Per il mio 18esimo compleanno avevo ricevuto un bellissimo regalo. Sarei potuto andare all'estero, addirittura fuori dall'Europa.

Naturalmente sarei stata accompagnata da Falk de Villiers (il Gran Maestro della Loggia) e da Madame Rossini (la costumista). Queste due persone erano indispensabili per la mia vacanza perchè io ho questo..... Ehm … come definirlo?... problemino dei viaggi nel tempo. Da Londra ci saremo portati un preziosissimo souvenir: il cronografo che mi avrebbe permesso di saltellare allegramente e senza pericoli nel tempo.

Avrei avuto un altro accompagnatore, Gideon(il mio fantastico ragazzo)avevo richiesto io la sua presenza anche se lui sarebbe potuto rimanere a Londra, data l'esistenza del secondo cronografo.

Ma la meta del viaggio era la cosa più entusiasmante: avremmo visitato la California, USA!!!

Morivo dalla voglia di vedere Los Angeles e Hollywood!!!

I primi giorni furono fantastici, mi divertii un sacco e i viaggi ne tempo non frenarono il mio entusiasmo ma lo accentuarono. Era meraviglioso poter visitare l'America del passato!!!

Ma il quinto giorno mentre stavo passeggiando per le strade di Los Angeles vidi un manifesto: c'era Cats, il mio musical preferito in un paese che distava due miglia da una cittadina chiamata Hill Valley.

L'avevo già vista infinite volte ma non mi stancavo mai di sentire le sue canzoni sopratutto Memory che, grazie a me anche alcune persone del 19esimo secolo conoscevano.

Dovevo assolutamente vederlo ancora una volta, con Gideon.

Lui diceva di non amare i musical, ma sapeva a memoria lo spartito di Memory!

Così il sabato sera seguente ci avviammo verso Hill Valley.

Entrammo in teatro e ci sedemmo. Lasciai Gideon solo e andai in bagno.

Mi stavo lavando le mani quando mi sentii svenire.

"com'è possibile?" mi chiesi "oggi ho già trasmigrato per 3 ore!".

E, contrariamente alle mie previsioni, scomparii.

Mi ritrovai sul ciglio di una strada. Constatai che il teatro in quell'epoca non era ancora stato costruito. Andai dietro a un cartellone pubblicitario per non farmi notare dalle altre persone.

Che situazione!!Ero nel passato, in un anno che nemmeno io conoscevo, in una città di cui fino a ieri ignoravo l'esistenza e per di più non avrei dovuto trovarmi in quel luogo.

Forse dire “quel luogo” non è giusto, meglio “in quell'epoca”

"bè, potrebbe andare peggio, potrebbe piovere" pensai.

Di solito quando qualcuno dice questa frase si mette a piovere. Ma nel mio caso no. A me non succedono mai le cose che capitano agli altri. Infatti in quella occasione invece della pioggia arrivò una macchina.

Andava velocissima e si fermò davanti al mio nascondiglio. Ne uscì un ragazzo con addosso una tuta enorme e gialla, che gli stava malissimo.

A quel punto arrivò un altra macchina con a bordo una coppia di vecchietti, il ragazzo chiese loro aiuto ma se ne andarono via.

Allora uscii da dietro al cartellone e mi avvicinai al ragazzo. Vedendolo da vicino capii che doveva avere più o meno la mia età.

Mi osservò dal basso all alto, soffermandosi sulle all star con le borchie e sulla maglietta con la scritta " hello kitty must die" ( regalo di Leslie) con aria di disapprovazione.
Avrei voluto dirgli: " ma guardati un po' allo specchio!!non sono io quella con una tuta giallo piscio( come la mia divisa alla Saint-lennox, hihi) completamente orribile!!!
Ma mi trattenni.
Per una volta cercai di essere gentile e gli dissi:" ciao....mi chiamo Gwendolyn e .... Ehm... Sapresti per caso dirmi in che anno siamo?" Avevo provato quell'approccio in uno dei miei primi viaggi nel tempo incontrollati e mi avevano preso per deficiente.
Speravo di non fare di nuovo una figura schifosa ma non sapevo che altro fare.
Lui sembrò più sorpreso di me è fece una faccia pensierosa come se neanche lui sapesse esattamente in che anno fossimo.
Poi tornò alla macchina, ci guardò dentro e mi rispose.
" certamente!!! È precisamente il 5 novembre 1955"

Dato che eravamo nel bel mezzo del nulla, a 2 miglia dalla città più vicina, gli chiesi se poteva darmi un passaggio. Lui annuì e si avvicinò alla sua macchina.

Provò a girare la chiave nel cruscotto più volte ma non successe nulla. Imprecò e cominciò a spingere l'auto.

A quanto pareva non era molto forte perchè dopo 5 metri era già stanco e mi chiese di aiutarlo a nasconderla dietro al cartellone pubblicitario.

Quando terminammo il lavoro, mi disse col fiatone: “Comunque..af...io sono Martin...af... Martin McFly”

“Piacere, Gwendolyn Sheperd” risposi, felice delle mie maniere stranamente gentili.

Intanto si era finalmente tolto quell'orribile tuta gialla ed era rimasto in jeans e giubbotto.

Senza dirmi niente si incamminò verso Hill Valley. Io, anche se avrei dovuto rimanere dov'er, lo seguii.

MI sembrava strano, spaesato e mi ricordava qualcuno.

Ad un certo punto mi chiese: “Ma nel 1955 ci si veste così”

In teoria avrebbe dovuto saperlo lui dato che ci viveva, nel 1955!!!

Così gli risposi: “no, ma nel 2014 sì”

A quel punto, pensai, o mi prende per matta o se mi crede il matto è lui!!

Restò un attimo a bocca aperta e mi chiese: “ Ma tu viaggi nel tempo? Dov'è la tua macchina? Devo dirlo subito a Doc! Chissà che facci farà quando saprà di non essere stato il primo a scoprire i viaggi nel tempo!” Iniziò a ridere ma dopo un secondo si rabbuiò, pensando probabilmente a questo Doc che forse non stava così bene.

Dopo un po' di tempo realizzai che se diceva quelle cose anche lui dovevo viaggiare nel tempo!!

E, a giudicare dalla sua faccia spaventata, doveva essere il suo primo viaggio.

Ecco chi mi ricordava: me stessa alla prima esperienza nel passato.

Mi guardava con aria interrogativa e mi ricordai di non aver risposto alle sue domande.

“Sì, certo che viaggio nel tempo!” risposi come se fosse la cosa più normale del mondo “tu da quando vieni?”domandai.

“Vengo dal 1985... e la cosa che vorrei di più in questo momento sarebbe ritornarci!”

E, proprio sul più bello della conversazione, mi sentii svenire, sapevo che non avrei più rivisto quel ragazzo. Prima di sparire gli dissi: “Bè... Ciao!!” Sì, lo so, è un addio molto profondo!

Finalmente ero di nuovo nel 2014.

Camminai per un po' e tornai nel teatro.

Notai che Gideon non si era neanche accorto della mia assenza e stava con gli occhi fissi sugli attori. Meno male che lui odiava i musical!!

Ero tornata giusto in tempo per l'ultima scena. Mi sedetti vicino al mio adorato ragazzo che non diede segni di vita e mi godetti gli ultimi minuti di “Cats”.

Angolo Delirante dell'Autrice

Ciaooo.

Quando ho visto il film Ritorno al futuro non ho potuto fare a meno di pensare a far incontrare Martin con la mia eroina preferita! Se alcune parti sono un po' deliranti è perchè l' ho scritta mentre avrei dovuto fare il tema in classe, e in quelle noiosissime tre ore mi è venuta l'ispirazione per questa storia invece che per quella che avrei dovuto scrivere in classe.

Ma a voi non importa, vero? Ok, basta.

Baci baci,

Giuly 

P.S. Potreste darmi qualche suggerimento per un titolo più decente?