Un ordine: "trovala e uccidila...non m'importa come....ma fallo!". Fissai ancora un attimo mio padre e sparii dietro le roccie dall'altura. Ucciderla. Non mi piaceva commettere omicidi per volere altrui ma se era mio padre ad ordinarmelo dovevo farlo....non capivo perchè...non riuscivo proprio a comprendere il tipo di minaccia che potesse rappresentare una semplice ragazzina...per noi creature maggiori...ma era inutile sforzarsi. A quel tempo...quando avevo solo diiotto anni non capivo molte cose che ora mi sono chiare. Così iniziai a correre a perdifiato nella direzione indicata....amavo farlo. Era una delle cose che prediligevo in assoluto...scaricavo tutta la rabbia e mi sentivo "più leggero". I sassi per un comune essere umano sarebbero stati difficilmente percorribili ma per me no. Un mezzodemone come me era veloce e scattante. Vivevo in un tutt'uno con la natura...ed era la cosa più bella che potesse esserci...molti quando iniziavo a parlare della mia passione per essa ridevano...chiedendomi se avessi una ragazza con cui trascorrere il tempo. Tzk...sciocchezze. Le ragazze. puah...non m'interessavano proprio...non trovavo nulla che mi stimolasse l'interesse per loro..più mi sforzavo e più nn le trovavo "attraenti". Al diavolo stavo bene da solo...e poi erano creature troppo fragili. Già badare a me stesso era difficile in una foresta così colma di pericoli...figuriamoci per un essere debole come una donna...ba...adesso correvo come un dannato tra la fitta vegetazione per trovarla. Mi era stata descritta come una persona del suo sesso dalla statura mediamente normale circa 1,60...con gli occhi color nocciola e i capelli corvini... alcuni avevano fatto delle allusioni volgari al suo fisico...continuavano a dire che aveva un corpo che faceva perdere la testa...ma io li ignoravo. tanto dovevo solo ucciderla. la cosa più semplice del mondo...