Disclaimer: I personaggi quì descritti non mi appartengono, è tutto frutto della mia fantasia e non scrivo a scopo di lucro.
Se no a quest'ora sarei già ricca LOL

Ti chiamerò Sam (se suoni bene) 

Entro nel solito locale.
Fortunatamente non c’è troppa gente, non c’è nemmeno lui. 
Non ancora, almeno.
Mi siedo al bancone e ordino qualcosa di forte.
Questa sera ho bisogno di non pensare, me lo devo per tutto il male che ho provato in questi mesi. 
Mesi senza di lui.
Anzi, era presente solo per distruggermi ulteriormente l’anima.
Folgorarla.
Trafiggerla.
Picchiarla a sangue.
Ora è zoppicante, ma è ancora viva.
Questo basta a farla restare in piedi.
 Mi guardo un po’ intorno alla ricerca di un ragazzo e quando lo trovo, sorrido. 
Questa sera sarà il mio complice.
Mi alzo e lo raggiungo prima ancora di bere il secondo cocktail che ho ordinato.
Mi nota e mi saluta con una stretta di mano amichevole.
Gli sorrido, questa volta direttamente.
Lui è Ray, il pianista di questo locale. 
Ecco perché vengo ogni venerdì in questo posto, per la sua musica e per lui.
Il mio ex, intendo.
Gli chiedo un favore, soltanto una ma sembra li per li a non accettare. 
Lo imploro.
Solitamente non canta e suona su richiesta, gli girano un po’.
Cerco di convincerlo, in fin dei conti siamo amici. Se così possiamo definirci.
Sono un cliente qui, e pago, accontentami.
Un cliente speciale, azzarderei.
Sospira.
Dai che ce la faccio.
Si arrende.
Lo informo su ciò che deve fare, ovviamente in presenza del mio ex. 
Voglio proprio vedere se quello stronzo verrà con la sua ragazza.
Che schifo mi fanno.
Tre anni sprecati a stare con lui e come risultato, niente. Solo lo schifo e la vergogna di essere piantati per una cazzo di “prima cotta”.
Impreco mentalmente contro di loro e torno al bancone.
Bevo il mio cocktail e aspetto. 
Aspetto che quelle due merde viventi entrino da quella porta dannatamente nera come mme.

Ecco, ci siamo.
Ray mi chiede conferma. 
Annuisco, serio in viso.
Ora ascoltami, non avrai colpe né scrupoli: picchia quei tasti li.
Sei il mio complice, fai il lavoro al posto mio, non badare a lui.
Non guardarlo.
Non guardare me, lui capirà da sé.
È stronzo, non è stupido.
Suonaci, suonaci il pezzo che sai.
È questa la mia canzone.
Senti quant’è bella la tua voce.
E tu Frank, le senti quelle parole? La senti la rabbia e l’amore che cerco di urlarti contro?
Ora è lui che urla per me.
Ho voglia si star male.
Drogati delle mie emozioni.
Ti guardo.
Tu sai, capisci tutto e fin troppo bene.
I tuoi occhi cambiano colore: da verde a rosso.
Che ti succede, piangi? 
Rido. Come sono stronzo… no, te lo meriti.
Le senti quelle note?
Le senti per davvero?
Beh, questa è la nostra canzone. Lo so che l’hai capito.
E ora dimmi: sicuramente te e lei avrete avuto la vostra canzone.
La senti ancora tua?
Che effetto ti fa, sentire queste mie parole urlate? 
Lui è bravo. Perfetto per questo mestiere.
Beh, io non so cantare e poi non so suonare. Ma so pagare bene ed ho pagato per lui. E sono soddisfatto.
E tu che fai, ci stai?
Resti ad ascoltare la nostra canzone con lei accanto?
Fai sempre più schifo.
Però sei estremamente bello. Lo sei sempre stato, anche per questo ti odio.
Mi abbandono al suono del pianoforte.
Mettici l’anima, quella che puoi. Dacci dei brividi. 
Lavora, dai. 
Ho voglia di ricordare. 
Ricordiamo insieme, Frank.
Ti volti verso di lei.
Ora sono curioso di sapere cosa farei. Cosa le dirai.
Il vomito sale non appena lei ti tocca il braccio con le sue luride mani.
Come sei infetto, ma non ti vedi?
La mandi via malamente.
Sorrido, sempre più stronzo e orgoglioso.
Orgoglioso di Ray.
Ragazzo, se suoni bene ti chiamerò Sam, e tu suoni da favola. 
Ed ora Frank, perché non piangi?
A me non nascondi quegli occhietti rossi, baby.
A lei si, ms a me non puoi.
Sam finisce il suo lavoro e si volta verso di me. Accenna un sorriso, in cerca di conferma. 
Gli sorrido. È stato perfetto.
Pago il mio conto ed esco dal locale.
Per questa sera ho finito, sono soddisfatto del “nostro” lavoro, siamo una squadra.






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Buonsalve, gente!
*sente i grilli cantare*
Hum... so di non essermi fatta viva molto, ultimamente, però come potete vedere, adesso per vostra sfortuna ci sono u.u
Questa OS è nata dall'ascolto di una delle mie canzoni preferite di Ligabue, nonchè "Ti chiamerò Sam (se suoni bene)". Teoricamente, guardando il significato della canzone e ciò che racconta, la situazione che ritrae non è esattamente quella che ho descritto io. Ci dovrebbero essere due uomini che litigano per una donna se non erro, però dovevo adattare la storia alla coppia Frank/Gerard quindi alla fine ho scritto questa cosa.
Il pianista Sam è quello di Casablanca, tanto per chiarire le idee ahah
Altro da dire mh... a sì, a seguito di questa one shot ce ne sarà un'altra che racconterà ciò che accade dopo l'incontro di Frank e Gerard nel locale, la pubblicherò in settimana e sarà a rating arancio, mentre questa è circa l'introduzione alla storia però mi sembrava opportuno dividerle visto che questa parte è basata su una canzone e il resto no. Entrambe le os faranno parte di una serie ma sicuramente non vi interessa D:

Grazie a chi legge e/o si fa sentire ecc.
Byee :3