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Autore: pidge015    12/04/2014    2 recensioni
quando insieme al destino ci si mette anche la pallavolo...
lei simpatica solare piena di amici ,capitano della squadra , la più brava e la piu bella,ma non lo sa di esserlo
lui scontroso pochi amici ma se hai la chiave del suo cuore diventa simpatico e dolce ,capitano della squadra bravo bello e pieno di se..così diversi ma così uguali..che succederà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Stavo al palazzetto dello sport avevo appena finito la mia partita avevamo vinto come le altre partite del campionato 3-0 , siamo la quadra più forte di Roma! Ero uscita dallo spogliatoio e stavo andando sugli spalti a insieme alle mie compagne di squadra. Dopo di noi c’era la partita della maschile uder 16 dove c’erano la maggior parte dei ragazzi delle mie compagne e quindi dovevo rimanere insieme a loro per il sostegno morale come dicevano loro e perche volevano farmi conoscere il capitano ‘’Andrea ‘’ dicevano che era quello giusto per me,io quello lo odiavo a morte l’ho odiato dal primo momento che l’ho visto..si sentiva dio sceso in terra, e non era quello giusto per me ,io odiavo a morte lui ( e ovviamente non lo nascondevo) e lui odiava a morte me (ovviamente non lo nascondeva), ma vabbe ,dall’entrata vidi entrare tutta la maschile, e ovviamente c’era anche Andrea..uff si avvicinarono a noi e ci salutarono a tutte io ero  amica con tutti loro visto che quando uscivo con le mie amiche c’erano anche loro..in effetti Andrea era il ragazzo dei miei sogni,come lo volevo io alto piu di me biondo cenere e degli occhi blu mare che ti ci perdevi dentrto, era  il più bello ma non lo avrei mai e poi mai ammesso .
Andrea’s prov.
Dovevo andare alla partita e dovevo dare il meglio di me come sempre perché ero il migliore,i miei amici erano tutti sfigatamente impicciati con la uder 16 femminile,ma forse lo sfigato ero io visto che dovevo stare insieme a loro e non mi andava per  niente,soprattutto perché c’era quella Ludovica, la odiavo a morte e anche lei odiava me,era il capitano ,e i miei compagni di squadra si erano messi in testa che dovevo starci insieme,ma neanche se fosse stata l’ultima donna sulla terra.
Entrammo dalla porta e come sempre c’erano le ragazze dei miei compagni che stavano li a spettegolare e c’era anche lei: Ludovica ,che palle stava li ovviamente non mi sarei mai azzardato ad andare li e salutarla doveva farlo lei, devo ammettere che tra tutte era la più bella alta 5 cm meno di me mora occhi verde scuro tendenti al marrone i capelli lunghi non tinti come le altre ed era mora con le punte più chiare,era la ragazza perfetta non l’avrei mai ammesso ovvamente,e poi c’era il problema principale l’odio tra di noi era reciproco.
Ludovica’s prov.
Si era messo come al solito distante dalla squadra con quell’ iPod a sentire la musica,il rituale prima della partita,lo faceva sempre,dice che gli da la carica giusta..bah….ero tentata di andare li a salutarlo per parlarci e per capire un po’ di lui,giusto per far zittire le mie amiche quando mi alzai lo stavo fissando, lui si girò a guardarmi e io rivolsi subito lo sguardo alla mia amica piu vicina per non perdermi in quegli occhi così blu e dicendogli se mi accompagnava al bar. Lei mi disse che non poteva perché doveva stare col suo ragazzo Riccardo,che era anche il mio migliore amico… ad un tratto sento una voce maschile che mi dice ‘’se vuoi ti accompagno io?’’ io mi girai di scatto e il mio cuore perse un battito,era Andrea, ecco lo sapevo l’ho guardato negli occhi ed ora mi ci sono persa, Alice la mia migliore amica, la ragazza di Riccardo mi da un colpetto e io ritorno sulla terra,non gli risposi feci solo un segno con la testa per dire che per me andava bene e ci avviammo al bar.
Andrea’s prov.
Ecco mi sono fregato ho fatto la mia più grossa cacchiata di tutti i tempi,in realtà mi ero stancato da 5 minuti di ascoltare musica però avevo lasciato le cuffiette per darmi l’ aria del figo,appena sentì che lei doveva andare al bar e l’ amica gli disse di no si scatenò qualcosa in me e quelle parole uscirono dalla mia bocca senza volerlo,ormai è fatto quel che ho detto ho detto quindi la dovetti accompagnare. Nel tragitto dal palazzetto al bar non ci dimmo una parola. Era primavera quindi le giornate si erano allungate e il bar più vicino era sulla spiaggia,erano le 7.30 e c’era il tramonto,oggi era particolarmente bello. Arrivati al bar gli chiesi cosa voleva e lei rispose un gelato anche io ne presi uno. Poi le dissi se volevamo stare un po’ lontano da tutti ed andare un po’ in spiaggia,tanto la partita iniziava alle 9.00 quindi avevamo una mezz’oretta…
Ludovica’s prov.
Wow, devo dire che da andrea non melo aspettavo che mi chiedesse se volevamo andare in spiaggia ma gli dissi così,non so cosa mi succedeva ma ogni volta che parlava mi si contorceva lo stomaco e non sapevo dir di no,aveva una voce così calda che anche se ci fossero stati -30 gradi ti saresti riscaldata. Ci  sedemmo sulla spiaggia e ad un tratto risentii quella meravigliosa voce emi girai a guardarlo negli occhi consapevole che mi ci sarei persa per la seconda volta ‘’allora che scuola fai?’’ ‘’liceo artistico tu?’’ ‘’liceo scientifico…sai oltre qui ti vedo tutte le mattine alla stazione, solo che tu vai verso Roma e io verso Ostia ,non so se ti sei mai accorta di me’’ cacchio aveva ragione lo vedevo ogni mattina mi ci perdevo ogni volta nei suoi occhi così profondi e così misteriosi come faceva a non accorgersene dio? ‘’ si lo so ti vedo anche io’’ sui mi sorrise…oddio che sorriso perfetto non ne ho mai visto uno più perfetto di quello, o meglio, non ho mai visto sorridere lui,ricambiai il sorriso ,poi visto che aveva ancora le cuffiette non so con quale coraggio gli chiesi ‘’ che ascolti?’’ lui diventò rosso che carino quando diventa rosso.. no fermi tutti che cacchio dico io lo odio. E poi mi disse ‘’non ascolto nulla mele sono dimenticate,però se vuoi ne metto una e l’ascoltimao..’’ ‘’si, vabbene come vuoi tu’’  mi porse una cuffietta e io la misi nell’orecchio e mise una canzone che io amavo e non pensavo che lui cel’avesse ‘’ sei di mattina’’ mi disse ‘’ti piace?’’ io ‘’si,è la mia preferita’’ mi sorrise e poi si girò verso di me e mi guardò negli occhi e disse ‘’è anche la mia preferita’’. No no no no no , non lo doveva dire per giove , mi sono ripersa nei suoi occhi e ora come faccio?
Andrea’s prov.
Non avevo mai fatto caso agli occhi di Ludovica sono così belli da perdercisi dentro e infatti io mi persi nei sui e lei nei miei senza accorgermene mi avvicinai a lei a una distanza moolto pericolosa ci dividevano solo 1 cm le nostre labbra si sfiorarono e si cerarono, in fondo lei non era così antipatica quanto credevo no? Ma ci si mise di mezzo la suoneria del cellulare di lei era la sua amica Alice che la chiamava per sentire che fine avevamo fatto ,nel frattempo non mi ero reso conto che mancavano 10 minuti al riscaldamento ,quindi quando attacco presi per mano Ludovica e cominciai a correre insieme a lei,mi guardò sconvolta ,era ancora più bella quando correva tutti i capelli sciolti al vento col respiro affannato  e con quel sorriso che mi chiedeva  di fermarci e di non lasciare la sua mano , non l’avrei lasciata. Ahh ma che sto dicendo io la odio non posso penare cose del genere quindi le lasciai subito la mano e cominciai a correre da solo ma la sua voce mi fece fermare ‘’ aspettami ti prego non cela faccio’’ mi girai a guardarla, mi faceva cos’ tanta tenerezza che la ripresi per mano e cominciai di nuovo a correre, per fortuna arrivammo in tempo mancavano 5 minuti, quindi entrammo con calma e nessuno dei due si era accorto che avevamo ancora le nostre mani unite, infatti quando i nostri amici ci videro rimasero alcuni a bocca aperta ed altri avevano un sorrisetto malizioso stampato in viso non capendo ci guardammo confusi poi i nostri sguardi caddero sulle nostre mani e di nuovo ci incrociammo con gli occhi e lasciammo le mani.

 

  
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