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Autore: dancemylife    08/04/2014    3 recensioni
" Natsu è sempre stato un tipo impulsivo. Rare sono le volte in cui ci si può fermare a guardarlo assorto nei suoi pensieri, e questo Lucy lo sapeva bene. I due compagni di team, i due nakama, come amavano definirsi ancora in presenza dei membri della gilda, avevano da poco cominciato un pericoloso gioco."
Ispirata ad una fan art trovata per caso su internet. Spero possa piacervi! enjoy!! :D
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mosca cieca


Natsu è sempre stato un tipo impulsivo. Rare sono le volte in cui ci si può fermare a guardarlo assorto nei suoi pensieri, e questo Lucy lo sapeva bene. I due compagni di team, i due nakama, come amavano definirsi ancora in presenza dei membri della gilda, avevano da poco cominciato un pericoloso gioco. Natsu non riusciva più a non seguire l’istinto di drago che lo aveva portato, in quella notte del 7 luglio, per la prima volta a fare pensieri poco lucidi su Lucy. E da quella notte capì che certi istinti potevano arrivare anche a lui che di queste cose non ne sapeva proprio nulla.
Ma d’altronde lui si era limitato a fare quello che il suo corpo gli richiedeva, come si ritrovava a fare nella maggior parte delle situazioni. Ovviamente, neanche un tipo come lui si era mai astenuto dal fare determinati pensieri su donne e affini con i suoi compagni di gilda, mostrando alcune volte lati così perversi da far rabbrividire persino il più pervertito della gilda. Il cervello di Natsu si metteva in moto poche volte, e quelle volte di solito riguardava il cibo, la gilda, e lo spiare le ragazze nude con Gray, Elfman, Jet e Droy. Aveva sempre definito le sue compagne molto dotate e ovviamente tra queste c’era Lucy. Mai si era sentito disturbato se qualcun altro in gilda faceva apprezzamenti sulla sua nakama, ma da un mese a questa parte sembrava che anche la più piccola occhiata di qualcun altro sulle gambe o sul seno di Lucy lo portasse a ringhiare, e ad avvicinarsi a lei come a voler marchiare il territorio.

Tutto è cominciato quando sono tornati dall’ennesimo lavoro che gli aveva fatto rischiare la vita. Questa volta si sono ritrovati a dover combattere parecchie gilde oscure immischiate in affari loschi. Ne avevano fatte fuori così tante che credevano che da un momento all’altro l’intera balam alliance potesse attaccarli.

Lucy quella volta se l’era davvero vista brutta. Separata dagli altri ha dovuto combattere fino allo stremo contro tre dei nemici più forti riuscendo a sconfiggerli ma rimanendo senza potere magico. Fu un sollievo per lei vedere Natsu e Happy arrivargli vicino e prenderla sulle spalle. Il corpo caldo di Natsu sotto di lei è stato il giusto premio per i suoi sforzi.

Quella sera, come tutte le altre sere da quando Lucy aveva affittato l’appartamento, il team più forte di fairy tail cenava allegramente festeggiando la riuscita della missione. E’ stato proprio vedere Lucy sorridere allegramente ad una battuta di Erza ad aver fatto scattare qualcosa in Natsu. Non si spiega il perché, ma vedere il sorriso di Lucy sul suo volto pieno di graffi e lividi, ha fatto perdere un battito al cuore del dragon slayer, che si fermò alla frase di Erza – Ci vorrebbe proprio un bel bagno rilassante ora, che dite lo facciamo insieme?-

Al – Aye –di un Happy alquanto felice si erano susseguite le urla di Lucy sull’indecenza dell’amica mentre le sue guancie diventavano rosse per la rabbia e l’imbarazzo. Natsu osservava la scena divertito mentre Gray già nudo da un bel pezzo disse a Lucy di non fare la parte della pura e casta perché il più delle volte era lei che scherzava maliziosamente con il suo fisico. Dopo aver cacciato a suon di calci i suoi compagni, finalmente sola Lucy si ritrovò a pensare che Gray avesse ragione. Lei conosceva il potere seduttivo del suo corpo e molte volte proprio questa sua consapevolezza era stata d’aiuto a lavoro. La realtà era però che Lucy era davvero casta e pura. Nella sua vita da diciassettenne aveva baciato si e no due ragazzi, appartenenti all’alta società, che di quelle cose ne sapevano quanto lei. Esperienze da dimenticare insomma, come una lingua usata male o un cozzare di denti. Da un po’ però si era ritrovata a pensare a come potesse essere baciare Natsu. Si chiedeva come potessero essere le sue labbra quando non erano sorridenti, come poteva essere la sua espressione imbarazzata, come potessero essere le sue mani forti e calde che la carezzavano o come potessero essere la sue braccia, i suoi addominali, le sue gambe a contatto con il suo corpo. Non che queste cose non siano mai accadute sia chiaro, solo che cominciava a pensarci in un altro modo, che non lasciava spazio alla Lucy casta e pura ma che dava libero sfogo alla sua più fervida fantasia.

Quando quella stessa notte se l’era visto piombare in camera dalla finestra, come faceva tutte le notti, pensò davvero di non poter resistere ancora a lungo. Fingendo di dormire aspettò che Natsu si infilasse, come suo solito, sotto le coperte con lei e che Happy si poggiasse sul cuscino tra loro due. Ma quella notte nessuna delle due cose successe. Happy non c’era e Natsu era fermo davanti al letto di Lucy a fissarla. Lei aprì prima un occhio e poi l’altro fingendo un risveglio. Natsu ovviamente non ci cascò.

<< Che succede? >> chiese lei, ignorando accuratamente il suo sguardo scettico.
<< Credo di avere qualcosa che non va.  E’ dalla cena che mi sento strano. >>
<< Forse qualcosa che hai mangiato ti ha fatto male? >>
<< Non so. Mi fa male qui, ho i brividi sulla schiena, e lo stomaco sottosopra. >> Disse indicandosi prima il cuore, poi le spalle.
<< Posso abbracciarti? >> Le chiese poi, e senza aspettare una risposta la tirò giù dal letto e se la portò sul petto.
<< Senti? >> Le chiese dopo qualche abbondante minuto in cui lei non si era riuscita a muovere, troppo presa a cercare di formulare un pensiero di senso compiuto.
<< Il mio cuore, per via delle alte temperature, batte più veloce degli altri, ma così forte non l’ho mai sentito. Fa male. E’ colpa tua. >>

Lucy davvero non riusciva a credere che il cuore di drago, come lo definiva spesso lei nei momenti più intensi di battaglia, potesse arrivare a battere così prepotentemente sulle costole facendola sussultare di spavento ad ogni battito. Credeva che, ancora un po’ e sarebbe uscito dal torace.

<< Colpa mia? E perché mai?! >> Disse poco dopo scostandosi un po’ dal petto di Natsu.
<< Perché mi sei vicina. E il tuo profumo fa impazzire i miei sensi di drago. Mi fa venire i brividi, e mi mette lo stomaco sottosopra. >>
<< Quindi vuoi allontanarmi da te? Sei venuto a dirmi questo? >>
<< Non credo proprio di riuscire a starti lontano. Non credo riuscirò a non abbracciarti e a non venire a dormire con te. E non credo che riuscirei più a sopportare di vedere che ti fai toccare da altri. E’ questo che sono venuto a dirti. >>

La maga stellare dovette fare affidamento, per la seconda volta in quella giornata, a tutte le sue forze per non cadere. Stretta nell’abbraccio del dragon slayer non riusciva a guardarlo in faccia, così si fece coraggio, e arrossendo un poco diede il via a quello che nelle sere più avanti sarebbe poi diventato il loro passatempo preferito.

<< Allora non farlo. Non allontanarti da me, vieni a dormire con me, e non permettere ad altri di toccarmi. >>
<< Se resto questa notte Lucy non so se riuscirò a fermarmi. >>
<< Allora non ti fermare. Non voglio che ti fermi. Ti sto dicendo che se rimani questa notte io non mi opporrò e domani mattina non ti butterò giù dal letto. >>
<< E’ una promessa? Sei sicura? >>
<< Si. >>

A Natsu non servì altro. Non sapeva come comportarsi, perciò lasciò che le cose venissero da sé. Facendosi guidare dall’istinto si ritrovò a guardare Lucy faccia e faccia e ciò che vide gli sembrò la cosa più bella del mondo. Lei con le guancie rosse e gli occhi lucidi e con le labbra socchiuse. Un respiro di lei, un invito per lui.
Per Lucy non ci fu nessun cozzare di denti. Le labbra ruvide di Natsu sembravano combaciare perfettamente con quelle morbide sue, e il respiro caldo di lui nella sua bocca le donava piacevoli brividi. Socchiuse le labbra per poter permettergli di approfondire, e pensò che la lingua bollente di Natsu nella sua bocca era più che piacevole.
Il dragon slayer non aveva mai pensato potesse essere così. Pensò di volerne sempre di più, e si chiese come aveva fatto finora a starle vicino. Benedisse il suo interesse per i combattimenti e la sua scarsa propensione a vedere le donne sotto quell’aspetto. Ora che aveva il piacere di avere Lucy tra le braccia aveva capito che non ne avrebbe potuto fare più a meno. Ad un certo punto si accorse che il bacio non bastava più e si ritrovò a tracciare scie con le mani sul corpo della sua nakama.
Lucy pensava che le scie che Natsu stava tracciando con le sue mani erano davvero calde e voleva liberarsi degli indumenti che sembrava stessero prendendo fuoco.
Natsu aveva voglia di sentire la fresca pelle di Lucy sulla sua, come a voler calmare i bollenti spiriti. Perciò ad uno sguardo di lei capì che poteva osare. Con foga le strappò i vestiti. La spinse sul letto e la fece adagiare sotto di sé. La guardò. L’aveva vista nuda innumerevoli volte ma ora vedendola lì, nuda sotto di lui si accorse per la prima volta della sua infinita bellezza. Aveva ragione Lucy quando si vantava del suo corpo. Si chiese come non avesse potuto far caso ad ogni minimo particolare del corpo della sua nakama prima.  Un moto di gelosia lo percorse quando si ricordò che la maggior parte delle volte in cui l’aveva vista nuda c’era anche Gray e lui sapeva bene quanto il ghiacciolo fosse poco ingenuo. Allora desiderò con tutto se stesso marchiare quel corpo per identificarlo come suo. E così fece.
Lucy sussultò quando inaspettatamente Natsu le morse la pancia. Sentì i canini di lui fare pressione ma non se ne curò. Capì quello che lui fece solo la mattina dopo quando guardandosi allo specchio si accorse di due puntini rossi intorno al suo ombelico.
Quando a quel morso ne susseguirono altri più dolci del precedente Lucy inarcò la schiena percorsa da brividi e si lasciò sfuggire un gemito.
Per Natsu in quella loro prima notte insieme non ci fu suono più bello che le sue orecchie potessero sentire, dei gemiti di Lucy che risuonavano in assonanza con i suoi, e del suo nome pronunciato da lei contro le sue labbra.
La mattina quando si svegliarono si ritrovarono nudi e imbarazzati in un groviglio di coperte bruciacchiate qua e la. Lucy se ne meravigliò e Natsu si sentì in colpa quando si accorse di aver ustionato la pelle di lei in alcuni punti.
<< Mi dispiace >>
<< Fa nulla. Probabilmente i tuoi poteri sono andati un pochino fuori controllo. >>
<< Già. E’ che ad un certo punto la mia mente si è annebbiata. Avrò la tua immagine nei miei pensieri per un bel po’. >>
<< La mia immagine? >>
Si soffermò su quella frase appena pronunciata da lei stessa. Non voleva essere rimasta impressa a lui solo come immagine. Lei voleva che Natsu non la guardasse solamente ma che la sentisse.
<< Giochiamo a mosca cieca? >> Le chiese sorridendo.
<< Cos- >>
Stava per chiedere ma si fermò quando la vide prendere la fascia per capelli e bendargli gli occhi. Solo allora Natsu si accorse che Lucy era presente non solo fisicamente. Il profumo era nell’aria, il suo respiro era affannato e le sue mani sul suo petto. Si sentì spingersi all’indietro sul letto. Ora non sentiva più Lucy. Acuì i suoi sensi di drago e nuovamente la sentì. Ogni gesto, ogni movimento, ogni spostamento di peso. La senti posizionarsi su di lui, senti la sua mano che calcava le sue labbra e famelico la cercò con la bocca.
Natsu ringraziò mentalmente Igneel. Con gli occhi bendati e i sensi attenti ad ogni cosa, Natsu scoprì la bellezza di fare l’amore con Lucy e di sentirla senza poterla vedere.
<< Mi senti? >>
Divenne questa la frase, il codice segreto, che entrambi dicevano quando, stando in gilda e osservandosi capivano di non poter più resistere.
Lucy con il tempo aveva imparato come il Natsu che tutti conoscono e sul quale fanno affidamento sa essere dolce anche se a volte si sente solo.
Natsu ha conosciuto una nuova Lucy, quella che lei mostra solo a lui.
A distanza di tempo nessuno dei due sa ancora bene cosa siano loro, se questo è l’amore di cui tutti parlano. Ma sanno di non poter più tornare indietro, perché dipendono troppo l’uno dall’altra. Da quel momento in poi non passa giorno in cui Natsu ribadisca che la SUA nakama va in missione solo con lui e che tutti devono smetterla di starle troppo intorno. Da quel momento, nelle missioni difficili e quasi mortali Natsu non ha mai smesso di esserle accanto. Tutti e due hanno imparato che seguire l’istinto è come seguire il proprio cuore.
  
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