda te… riguarda la persona che io non posso cambiare. Riguarda la persona che sei veramente. Quella persona aveva ragione a lasciarmi andare. Mi dispiace Damon, ma è finita. Noi abbiamo chiuso” dice questa dannata voce.

Lui ha una faccia assente, spenta e quasi mi stupisco che ci creda davvero a queste parole.

Il mio corpo si volta se ne va ed invece di girarsi e stringere forte quello stupido vampiro che ha creduto a queste frasi, la mia bocca si colora di un sorriso sadico e divertito.

Divertita di aver rovinato ancora una volta la mia vita...

Divertita di aver rispedito sull’orlo del baratro un uomo che ne era appena uscito...









NOTA AUTRICE (?)
Buon pomeriggio a tutte...
Questa mia prima one-shot è il risultato di una semplice passeggiata...
L'ho messa su (mentalmente :D) mentre tornavo a casa da scuola.
Come tutti presumo sappiate questo è il dialogo tra Damon e Elena nell'episodio 12 di questa stagione.
Ho utilizzato le stesse battute dell'episodio ed ho cercato di comunicarvi come la penso io di questa faccenda ormai conclusa nel telefilm.
L'unica differenza è che Elena nonostante Kathrine si sia impossessata della sua mente continua a vedere il mondo dai suoi occhi rendendosi conto di quello che le accade intorno.
L'ho scritta la settimana dopo dalla messa in onda ma ero indecisa se pubblicarla... ora invece sono qui e aspetto commenti da parte vostra.
Spero che vi piaccia e ringrazio in anticipo tutte le persone che la leggeranno, se ci saranno :)
Prima di salutarvi vi invito a leggere la mia long Delena: "Something that change my life"
Alla prossima, baci
Dreamer_Vampire

 
   
 
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