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Autore: Macaron97    10/04/2014    4 recensioni
John ha provato ad insegnare a Sherlock a guidare una macchina. Una volta. E mai più.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Sherlock, questa è una macchina"
 
"So che aspetto ha una macchina, John"
 
"E questa è una sperduta stradina di campagna"
 
"Lo vedo, John"
 
"E questo è l'aggeggio che mi salverà la vita"
 
"Un gigantesco cuscino attaccato al tuo petto?"
 
"Precisamente"
 
"La tua fiducia nelle mie capacità di guida è commovente"
 
"Finché non mi uccide nel processo"
 
Sherlock sbuffando si infila abilmente, cappotto e tutto, dalla parte del guidatore del veicolo. John si dirige allo stesso modo verso la macchina, plasmandosi sul sedile del passeggero non dissimile da un enorme marshmallow. 
 
"Sei ridicolo" lo deride Sherlock, accendendo il motore in un unico movimento fluido.
 
"Dammi la tua sciarpa. Voglio bendarmi prima della mia esecuzione"
 
"Zitto, John"
 
La piccola vettura sfreccia sulla carreggiata e comincia a prendere velocità.
 
"Puoi lasciare l'acceleratore, Sherlock"
 
"Quanto veloce può andare questa cosa, in ogni caso?"
 
"Quell'altro pedale. Si chiama freno. Sentiti libero di usarlo ogni volta che vuoi."
 
"Tutto a tempo debito"
 
John si stringe la cintura per l'undicesima volta. "Ti ricordi l'indirizzo?"
 
Sherlock gli lancia un'occhiata.
 
"Va bene. Certo che te lo ricordi. Probabilmente hai memorizzato anche il numero delle mucche nelle vicinanze."
 
"Non c'erano così tante mucche."
 
"Per l'amor del cielo, Sherlock!"
 
"Cosa c'è di così sconvolgente in-"
 
"Macchina!" Urla John mentre la sua mano scatta girando il volante verso sinistra
 
"Hey, sono io il guidatore qui!" Protesta Sherlock, togliendo le mani di John dal volante con uno schiaffo. 
 
"Hai attraversato la linea!"
 
"Quale linea?"
 
"Quella al centro della dannata strada che separa il traffico in arrivo!"
 
"Intendi dire che questa non è una strada a senso unico con due corsie?"
 
"Oh, Dio" geme John, seppellendo la faccia nel suo cuscino "Guidiamo su una parte della strada, Sherlock. Le linee prevengono morti improvvise e ingiustificate."
 
"Pensavo che le linee fossero solo cose da città"
 
"Um, nyooooo"
 
"Bene, allora. Sono arrivato ad una comprensibile soluzione"
 
"E quale sarebbe?"
 
"Le regole della strada semplicemente non si applicano a me"
 
John increspa le labbra- 
 
La guida prosegue in silenzio. Un silenzio che viene interrotto dalla testa di John che colpisce il finestrino del passeggero quando Sherlock devia improvvisamente la macchina verso sinistra. 
 
"Sherlock, cos'era questo"
 
"Ho appena visto qualcosa"
 
John si sfrega la testa. "Cosa hai visto per cui valeva la pena schiantarsi contro un albero?"
 
"Uno scoiattolo"
 
John sbatte le palpebre. "Uno…scoiattolo."
 
Sherlock getta un'occhiata dietro di lui. "Si. Un piccolo, cattivo scherzo della natura. Che si prende gioco di me con i suoi modi pretenziosi da roditore."
 
"È uno scoiattolo, Sherlock."
 
"Prova ad attraversare di nuovo la strada, bastardo!" grida Sherlock, agitando il pugno vero lo specchietto retrovisore. 
 
"Stai effettivamente urlando contro un'indifesa creatura del bosco. Non ci si può arrabbiare contro la natura."
 
"No, no. L'ho chiamato Moriarty. Perdonami mentre mi giro e lo rincorro per investirlo."
 
"Seriamente. Cosa succede se ti trovi davanti qualcosa di più grand–OH MIO DIO, VECCHIA SIGNORA!" strilla John.
 
Sherlock fa sterzare la macchina a zig zag.
 
"L'hai colpita!"
 
"No! L'ho appena toccata!"
 
John alza le mani. "Il suo bastone è sul parabrezza!" 
 
"Bene. Dove sono i pulsanti di controllo dei tergicristalli?"
 
John affonda la faccia nelle sue mani. "No, Sherlock! Cattivo! Cattivo Sherlock!"
 
Sherlock guarda dallo specchietto retrovisore e fa un sorrisetto "Oh, guarda. Sta cercando di inseguirci."
 
"Occhi sulla strada, Sherlock"
 
"Accidenti!
 
I freni stridono e un schiocco metallico riempie il silenzio della campagna circostante.
 
John continua a fissare di fronte a sé, con gli occhi spalancati. "Hai guidato attraverso una recinzione. Hai guidato attraverso una dannata recinzione."
 
"Un'acuta osservazione."
 
"Sì, lo è. Che cos'hai da dire a tua discolpa?"
 
"Guarda, John. Mucche."
  
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