Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    07/04/2014    2 recensioni
(Post Capitan America the winter soldier)
Hanno salvato la Terra, rischiando la propria vita e tutto ciò che hanno.
Si sono messi in gioco, hanno lottato, sfruttato al meglio le loro capacità per un fine superiore, ma ora che sembrano aver trovato di nuovo la pace è lo stesso pianeta a reclamare le loro teste.
I Capi di Stato delle Nazioni più potenti del mondo vengono uccisi, uno dopo l'altro, con tecniche e metodi che rassomigliano pericolosamente a quelle dei nuovi eroi della Terra e non.
Di nuovo minacciati ed ora in fuga, gli Avengers cercano di districarsi nella più pericolosa ragnatela che si sia mai creata attorno a loro, cercando disperatamente di sopravvivere, aggrappandosi agli ultimi barlumi di ideali rimasti e ad una fiducia ridotta a brandelli.
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


“Interrompiamo la trasmissione per annunciare l’omicidio dell’Imperatore Cinese, Chao Li, avvenuto qualche ora fa nei pressi della sua abitazione estiva.

Il corpo è stato trovato martoriato e l’edificio distrutto in più parti.
L’assenza d’arma da fuoco e la brutalità di tale aggressione fanno pensare ad Hulk, visto recentemente in quelle zone.
Che lo scienziato Bruce Banner abbia perso il controllo e anche la testa come i suoi compagni?
La caccia agli Avengers continua…”
 
 
Col cappuccio calato sulla nuca ed un felpone a cercare di coprirlo, una figura avanza nella notte per le stradine più periferiche della cittadina cinese.
La sua abitazione, ne è certo, a quell’ora è già stata perquisita da cima a fondo.
Gli avvenimenti delle ultime due settimane sono stati pressochè sconvolgenti, oltre che inspiegabili: qualcuno si è divertito ad uccidere i maggiori capi di stato delle nazioni più potenti, utilizzando tecniche e metodi che rassomigliano pericolosamente a quelle dei  nuovi eroi della Terra e non: gli Avengers.
Prima l’uccisione del Primo Ministro inglese, bruciato in volto e nel petto da un raggio propulsore simile a quello di Iron Man, poi una freccia piantata in fronte al Capo di Stato dell’India, riconducibile a Occhio di Falco.
E adesso lui, con questa messinscena che lo ha costretto alla fuga, neanche fosse un pazzo pluriomicida e distruttore di massa, invece di uno scienziato che ha passato la vita a salvare gli altri.
Da se stesso prima di tutto.
Passi lunghi e pesanti, un misero zaino sulle spalle e gli occhiali immobili sul volto oscurato, avanza silenzioso quanto gli riesca: non riuscirà ad abbandonare il paese passando per l’aeroporto, di questo ne è più che sicuro.
Il vociare degli abitanti sporadici di quella zona periferica è una melodia di sottofondo, quasi gli tiene compagnia in quella fuga silenziosa: lo stanno pedinando, ne è più che certo.
Ma dopotutto lui è Hulk, può diventare una belva in pochi attimi, sputare i proiettili e provare solletico di fronte al coltello più tagliente.
Lui è un mostro difficile da eliminare, nessuno sarebbe tanto stupido da non averne paura.
Si abbandona ad un sorriso amaro e quasi sconsolato: no, non si sarebbe crogiolato ancora in quella misera disperazione, non in quel momento almeno.
Eppure i passi alle sue spalle si fanno più intensi, forse un paio di uomini, tre, non sa bene distinguerli, non è il suo mestiere difendersi dagli altri.
Svolta in un vicoletto laterale, scende una scalinata che pare portare più vicino al porto, ed i passi si zittiscono.
Non affretta il proprio, non subito almeno: li sente sopra di sé, non sono scesi ma continuano per la via ad un livello più alto, che lo separa soltanto da un banale parapetto.
Ottimo, così per loro sarà più facile tenerlo d’occhio, che scemo: no, lo spionaggio non sarebbe proprio il suo mestiere.
La zona si fa ancora più silenziosa ed isolata, fin troppo, il luogo diventa quasi idoneo per un’imboscata: perché diavolo è sceso per quelle scale?
Si dà dell’imbecille e lentamente rallenta, quasi si ferma e con gesti vagamente teatrali và ad appoggiarsi al muricciolo laterale che lo separa da un fiumiciattolo, o meglio dire, uno sporco canale di passaggio.
Guarda oltre, manco avesse davanti un bel tramonto o qualcosa di magnifico da ammirare, piuttosto che i bassifondi puzzolenti di una grossa metropoli.
Lo sa, che non possano semplicemente sparargli un narcotico, perché è foderato dalla testa ai piedi proprio per evitare una banalità simile: non è un genio come la Romanoff, ma queste precauzioni basilari le sa prendere.
Riflette sul da farsi, su dove andare, come fare, come liberarsi di quelli che lo stanno pedinando da parecchio tempo. Li sente vagamente allontanarsi, osserva distrattamente lo specchio di quell’acqua putrida e gli sembra che si siano decisi a fare il giro largo, passando dalle scalinate, per raggiungerlo definitivamente.
Scappare? Non farebbe in tempo e verrebbe placcato in meno di un secondo, ne è certo.
E’ in trappola.
Aggrotta la fronte quando una figura gli si avvicina dall’altra parte, un uomo di una certa stazza, vestito di nero con un mantello che quasi tocca terra, ma non azzarda a volgersi per guardarlo.
«Le serve una via di fuga, dottor Banner?»
Riconosce la voce, un lampo gli passa nello sguardo.
Alza il capo ed incontra un volto scuro coperto da un paio d’occhiali.
Sorride debolmente.
«Ne sarei onorato, Colonnello Fury.»
 
 

«Stark, abbiamo un problema.» La voce del Capitano è piuttosto seria, lo sguardo si posa nervosamente sul genio del gruppo che sembra quasi giochicchiare con un apparecchio elettronico a lui sconosciuto.
«Ma no, dici davvero? Non me n’ero mica accorto!» Gli risponde ironicamente, alzando lo sguardo con finta aria stupita.
«C’è solo l’interno mondo che noi abbiamo salvato che ci dà la caccia, cercando di farci fuori come meglio gli riesce. Robetta da niente.» Continua la sua commediola.
Steve sospira, intimandosi di restare calmo mentre Pepper rotea le iridi al cielo, avvicinandosi al marito con le braccia conserte.
« Tesoro, non credi di doverlo ascoltare, ogni tanto?» Gli domanda con quell’ironia velata di dolcezza, uno sguardo che Iron Man difficilmente riesce a reggere, da troppa benevolenza che traspare.
Sospira e passa lo sguardo tra i due.
«E’ un complotto?» Domanda ancora con quel fare misto di ironia e superbia.
Steve scuote appena il capo, portandosi le braccia muscolose sui fianchi, decisamente in pensiero per altro.
«L’agente Clint Barton, Occhio di Falco, è stato fatto prigioniero.» Sintetizza all’osso, provocando un’espressione decisamente preoccupata della bionda, mentre Tony non sembra curarsene troppo.
Scrolla le spalle e mantiene un’espressione decisamente indifferente.
«E questo sarebbe un problema? Chiamiamo la Romanoff e la mandiamo a recuperarlo, di sicuro è il suo campo.»
Afferma sicuro di sé, di certo lui non si mette a fare da baby sitter a tutti quanti, ci ha già lasciato parecchie notti insonni ed una certa instabilità mentale.
Steve non fa in tempo a replicare che la porta della stanza viene improvvisamente aperta, lasciando spazio ad una Maria Hill piuttosto ansiosa, per quanto si sforzi di rimanere impeccabile.
«La Vedova Nera è sparita. Ha fatto perdere ogni sua traccia.» Afferma decisa.
Tony e Steve si scambiano uno sguardo.
«Okay, abbiamo un problema.» Conclude Iron Man, volgendosi verso un computer mentre Capitan America rotea le iridi al cielo, sconsolato: quando imparerà a dargli ascolto, scendendo dal piedistallo?
«Si starà già muovendo per andare a recuperarlo, probabilmente.» Ipotizza Pepper, rimembrando il legame che univa i due agenti e soprattutto il motivo che aveva spinto la Vedova Nera ad entrare a far parte degli Avengers.
«Perché non ci ha contattati? Sarà stata al corrente degli avvenimenti delle ultime settimane, siamo tutti coinvolti.» Interviene Rogers, decisamente irritato da tale situazione: stare rinchiusi in una specie di bunker sotterraneo per sfuggire a radar e quant’altro non è certamente la migliore delle situazioni, soprattutto se devi condividerlo con un genio egocentrico filantropo miliardario.
Tony accenna ad una mezza risata ironica, mentre clicca un paio di pulsanti su quel computer di una tecnologia fin troppo sviluppata.
«E’ una spia russa, bellimbusto, che ti aspettavi? Che ci chiamasse in lacrime chiedendoci aiuto?» Lo sbeffeggia bellamente. «Ha sempre lavorato da sola e continuerà a farlo. E ha tutta la mia invidia.»
Conclude il discorsetto, mettendo a dura prova la pazienza del capitano.
Cala un silenzio opprimente per qualche attimo.
«Vado a preparare qualcosa, il dottor Banner e il colonnello Fury saranno qui a breve.» Pepper si dilegua assieme all’ex agente dello S.H.I.E.L.D., consapevole che la questione si stia scaldando un poco fra i due e necessitino di chiarirsi personalmente.
Lo sguardo di Steve è deciso e fermo, le iridi celesti non sembrano voler cedere nonostante il volto dia sempre l’impressione dell’innocenza e dell’ingenuità.
Due caratteristiche che, agli occhi di un altezzoso come Stark, lo fanno sembrare patetico e divertente allo stesso tempo.
«Conosco Natasha, abbiamo lavorato assieme. Sa collaborare.» Afferma con decisione: no, non ha dimenticato la fiducia che si sono reciprocamente dati nell’ultima missione, per uscirne vivi.
E non se ne è mai pentito.
«Ah, la conosci?» Gli domanda Tony volgendosi nella sua direzione, inarcando un sopracciglio.
«La conosco.» Ripete con decisione l’altro, senza vacillare.
La forza di un animo giusto e leale che non s’arrende, quasi da ammirare.
«Ti rivelerò un segreto, Capitano.» Afferma Iron Man avvicinandosi a lui.
Gli appoggia una mano sulla spalla e lo guarda dritto negli occhi, quasi dovesse dire la frase più profonda del secolo.
«Quando credi di aver compreso una donna, è il momento esatto in cui non hai capito un cazzo.»

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly