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Autore: Friends Forever    12/04/2014    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se i fratelli Pevensie capitassero a Panem, precisamente nel Distretto 12? E se uno dei quattro fratelli fu stato chiamato per andare agli Hunger Games?
DAL CAPITOLO 1:
"E se capitasse a noi stavolta? A uno di noi?" Lucy teneva la mano della sorella e del fratello Edmund con forza.
"Il nostro nome c'è poche volte Lu, nessuno di noi verrà chiamato" disse Susan, molto preoccupata.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Successe tutto così...

“Lu, svegliati!” Peter andava avanti e indietro per la casa, svegliando chiunque gli capitasse a tiro. Era il giorno della Mietitura e tutti sentivano che in tutto il Distretto 12 c'era una grande trepidazione e paura: mamme e papà che stringevano forte i loro figli, alcuni bambini piccoli che correvano per godersi un po' della bella giornata, anziani signori che giravano per le strade in cerca di qualcosa per cui rendersi utili.

In cucina Caspian e Susan preparavano qualcosa per la colazione, tipo pane tostato o un po' di tè. Insomma, quello che avevano in casa.

“Sue” chiamò Caspian mentre entrambi lavavano dei panni sporchi nel piccolo lavello.

“Dimmi, Caspian” rispose lei.

“Quante volte c'è il tuo nome?”

“Io venti, Peter ventiquattro, Ed sedici e Lu quattro. Eustace e Jill non lo so. Tu?” chiese la bella Susan, posando lo sguardo sul ragazzo.

“Cinquantasei.” disse lui, bisbigliando.

“Cosa?!”

“Non urlare”

“Sì, invece! Come puoi avere tutte queste nomine? Non dirmi che hai... preso nomine in più per... per noi”

“Susan, non voglio che tu ti arrabbi con me” Caspian abbraccio la fidanzata. “Voglio proteggerli. Io sono il più grande in questa casa.”

“Ma non importa” ora Susan aveva gli occhi pieni di lacrime. “Ci dobbiamo proteggere a vicenda, Caspian, così non... e se tu...”

Prima di riuscire a scoppiare in un pianto isterico, gli altri tre fratelli con Eustace e Jill entrarono in cucina per prendere posto a tavola e iniziare a mangiare. Caspian e Susan erano ancora abbracciati, e quando si lasciarono videro con orrore che tutti i presenti avevano gli occhi gonfi.

“Ragazzi” cominciò Caspian. “Staremo uniti qualunque cosa succeda. Non dobbiamo farci abbattere da una stupida Mietitura. Supereremo il tutto anche quest'anno.”

“Facile a dirsi” brontolò Eustace. “Ma non a farsi.”

“Non ti preoccupare Scrubb, staremo tutti insieme” s'intromise Jill, facendo suscitare un minuscolo sorriso ad Eustace per averlo chiamato per cognome.

“E poi... sempre se succederà...” mormorò Edmund.

“Ed, non ci pensare nemmeno” disse Peter a voce alta. Il fratello minore chiuse la bocca all'istante.

Passarono gli ultimi minuti della colazione a guardarsi, magari tenendosi la mano o facendo scappare qualche lacrima, ma poi furono pronti per andare in Piazza.

Uscirono di casa con dei cappotti di lana, l'inverno era terribile. Non nevicava ancora, ma le nuvole davano segno di stare all'erta. La Piazza era tutta piena e il palco era già stato allestito: mancava solo Effie Trinket e alcune famiglie del Giacimento.

“Ci vediamo dopo, promesso.” disse Caspian, posizionandosi dalla parte dei maschi con Edmund, Peter e Eustace. Mentre Susan, Lucy e Jill andarono dalla parte delle femmine.

Dopo il solito, noioso e petulante, discorso d'inizio Hunger Games, Effie decise di estrarre il nome del tributo femmina.

Susan teneva forte le mani sudate e tramanti di Lucy e Jill. Caspian era a braccia incrociate, Peter si dondolava sui piedi ed Edmund non aveva il coraggio di alzare lo sguardo. Mentre Eustace continuava a girare la testa da un lato all'altro, per cercare il conforto che non riuscì a trovare.

Effie corse all'ampolla di vetro con i nomi femminili. C'erano almeno duemila bigliettini. Ne estrasse uno canticchiando, e poi arrivando al microfono.

I battiti del cuore più forti. Meno regolari. Più agitazione, paura, terrore, ansia...

“Il tributo femmina... di questa Edizione degli Hunger Games.... sarà... Jenne Jo!”

Cuori leggeri, battiti regolari, meno paura, meno terrore, meno ansia. Le tre si scambiarono uno sguardo con Caspian, Peter, Edmund ed Eustace. Sorrisero appena. Né Susan, né Lucy, né Jill sarebbero andati agli Hunger Games. Ma ora bisognava vedere quale tributo maschio ci sarebbe andato. Questa Jenne camminò paurosa e timida, piangendo, sul palco, vicino ad Effie. Si scambiarono un paio di parole, poi la presentatrice proseguì.

Andò con lo stesso passo da giraffa goffa verso l'ampolla con i nomi maschili e, tra i tanti, estrasse un bigliettino.

I battiti del cuore più forti. Meno regolari. Più agitazione, paura, terrore, ansia...

“Il tributo maschio... di questa Edizione degli Hunger Games... sarà... Edmund Pevensie!”

Ancora più terrore, più paura, più incredulità, più ansia, più sconfitta.

Edmund Pevensie sarebbe andato agli Hunger Games. Sarebbe toccato a lui.

 

 

ANGOLO AUTRICE

Salveeee! Capitolo primo, il primo e autentico capitolo di questa storia!!!! Wooooo!!! (?) Ok, pazzia a parte, vi piace? Voglio più recensioni, daii.. vi prego... Beh, ringrazio giulietta smiley per aver recensito il prologo! Grazie cara :):)

Ebbene sì, Edmund andrà agli Hunger Games... come se la caverà?

Friends Forever

  
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