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Autore: I choose to be happy    10/04/2014    2 recensioni
Il titolo è stato ispirato dal film "L'attimo fuggente"
Quante volte è difficile seguire la filosofia del carpe diem?! soprattutto quando ci sono in gioco in sentimenti?
Ma alcune volte, bisogna correre dei rischi! Sophie avrà fatto bene a correrlo?!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV SOPHIE

Sophie guardava quell'immenso palazzo a bocca aperta. Sapeva che le persone la stavano guardando male perché era immobile da diversi minuti, qualcuno addirittura forse pensava fosse un mimo.
Ma era inutile, quel palazzo a due piani la incantava. Forse perché non se lo aspettava così grande, forse perché era emozionata per quello che avrebbe fatto all'interno, forse perché si sentiva piccola piccola rispetto all'enorme struttura.
L'insegna poi era bellissima secondo Sophie amante del design moderno e ammaliata dalla scelta di colori e dopo averla letta in silenzio almeno una decina di volte decise di entrare.

" Benvenuta a make you new, make it true, posso esserti utile?" le chiese la ragazza alla reception sorridendole. La diciottenne si tolse gli occhiali da sole finalmente alzando lo sguardo verso la ragazza che forse si aspettava una risposta. "Ehm, ciao. Sai, mi hanno consigliato questo posto per reinventarmi, cambiare look, insomma farmi nuova."

"Siamo qui per questo" le rispose la ragazza mettendola a suo agio. 
"Allora,i vestiti sono al piano di sopra dove c'é Yuki che potrá aiutarti. Sulla sinistra ci sono Sam e Santana che ti aiuteranno per il parrucco e infine Hayley per cerette e lampada. Da dove vuoi iniziare?"

 Ora Sophie era confusa in quanto la ragazza aveva parlato velocemente e annuì.
"Sophie vuole che tu le rispondi!" le disse la sua coscienza. Dandosi della stupida e cercando di non prendersi a botte da sola decise di iniziare con ceretta completa, sopracciglia e lampada. Dopo quest'ultima si diresse verso la parte destra del salone.

"Ciao" la accolse una ragazza magra, alta non più di un metro e 60 con dei capelli strani, o meglio insoliti, si trovò a pensare la  studentessa castana con gli occhi chiari. Hayley infatti aveva la frangetta rossa e i capelli biondi lisci,era una bella ragazza e ispirava simpatia. 

Per Sophie era così: andava a pelle, a simpatia e ingenua, troppo ingenua come era aveva sofferto questa sua caratteristica trovandosi più volte delusa. 

Hayley la accolse con un sorriso nella sala e Sophie si accorse subito che era logorroica. 

Sará  perché voleva mettere a suo agio quella ragazza estremamente timida, sarà per curiosità personale ma Hayley non smetteva mai di parlare.

"Sai tutte le ragazze che vengono mi odiano" disse ridendo "perché io faccio parte della sofferenza per la bellezza e non tutte sono disposto a farlo". E senza dirle nulla strappò  il pezzo di stoffa che aveva poggiato sulla gamba sinistra di Sophie. "Dai, spiegami. Come mai questa decisione? Qualcosa mi dice che centra un ragazzo" disse con uno sguardo sornione.
"Nono" disse Sophie, ma da come era diventata rossa fino alla punta dei capelli Hayley era vicina alla verità .  
"Una ragazza?" Scherlock, ehm Hayley non voleva desistere.
" Nono" affermò Sophie mentre già stava pensando al motivo per cui aveva preso quella decisione. O meglio pensò a due occhi color cioccolato che amava e a quel viso che conosceva a memoria.
E' un ragazzo ammise all'ennesima occhiataccia della ragazza multicolor che la supplicava di raccontarle la sua vita, pettegola come era.
"Si chiama Andrew" ammise in un sospiro.
"Lo sapevo" gridò la nanetta sorridendo facendo sobbalzare Sophie.
" Racconta racconta" la supplicò  con gli occhi a cuoricino già  immersa nella storia.
E così Sophie si ritrovò a raccontare a quella strana ragazza un pezzo della sua vita e di quella cotta che durava da un anno e mezzo ormai.
"Si chiama Andrew dicevo"
" oh che bel nome" la interruppe la ragazza mentre strappò un altro pezzo di stoffa sulla gamba destra. Dopo l'interruzione Sophie riprese.
"L'ho conosciuto all'università .  Ha gli occhi color cioccolato e uno sguardo che sembra capace di leggerti dentro. Non so come non si sia accorto che muoio per lui visto che ogni volta che mi guarda arrossisco" disse Sophie arrossendo appunto.
"Se sorridi al sol pensiero sei proprio rovinata" disse ridendo Hayley che aveva preso confidenza ma non era invadente, era solo curiosa e la guardava teneramente.
"Ok, io ho finito, vai da Sam e buona fortuna con il tuo Andrew" disse salutandola e scoccandole un bacio sulla guancia.  
Sam la accolse con un sorriso mentre la sua collega già  pensava a cosa avrebbe dovuto fare. "Capelli corti o lunghi?! rossi o biondi?!" farneticava Santana velocemente facendo quasi paura a Sophie.
"Hei tranquilla, è innocua disse Sam nell'orecchio di Sophie non appena si sedette.
" Allora dimmi come ti vuoi" le chiese la ragazza una volta calma.
"Non so" ammise Sophie. "I miei capelli lunghi li voglio così ma..boh..forse il colore non mi piace più" finì , mentre giocherellava con una ciocca dei suoi capelli ricci castani lunghi fino alle spalle.
"Va bene, ci penso io" disse facendole l'occhiolino.
In quell'ora e mezza Sophie non aveva avuto nemmeno l'opportunità  di guardarsi allo specchio perchè Santana lo aveva impedito.
"Verrà  un capolavoro" continuava a ripetere armeggiando con non si sa quanti prodotti. Sophie ormai si era arresa abbandonandosi alla bellissima sensazione di essere coccolata.
"Ok sei bellissima, ti vuoi vedere?" disse Santana con gli occhi fieri.
"Certo" rispose Sophie con un alto tono di voce sconvolgendosi quando si girò verso lo specchio. Quasi le veniva da piangere vedendosi così.  Solo il colore e leggermente la lunghezza erano cambiati ma lei si sentiva diversa quasi scappata da una persona che la opprimeva.
"Vai da Yuki, muoviti" le ordinò gentilmente la parrucchiera rossa.
Allora Sophie si ritrovò a salire le scale. Non appena vide una ragazza con i capelli neri corti lisci si decise a chiedere a lei per questa Yuki. Ma non ne ebbe il tempo in quanto la ragazza già  l'aveva presa per mano per portarla verso la parte sinistra dell'enorme piano pieno solo di abiti di tutti i generi.
"Eccoci qui" disse indicando tutta l'area evidentemente adatta a lei.
"Scegli cosa più ti piace. Posso prenderti qualcosa io per darti una mano?" le chiese.
Sophie si limito ad annuire ancora a bocca aperta per la grandezza di quel posto.  Sophie era indecisa come forse non lo era mai stata. Ma era voluta andare da sola perchè voleva rimanere se stessa non voleva che nessuno la convincesse a comprare abiti non da lei a cambiare il suo carattere magari con accessori costosi e poco sobri. Perché Sophie era cosi, una ragazza semplice, genuina, di quelle acqua e sapone.
Quando quel vulcano di capelli neri tornò vicino a lei con non si sa quanti vestiti tra le mani decise finalmente di andare nel camerino e caspita, le scendevano tutti a pennello ma Sophie fu colpita soprattutto da uno dei tanti abiti portati da Yuki e decise che quello sarebbe stato l'abito per quella sera.  Dopo aver ringraziato tutte le persone che l'avevano aiutata e aver preso la ricevuta uscì dal negozi con tantissime buste in mano e forse per come era vestita e preparata molte persone avrebbero avuto difficoltà a riconoscerla.
Non appena uscì, il vento la colpì in pieno viso ma non ci fece caso felice come era e si limitò ad aggiustarsi la sciarpa viola che aveva al collo. Forse per la maggior parte degli abitanti di los Angeles il 2 aprile era una giornata come le altre. Un mercoledì senza la pioggia dei due giorni precedenti ma normale. Per Sophie no, quella sera ce l'avrebbe fatta, non più paure o incertezze. Avrebbe provato il brivido del tanto famoso carpe diem.
Si sarebbe dichiarata ad Andrew, quanto è vero che si chiamava Sophie Sunders

Piu tardi...

"Che ti metti stasera?" le disse Agata al telefono mentre era spaparanzata sul letto.

"Ho comprato alcune cose nuove quindi devo ancora decidere"

"Non sarà il tuo solito abbigliamento da suora vero?" Le chiese ridendo la sua migliore amica

Ormai Sophie si era abituata alla schiettezza della sua amica.

"Quanto sei divertente" le rispose sarcastica.

"Ti viene a prendere Blaine?" Le chiese la bionda 

"No, vengo per conto mio con la macchina."

"Ah okay" le rispose Agata.  Io invece vengo con Luis al ristorante. Ci vediamo lì.  Ciao tesoro" 

"Ciao stronza" disse Sophie mandandole un bacio e chiudendo la chiamata.

Per la sera avevano organizzato una cena tra amici e non c'era occasione migliore per far vedere la sua trasformazione. Due ore dopo Sophie era pronta per partire: lavata, profumata, vestita ma in terribile ritardo. Non voleva fare la parte dell'egocentrica e stava già pensando ad una scusa plausibile da usare con i suoi amici sostituendo il "sono pigra e mi sono preparata all'ultimo minuto."
Mentre entrava nel "el sol de mediodìa" gli occhi verdi di Sophie cercavano i suoi amici squadrando la sala e alla fine vide la testolina bionda di agata e si avvicinò.
"Salve ragazzi,scusatemi" disse sedendosi vicino ad Agata e ad un posto vuoto.
" Non solo lunica ritardataria" rispose con sollievo. Quando girò la testa si ritrovò almeno quattro paia di occhi che la fissavano intensamente.
"Wow, 
cioè wow oddio sei bellissima Sophie" finì Erik, lo spasimante storico di Sophie.
"Grazie" rispose lei sinceramente sorridemdogli

 Quel ragazzo le stava simpatico ed era carino.... ma non era lui.

La sua migliore amica la stava ancora guardando con la mascella a terra e disse: "tu ti trasformi completamente e nemmeno mi dici niente?" finì con tono scherzoso abbracciandola. 

POV ANDREW

Ero arrivato in ritardo all'appuntamento,  ancora uma volta.
 Pazienza tanto ormai erano abituati. Controllai il nome del ristorante tanto per essere sicuro. Cercai subito il mio migliore amico Blaine tra la folla o qualcuno che comoscessi.
Ed ecco che intravidi Blaine e Kurt e mi avvicinai sena pensarci due volte.
"Buonasera dissi salutando l'allegra compagnia" cercando quei due occhi verdi che avevo sognato la notte prima e li trovai subito a guardarmi.
"Ciao" mi sorise teneramente Sophie. Era bellissima. La squadrai bene nonostante sarebbe sembrato forse troppo strano.
I capelli castani erano molto più chiari e avevano dei riflessi biondi bellissimi e le ricadevamo dolcemente mossi sulle spalle. Il trucco era leggero ma intenso e riprendeva il bianco del vestito.
Eh il vestito...mi costrinsi a deglutire quando vidi quanto fosse corto il vestito che lasciava spazio alle gambe magre che immaginai sotto il tavolo. "Ciao le risposi con un sorriso a 32 denti."

POV SOPHIE

 

La cena era andata bene, ci eravamo divertitied era l'una passata. Piano piano anche i miei amici iniziavano a sbadigliare. "Allora ragazzi ci sentiamo eh" disse Blaine per primo abbracciando tutti lasciando me per ultima. "Ciao tesoro" disse il mio migliore amico baciandomi sulla guancia.
"Allora vado anche io" dissi salutando gli altri componenti del gruppo.
Andrew si avvicinò a me. "Ehm....sembrava molto imbarazzato,strano.
"Sophie ti dovrei chiedere una cosa."
Il cuore mi rimbalzò nel petto e subito risposi :"dimmi".

"Sono rimasto a piedi, all'andata ero venuto con un mio amico sperando di tornarmene con Erik visto che abitiamo vicino ma se ne é dovuto andare prima. In effetti era dovuto scappare in fretta e furia non prima di aver salutato Sophie con un bacio sulla guancia.
"Agata ha la macchina piena, non é che posso venire con te? Mi lasci a casa tua tanto da li non è distante" disse Andrew grattandosi la nuca in tono supplicante. "certo" rispose lei.

Il viaggio in macchina fu tranquillo,parlavamo tanto di tutto e di niente, canticchiavamo la musica in radio e parlavamo dei nostri amici. Io dal mio canto avevo le farfalle nello stomaco ogni volta che mi guardava o sorrideva, quanto amavo il sio sorriso.
"Siamo arrivati" annunciai triste davanti a casa mia. "Grazie per il passaggio" rispose e quando si avvicinò per darmi un bacio sula guancia io raccolsi tutto il mio coraggoo a due mani e lo baciai. Una frazione di secondo bastò a farmi pensare di essere in paradiso ma con quel minimo di lucidità che avevo cercai di staccarmi immaginando già la scusa da inventarmi, quando inaspettatamente ricambiò il bacio, qussta volta per un bacio vero, alla francese. 

POV ANDREW

Mi ritrovavo a fissarla ogni due minuti pensando non ne accorgesse visto che guidava, con un solo pensiero in mente: "mi piaci da impazzrie, quanto vorrei fossi la mia ragazza".
Eravamo arrivati di fronte casa sua. Nonostante io non avrei mai voluto scendere mi avvicinai come per salutarla quando inaspettatamente mi baciò.
Mi sentii l'uomo più fortunato della terra, non la feci aspettare e ricambiai il bacio.
Non ci credevo e per farle capire quanto fossi felice la avvicinai a me baciandola senza farla quasi mai respirare. Non so da quanto volevo questo bacio.
"Te l'ho già detto che stasera sei bellissima?" le dissi staccandomi leggermente.  "No" ammise  "Allora sei uno spettacolo della natura, come sempre." le dissi sicuro.
Sorrise guardando il basso. Le alzai il mento e le diedi un ultimo lento intenso bacio.

"Ti devo dire una cosa" disse allontanandosi da me. "Devo farti questa confessione, altrimenti me la porterò a vita. Tu mi piaci Andrew. Da un anno e mezzo. La paura di un tuo rifiuto mi ha sempre bloccato ma ora devo sapere la verità,per andare avanti ho bisogno di sapere e che me lo dica tu che tra noi può o non può funzionare. "Finì guardandomi negli occhi. 

"Anche tu mi piaci Sophie, mi piaci da sempre. Da quando ti vidi la prima volta al cinema con gli altri, da quando ci mettemmo a litigare su cosa fosse meglio tra x box o playstation, da quando ti rubavo i pop corn per poi darti fastidio lanciandoteli addosso.

Per tutto il tempo non aveva fatto altro che fissarmi sorridendo ogni tanto.
"Non mi prendi in giro vero?" disse dubbiosa

"Certo che no" risposi riavvicinandola a me per un casto bacio

"Sicuro?" disse appoggiandosi al mio petto. Presi la sua mano e la portai sul petto facendole sentire il battito accellerato del mio cuore. "Su questo."

Dopo due minuti che stava così si alzò decisa puntandomi un dito contro.

"Comunque é meglio l'x-box".

Scoppiai a ridere e le dissi "certo amore" provocando senza saperlo a Sophie lo scoppio di una bomba nel petto e di un rischio infarto.


POV AUTRICE

 

Salve a tutti! :)
Questa one-shot é nata forse dal mio eccesso di zuccheri nel sangue o non so ahahahaha.
Spero vi sia piaciuta, io mi sono divertita a scriverla e ho un po' sognato. Spero di avervi strappato almeno un sorriso.
Fatemi sapere cosa ne pensate, per favore, sarebbe molto importante.
Un bacio a tutti!
I choose to be happy 
Ps: forse qualcuno vedrà che alcuni nomi li ho presi da Glee,mi sono ispirata a loro per quei personaggi ahahaha

 
  
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