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Autore: gerardscoffee_    07/04/2014    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
Avete presente il profumo dei muffin appena sfornati? Del caffè ancora caldo? Delle rose appena sbocciate? Avete presente quel buon profumo che ti fa sentire a casa? Magari quello di una persona a te cara, della pizza o dell'inchiostro. Proprio quel profumo che, ovunque tu sia, ti fa esclamare :''ah, casa dolce casa.''.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Benedict Cumberbatch, Martin Freeman, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente il profumo dei muffin appena sfornati? Del caffè ancora caldo? Delle rose appena sbocciate? Avete presente quel buon profumo che ti fa sentire a casa? Magari quello di una persona a te cara, della pizza o dell'inchiostro. Proprio quel profumo che, ovunque tu sia, ti fa esclamare :''ah, casa dolce casa.''. Ecco, il profumo che giunge dall'appartamento del quarto piano del Condominio Lerman*, sa di questo: di casa. La targhetta d'ottone, affissa sul portone, è sempre nascosta dall'enorme pianta che orna l'ingresso, ma tutti sanno, che quella piccola casetta, che quel piccolo nido d'amore è abitato da Benedict Cumberbatch e Martin Freeman: due novelli sposini che hanno lasciato Londra per vivere nella stressante e inquietante tranquillità di Holmes Chapel, piccolo paesino inglese. Freeman è un uomo sulla quarantina, basso con i capelli quasi grigi. Lavora come avvocato, tra l'altro si dice che nel suo capo sia uno dei migliori, e spesso rincasa tardi. I suoi passi, alle otto di sera, si sentono pesanti e la sua voce è rauca e fioca. Con la sua ventiquattrore marrone di pelle, la camicia stropicciata e la cravatta macchiata di ketchup, apre la porta di casa velocemente, pronto a godersi un po' di calda serenità. Cumberbatch ha appena trentasette anni e dei bellissimi occhi azzurri. Dato il suo fisico e il volto da bravo ragazzo, potrebbe tranquillamente fare l'attore o il modello, ma invece, si dice che lavori nella pasticceria del villaggio. Gli altri condomini lo vedono andare via di mattina presto, in sella alla sua bicicletta e tornare a casa al pomeriggio, quando il sole è ancora in cielo. Quando c'è lui, l'edificio sembra rallegrarsi. La musica del suo giradischi rimbomba tra le pareti, il profumo del caffè amaro si fonde con l'aria fresca e l'acqua dei fiori appena innaffiati gronda giù dal balcone. Prima che suo marito torni dal lavoro, dedica tempo a se stesso, sdraiandosi sul divano e leggendo un buon libro. Ascoltando musica jazz e trangugiando caffè caldo. Poi, prima del ritorno, tanto atteso di Martin, inizia a cucinare. Con il grembiule azzurro, messo per proteggere la camicia rigorosamente bianca e i pantaloni con la riga, prende possesso dei fornelli della cucina e con tanto amore e impegno, prepara la cena. Così lui riesce a colmare la solitudine nelle ore in cui suo marito è al lavoro, e lui a casa a fare nulla. E, quando sente la serratura scattare, il mondo di Benedict inizia a sorridere: Martin, stanco e sudato, varca la soglia di casa e lui, felice come un bambino il giorno di Natale, gli corre incontro, prendendogli la valigetta e appoggiandola a terra. Gettandogli le braccia al collo e dandogli un bacio sulla fronte. Uno di quelli rumorosi, carichi d'affetto, quelli che ti fanno sentire importante per qualcuno. Martin, sorride nel vedere la sua felicità, e si lascia abbracciare e coccolare, quasi come se fosse un gatto. Stanno insieme ormai da sette anni. Pioveva, il giorno in cui si conobbero. Sedevano entrambi sulla stessa panchina al centro di Hyde Park, quando la pioggia li sorprese. Martin, appena sentite le gocce cadergli sulla testa, imprecò, com'era solito fare. Benedict rise. L'uomo seduto al suo fianco era davvero buffo: alto, più o meno, come una quindicenne, agitato e nervoso, brontolava da solo. 

<> chiese Martin sentendo le risa dello sconosciuto.

Benedict alzò le spalle. Martin si innervosì, mentre cercava invano di impedire all'acqua di bagnare la sua giacca. Benedict rise ancora più forte. Martin si voltò verso di lui, e il suo viso era cupo e scocciato, pronto forse a scoppiare. Il giovane dagli occhi azzurri, bagnato fradicio, tirò fuori dalla tasca del cappotto un piccolo ombrellino e lo porse all'uomo al suo fianco. Martin lo prese e lo aprì, coprendo anche i capelli ricci di Benedict. Rimasero lì per un po', senza dire niente, senza fiatare. Forse non sapevano cosa dire, forse non avevano niente da dire o forse avevano tantissime cose da dire, ma nessuno dei due trovava il coraggio di dirle. Quindi, seduti immobili, lasciarono che il temporale passasse e che l'acqua smettesse di cadere imperterrita dal cielo. Che strana coppia, quei due! Prima di andare, ognuno per la sua strada, Martin aveva fermato quel gigante buono e gli aveva stretto la mano, lasciandogli tra le dita il suo biglietto da visita. L'altro ringraziò e poi voltò le spalle a quel ragazzino troppo cresciuto. Martin, giunto a casa, sperò con tutto il cuore, di ricevere una chiamata, un messaggio o solo uno squillo da Cumberbatch. Passarono i giorni, e il suo telefono pareva morto. Freeman, per quanto duro e insensibile, si sentiva strano: avrebbe voluto essere nei pensieri dello sconosciuto incontrato ad Hyde Park e una notte, mentre stavo dormendo da solo, nel suo appartamento di Londra, ricevette quel segno tanto atteso. Okay, appena giunto il messaggio, Freeman non fu molto felice, erano le tre e lui era davvero esausto e l'idea che qualcuno avesse potuto disturbare il suo sonno, lo irritava.

''Caro sig. Freeman,
si chiama così, vero? Non sto sbagliando? Freeman? Freiman? Fruman? Okay, non importa. Volevo invitarla, adesso, a causa della mia insonnia, a prendere un caffè da me. Se non le va, data l'ora e l'inaspettato invito, può anche rifiutare, ma voglio che lei sappia che sarei lieto di averla qua. 
221B Baker Street.**
La sto aspettando.
Cordiali saluti, Benedict Cumberbatch.''

Appena letto quello strano messaggio, l'uomo mezzo addormantato, si illuminò.
Sono sette anni che stanno insieme.
Sono sette anni in cui Ben sopporta il carattere burbero, scontroso, irascibile di Martin. Sette anni in cui Martin sopporta le stranezze dell'uomo che ha deciso di sposare. La collezione di tazze da thè, l'aroma di vaniglia impresso nell'aria e i suoi vestiti sempre tutti uguali. E' capitato spesso che i due litigassero: Martin, con la sua fragilità, accusava i colpi, mentre Ben lo guardava negli occhi e con tutta la malvagità che aveva in corpo, esplodeva come un fiume in piena. Capitava che non si parlassero per giorni, ma poi, facevano sempre pace. Martin si accoccolava al suo uomo, sul divano di stoffa, e gli baciava gli angoli della bocca. Ben, cercava di tenere il broncio, cercava di non ridere, ma non ci riusciva, quando Martin cominciava a fargli il solletico, scoppiava in una rumorosa risata e allora tutto ricominciava, come se non fosse successo nulla. Ma quanto amore c'è tra i due? Avete mai visto altre  persone amarsi come loro? Personalmente no. Sono gli unici nel Condomio Lerman, ad essere così uniti. Quasi come se fossero legati da una corda invisibile che li stringe e non li lascia andare via. Basta guardare gli occhi di Benedict, che non lasciano mai il suo amato, per capire che quei due, per quanto strani, irascibili, egoisti ed egocentrici siano, sono l'uno la felicità dell'altro.


*Si si, il condominio in questione è proprio di Logan Lerman.
**Per chi non lo sapesse, 221B Baker Street è l'indirizzo di Sherlock Holmes sia nella serie della BBC sia nei racconti di sir. Arthur Conan Doyle. 


Spazio dell'autrice:
Okay, salve a tutti! (?)
Questa, tengo a precisare, che non è la mia prima Fan Fiction, anzi, ne ho pubblicate molte altre, con un altro account (che non vi dirò), ma è la prima Fan Fiction non-sense/non-drammatica che scrivo, quindi siate buoni, plz (?)
Comunque, l'idea di questa storia mi è venuta , qualche settimana fa, durante l'ora di statistica e vi giuro, che l'idea di unire in un' unica storia, tutte le mie coppie preferite (o meglio, alcune delle mie coppie preferite, canon e non.) mi sembrava davvero carina *w*.
I capitoli, premetto, non sono collegati tra di loro, ma raccontano ognuno una propria storia, storie, comunque, in relazione tra di loro, quindi cosa devo dire?
Spero taaaanto che vi piaccia e recensite, plz. (?) <3

Ps. Ringrazio anche la Lofottafa (la mia migliore amica), perchè alcune coppie le ha scelte lei, essendo anche lei una piccola e innocente fangirl.
Grazie ancora,
alla prossima, gerardscoffee_.
  
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