GUARDANDOTI
Ti guardo.
Come si guarda la pioggia,
come si guarda il sole,
il mare, la neve.
Sei un’entità sovrannaturale
per me.
E ti odio.
Ti guardo e non riesco a vederti.
Mi nascondi il tuo sorriso,
mi celi il tuo sguardo,
i tuoi sentimenti, le tue emozioni.
Mi ferisci nel profondo,
senza un perché.
E ti odio.
Ti guardo e non ti capisco.
Non capisco i tuoi gesti,
non comprendo le tue parole,
il tuo animo, il tuo comportamento.
Il tuo essere è un mistero
per me.
E ti odio.
Ti guardo e mi sento morire.
Perché mi ignori,
perché mi maltratti,
mi distruggi dentro.
Me lo chiedo, ma non trovo
un perché.
E ti odio.
Ti guardo e mi sento battere il cuore,
così forte che fa quasi
male.
E ti odio.
Ti guardo.
Ti guardo anche se i tuoi occhi
evitano i miei.
Ti guardo anche se le tue mani
rifiutano le mie.
Ti guardo anche se i tuoi silenzi
Mi assordano.
Perché.
Vorrei distogliere lo sguardo.
Ma non posso.
Perché ti guardo e mi sento felice.