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Autore: _thantophobia    09/04/2014    5 recensioni
Quattro flash su quattro momenti 8059 {'CAUSE 8059 IS THE WAY!}
[Come le altre, OOC messo per mie paranoie -lo so, lo so: sono paranoica!-]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Desclaimer: Katekyo Hitman Reborn non mi appartiene, ma è di proprietà degli aventi diritto.
Note: Da dove arriva 'sta cosa? Boh. Esatto: boh. Va beh, finché si tratta di loro due va tutto bene, no? ^^


 

Moments qu'ils connaissent de l'amour

 
-Sei uno spericolato, Gokudera- esclamò Yamamoto appoggiando delicatamente un Gokudera ferito e stremato dopo la battaglia per l’anello della Tempesta sul divano del soggiorno.
-Sta zitto- quasi urlò l’italiano, allontanando le mani del giapponese –Ho fallito. Ho perso … -ripeteva come una cantilena.
Yamamoto sbuffò. Sapeva che non sarebbe riuscito a fargli cambiare idea, era inutile con uno come lui.
-Posso almeno medicarti le feri … te?- chiese, ma si interruppe quando tornò a guardarlo.
Si era addormentato, un braccio – quello che gli faceva meno male- sotto la testa, l’altro lungo il fianco, il volto stanco ma disteso.
Un vero peccato svegliarlo, non credi Yamamoto Takeshi? Già, un vero peccato.
Cercando di fare il più piano possibile, Takeshi lo prese tra le braccia –stupendosi di quanto fosse leggero- e lo distese sul letto.
Si sedette poi sul bordo e lo osservò.
Oramai aveva capito da tempo –da quando lo conosceva- che quello che provava per il ragazzo che ora dormiva indifeso di fronte a lui non era semplice amicizia.
Si abbassò leggermente, sperando che l’altro non si svegliasse, e lo baciò. Pochi secondi dopo uscì dalla camera e si addormentò sul divano.
Non si accorse che Gokudera, in realtà, era sveglio.
 
***

Doveva essere notte inoltrata, quando si risvegliò.
Provò a mettersi seduto e in qualche modo ci riuscì, nonostante le ferite gli facessero tremendamente male.
Scese dal letto e, a passo malfermo, si mosse verso la porta. Quando si aprì, si accorse che la sua intuizione era esatta: era proprio notte inoltrata.
Si incamminò verso la stanza in cui era tenuto l’altro sperando che nessuno lo vedesse –avrebbe passato qualche guaio, ne era quasi certo.
L’uscio si aprì e il ragazzo entrò facendo meno rumore possibile …
-Sono sveglio, Gokudera- quella voce –la sua voce- leggermente impastata dal sonno lo fece sobbalzare –Se vuoi accendi pure la luce-
Accese la luce e si avviò verso il letto in cui l’Idiota del Baseball era costretto a stare.
-Come stai?- chiese in un sussurro.
-Più o meno … - l’atleta ridacchiò –Tu invece? Come stai?-
-Abbastanza bene-
Calò il silenzio.
-Yamamoto- lo chiamò l’italiano, sedendosi sul bordo del letto e dandogli la schiena –Potresti rispondere sinceramente a due sole domande?-
-Certo!- replicò subito l’altro cercando di mettersi a sedere –Dimmi pure-
-Okay … - Hayato prese un profondo respiro prima di voltarsi verso di lui.
-Perché ti sei messo in mezzo, durante lo scontro?-
Yamamoto trasalì. Non si aspettava una domanda del genere.
-Non avrei dovuto? Sei un mio amico … volevo proteggerti … e farti capire quanto quel tuo comportamento sia sbagliato-
Gokudera annuì, soddisfatto della risposta.
-Seconda domanda- riprese l’italiano –La sera dopo lo scontro per l’anello della Tempesta … - Yamamoto deglutì a vuoto - … perché mi hai baciato?-
Ecco. Lo sapeva che sarebbe finita così.
Doveva inventarsi qualcos- ma Gokudera gli aveva chiesto di non mentire e non l’avrebbe fatto.
-Secondo te perché?- rispose semplicemente. Gokudera arrossì.
-Allora riformulo la prima domanda- prese un altro profondo respiro - Perché ti sei messo in mezzo, durante lo scontro?-
-Perché ti amo, Gokudera. E voglio proteggerti-
 
***
 
-Basta così per oggi, Kaoru! È rimasto nessuno al campo … Andiamo anche noi?- la voce allegra di Yamamoto vibrò nell’aria, seguita dal “sì” sussurrato di Kaoru.
-Stai imparando sempre più a controllarti!- esclamò meravigliato il giapponese – Quando abbiamo perso la prima palla che hai lanciato, sei andato in panico!-
Kaoru rise.
-Ci vai domani alla cerimonia?- chiese poi negli spogliatoi.
-Sì-
-Io non vedo l’ora! Sono eccitatissimo! Tsuna diventa boss … e tutto il resto!- diede un colpo a Kaoru e dalla tasca della sua uniforme uscì qualcosa.
-Un anello?- chiese Takeshi. Non si accorse che Kaoru aveva afferrato il piccolo pezzo di stoffa in cui quell’anello era avvolto.
-Il mio è proprio qui- afferrò la collana a cui il suo anello era appeso e la mostrò a Kaoru –È tuo questo?-
-S-sì … Non sapevo che anche tu indossassi anelli- il piccolo pesso di stoffa cadde.
-Ah! Ti è caduto qualcosa … - Yamamoto fece per raccoglierlo e riconobbe lo stemma dei Vongola, segnato da una X e con una scritta in italiano.
-Perché c’è una croce sopra il simbolo dei Vongola?-
-P-per nessun motivo … - Kaoru stava andando in panico.
Yamamoto rise.
–Quella scritta non vorrà mica dire: sovvertiamo i Vongola?- una luce lo accecò.
Fiamme.
Quelle stesse fiamme avvolsero Kaoru e … venne colpito. All'addome. Non se ne accorse nemmeno.
Si ritrovò a terra, in un lago di sangue, qualche secondo dopo.
-Non … va bene … - riuscì a sussurrare.
-Tsu … na … -
Ma prima che tutto divenne nero, la sua mente elaborò anche un altro nome: Hayato!

***
 
Le sue condizioni sono gravi.
Fu un vero fulmine a ciel sereno.
Il mondo gli cadde addosso con tutto il suo peso.
Anche se siamo riusciti a mantenerlo in vita … c’è la possibilità che perda l’uso delle gambe.
Un pugno- no, una stilettata- dritta allo stomaco. Poi una dritta al cuore.
L'aveva sentito distintamente, quel suo cuore già andato in frantumi altre volte, crollare definitivamente.
Ora era lì, in quella stanza d’ospedale dove Takeshi era ricoverato, a fissare il suo amico- il suo ragazzo- con sguardo perso.
-Me la pagheranno- sussurrò –Me la pagheranno cara, Takeshi, per quello che ti hanno fatto. Lo giuro che non la passeranno liscia-
Strinse le mani a pugno, conficcandosi le unghie nei palmi.
Ridacchiò.
-Meno male che sei incosciente, Takeshi- sussurrò –Almeno non mi hai visto piangere-
Si piegò leggermente in avanti, proprio come fece Takeshi qualche tempo prima, e lasciò un lieve bacio su una tempia.
-Svegliati Takeshi … Voglio vedere il tuo sorriso ancora e ancora-










Angolo di Rock.
[201 parole, 315 parole, 265 parole e 162 parole secondo Word.]
Questa volta non ho bevuto caffé, lo giuro! Sono sobria! (?) °^°
Okay seriamente: queste quattro flash mi ronzavano in testa già da un po' e oggi (classico pomeriggio di noia passato a sclerare per cercare una parrucca che vada bene per fare il cosplay di Gokkun) mi sono decisa a scriverle.
A voi lettori l'ardua sentenza di giudicare quanto ero fuori oggi pomeriggio (più del solito, s'intenda)!

Detto ciò, me ne vado! Ciauuu! *evapora*

 
 
 
  
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