Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: LollyUnicorni    10/04/2014    1 recensioni
-"Sai ti capisco , anche io camminavo con il viso basso , avevo paura dei giudizi degli altri!"-
-"Tu sei Justin Bieber, tu non hai paura di niente."-
-"Andiamo Emma , tutti abbiamo paura di qualcosa."-
-"Tu di cosa hai paura ?"-
-"Di rimanere solo."-
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Don't touch my Ringo
Quella mattina iniziò con il piede sbagliato , e non per il ciclo arrivato in anticipo , ma per la litigata con mamma. Sapete , è la solita mamma single ,che per passare la giornata si impiccia nella vita della figlia e mangia cioccolata o gelato guardando telefilm spagnoli. 
Era iniziato tutto l'altra sera per colpa di un telefilm, io volevo vedere un programma educativo che parlava della vita in Dubai e mamma voleva vedere "Il Segreto". Non era colpa mia se la televisione in camera mia si era rotta. 
Dopo un ciao secco e una sbattuta di porta me ne andai verso scuola ad ampi passi per essere puntuale. 

<< - E ora dovrebbe essere colpa mia. - >> borbottai abbassandomi gli occhiali da sole , anche se il sole era coperto dalle nubi, infilai le cuffiette nelle orecchie e alzai il volume. 
Il mio sguardo era basso , come a sempre , lontano da sguardi indiscreti , lontano da tutto e da tutti , pauroso di essere letto.

                                          "This fucking black cloud's still follow's me around. "
La voce di Eminem continuava a pomparmi nelle orecchie, fino ad arrivarmi nelle vene e poi nel cuore. 
Guardai il display , erano le otto e dieci , altri cinque minuti e sarei dovuta entrare. 
Aumentai immediatamente il passo guardando l'asfalto , che si colorava di chiazze scure e roteai gli occhi. 
Forse dalla fretta o dalla paura d'un acquazzone andai a sbattere contro una persona, per prima avevo paura di aver preso un palo dato che era duro , ma Dio me l'aveva mandata buona salvandomi da una figuraccia peggiore. 

<< - Ma che cazzo! Stai attenta idiota! - >> la voce era maschile , era poco ma sicuro , una voce mascolina che nello stesso tempo ti seduceva e ti scioglieva per incantarti. 
Alzai il viso leggermente e lo guardai , era un bel ragazzo , anzi bellissimo , che mi guardava con superiorità. Mi resi conto che non era da solo , ma che c'erano anche altri due.

<< - Oh andiamo Justin. - >> disse uno di loro impaziente , mentre l'altro mi guardava con disinteresse.
<< - Mh? Scusami. - >>
non era qualcosa di sentito , ma pensavo che bastasse per accontentarlo , infatti subito dopo continuai a camminare con più velocità di prima: ero in ritardo.
Ormai era ora di pranzo , inutile dire che arrivai in ritardo e il professore mi ha detto di rimanere in detenzione dopo le ore ,meglio per me dato che non sarei dovuta stare a casa con mamma.
Presi alcune monetine e mi infilai in fila alla macchinetta per prendere qualcosa , con l'arrabbiatura di sta mattina mi ero scordata il pranzo.
E lì in un angolo del corridoio lo vidì , il ragazzo di sta
 mattina , portava ancora il capello grigio anche se nella scuola faceva caldo, scherzava con i ragazzi di prima e un gruppo di ragazze. Io mi guardai in torno , con me non c'era nessuno. 
A dir la verità non provavo niente , di solito si prova invidia , ma io stavo bene così: da sola.
Dopo un paio di minuti arrivò il mio turno e infilai le monetine per prendere un pacchetto di Ringo e proprio mente stavano per scendere rimasero incastrati. 
Guardai il macchinario imbronciata e arrabbiata , provai a farlo cadere sapendo che nessuno mi avrebbe aiutato. Nessuna aiuta le persone invisibili.

<< - Levati idiota! - >> era la stessa voce sensuale  da sireno che doveva appartenere a James. 
Si era avvicinato a me senza che me ne rendessi conto e ora mi guardava , con quei bellissimi occhi miele , impaziente.
Mi spostai immediatamente e lui diede un colpo alla macchinetta , facendo cadere la mia merenda e la prese tra le mani, aprendola e iniziando a mangiare con tranquillità .

<< - Hey , quella è la mia merenda! - >> ringhiai contro di lui , strappandogliela di mano , in un secondo tutto silenzio e avevamo gli sguardi puntati su di noi.
Lui assottiglio gli occhi e mi prese per un polso trascinandomi sulle scale, non ascoltando le mie proteste. 
<< - Nel mio paese questo si chiama rapimento! E fino a prova contraria anche nel tuo! Lasciami. - >> ordinai , aumentando il tono della voce, la quale si fermò in gola non appena mi sbatte al muro e mi guardava gelido. 

<< - Non so a che giocai stai giocando, ma smettila e lasciami andare. Ho fame . - >>
<< - Sta zitta! - >> tuonò facendomi sussultare , avevo paura , ma di cosa? << - senti ragazzina, non provare mai più a fare quello che hai fatto prima. Hai capito? Se lo rifai , ti tormenterò a vita. Sarò la tua ombra e vorrai morire. - >> 
Ok , forse lo avevo colpito nell'orgoglio , ma che voleva? Io avevo fame e poi mai sottovalutare una donna mestruata e affamata.
<< - No , sentimi tu razza di tempista! Ma cosa vuoi ? Io ho pagato per quei biscotti , quindi sono miei! Se vuoi dei Ringo , sono in quella cosa , chiamata macchinetta , infili i soldi , digiti il numero , in questo caso 14 e clicchi "ok". Non mi sembra tanto difficile , se il tuo piccolo cervello riesce a capire quello che dico. - >> di sicuro non mi facevo mettere i piedi in testa da lui, ma guarda un po' te! Io sopporto mia madre ogni giorno e nessuno può essere più fastidioso di lei.
Stava per aprire la bocca , ma io presi un Ringo e glielo infilai tra le labbra e scappai a gambe levate verso la mia classe: avevo combinato troppi guai per oggi.

Stava per suonare la Campanella di uscita e io avevo paura delle conseguenze delle mie azioni, ora se mi aspettava fuori con la sua banda per picchiarmi? Se voleva uccidermi ? 

Passando così per i corridoi le ragazze parlavano di quello che era successo e sentii il nome " Justin Bieber".
Quindi non si chiama James? Peccato. 
Ecco l'uscita della scuola , mi morsi il labbro , sentivo una goccia di sudore scendere dalla mia fronte e i miei occhi sotto gli occhiali , cercavano veloci lui.
Dio abbi pietà di me ...
Pensai mettendo il piede fuori dal cancella , chiusi gli occhi e quando gli riaprii ......
  
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