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Autore: Sognatrice_2000    11/04/2014    2 recensioni
Questo è il prequel della mia precedente song fiction,"Cenerentola Innamorata",sulle note della canzone "La notte" di Arisa. E' raccontata in prima persona,dal punto di vista di Shiho,prima di tutti gli avvenimenti raccontati in "Cerentola Innamorata" e della cena al ristorante con Shinichi,durante la quale gli rivela il suo segreto ...
Piccolo avvertimento : per chi non ha letto "Cenerentola Innamorata",farò in fondo un breve riassunto per aiutare a far capire meglio ai lettori gli avvenimenti di questa nuova storia.
Gli avvementi narrati in entrambe le fan fiction si svolgono dopo la sconfitta dell'organizzazione,e Shiho e Shinichi sono tornati adulti.
Buona lettura!
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta di song fiction GinxSherry'
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                                                                                          La notte
                                                                                         (Prequel) :

 
 
Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare
perché mi porto un dolore che sale che sale

 
Apro un occhio,portando immediatamente una mano davanti alle mie pupille azzurre. La luce pungente del mattino entra a fasci dalle grandi vetrate della finestra posta davanti al mio letto,illuminando di giallognolo ogni mobile ed ogni oggetto. Mi alzo di malavoglia,stropicciandomi confusamente le palpebre. Neanche stanotte ho dormito molto. So che dovrei essere forte,ma è più facile a dirsi che a farsi.
 Sono passati due giorni da quando ho scoperto di aspettare un figlio dall’uomo più ripugnante che possa esistere a questo mondo.
Mi ha inflitto una sofferenza dopo l’altra,e proprio per questo mi sento una stupida. Per averlo amato e,forse,perché lo amo tutt’ora.
Una lacrima riga furtivamente il mio volto pallido,ma mi affretto asciugarla,come per voler cancellare tutto il dolore con quel breve gesto.
Oggi è domenica,non devo andare a lavorare. Il lavoro,in questo periodo,è l’unica cosa che mi aiuta a distrarmi,a pensare ad altro. Ho paura di soffermarmi a riflettere nuovamente sull’errore che ho commesso. Ho paura di lasciarmi andare. Devo essere forte e devo farlo anche per il mio bambino.
Spalanco le ante della finestra,inspirando a pieni polmoni l’aria fresca di marzo e cercando di tenere a freno i brutti pensieri. Voglio chiuderli in un cassetto della mia mente,per aprirlo solo se e quando sarò pronta. Il mio sguardo viene immediatamente catturato dalla luminosità di quel cielo,azzurro e senza neanche una nuvola,nel quale splende una sfera che dona calore a tutta l’umanità.
Ma neppure questa vista così bella può cancellare il mio dolore. Delle fitte acute mi trapassano il cuore,come se fossi stata colpita da milioni di proiettili. Eppure sono convinta che un proiettile farebbe meno male.
Rientrò dentro con velocità,sedendomi sul morbido materasso e osservando la mia  immagine riflessa nello specchio. Enormi occhiaie scure mi solcano le palpebre,ho i capelli spettinati e il viso triste.
Involontariamente quel riflesso mi ricorda le carezze,i baci,le mani intrise di una fredda dolcezza di Gin,avvenute proprio in quella stessa camera. Quando mi diceva che ero la sua principessa,che quella semplice camicia da notte a fiori mi faceva sembrare una dea.
Stringo i denti,decisa più che mai a trattenere le lacrime. Ma il dolore è davvero troppo forte. È una ferita che mi divora lentamente,ogni secondo,ogni minuto,ogni giorno che passa.
 
Si ferma sulle ginocchia che tremano … e so perché
 
Il mio intero corpo è scosso da singhiozzi,non posso fare a meno di ricordare quella frase che mi disse Gin tanto tempo fa. Una frase in cui scioccamente credevo.
 
Ti amo,Sherry,sei il mio gioiello più prezioso …
 
“Bugiardo!”urlo prima di riuscire a trattenermi,scagliando a terra il cuscino con violenza. Un tremore si impadronisce di me,la rabbia mi assale,ma anche la tristezza si insinua nella mia anima. Avrei tanto bisogno di sentire le sue braccia attorno al mio corpo,per sentirmi meno sola.
 
E non arresta la corsa lui non si vuole fermare
perché è un dolore che sale che sale e fa male

 
 
Dalla finestra vedo delle famiglie passeggiare lungo le strade. Una in particolare mi colpisce : una donna giovane,assieme ad un uomo più grande di lei,che tengono per mano un bel bambino,dallo sguardo vivace e pieno di vita.
Gli occhi mi si appannano rapidamente : il mondo è indifferente al mio dolore,vedo così tante persone felici intorno a me.
E la domanda che più mi affligge è : perché? Perché non posso essere felice anch’io?
Ormai ho imparato a nascondere il mio stato d’animo,fingo sempre di essere serena anche se in realtà non è affatto così. Ma alla vista di quella famiglia così felice,che mi ricorda terribilmente la mia situazione,tutte le mie forze si sgretolano.
Cerco di reprimere le lacrime,osservando la mia pancia e accarezzandola piano,quasi con timore. Lì dentro si trova il frutto di un amore che in realtà ho provato solo io,e proprio per questo non sono sicura di volerlo.
Farebbe troppo male essere costretta a ricordare continuamente l’uomo che ho tanto odiato e tanto amato. Lo odio per avermi privato dell’affetto e del sorriso della mia Akemi – chan e per avermi abbandonata con un figlio da crescere. Lo amo per avermi regalato pochi,interminabili attimi di felicità. Non posso smettere di amarlo,né di odiarlo.
 
E quando arriva la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché

 
Durante  il giorno è facile cercare di distrarsi,al lavoro mi impegno con tutta me stessa e la giornata vola via in un istante.
Ma è proprio quando calano le tenebre,e io sono costretta a stare in quel letto che mi ricorda troppo Gin,non posso fare a meno di pensare. Non posso fare a meno di ricordare.
Il modo in cui Gin mi accarezzava dolcemente i capelli,quando mi abbracciava e mi faceva sentire speciale,le sue labbra che sfioravano le mie,i suoi lunghi capelli biondi che accarezzavano la mia pelle con un fruscio delicato. Quel suo strano modo di pronunciare il mio nome in codice,Sherry,quando ancora ero una di loro,in un misto di freddezza e di tenerezza.
Troppe domande senza risposta affollano la mia mente. Perché sto soffrendo così tanto? Perché Gin mi ha lasciata sola? Cosa ho intenzione di fare con questo bambino? Voglio tenerlo o no? Ho bisogno di un consiglio. Forse dovrei chiamere Shinichi. È il mio unico amico,su di lui posso contare. Anche se immagino già la sua reazione quando gli racconterò tutto.
 
Né vincitori né vinti si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci l’amore continuerà

 
Mi ricordo ancora dello smarrimento e dell’incredulità che mi aveva assalita quando il dottore mi aveva rivelato di essere incinta,e anche del vuoto che si era formato per l’ennesima volta nel mio cuore quando avevo scoperto che Gin era andato via.
E alla fine sono stremata da queste continue riflessioni. Giungo sempre ad una sola conclusione possibile : anche se la vita,per una circostanza o per un’altra,ci ha allontanati,non riuscirò a smettere di amarlo.
 
Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare
Ma c’è il dolore che sale che sale e fa male
Arriva al cuore lo vuole picchiare è più forte di me

 
Con passo leggero giungo fino alla cucina e preparo velocemente una tazza di caffè. La bevo tutta d’un sorso,lasciando che il gusto amaro si insinui nella mia bocca.  Amaro come il mio stato d’animo.  Anche a Gin piaceva il mio caffè. Diceva sempre che era il più buono che avesse mai bevuto,che era unico quanto me. Tutto mi ricorda lui. E il latte mi fa pensare alla creatura che porto dentro di me.
Non ho minimamente fame,addento quasi con disgusto un biscotto e corro in bagno a lavarmi.
Non ho voglia di uscire,mi sento troppo fragile e vulnerabile. Il mio cuore è stato quasi disintegrato dalla delusione e dalla sofferenza,lo sento frantumato in mille piccola schegge che fanno male. Molto male.
 
Prosegue nella sua corsa si prende quello che resta
Ed in un attimo esplode mi scoppia la testa
Vorrebbe una risposta ma in fondo risposta non c’è

 
Quanto vorrei che adesso lui fosse qui,accanto a me,a sussurrarmi che va tutto bene,che c’è lui con me,che mi protegge e che mi ama.
La testa mi fa male a causa dell’incessante domanda che non posso fare a meno di formulare. Io non ho mai avuto bisogno di dipendere dall’affetto di qualcuno,eppure adesso vivo per quella briciola di amore.
In fondo al mio cuore cerco una risposta,ma nell’angolo più remoto e nascosto del mio cuore so già il motivo.
 
E sale e scende dagli occhi
 
Le lacrime sono mie inseparabili compagne,conosco il loro sapore salato e sgradevole,quando mi bagnano inesorabilmente la pelle. 
 
il sole adesso dov’è?
 
La felicità,quello spiraglio di luce da me tanto desiderato,sembra non volermisi mostrare affatto. Forse ne ho perso anche il vero significato. Tutto ha perso il suo significato da quando lui se n’è andato. Niente ha più senso.
 
Mentre il dolore sul foglio è seduto qui accanto a me
 
So perfettamente che non dovrei farlo,ma ignoro la ragione e mi dirigo nuovamente nella mia camera. Apro un cassetto e davanti ai miei occhi si staglia un piccolo foglietto di carta. Le mie mani tremano mentre lo afferrano,e leggono le poche parole scritte sopra :
 
Dimenticami,Sherry. Per me non sei stata altro che una ragazzina con cui passare una notte di svago e per questo non posso essere il padre di quel bambino. Addio.’
 
Mi sento ribollire di rabbia,una rabbia che in realtà è solo una difesa. Dopo pochi secondi mi accorgo di una grossa macchia sull’inchiostro,e poi un’altra,e un’altra ancora. Non riesco più a smettere di piangere.
Mi siedo nuovamente sul letto,prendendomi la testa tra le mani.
“Smettila di piangere,sciocca’’mi ripeto continuamente. Però non posso.
 
E le parole nell'aria sono parole a metà
Ma queste sono già scritte e il tempo non passerà

 
“Perché mi hai lasciata sola?”dico tra i singhiozzi,cercando inutilmente di scuotermi. La mia voce è un tremolio confuso,non riesco a smettere di fissare quelle parole che mi hanno ferito l’anima in mille pezzi.
Quasi fuori di me,afferro la carta e la strappo con violenza,con tutta la forza che ho in corpo. Mi illudo veramente di poter dimenticare tutto così?
Quelle parole sono incise nel mio cuore,ormai. E non se ne andranno via tanto facilmente.
 
E quando arriva la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti si esce sconfitti a metà
L'amore può allontanarci la vita poi continuerà

 
Adesso devo trovare la forza per reagire. Anche se l’amore ci ha divisi,non posso lasciarmi andare così. La vita avanti,senza differenze per nessuno. E anche la mia. Sì,devo andare avanti.
 
Continuerà
 
Un sorriso illumina deliziosamente la mia carnagione chiara. Ho smesso di piangere. Voglio uscire,perdermi tra i colori e gli odori della natura.
Dopo essermi vestita velocemente,afferro la mia borsa ed esco. Destinazione : il parco di Beika. E poi forse mangerò qualcosa al bar,seduta ad un tavolino,senza angosce e senza pensieri per la testa.
Come tutte le altre ragazze della mia età.
Almeno voglio provarci.


Riassunto di Cenerentola Innamorata :

Shiho confiderà al suo amico Shinichi di aspettare un figlio da Gin,in seguito a delle circostanze particolari che saranno chiarite meglio nella fic stessa. Inizialmente pensa di abortire,ma cambia idea dopo che Shinichi le dice di non fuggire dal suo destino. Infatti,come afferma il detective,non esiste niente di più bello che dare alla luce una nuova vita,frutto dell'amore tra due persone. Il tutto sulle note dell'omonima canzone di Marco Masini ( vi consiglio di ascoltarla,è veramente bellissima!!!).
Questa fiction si svolge prima che Shiho riveli tutto a Shinichi,quando ha già scoperto di essere incinta e deve sopportare il dolore di essere stata ingannata nuovamente e di ritrovarsi sola.
Spero vivamente che vi piaccia!
  
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