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Autore: PsychedelicMind    11/04/2014    1 recensioni
Avete presente quando rifiutate di andare al ristorante con i genitori perché vi annoiate e desiderate restare da soli a casa a spassarvela? Beh, Jennifer era come noi. Una sera rimase a casa perché si scocciava di uscire con la famiglia. Solo che quella sera qualcosa di inaspettato le stravolse l'esistenza...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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<< Questa  sera mangeremo al ristorante>>.
<< Eh no, io mi scoccio. Papà fa fare brutte figure. Io me ne sto a casa. Mi rompo di uscire.>>
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E questa, era una conversazione tra me e mia madre. Lei e il ristorante. Io mi scoccio! E’ così bello restare da soli a casa a fare quel che ti pare mentre i tuoi e tua sorella sono fuori!
Ora vi starete chiedendo chi sono io. Mi chiamo Jennifer  e ho 16 anni. Frequento il liceo e sono un’appassionata di film horror, creepypasta e altre cose del genere. Col cavolo che questa sera mangio il polpettone! Ordino una bella pizza e me la spasso a guardare film e a leggere creepypasta. E magari parlando al cellulare con la mia migliore amica Cindy.

Intorno alle 19:00…..

<< Jennifer noi usciamo! Già sai come accendere il forno. Il polpettone è già dentro. Devi solo scaldarlo. Casomai veniamo più tardi. Dopo andiamo a far visita alla zia. Divertiti da sola! >>
Sisi….soliti discorsi delle madri. Finalmente sono sola. Ora telefono la pizzeria e mi faccio arrivare una pizza per le 21:00.
<< Una wurstel  e patatine. Me la faccia arrivare per le 21:00, grazie.>>
E anche questa è fatta.
Sono nella mia cameretta. Sono al computer sul mio profilo Facebook. Niente di nuovo. La solita noia. Ora sono sul sito delle CreepyPasta. Cavolo, è come una droga! Non riesco a farne a meno! Mi piacciono troppo.
Sto leggendo la pasta di Jeff The Killer. Mi ha sempre intimorito. Ma poi penso che non esiste e la paura passa. Non ci vuole niente!

Intorno alle 21:00…

E’ arrivata la pizza. Ho pagato il fattorino e ora sono sola nella mia stanza a mangiarla davanti al pc.
Sono sul sito delle creepy. C’è un silenzio tombale. Ci vuole un po’ di musica. Ed ecco che mi imbatto nuovamente della pasta di Jeff the Killer. Certo che per inventare una cosa del genere devi essere veramente un folle!
Cavolo che freddo. Ho la sensazione che qualcuno mi stia guardando. Ho i brividi. Saranno solamente le creepy….meglio che chiudo.
Ho chiuso il sito e sono sul letto.  Dopo mi alzo e mi avvicino alla finestra per chiuderla ma ecco che un ragazzo mi salta addosso e mi fa indietreggiare con le spalle al muro.
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<< Zitta. Cosa gridi. Ti ho osservata tutto il tempo, Jennifer. Ti intimorisco?>>
<< Ma chi cristo sei?! Lasciami in pace!>>
Non potevo vedere la faccia del ragazzo. Aveva un cappuccio che gli copriva il volto. Ecco che mi avvicina un coltello alla gola. Ho il cuore che batte a mille. Sto tremando. Ora mi uccide.
<< Ti prego lasciami andare!!>>
<< Eh no Jennifer. Ho aspettato da un sacco di tempo questo momento. Mica sono idiota che ti faccio sfuggire.>>
Ecco che il ragazzo si toglie il cappuccio. Un urlo di terrore esce dalla mia bocca alla vista di quel  macabro viso. Un viso bianco, con un sorriso da folle inciso nella pelle fino alle orecchie, due occhi neri privi di palpebre mi fissavano.
<< M-ma tu!>>
<< Brava. Hai capito. Sono Jeff The Killer. Io esisto, non sono una storia. E ora sei la mia prossima vittima.>>
<< T-ti prego non farlo…>>
Era sul punto di sgozzarmi quando sento i miei vicini che bussano alla porta o che si affacciano dal balcone ad aiutarmi. Avevano sentito le mie urla, fortunatamente.
<< Dannazione. Ci rivedremo, Jennifer.>>
Mi lasciò andare e io ero bianca dal terrore. Si avvicinò alla finestra secondaria e prima di scomparire, mi rivolse uno sguardo, con quel suo sorriso da pazzo e mi disse “Vai a dormire, Jennifer. Sei così carina quando dormi”.
Giuro che sono ancora sconvolta. Ancora devo riprendermi. Forse la prossima volta esco con i miei. E ora dovrò vivere con la paura che si ripresenti per uccidermi? Aiuto.

Sono le 21:00 e io per la prima volta ho visto Jeff, Jeff the Killer. Quel Killer. Quel killer che mi ha cambiato la vita in una sera.
 
 
 
  
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