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Autore: niandelove    07/04/2014    0 recensioni
Lei è la classica brava ragazza con la testa sulle spalle. Lui il solito Don Giovanni presuntuoso,che vuole tutto e subito.
Due caratteri completamente diversi si ritrovano nel posto sbagliato,al momento sbagliato.Peccato che lui si presentò con due occhi di ghiaccio e uno splendito sorriso.
AU,tutti umani.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jules | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano due ore che stavamo sdraiati sulla riva del lago a prendere il sole.Due ore che Damon aveva la testa poggiata sulla mia pancia.Due che stava leggendo un libro senza mai dire una parola.Due ore che io stavo pensando a Marco perchè non avevo niente da fare,nessun discorso da ascoltare,nessuna distrazione in cui potermi perdere.E allora vedevo lui.Chiudevo gli occhi e mi immaginavo il suo bel viso con quelle due fessure verdi che infondevano  speranza e i suoi capelli castani che si arricciavano  sulle punte che a me piaceva di tanto in tanto scombinare.E mi mancava tutto questo...mi mancava lui.

Flashback
"dove vai?!"
Mi rincorreva per la spiaggia da almeno 10 minuti.Sapevo che poteva raggiungermi quando voleva visto che era molto più veloce di me,ma continuavo a scappare e lui a rincorrermi gridando di continuo "tanto ti prendo".Ridevo perchè era ovvio che l'avrebbe fatto,che mi avrebbe preso,e lo sapevo io e lo sapeva anche lui ,ma ci piaceva comunque giocare,infondo era quello che facevamo sempre.

"Nina guarda che é inutile che ti nascondi dietro gli ombrelloni,ti vedo lo stesso!"

Gli feci la linguaccia e iniziai a correre verso i nostri asciugamani.

Mi ci sdraiai sopra stremata.

"non eri tu quella correva tutte le mattine?!"

"Sulla sabbia é più faticoso" cercai di giustificarmi.

Lui non accennò un minimo di stanchezza, infatti andò a giocare con un cane che passava di lì.

Rimasi a guardarlo saltellare un pò ovunque, mentre il suo sorriso non cessava di esistere.

Erano ormai 10 giorni che ci frequentavamo e non l'avevo mai visto arrabbiato o giù di morale,era sempre così e questa sua positività riusciva ad entrarti dentro.

"hei Nina vieni anche tu!"

Mi incoraggiava con la mano a raggiungerlo.Come si poteva dire di no a quel sorriso?!

 

"Elena...Elena?"

Caroline mi scuoteva continuando a ripetere il mio nome.

"Tesoro ti sei addormentata e....bruciata"

Mi accorsi solo in quel momento che una parte del mio corpo mi faceva male:la spalla destra.
Cercai di coprirla immediatamente con l'asciugamano.Era rovente e decisamente rossa.

"Io ho trovato un rimedio!"

Damon mi guardava con il suo solito ghigno stampato sul viso.Aveva in mente qualcosa e questo non mi piaceva.
Neanche il tempo di capire che mi prese in braccio e iniziò a correre verso l'acqua.Capii al volo le sue intenzioni,così mi aggrappai a lui più e iniziai a pregarlo.

"Se mi butti nell'acqua,tu andrai affondo con me"

"Oh piccola Gilbert,credo proprio che coglierò questa opportunità! "

"Damon n-"

Caddi in acqua con un tonfo, lui si tuffò subito dopo di me.
Provai ad aprire gli occhi per vedere qualcosa.L'acqua gelida sembrava penetrarmi la bruciatura.Faceva male, ma allo stesso tempo era piacevole.Qualcuno mi afferrò da dietro,cercando di farmi girare verso di lui.Damon accennò un sorriso scostandomi i capelli,poi riemerse.

"Potrei ucciderti per questo!"

Continuavo a minacciarlo,mentre lui rideva divertito dal mio sguardo killer.

"Per ora limitati a coprire il tuo bellissimo corpo"

"Sei un ruffiano e mi devi un paio di pantaloncini!"

"Tu almeno hai il costume, io sto in pantaloni e maglietta"

"si,ma tu non sei stato costretto a fare un bagno con 18 gradi all'aria aperta!"

"Come sei melodrammatica..."

"Potevi buttarci Caroline nell'acqua!"

Lui alzò un sopracciglio stupito.Non capivo inizialmente il suo sguardo  poi mi guardai intorno e non vidi nessuno.

"Certo che potevano anche aspettarci!"

"Stefan mi ha mandato un messaggio:siamo andati via prima,cause docce e cena"

"Aspetta un attimo hai detto Stefan?!"

"Si,abbiamo parlato e la situazione dovrebbe essere okay fra di noi....credo" 

"Quindi hai seguito il mio consiglio?"

"non sentirti Einstein per questo"

Saltellavo sul posto, battendo le mani.Sembravo una bambina, ma ero molto felice per lui.Si meritava un po di leggerezza nella sua vita.

"Dai andiamo che ho fame"

"Facciamo una gara a chi arriva prima?" chiesi sempre sorridente.

"Scordatelo,non faccio queste cose!"

"Come sei noioso...secondo me hai paura di perdere"

"Gilbert con me non attacca e poi non so dove è casa di Car"

"Segui me,tanto non avrai problemi a rimanere dietro"

Gli feci l'occhiolino a incominciai a correre.

"Gilbert sei una barona,sei partita prima"

Ridevo mentre lui continuava ad insultarmi e a lamentarsi.

"Sappi che ti brucerò negli ultimi 100 metri" urlava da un ventina da me.

Io annuivo,rispondendo sempre "si si certo",lui persisteva nel dirmi che avrebbe vinto,ma non sapeva che tutte le mattine andavo a correre.Avevo una buona resistenza e per me un chilometro non era niente.
Eravamo ormai arrivati,riuscivo a vedere il portone di casa.I passi di Damon si facevano più vicini.

"Come va Gilbert-stava al mio fianco- stanca?"

Accellerò il passo e fece uno scatto notevole.Mi aveva superato.

"Io ti avevo avvertita..." 

"Come hai fatto?"

"ex velocista" bussò alla porta.

"Non vale,non mi hai avvertito!"

"Non mi pare che tu hai detto qualcosa sul fatto che vai a correre tutte le mattine..."

Sul come faceva a saperlo non mi sorpresi più di tanto,Caroline glielo avrà sicuramente detto in qualche occasione.

"Ps lo faccio anche io" mi fece l'occhiolino.

Stefan aprì finalmente la porta guardandoci sorridente.

"Ben tornati.Vi informo che tra 20 minuti la cena starà in tavola,quindi dovrete lavarvi in fretta"

"ciao " lo salutai affrettandomi a raggiungere il bagno.Volevo lavarmi per prima.

Mi feci una doccia bollente con le urla di Damon con sottofondo.A quanto pare non aveva preso bene il fatto che iniziai io per prima.

"Sono ore che stai lì dentro,datti una mossa!"

Presi un asciugamano e lo raggiunsi fuori dalla porta.

"Sono passati 15 minuti e non dirmi cosa devo fare"

Detto questo mi avviai verso la mia camera lasciandolo li ad osservarmi.Sentivo il suo sguardo seguirmi per tutto il tragitto.La mia stanza stava sullo stesso corridoio del bagno....
                                                                                                                           ****
La cena passò velocemente.Fu molto silenziosa segno che eravamo tutti stanchi e affamati.

"Ragazzi se non vi dispiace io vado a dormire"

Matt si stiracchiò avviandosi verso la sua camera. Stefan lo stava seguendo accompagnato da uno sbadiglio.

"Idem" aggiunse prima di sparire.

"Wow direi che stiamo tutti a pezzi" Caroline metteva in ordine la cucina, mentre ci spiegava dove potevamo trovare le coperte .Io lo sapevo ovviamente, ma Damon no e sembrava anche piuttosto contrariato dal fatto che si doveva fare il letto da solo.
Finita la spiegazione la mia amica andó a dormire.Eravamo rimasti io e Damon.Senza una parola avevamo deciso di seguire i pensieri dei nostri amici.

"Gilbert se non ce la fai,dovresti startene a casa"

"Ma sta zitto che non ti reggi in piedi!"

"Ho questa faccia perché al solo pensiero che mi devo rifare il letto,cado in depressione"

"Come sei esagerato!"

Lui alzò le spalle e mi seguì fino in camera.

"Hai intenzione di accompagnarmi anche in bagno o…."

"Mi stavo solo accertando che non svenissi per le scale"

"Damon….Cosa hai?"

La sua faccia era triste ,ma non era dovuto solamente alla stanchezza ,c'era qualcos'altro.

"Non so è che mi sembra strano che Stefan mi abbia perdonato così in fretta…cioè io se fossi in lui l'avrei preso a pugni"

"Damon è tuo fratello.Tu sei la sua famiglia è normale che ti perdonerà sempre e poi io la penso come lui.Gli hai salvato la vita Damon,l'hai fatto per il suo bene"

"Si,ma poi non sono mai andato a trovarlo"

"Ecco sotto quel punto di vista dovresti migliorare" gli sorrisi per tirarlo su di morale.Questo l'avevo imparato da Marco.

"Dai vieni qui-lo presi per un braccio,facendolo sdraiare accanto a me-ricordati che domani mattina mi dovrai rifare il letto"

"Sfruttatrice" 

Si accoccolò vicino a me passando il braccio con cui l'avevo preso sul mio fianco.Sentivo il suo respiro sui miei capelli e il suo profumo tatuarmi la pelle.Era una situazione strana per me,soprattutto perché quello che mi abbracciava era Damon Salvatore,ma era la sensazione più bella che avessi mai provato.

E quel tatuaggio che mi stava facendo inconsapevolmente,sarebbe stato indelebile. 

 

 

 

Sono molto di fretta quindi devo scappare.Spero vi sia piaciuto,se è così recensite che mi fareste un bellissimo regalo.

Grazie a tutte e un baci.

ps non l'ho riletto quindi potreste trovare vari errori.

 

  
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