Castiel aveva perso la memoria. Grazie al… 

Cercò di trattenere i pensieri e renderli meno volgari possibili. Con scarsissimi risultati. 

Non solo non ricordava tutto quello che avevano passato insieme che, per inciso, era tanto. Non ricordava nemmeno di essere un angelo. Cercò di liberare la mente, Dean Winchester; di pensare a Castiel come a… un conoscente. 

Il suo amico, quello con il trench coat, il cipiglio perennemente a metà tra il sorpreso e l'arrabbiato, la cravatta storta e le sue stranezze, se n'era completamente andato. 

Rimpiazzato da… Da una persona normale. Era tutto sbagliato in quel Castiel: innanzitutto non indossava nessun trench, aveva l'aria serena e rilassata ed era sposato. Sposato. Chissà se poi gli Angeli hanno il diritto di sposarsi. Chissà se ci credono, nel matrimonio.

Comunque aveva mantenuto quella leggera deficienza che lo aveva fatto sorridere: non riusciva ancora a capire le battute. 

 

Forse, da qualche parte, nascosto sotto tutto quell'acrilico del maglione c'era ancora il suo angelo custode, il suo amico, il suo salvatore. 





 

Angolino autrice:
Eccomi qui! Alle undici di sera a scrivere, di getto, questa flash-fic dopo aver visto la 7x17.
Lacrime, per questa puntata, se mi permettete.
Beh, insomma, non ci si può di certo dilungare su una cosina di 200 parole, quindi...

Spero vi sia piaciuta, tutto qui!

Baci e abbracci,
K.