Lo stomaco si sta contorcendo, ma non riesci a smettere di camminare.
Fatichi a distinguere i confini del percorso nel buio della notte, ma sai perfettamente come arrivare a destinazione.
Dopo questa passeggiata a cervello spento, spiato unicamente dalla tua stessa ombra, anch'essa incredula, arrivi davanti alla porta della biblioteca. Un respiro.
Chissà cosa diavolo potrebbe succedere. Due respiri.
Potresti pentirtene amaramente. Tre respiri.
Entri.