Chapter 1

 
 
Luke Hemmings, 18 anni ancora non compiuti, occhi cerulei, capelli biondi ed un piercing appena fatto al labbro si aggira per le strade di Sydney senza una meta ben precisa. Sa solo di aver appena preso un’altra insufficienza e sa anche che suo padre stavolta non gliela farà passare liscia. Ma cosa può farci se a lui la biologia sembra non entrare proprio in testa? Potrebbe chiedere a Calum il metodo per essere sempre così preparati in tutte le materie e, allo stesso tempo, continuare a godersi le giornate soleggiate della primavera australiana, perché andiamo, Luke Hemmings non riesce proprio a chiudersi in casa a studiare quando fuori ci sono più di 20° C ed il suo skate è ai piedi del letto già pronto per essere usato. Calum invece riesce sempre a far tutto, lui studia, ottiene buoni voti e si diverte pure e, forse, Luke inizia a pensare che il suo amico dagli occhi scuri sia meglio di lui ma poi scuote la testa quasi a voler mandare via quel pensiero, perché Cal non è migliore, è semplicemente diverso e senza di lui, il suo migliore amico dai tempi delle medie, Luke non saprebbe proprio cosa fare. Per questo gli manda un messaggio avvisandolo della sua intenzione di andare a fare qualche giro di rampa allo skate park perché di tornare a casa proprio non ne ha intenzione, e, quando Cal gli risponde, dopo qualche minuto, Luke ride perché un amico migliore non potrebbe proprio trovarlo. Dopo due isolati e con davanti agli occhi il sole che quasi tramonta, Luke arriva, con lo skate in spalla, dinanzi alla sua rampa. Toglie gli occhiali da sole dal viso, prende lo skate e si dirige verso Ashton e Michael. Il primo sta tenendo il ritmo con dei bastoncini di legno e l’altro, cercando di studiare qualcosa, ripete sussurrando la lezione di storia per il giorno dopo perché – Quella strega della Smith mi interroga domani Luke e devo prendere quella benedetta sufficienza! – ha appena detto. Luke annuisce e si dirige verso Ashton che sorride mostrano le fossette che hanno in comune e – Sto scrivendo un pezzo nuovo Lukey e non vedo l’ora di provarlo con voi, secondo me stavolta diventiamo famosi!- gli dice il biondo mentre ancora tiene il ritmo, e Luke sorride ancora perché si stavolta lo sa che diventeranno famosi e poi sa anche che di  amici così non ne troverebbe nemmeno in capo al mondo. Poi alza lo sguardo e nota che c’è qualcuno seduto sulla sua rampa, una ragazza con un libro tra le mani e le cuffiette nelle orecchie e quando incontra il suo sguardo sorride e per la prima volta giura di aver sentito le guance scottare e questo non è proprio un comportamento da Luke Hemmings.
 
Ava Walker, 18 anni appena compiuti, occhi scuri, capelli come la pece e pelle nivea, è terribilmente annoiata. Le lezioni sono appena terminate e lei non ha voglia di mettersi sui libri, ama studiare e conoscere ciò che la circonda ma oggi ha solo voglia di stare sola e leggere un po’ mentre Give me love di Ed Sheeran risuona nelle sue cuffiette. Così si è semplicemente fatta guidare dai suoi piedi e per caso ha trovato quello skate park tra le strade di Sydney e, bensì viva nella capitale da tutta la vita, può giurare di non essere mai capitata in quel luogo. Deve essere sincera, l’atmosfera che regna lì le piace. Si sentono risate di bambini, musiche di tutti i tipi provenire da casse sistemata al suolo e poi si sente il rumore delle ruote degli skate sulle rampe, e lei ama quel rumore ma non lo ammetterà mai. Ha portato con sé Anna Karenina e sebbene lei ami Tolstoj, non riesce ad andare avanti oltre il primo capitolo ed è costretta a rileggere più volte ogni frase. Si sente osservata Ava e non capisce proprio il perché, giacché lì non conosce nessuno ed i suoi amici sicuramente sono a casa a studiare un qualcosa che a lei oggi non importa, alla scuola penserà domani o forse domani chiederà alla madre di non andarci proprio perché di assenze ne ha massimo due e può permettersi di saltarlo qualche giorno.  Poi però, ancora con le gambe incrociate e col libro in grembo poggiato sulla gonna a fiori, alza lo sguardo e nota un ragazzo che la fissa poco lontano dalla rampa sulla quale cima si è seduta. Ava si affretta a spostare lo sguardo e ad abbassarlo verso la pagina stampata. Già è arrossita, lo sa bene, ma preferisce non pensarci mentre sente le guance scottare sempre più e si annota mentalmente un motivo in più per cui adora quel parco: gli occhi di quel ragazzo sconosciuto.
 
 
 
 
Buonasera a tutti. Come va? <3
Questa è la prima long che scrivo sui 5 Seconds of Summer e, spero vi piaccia :) Ho comprato l’ep sullo store di Itunes e mi sono innamorata di “The only reason”, amo ogni singola parola e mi ha ispirata e così ho iniziato la stesura di questa long :)
 
Ringrazio tantissimo chi è arrivato fin qui, significa tanto per me <3
 
Se vi va, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, grazie mille ancora! (:
 
Allora spero di sentirvi presto!
Grazie ancora <3