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Autore: louijshaz    08/04/2014    2 recensioni
Francesco e Alice erano innamorati. Lei se ne era innamorata subito, lo aveva visto passare per strada con quei capelli all'insù e il suo metro e novanta di altezza e non aveva potuto che innamorarsi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Francesco e Alice erano innamorati. Lei se ne era innamorata subito, lo aveva visto passare per strada con quei capelli all'insù e il suo metro e novanta di altezza e non aveva potuto che innamorarsi.

Lui l'aveva notata dopo, quasi un anno, cosa che Alice gli rinfacciava sempre, aveva guardato in quegli occhi azzurri, con quel mascara sbavato che faceva un po' donna vissuta e se ne era innamorato. Certo erano un po' strani insieme, lui altissimo e lei bassina, lui moro lei bionda, ma quello era il loro posto. Il primo bacio aveva fatto scoppiare entrambi, cose da non credere.

Erano a quel vecchio bar, quello sulla bocca di tutti, Alice stava bevendo un caffè che lui, da vero gentiluomo, le aveva pagato, e Francesco la guardava, come al solito. Era il loro secondo appuntamento e già si perdevano uno negli occhi dell'altro. Lei si era sporcata un po' sulla bocca e come in tutti i film romantici, da cui Francesco aveva appreso, l'aveva baciata. Quel miscuglio di caffè, menta e sigarette mandò entrambi in estasi.

 

Erano passati pochi mesi quando ebbero la loro prima litigata. Alice era sempre stata una tipa gelosa, ma dopo che Francesco era diventato suo lo era ancora di più.

Ecco, ora, se proponessimo le due parti ad un pubblico femminile, naturalmente la ragione andrebbe ad Alice, ma se le proponessimo ad un pubblico maschile, le parti andrebbero comunque ad Alice.

Francesco aveva sbagliato, davvero. E quando se ne rese conto fu troppo tardi. Alice era arrabbiata come una iena, nemmeno il suo amato telefilm o le chiamate alle amiche erano riuscite a calmarla.

Per questo Francesco si fece trovare davanti a quel famoso bar con delle rose in mano, e come se nulla fosse cominciò a supplicarla davanti alla piazza, fregandosene. Alla fine Alice non poté che perdonarlo, un po' per la pazzia appena commessa, un po' perché la gente aveva cominciato ad applaudire. E forse era per questo che funzionavano. Due pazzi, che si perdevano ogni volta nei loro stessi occhi, e alla fine era sempre l'altro a salvarli.

 

Alice e Francesco facevano l'amore, non quella cosa rude per cui viene scambiato. Alice veniva sempre protetta dal ragazzo, perché era bella e non si meritava del male, era questo che Francesco le ripeteva nell'orecchio prima di baciarla. E quando lui partiva per una di quelle lunghe vacanze, facevano l'amore in un modo cosi emozionale,così affascinante e trasportante che Alice si abbandonava completamente alle mani di Francesco, alle sue braccia che la stringevano e alle sue labbra che le sussurravano parole dolci. E quando alla fine si stringevano sotto le coperte e il ricordo dell'imminente addio tornava nelle loro menti, non facevano che stringersi e guardarsi e perdersi per ricercarsi.

Infine si salutavano e per un mese, due mesi ogni pensiero era rivolto all'amante, magari dall'altra parte del mondo. Ma poi si rivedevano, ed era come tornare sulla terraferma dopo essere stati in nave, Alice rinasceva e mentre gli andava incontro in quello aeroporto e tutti li prendevano per matti, loro semplicemente si riabbandonavano all'altro e forse, matti lo erano davvero.

 

A Francesco Alice ricordava tanto il mare. Non sapeva bene il perché, ma quando andava a prenderlo a casa si sentiva come quando si aspetta il permesso della mamma per andare a fare il bagno (beh, sì, lui lo aspetta ancora, dall'alto dei suoi 17 anni, fategli causa). E quando arrivava sentiva la salsedine riempirgli i pori della pelle, e l'onda che si infrangeva sui suoi capelli. Appena andava via invece la sabbia cominciava a solleticargli i piedi e il fastidio a salirgli fino a trasformarsi in mancanza vera e propria.

 

Ad Alice invece Francesco ricordava cavalcare. Alice amava i cavalli, e cavalcarli la faceva sentire libera. Si ricorda pienamente di come si era sentita la prima volta che aveva fatto l'amore con lui. Si sentiva libera, indipendente, grande. Immaginate di aver litigato con i vostri genitori, e di aver preso un bel 4 a scuola. Poi vai nella stalla, prendi il cavallo (per pura coincidenza il cavallo di Alice si chiamava proprio come quel bar), e cavalchi, cavalchi,f ino a quando non sei sfinita, ma negli occhi si ha quella luce, una luce che è l'unica ma che è uguale a molte altre, ad esempio può venire quella luce quando senti la canzone fatta apposta per te, o dopo una vittoria meritata. Si può dire che Alice e Francesco erano fatti di quella luce. La creavano attorno a loro e ci si chiudevano dentro. Nessuno avrebbe potuto separarli.

 

 

C'erano stati tanti litigi di mezzo, rotture, pianti e urla.

Alice si ricordò benissimo di quella volta che avevano litigato per non si sa cosa e la sera verso le tre Francesco, ubriaco, l'aveva cercata per tutta la piazza e poi trovandola le disse 'Sai Ali? Fanculo. Sono perdutamente innamorato di te. Fanculo. Senti, tu senza il mare ci staresti?' 'No,nessuno ci starebbe penso' 'Fanculo ti amo, e senza il mare non ci so stare'

E così si erano ritrovati di nuovo a mischiarsi, due anime che si mischiano, due cuori che battono insieme. Pelli divorate dai graffi, baci a rimarginare tutto. Mare e libertà che si mischiavano.

 

 

 

Alice e Francesco andarono a vivere insieme intorno ai 22 anni, lui sapeva che libri leggeva lei, e lei sapeva i film che lui guardava quando era malato. Insomma erano perfetti, e continuavano ad esserlo.

Lui la baciava quando non si sentiva abbastanza, e lei lo accarezzava per ringraziarlo di tutto.

Lei continuava ad essere bellissima e lui un po' pazzo e insieme continuavano ad essere luce.

  
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