Lei si chiama Layla, è una ragazza non troppo alta, con lunghi capelli biondi come il grano e due occhi grandi, azzurri come il mare. Ha un viso dolce, e un carattere non troppo facile ma è sempre allegra nonostante i mille problemi. Layla è il titolo della canzone di Eric Clapton, simblo dell'amore dei genitori, e della loro passione sconfinata per la musica. La stessa passione che ha aiuto Layla nella vita e nei problemi di ogni giorno, perchè solo i suoi amati brani riescono a risollevarla quando cade giù. Proprio i loro brani l'hanno aiutata quando suo nonno morì tanto tempo fa.. LEUCEMIA, questa è la parola che Layla non riece più a pronunciare dal quel maledetto 13 agosto di 4 anni  fa. Lei vive in una casa non troppo grande in un paesino non troppo piccolo. Quella casa era stata progettata dal padre, Roberto, qualche anno prima della sua nascita, lui è un'ingegniere specializzato in impianti, ma, anche se non era il suo ambito ci teneva più di ogni altra cosa progettare quello che sarebbe stato il loro punto di riferimento per tutta la vita. La mamma, Graziella, è una signora di quarant'anni che per la sua famiglia darebbe anche la vita. Suo fratello Angelo invece ha 22 anni, diplomato al nautico un anno fa, ora è primo ufficiale in una delle più grandi navi mercantili italiane e persino internazionali. Layla sogna di seguire le orme del padre, per questo quest'anno si è iscritta all'istituto Galilei Costa di Lecce, il geometra della sua provincia.
Era il primo giorno di scuola, il 16 settembre del 2014, un anno che sperava fosse il suo anno, quello in cui la sua vita sarebbe cambiata. Nel suo paesino non aveva mai legato con i suoi compagni, troppo diversi da lei per capirla, e per questo desiderava più di goni altra cosa fare amicizia nella sua nuova scuola. Come al solito quel giorno la sveglia suona presto, Layla è una ragazza puntualissima. Il cellulare sotto al cuscino vibra, era il solito buongiorno del suo ragazzo, Marco: <>. Marco frequenta la 3a classe dell'industriale, settore informatio, è un ragazzo abbastanza alto, con dei lunghi capelli ricci, sembra quasi un leoncino. Questa è la particolarità che faceva tanto impazzire Layla.. Era il 6 aprile del 2012, lui doveva compiere 15 anni il 2 luglio di quell'anno e lei ne aveva appena compiuti 13 qualche giorno prima, il 1 Aprile. Non erano mai stati molto amici, frequentavano lo stesso gruppo, e non si erano mai scambiati lunghi discorsi, si limitavano a dirsi 'Ciao!' sorridendo. Quel giorno però erano stati invitati a casa di un'amico, Layla quella notte aveva dormito a casa di una sua amica, dormito ovviamente per modo di dire. Avevano passato la notte a fare lunghe chicchierate da ragazze e il pomeriggio era stanchissima. Era scesi in giardino e tutti avevano iniziato a lanciarsi limoni.. tutto ad un tratto sentì urlare 'Attenzioneeee! Al riparoo!' Marco le aveva appena lanciato un limone grosso quanto un pugno, proprio in faccia, e lei non aveva ne la forza ne l'agilità per schivarlo ! Così Marco si fermò ad aiutarla.. Entrambi si sedetero sul divano, lei stanca per la notte passata in bianco, lui stanco per aver corso avanti e indietro per tutto il girdino cercando di colpire i sui amici. Erano così, vicini che Layla si appoggiò sulla sua spalla, lui dolcemente, le poggio una copertina addosso facendo attenzione a non svegliarla. Le loro mani si cercavano, si desideravano sotto la coperta, volevano una la compagnia dell'altra, inconsciamente. Layla a quel punto sollevò lo sgurdo e un po' mervaigliata si accorse che anche Marco la stava osservando.. così tutto ad un tratto le loro labbra si ritrovarno intrecciate come per formare una cosa sola, come se fossero state divise per tanto tempo per poi essere state riunite per case. Il loro era quasi un'amore a seconda vista.